GIUSEPPE E IL SUO AMICO (BAYARD TAYLOR) CAP. 14

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GIUSEPPE E IL SUO AMICO (BAYARD TAYLOR) CAP. 14

Messaggio da progettogayforum » lunedì 7 agosto 2017, 11:57

Il XIV capitolo del Romanzo di Bayard Taylor comincia con la partenza della zia Rachel, sostanzialmente costretta da Julia ad andarsene a forza di umiliazioni e di contrasti ben dissimulati sotto un profluvio di belle parole. Joseph, ha dubbi sulla moglie, ma poi si lascia convincere a pensare che la partenza della zia sia in qualche modo inevitabile. Le due donne apparentemente si riappacificano, ma Rachel capisce che non c’è più spazio per lei.
Poco dopo Mr. Blessing si presenta con una faccia trionfante a Joseph, al quale avrebbe dovuto pagare una cambiale di mille dollari dopo pochi giorni, ma lo convince che quei mille dollari sono già stati investiti in un affare splendido e sicuro legato ai pozzi di petrolio. Joseph vorrebbe investire solo quei mille dollari, ma il suocero lo convince che quei mille possono essere solo l’inizio per un investimento di diecimila. Mr. Blessing è molto abile con le parole, Julia fiuta l’odore della ricchezza e fa pressione su Joseph, che prima di confermare l’impegno di 10.000 dollari vuole parlarne con Philip. Va a casa di Philip, ma non lo trova e torna a casa Asten ormai deciso a seguire il suocero e la moglie in un affare che promette così bene.
La presa di potere dei Blessing sulle proprietà di Joseph è sempre più salda.
_____________
CAPITOLO XIV.
L'AMARANTO.


Clementina tornò in città senza aver fatto alcuna scoperta veramente soddisfacente. La sua partenza fu quindi convenzionalmente tenera: ringraziò anche Joseph per la sua ospitalità e cercò di mettere un po’ di naturale enfasi nelle sue parole, esprimendo la speranza di poter rinnovare la sua visita in estate.
Durante il suo soggiorno sembrava a Joseph che la precedente armonia della sua famiglia fosse stata restaurata. Il modo di fare di Julia era stato così gentile e amabile, che, guardandosi indietro, lui era incline a credere che la solitudine della sua nuova vita fosse l’unica responsabile di ogni cambiamento. Ma dopo la partenza di Clementina i suoi dubbi si risvegliarono in una forma più minacciosa. Non riusciva ancora a immaginarsi il terribile logorio di una maschera sorridente; di una restrizione che non deve solo nascondersi, ma deve manifestarsi come il suo esatto contrario; dell'assunzione da parte di una natura ristretta, fredda e egoista delle virtù che essa disprezza segretamente. Non avrebbe potuto prevedere che la dolcezza che aveva quasi ravvivato la sua fede in lei sarebbe scomparsa così improvvisamente. Ma era scomparsa, come un barlume di sole attraverso la nebbia invernale. L'espressione dura e vigile tornò sul volto di Julia; le palpebre abbassate non davano più una profondità fittizia alle sue frivole pupille brune; la morbida rotondità della sua voce assunse spesso un tono duro e il desiderio di affermare la sua volontà in tutte le cose si coglieva comunque attraverso la sua artificiosa abitudine di sembrare disposta a cedere e a chiedere consiglio.
Andava avanti nel suo progetto di conoscere tutti i dettagli dell'azienda agricola. Quando le strade cominciarono a migliorare, all'inizio della primavera, insistette per andare da sola al villaggio e Joseph presto scoprì che lei faceva buon uso di questi viaggi per allargare le sue conoscenze della condizione sociale ed economica di tutte le famiglie del vicinato. Parlava con gli agricoltori, i meccanici e i mandriani; si familiarizzava con le fluttuazioni dei prezzi del grano e del bestiame; imparava al centesimo i salari pagati per ogni tipo di servizio; e quindi sentiva, di settimana in settimana, che il terreno si faceva più sicuro sotto i suoi piedi.
Joseph non era sorpreso di vedere che la partecipazione di sua zia alla direzione della famiglia diminuiva gradualmente. Infatti, notò appena la circostanza, ma alla fine fu costretto a osservare il suo silenzio crescente e il turbamento del suo volto. All’apparenza l’armonia domestica era perfetta, e se Rachel Miller sentì un certo rimpianto naturale di essere obbligata a condividere il suo potere, lui pensò che fosse una questione in cui non avrebbe dovuto interferire. Un giorno, però, lei lo sorprese con una richiesta:
«Joseph, puoi accompagnarmi o farmi accompagnare alla Magnolia domani?»
«Certamente, zia!» Risposte lui. «Suppongo che tu voglia far visita alla cugina Phebe, non la vedi dalla scorsa estate.»
«È così, e c’è anche qualcosa di più.» Fece una pausa per un attimo e poi aggiunse: «Ha sempre desiderato che io andassi a vivere con lei, ma non ho potuto pensare a nessun cambiamento finché ero necessaria qui. Mi sembra che io non sia veramente necessaria adesso.»
«Perché, zia Rachel!» Esclamò Joseph: «Credevo che questa fosse la tua casa per sempre, proprio così come è la mia, c’è bisogno di te, ovviamente non è necessario che tu faccia tutto quello che hai fatto finora, ma c’è bisogno di te come parte della famiglia. È un tuo diritto.»
«Capisco tutto questo, Joseph, ma ho sentito dire che una giovane moglie dovrebbe imparare a provvedere a tutto da sola, e Julia, certo, non ha bisogno né del mio aiuto né del mio consiglio.»
Il volto di Joseph divenne molto serio. «Lei ha … lei ha …?» Balbettò.
«No,» disse Rachel, «non lo ha detto a parole. Persone diverse hanno modi di fare diversi, lei è svelta, molto svelta! … E capace. Sai che non potrei mai stare seduta e guardare; ed è difficile farsi dirigere. Mi sembra di appartenere a questo posto e a tutto ciò che è collegato ad esso, ma ci sono momenti in cui ciò che una persona deve fare è chiaro.»
Nel tentativo di tenere un percorso medio tra la sua coscienza e il suo tenero affetto verso i sentimenti del nipote, Rachel non fece che confonderlo e turbarlo. Le sue parole trasmettevano qualcosa della verità che lei cercava di nascondere sotto di esse. Era arrabbiata e umiliata; la resistenza con cui aveva tentato di affrontare le innovazioni domestiche di Julia non era adeguata alle tattiche di quest’ultima; era scesa come una barriera di canne che fu calpestata con disprezzo sotto i piedi. Si sentì limitata, contraddetta, e infine messa da parte da una allegra destrezza di gestione che sfuggiva alla sua comprensione ogni volta che tentava di sdegnarsene. Le precise azioni sulle quali basare la sua indignazione, sembravano scivolare dalla sua memoria, ma l’atmosfera della casa divenne fatale per lei. Lo sentì mentre parlava, e le sembrò anche che Joseph dovesse essere risparmiato.
«Zia Rachel,» disse lui, «so che Julia è molto ansiosa di imparare tutto quello che pensa che appartenga al suo ruolo, forse un po’ più di quanto sia veramente necessario. È una natura entusiasta, lo sai. Forse non vi conoscete ancora completamente; forse l’hai fraintesa in alcune cose: vorrei pensare che è così».
«È vero che siamo diverse, Joseph, molto diverse. Non dico perciò che ho sempre ragione. È probabile che ogni giovane moglie e ogni vecchia governante come me abbiano le loro idee diverse. Ma dove ci può essere solo una testa, è compito della moglie essere quella testa. Julia non me lo ha chiesto, ma ne ha il diritto. E poi, non posso dire, anch’io, che non ho bisogno di un po’ di riposo e di un cambiamento, e sembra che io sia chiamata a fare un favore a Phebe. Guarda la questione nella luce giusta», continuò, vedendo che Joseph rimaneva in silenzio «e capirai che è una cosa semplicemente naturale.» «Spero di sì», disse lui finalmente, reprimendo un sospiro; «tutte le cose stanno cambiando .»
«Che cosa possiamo fare?» Chiese Julia, quella sera, dopo che lui le aveva comunicato la decisione della zia: «sarebbe stato così piacevole se fosse rimasta, ma avevo già avuto qualche presentimento che ci avrebbe lasciati, solo per un po’ di tempo, spero. Cara, buona zia Rachel! Non potevo fare a meno di vedere quanto fosse difficile per lei consentire il minimo cambiamento nell’ordine della casa. Sarebbe perfettamente felice se io restassi seduta tutto il giorno e lasciassi che lei si affaticasse fino a morire; ma come potrei fare una cosa simile, Joseph? E non ci sono due donne che hanno esattamente gli stessi modi di fare e le stesse abitudini. Ho cercato di rendere tutto piacevole per lei: se lasciasse solo tante piccole cose a me, o almeno non ci pensasse, ma temo che non possa farlo. Lei riesce a vedere anche le cose più piccole che faccio, e segretamente si preoccupa, nella grande gentilezza del suo cuore. Perché le donne non possono intraprendere partnership nella gestione della casa, come fanno gli uomini nel mondo degli affari? Suppongo che siamo troppo particolari; forse io lo sono tanto quanto la zia Rachel. Non ho dubbi che lei ha un giudizio un po’ severo su di me, e perciò le farebbe bene – se noi potessimo riavvicinarci di nuovo – se avesse un cambiamento. Se vorrà andarsene, Joseph, deve almeno lasciarci con la sensazione che la nostra casa sarà sempre casa sua, quando sceglierà di accettare questa cosa.»
Julia si chinò sulla sedia di Joseph, gli diede un bacio veloce e poi se ne andò a fare la pace con la zia Rachel. Quando le due donne arrivarono al tavolo da tè, Rachel aveva un’aria incerta e sconvolta, mentre le palpebre di Julia erano rosse, o per le lacrime o per il molto stropicciarsi gli occhi. Due settimane dopo Rachel Miller lasciò la fattoria e andò a vivere con la sua nipote vedova, alla Magnolia. Il giorno dopo la sua partenza, un’altra sorpresa arrivò a Joseph nella persona di suo suocero. Mr. Blessing arrivò dalla stazione su un veicolo noleggiato. La sua faccia era così rossa e radiosa per effetto dei venti del marzo, e forse per una qualche fonte privata di soddisfazione, che il suo arrivo improvviso non poteva essere interpretato come un segno di cattiva fortuna. Strinse la mano al vetturino irlandese che aveva guidato la vettura e gli diede una bella mancia, oltre al denaro per il noleggio della vettura, estrasse un’elegante borsa da viaggio da sotto il sedile, e incontrò Joseph al cancello, con un’esplosione di sentimenti: - «Dio ti benedica, genero mio! Vederti di nuovo mi rallegra. E poi, finalmente, ho il piacere di vedere i luoghi dei tuoi avi; davvero, questo è abbastanza, abbastanza signorile!» Julia, con un forte grido di «O papà!» venne fuori correndo dalla casa: «Beato me, quanto selvaggia e fresca mi sembra mia figlia!» Gridò Mr. Blessing, dopo l’abbraccio. «Vedo solo le rose della campagna sulle sue guance! È quasi troppo giovane e scintillante per essere Lady Asten, di Asten Hall, eh? Come dice Dry, alla fine, “Felice, felice, felice coppia!” Tutto questo mi riporta ai giorni in cui ero un giovane ragazzo felice; ma devo stare attento, e non fare di me un vecchio stupido. Andiamo dunque e ritorniamo alla sobrietà: sono pronto sia a ridere che a piangere. »
Quando si furono seduti nella confortevole sala anteriore, Mr. Blessing aprì la sua cartella e tirò fuori un grande fiasca foderata di pelle. Julia probabilmente conosceva bene le abitudini del padre, perché immediatamente prese un bicchiere dalla credenza.
«Sono ancora afflitto dai miei vecchi crampi», disse Mr. Blessing a Joseph, mentre si versò una robusta dose. «I fisiologi, sapete, hanno scoperto che gli stimolanti diminuiscono il logorio e le lacerazioni della vita, e trovo che le loro teorie siano corrette. Voi, nel vostro isolamento pastorale e nella vostra sicurezza pecuniaria, non potete neppure immaginare lo stato di tensione in cui viviamo noi, uomini d’ufficio e del mondo. Beatus ille, e così via, - è strano che l’unico frammento di Latino che mi ricordo debba essere così appropriato! - Un po’ d’acqua, per favore, Julia.»
La sera, quando il signor Blessing, in pantofole, si sedette davanti al camino aperto, con un sigaro in bocca, l’oggetto della sua improvvisa visita si venne lentamente alla luce. «Ti sei informato a fondo sul petrolio?» Chiese a Joseph. Julia si affrettò a rispondere: «Non ancora, ma quasi tutti nel vicinato sono pronti a farlo ora, dal momento che Clemson ha realizzato i suoi cinquantamila dollari in un solo anno. Non si parla di nient’altro nel villaggio. Ho sentito ieri, Joseph, che il vecchio vescovo ha preso tre mila dollari di azioni di una nuova società.» «Ascolta il mio consiglio, e non toccarle quelle azioni!» Esclamò Mr. Blessing. «Non ne avevo alcuna intenzione», disse Joseph. «C’è da tenere presente una cosa su questi entusiasmi», disse Mr. Blessing: «non raggiungono mai i distretti rurali finché non è concluso il primo raccolto sicuro. Gli operatori acuti e intelligenti delle grandi città, gli uomini pronti a occuparsi da un minuto all’altro di sapone, di ditali, di organi di mano, di elettricità o di libri d’inni, si buttano sempre su una cosa nuova prima che il suo valore sia indovinato dalla massa della gente. Poi viene la frittura minuta che assicura il loro secondo raccolto, mentre i tuoi uomini tranquilli nel paese scuotono le loro teste e strillano che ‘è un imbroglio!’ Infine, quando diventa veramente un imbroglio, in un senso speculativo, appena cominciano a crederci e sono un gioco facile per i guerrieri e i seguaci del campo dell’esercito finanziario. Io rispetto Clemson, comunque, anche se non l’ho mai sentito nominare prima; e altrettanto vale per il vecchio vescovo, può essere un uomo molto degno, ma non vedrà mai più il colore dei suoi tre mila dollari.» «Papà!» Gridò Julia, «Ci spieghi tutto così chiaramente. E pensare che desideravo che Joseph entrasse nell’affare del petrolio - e lo desidero tanto. -»
Lei sospinse un po’ la testa, guardando Joseph con un affettuoso sguardo penitente, un rapido scintillio di soddisfazione passò sul volto di Mr. Blessing; sorrise compiaciuto, si soffermò rapidamente sul suo sigaro per un minuto e riprese: «In un simile campo di speculazione tutto dipende dall’essere iniziati. Ci sono uomini in città – amici miei – che conoscono ogni metro di terra nella valle di Alleghany. Potrebbero fiutare il petrolio, anche se fosse mille piedi sotto terra. Non toccano mai una cosa che non sia sicura, e quindi sanno che cosa è sicuro. Nonostante lo sfruttamento che sta andando avanti, ci vogliono anni per esaurire i punti buoni; è proprio sicuro che i tuoi vicini onesti qui ci rimetteranno, come è sicuro che questi miei amici ci guadagneranno. Ci sono milioni in quello che hanno sotto mano in questo momento.» «Di che si tratta?» Chiese Julia senza fiato, mentre il volto di Joseph mostrava che il suo interesse si era in qualche modo risvegliato. Mr. Blessing aprì la sua cartella e ne prese un rotolo di carta, che cominciò a srotolare sul suo ginocchio. «Qui,» disse, «vedi questa curva del fiume, proprio al centro della regione petrolifera, che è rappresentata col colore giallo. Questi piccoli punti sulla curva sono i celebri pozzi Fluke; gli altri punti sotto sono i pozzi Chowder. La distanza tra i due è di quasi tre miglia. Qui c’è una parte incontaminata del tesoro, una sacca di Pattolo [fiume dalla sabbie aurifere] in attesa di essere svuotata. Alcuni di noi hanno acquisito la terra e cominceranno immediatamente le perforazioni.» Ma, «disse Joseph,» mi sembra che o il tentativo sia già stato fatto o la terra deve richiedere un prezzo così enorme da far svanire i profitti.» «Ben detto! È la prima domanda che dovrebbe venire in mente a qualsiasi persona prudente. Ma se ti dicessi che non è successa né una cosa né l’altra? E tu, che hai familiarità con le frequenti stranezze dei vecchi agricoltori, puoi capire la spiegazione. Il proprietario della terra era uno dei tuoi uomini ignoranti e testardi, al quale piacevano così poco i cercatori di petrolio e gli speculatori, che ha impedito loro di avvicinarsi a lui. Sia la Fluke che la Chowder hanno fatto di tutto per convincerlo a vendere, ma aveva un malizioso piacere nel guidarli a fare offerte immense per poter poi rifiutare. Beh, pochi mesi fa è morto, e i suoi eredi erano abbastanza disposti a cedere la terra; ma prima che potesse essere regolarmente messa in vendita, i pozzi di Fluke e Chowder cominciarono a produrre sempre di meno. Le loro azioni scesero da 270 a 95; il valore presunto della terra crollò con le azioni, e finalmente arrivò il momento in cui potremmo acquistare per una somma molto modesta. Vedo la domanda nella tua mente; perché comprare quando gli altri pozzi si stanno esaurendo? E qui veniamo al segreto, che è il nostro vero asso nella manica. Fate come se ve lo avessi sussurrato all’orecchio, e tenete il segreto strettamente per voi, - le mine! Era una cosa che non era ancora esplosa (per seguire la metafora), quindi abbiamo acquistato a basso prezzo appena in tempo. Entro una settimana i pozzi Fluke e quelli Chowder furono minati e tornarono a produrre più della loro precedente capacità; le azioni salirono tanto rapidamente quanto rapidamente erano scese, e l’appezzamento centrale che detenevamo, intorno al quale i Fluke e i Chowder sono come due braccia, ora poteva essere venduto per dieci volte quello che ci è costato!» Qui Mr. Blessing si fermò col dito sulla mappa, e con una luce di trionfo meritato nei suoi occhi.
Julia batté le mani, si alzò in piedi e gridò: «Finalmente la carta vincente!»
«Sì», disse lui, «ricchezza, riposo per i giorni della mia vecchiaia, ricchezza per tutti noi, basta che tuo marito prenda la mano che gli ho porto. Ora sai, genero mio, perché l’appoggio che mi hai dato era di tale importanza vitale; la cambiale, come sai, maturerà tra una settimana. Perché non dovresti pagarla, tenuto conto del trasferimento a te delle quote di azioni originali, già apprezzate in misura così immensamente notevole? Mi sono trattenuto dal fare qualche speculazione per offrirti questa possibilità.»
Julia stava per parlare, ma si trattenne con un visibile sforzo. «Vorrei sapere», disse Joseph, «chi è associato con te nell’affare?» «Di nuovo ben detto! Dove hai maturato tanta scaltrezza? I migliori uomini della città! – non solo l’Esattore e l’Ispettore, ma il deputato Whaley, E. D. Stokes, della Stokes, Pirricutt & Co, e persino il reverendo dottor Lellifant. Se non fossi stato un vecchio amico di Kanuck, l’agente che ha negoziato l’acquisto, le mie possibilità sarebbero state impalpabilmente minime. Ho tutti i documenti con me. Non c’è stata più splendida opportunità dal momento che il petrolio è diventato un affare! Io sono restio a consigliare anche uno così vicino a me in tali questioni; ma se tu conoscessi la certezza dell’affare come la conosco io, vorresti entrare con tutto il tuo capitale disponibile. L’entusiasmo, come tu hai detto, ha raggiunto le comunità di campagna, che sono lente a partire e ugualmente lente a fermarsi; tutta la riserva di petrolio sarà richiesta, ma non l’Amaranto, “il Blessing”, volevano accaparrarselo, ma sono stato costretto a rifiutare, per motivi ufficiali, le azioni dell’Amaranto saranno l’apice d’oro del mercato!»
Julia guardò Joseph con gli occhi ansiosi e famelici, anche lui si era scaldato ed era tentato dalla prospettiva di un guadagno facile che il progetto gli aveva riservato: solo l’abitudine della sua natura resisteva, ma con una forza che diminuiva via via. «Potrei avventurarmi per mille», disse, «Non è un’avventura!» Esclamò Julia. «In tutte le speculazioni che ho sentito discutere da papà e dai suoi amici, non c’era niente di così ammirabilmente congegnato come questo affare. Una tale certezza di profitto non si potrà ripresentare mai più. Se ti lascerai consigliare da me, Joseph, prenderai azioni per un importo di cinque o dieci mila».« Diecimila sono esattamente l’importo che ho disponibile», disse seriamente Mr. Blessing. «Ma questa somma non rappresenta il pagamento necessario, che difficilmente può arrivare a più del venticinque per cento, prima che cominciamo a guadagnare. Solo il dieci per cento, ci è stato già richiesto, e così i tuoi mille attualmente ti assicurano un investimento di diecimila. Davvero sembra una fortunata coincidenza.»
Continuò a scaldarsi con le sue stesse parole, fino a quando le possibilità del caso apparvero così splendide che Joseph si sentì abbagliato e sorpreso. Mr. Blessing era un maestro nell’arte della dichiarazioni seducenti. Anche quando era solo il portavoce di un altro, alcune ripetizioni lo portarono alla più profonda convinzione. Qui non ci potrebbe essere alcun dubbio sulla sua sincerità e, inoltre, ogni movimento fin dall’inizio del progetto, ogni elemento statistico, tutte le influenze collaterali, erano chiare nella sua mente e immediatamente accessibili, anche se iniziò dicendo: «non farò alcuna stima dei profitti, perché non è prudente fissare le nostre speranze su una somma precisa», presto fu portato bel lontano da questa risoluzione, e più pomposamente si impegnò, con la matita in mano, nel prevedere dei guadagni che resero Julia pazza di desiderio e quasi tolsero il respiro a Joseph. Quest’ultimo finalmente disse, mentre si alzavano, a tarda notte, dopo la discussione: - «È stabilito che io prendo tanto quanto i mille copriranno; ma preferirei pensare piuttosto per un giorno o due alla questione prima di avventurarmi ulteriormente.»
«Devi», rispose Mr. Blessing, dandogli una pacca sulla spalla. «Queste cose sono così nuove per la tua esperienza, che ti disturbano e – potrei quasi dire - ti allarmano. È come portare un aumento dell’ossigeno nella tua atmosfera mentale. (Ah! Un dato positivo: dato che il risultato ci sarà, sarà una vita più ricca e più piena. Lo devo ricordare.) Ma tu gestisci un’organizzazione sana e perciò devi essere certo di vedere le cose con chiarezza: posso aspettare con fiducia.»
La mattina seguente Joseph, senza dichiarare il suo proposito, si recò a Coventry Forge per consultare Philip. Mr. Blessing e Julia, rimasti a casa, andarono di nuovo a quello splendido terreno, confermandosi reciprocamente ancora una volta nella determinazione di assicurarselo. Anche Joseph, passando per la valle nel mite tempo di Marzo, prendendo nota del cremisi e dell’oro dei cespugli di spezie in fiore e degli aceri, non poteva impedire che i suoi pensieri si soffermassero sulle delizie della ricchezza - la vita di società, i libri, i viaggi, e tutta la dolce, fortunata espansione della vita. Involontariamente sperava che il consiglio di Philip potesse coincidere con l’offerta di suo suocero. Ma Philip non era a casa, la forgia era in piena attività, il cottage sulla riva era stato ridipinto e reso attraente in vari modi e Philip presto sarebbe tornato con sua sorella per risiedere stabilmente lì. Joseph trovò il segno spirituale del suo amico in innumerevoli piccoli tocchi e cambiamenti; gli sembrò che una nuova anima fosse entrata sulla scena di quel luogo.
Un miglio o due più in alto nella alla valle, un gruppo di meccanici e di operai apparentemente stavano buttando giù l’antica dimora di Calvert. La casa, il fienile, il giardino e il prato stavano subendo una trasformazione completa. Quando si fermò all’entrata del viale privato, per dare un’occhiata ai lavori, il signor Clemson cavalcò verso di lui dalla casa. Gli Hopetons, disse, migreranno qui dalla città all’inizio di maggio: i lavori erano già iniziati sulla nuova ferrovia, e fra un anno una vita diversa sarebbe cominciata per tutto il vicinato. Nel corso della conversazione Joseph si avventurò a sondare il signor Clemson per quanto riguardava le compagnie petrolifere appena formate. Quest’ultimo confessò francamente che si era ritirato da ulteriori speculazioni, soddisfatto della sua fortuna; Preferiva non dare alcuna opinione, oltre il fatto che ci si potevano ancora fare soldi, se collocati prudentemente. I pozzi di Fluke e Chowder, disse, erano vecchi, ben noti e redditizi. La nuova applicazione delle mine aveva ripristinato il loro flusso che stava venendo meno e le azioni si erano riprese dal loro temporaneo deprezzamento. La sua stessa impresa era stata costituita in un’altra parte della regione. L’atmosfera in cui Joseph entrò, tornando a casa, eliminò ogni ulteriore capacità di resistenza. Già tentato e colpito da ciò che aveva appreso, fece ciò che sua moglie e suo suocero desideravano.

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