Gay e genitori: due reazioni differenti al coming out

Il dialogo e la comprensione reciproca tra genitori e figli gay, la famiglia come luogo di vera crescita per i ragazzi gay
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diversodachi
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Gay e genitori: due reazioni differenti al coming out

Messaggio da diversodachi » mercoledì 9 febbraio 2011, 6:39

Non so bene come cominciare questo post. Ancora non c'è un titolo, credo che lo metterò solo alla fine quando saprò cosa avrò scritto. Per il momento ho solo l'idea generale.

Entrambi i miei genitori sanno.
A mia madre l'avevo detto quasi un anno fa, più per motivi pratico-logistici che per una reale necessità, ma diciamo che la mia prima storia con un ragazzo mi fece cogliere l'occasione. Fu dura prendere coraggio, ma andò tutto bene più o meno (di seguito dirò perché "più o meno").

A mio padre l'ho detto qualche settimana fa, il giorno del suo compleanno.
Con lui è stato completamente diverso, anche perché in generale il rapporto che c'è tra noi due è diverso rispetto a quello con mia madre.
Mio padre è strano, molto strano. Taciturno, riflessivo, abbastanza chiuso. Capirlo è difficile. Un coming out a voce con lui proprio non sarei riuscito ad immaginarmelo, perciò ho sfruttato il periodo che sto passando in Francia per scrivergli una bella mail dove gli spiegavo prima di tutto i miei obbiettivi per quanto riguarda i miei studi, e poi dirgli i reali motivi per cui ho deciso di tornare in Italia almeno fino a settembre, quando probabilmente inizierò l'università qui a Parigi (ok, non è ancora detto, ma l'idea è questa :roll: ). E i miei reali motivi sono un motivo in particolare, ovvero un ragazzo. "Sì, magari lo sapevi già, ma hai un figlio gay".
La sua risposta non si è fatta attendere, e devo dire che non potevo sperare di meglio, considerando il suo carattere riservato.

"Ti ringrazio della fiducia che mi dai nel rendermi partecipe della tua omosessualità e il leggerti innamorato, fa sentire più forte anche mé caro Leo, perché ho spesso pensato che la tua inespressa omosessualità (che ho intuito da tempo), ti causasse grande infelicità così come io stesso temo l'infelicità e la fragilità che causa il non riconoscersi e il non accettarsi per quello che siamo.
ti voglio bene e ti abbraccio"


Insomma, conoscendolo sapevo che non l'avrebbe presa male, ma credo che ogni figlio vorrebbe ricevere una risposta del genere. Davvero grazie papà :oops:

Ma torniamo alla mamma, la vera protagonista di questo post.
Lei rimase davvero shockata dalla notizia. Non se lo aspettava per nulla, mi ha chiesto se ero sicuro. Anche quella volta, come ho detto, glielo dissi per via di un ragazzo, e lei mi disse che magari non ero gay, che semplicemente ero interessato a lui in quanto persona. Mi consigliò di non dirlo a troppi amici, di non chiudermi nessuna porta e di non rinchiudermi nell'etichetta "gay". Ho cercato di farle capire che sono così da sempre, e alla fine del discorso mi sembrava di averla tranquillizzata abbastanza. Lei mi disse che comunque rimanevo suo figlio.
Lì per lì pensai che l'avesse presa bene, ed effettivamente era così. Niente urla, niente sensi di colpa da parte sua, niente accenni a psicologi. Insomma, è sempre stata una persona di buon senso e aperta. Credo che se una sua amica si fosse trovata nella sua situazione lei l'avrebbe tranquillizzata. Il problema è che è capitato a lei, e questo l'ha parecchio scossa.

Insomma, per farla breve: sentivo che l'aveva accettato solo per metà.
Del discorso gay non ne parlammo più, ma nei mesi successivi venne a trovarmi in due occasioni quel ragazzo che ospitammo a casa e che ufficialmente era "l'amico di Roma", anche se lei sapeva la verità. Con lui si è comportata in modo amichevole, non ha fatto troppe storie per il fatto che dormivamo insieme (e devo ammettere che tirammo un po' troppo la corda, quindi era anche comprensibile che non fosse totalmente d'accordo!).
Quando io e questo ragazzo ci lasciammo, io a mia madre non lo dissi ma lei lo capì da sola, anche se non mi chiese niente.
Il discorso gay scomparve quindi completamente.

L'ho riaperto io a dicembre, durante le vacanze di Natale, dal momento che proprio nel periodo natalizio è spuntato il ragazzo di cui ho parlato a mio padre nella mail, e con il quale posso dire di stare insieme ora :P
"Mamma, ma tu lo sai che non sto più con ******, vero?"
"Beh, sì, immaginavo..."
"No perché forse ce n'è un altro... e... beh, ha sedici anni :roll: "
Gliel'ho detto con un tono abbastanza tremolante, perché soprattutto all'inizio l'età mi sembrava un grande problema, e immaginando che sarebbe potuto esserlo anche per lei ho pensato fosse meglio dirglielo subito.
"Ma Leo... tu non mi sembri convinto. Secondo me devi pensarci meglio."
:|
Questa risposta mi ha fatto cadere braccia, gambe e palle. Con questa frase aveva appena confermato i miei dubbi sulla sua reale accettazione della mia omosessualità, che avevo da mesi.
Abbiamo riparlato, le ho ripetuto che io sono così e se le sono sembrato poco convinto era solo perché avevo paura di una sua reazione negativa. Sembra aver capito, ma nonostante ciò non posso dire di averla vista felice. Felice per me.
"Non è che ora ripensi ai tuoi progetti per Parigi vero?"
No mamma, tranquilla, non dico che non mi pesi, però qui non saprei proprio cosa combinare, ormai ho scelto.
"Forse è meglio che per il momento cerchiate di avere un rapporto platonico"
Questa mi ha lasciato di stucco. E non so se l'ha detto perché lui ha 16 anni e io 19 o se l'ha detto per altri motivi, però diamine, apposta che siamo adolescenti e maschi mi è sembrata una richiesta quanto meno bizzarra. C'erano tanti altri modi per dirmi quello che forse voleva dirmi, senza uscirsene con il "rapporto platonico".

Anche quando sono ritornato qui a Parigi per terminare i corsi di francese, al telefono non mi sembrava entusiasta quando le parlavo di lui e del fatto che volessi fargli una sorpresa tornando prima in Italia.

Insomma, cerco di concludere (ho scritto un sacco come al solito :? ):
Sento che vede la mia attuale relazione come una distrazione, e noto una certa indifferenza, quasi come se non mi prendesse molto sul serio. Quello che mi domando è: se fosse stata una ragazza, avrebbe reagito in modo uguale? Io temo che la risposta sia no, ma questo vuol dire che ancora non riesce ad accettare al 100% suo figlio, e non sopporto questa cosa.

Di solito sono le mamme quelle comprensive e che capiscono prima di altri, mentre i padri fanno finta di non vedere e non ascoltare. Mi sembra che nel mio caso sia un po' l'opposto.
So che nel forum è pieno di persone che hanno problemi di gran lunga maggiori con i propri genitori e forse vi sembrerà un po' arrogante il fatto che io stia qui a lamentarmi di qualche piccolo comportamento di mia madre, però è mia madre diamine, e se non è felice del fatto che io sia felice come forse non lo sono mai stato, allora c'è qualcosa che non va. Dovrei parlarle? :?

Scusate la solita logorrea. Quando distribuivano il dono della sintesi sono arrivato tardi. Sì, ho anche problemi con la puntualità.

Cheers :mrgreen:
Now show me the way to the next whiskey bar.

Alyosha
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uindi

Messaggio da Alyosha » mercoledì 9 febbraio 2011, 7:33

Ho letto con molto interesse il tuo post, mi ha molto incuriosito devo dirti, perché il rapporto con i tuoi genitori è così fuori dalla norma (rispetto a un gay intendo) e tuttavia così simile ai rapporti ordinari. Sai quante volte succede che una madre osteggi, senza però impedirlo, una relazione che vede "nociva" per il figlio/a? A volte lo fanno a ragione, altre volte no. Toccherà a te fargli capire che non ha motivo di preoccuparsi, che sei un tipo che ha la testa sulle spalle e che può stare serena. Quando ho letto che il ragazzo in questione aveva "solo 16 anni" mi sono persino preoccupato. Ti immaginavo molto più grande però (già traferito in Francia, con un lavoro e bla bla). Poi appena ho letto la tua età m'è scappato un sorrisetto. Tre anni di differenza cosa vuoi che siano! Goditi il momento e non ci pensare. Io però una cosa te la voglio dire, non ho nessun pregiudizio dsui gay (lo giuro sul mio onore :lol: ) e parlo credo inmodo oggettivo. M'è parso di capire che con questo ragazzo ci stai da un mese (se anche ci stessi da 18.000 anni ti direi la stessa cosa però). Non so cosa tu stia fracendo in Francia, ma se centra con il tuo futuro, strarei ben attento alle mie scelte e quanto meno ci rifletterei con più calma. L'amore è una cosa fondamentale ma la realizzazione della propria persona forse lo è di più. Le due cose o camminano assieme o non camminano affatto. Amare è una cosa, mandare all'aria la propria vita un'altra ancora. La distanza non ha mai nociuto ai rapporti. Ormai le tecnologie e volendo anche i mezzi di trasporto accorciano molto le distanze (anche se io sono un inguaribile romantico e prediliggo ancora la carta e penna per la corrispondenza:):). Insomma cerca di non farti fretta ne nelle decisioni importanti, ne nel rapporto co sto ragazzo. Vai con calma, tranquillo, felice di quello che ti sta succedendo, senza troppe preoccupazioni, ma con calma: "Chi va piano, va sano e va lontano".
Per i tuoi in effetti non saprei dirti. Ad occhio credo che tua madre abbia la possibilità di influenzare le tue scelte (cosa più che normale) e che tu parti già da un incertezza di fondo, che hai espresso anche qui con noi (quindi magari niente niente, da mamma qual'è intuisce qualche cosa:)), per cui è normale che ti metta un attimo in crisi parlare con lei. Questo è uno dei motivi per cui eviterei di parlargliene :), ma questo è solo quello che farei io. E' certo fondamentale il confronto dei genitori, ma non devono per forza sapere tutto tutto tutto insomma. Quando poi magari sara una storia più strutturata (e di conseguenza più forte) allora magari si gliene parlerei. Per il resto secondo me devi anche fare lo sforzo di metterti nei loro panni, gestire un figlio non è semplicissimo e ho buone ragioni per credere che per rapporto platonico intendesse a distanza. Infondo è già successo che con il tuo primo "amico" dormivate nella stessa stanza e mica è scema tua mamma che non capisce. La risposta di tuo padre invece mi è piaciuta molto, molto sintetica, ma anche intensa.Magari è la premessa buona per cominciare a creare un rapporto con lui (e in questo la corrispondenza può aiutarvi). Per esperienza (anche a me è capitato di vivere all'estero) ti posso assicurare che le cose importanti rimangono, perché non hanno tempo, ne spazio ne età. Quindi non ti preoccupare, almeno all'inizio, della distanza.
Ti posto questa:
http://www.youtube.com/watch?v=YLRzH3AP ... re=related

P.S.: Non che apprezzi particolarmente ne la tipa che canta (assolutamente anonima) nel il programma (che proprio non commento), per ha decisamenta un ritmo più giovanile della versione originale :).

barbara
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Re: Mamma, sei felice che tuo figlio sia felice?

Messaggio da barbara » mercoledì 9 febbraio 2011, 8:29

Caro Leo, da quanto racconti l'impressione che ricavo è che tua madre abbia accettato in pieno la tua omosessualità. Diversamente non capirei il suo consenso all'amore non platonico con il tuo ex. (non dimentichiamoci che perfino molti genitori di ragazzi eterosessuali proibiscono o fingono di proibire certe esperienze sotto il loro tetto...)
Mi spingo a immaginare che il felice coming out con tuo padre possa essere in buona parte opera sua, nel senso che possa avere preparato il terreno per tutto questo tempo abituandolo all'idea e aiutandolo ad aspettare che fossi tu a fare il primo passo.
L'ipotesi che faccio è che tema conseguenze per te legate a rapporti sessuali con un minorenne. Non so se la famiglia di questo ragazzo è informata e acconsente.
In caso contrario , tua madre potrebbe temere una reazione dei genitori che potrebbe metterti nei guai. E' vero che i rapporti sessuali consenzienti con un ragazzo di quella età sono legittimi, ma il suo pensiero potrebbe essere : "meglio non rischiare guai". Lei potrebbe pensare, non conoscendo il ragazzo, che lui stesso potrebbe non essere in grado di difendere questo rapporto come legittimo e voluto. Sono preoccupazioni ovviamente che varrebbero anche se tu stessi con una ragazza della medesima età; solo che le reazioni che lei potrebbe temere da parte dei genitori di lei potrebbero essere diverse.
Secondo la mia ipotesi lei avrebbe potuto tirare il freno anche se tu ti fossi scelto una minorenne musulmana .
Forse ti ha visto così coinvolto da temere che tu non sia in grado di valutare lucidamente la situazione e vuole solo aiutarti a riflettere.
Forse sta solo facendo il suo lavoro di madre, che è quello di proteggerti, senza per questo cancellare il tuo sogno d'amore.

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Ennis
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Re: Mamma, sei felice che tuo figlio sia felice?

Messaggio da Ennis » mercoledì 9 febbraio 2011, 12:02

barbara ha scritto:L'ipotesi che faccio è che tema conseguenze per te legate a rapporti sessuali con un minorenne. Non so se la famiglia di questo ragazzo è informata e acconsente.
In caso contrario , tua madre potrebbe temere una reazione dei genitori che potrebbe metterti nei guai. E' vero che i rapporti sessuali consenzienti con un ragazzo di quella età sono legittimi, ma il suo pensiero potrebbe essere : "meglio non rischiare guai". Lei potrebbe pensare, non conoscendo il ragazzo, che lui stesso potrebbe non essere in grado di difendere questo rapporto come legittimo e voluto. Sono preoccupazioni ovviamente che varrebbero anche se tu stessi con una ragazza della medesima età; solo che le reazioni che lei potrebbe temere da parte dei genitori di lei potrebbero essere diverse.
Secondo la mia ipotesi lei avrebbe potuto tirare il freno anche se tu ti fossi scelto una minorenne musulmana .
d'accordissimo... :roll:
poi... senza nulla togliere ad un ragazzo di 16 anni, che a volte può essere più maturo di un trentenne... penso abbia cmq esigenze diverse di un ragazzo di 19 anni che tra l'altro vive già all'estero... 3 anni in questi casi (secondo me e forse secondo tua madre) si fanno sentire...
You do it to yourself you do

Nemesis

Re: Mamma, sei felice che tuo figlio sia felice?

Messaggio da Nemesis » mercoledì 9 febbraio 2011, 15:15

Secondo me tua madre ha pienamente ragione, non fraintendere il suo modo di comportarsi come rifiuto della tua omosessualità, altrimenti non si sarebbe preoccupata tanto per te.
Capisco il tuo entusiasmo per questa cotta, però rifletti e fermati un momento. C'è un abisso a separarvi che si chiama età adulta.
Tu hai 19 anni, sei all'estero, sei una persona adulta che sta cominciando a farsi il suo bel bagaglio di esperienze. Lui ha 16 anni, è un adolescente che per quanto possa essere maturo spesso non sa da che parte è voltato e sicuramente com'è giusto che sia non ha idee chiare sul suo futuro.
Vacci piano, soprattutto se hai intenzione di avere rapporti sessuali.
Io personalmente non ho mai preso in considerazione un minorenne, è qualcosa che mi è scattato da quando ho compiuto i 18, complice forse l'avere una sorella che ha quasi dieci anni meno di me, mi sembrerebbe una forzatura una storia fra una persona adulta e un adolescente.
Quindi se vuoi un cinsiglio da ascolto a tua madre.

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konigdernacht
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Re: Mamma, sei felice che tuo figlio sia felice?

Messaggio da konigdernacht » mercoledì 9 febbraio 2011, 21:08

Risposta rapida e secca: me ne fregherei altamente di quello che pensa tua mamma :twisted:
La risposta di tuo babbo è splendida! Credo che basti per entrambi :mrgreen:
Zerchmettert, zernichtet ist unsere Macht
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barbara
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Re: Mamma, sei felice che tuo figlio sia felice?

Messaggio da barbara » mercoledì 9 febbraio 2011, 21:46

Per chiarire il mio pensiero : non ritengo giusto che un ragazzo omosessuale debba aspettare la maggiore età per esprimere la sua sessualità, perché ciò lederebbe un diritto che è riconosciuto anche dalla legge ai ragazzi eterosessuali.
Del resto se tutti i bravi ragazzi dovessero astenersi dall'avere rapporti sessuali con i minorenni, dovremmo chiederci che alternative rimarrebbero a questi ultimi e se queste alternative sarebbero preferibili.
Ciò non toglie che il ragazzo minorenne e il suo partner potrebbero andare incontro a pressioni o condizionamenti a causa di una impreparazione dei genitori.
Tenerne tenerne conto o meno, prendere degli accorgimenti o meno è una scelta dei due ragazzi ovviamente.
Ma a me sembrava che Leo in questo momento non si stesse chiedendo cosa fare in questo senso, ma semmai quale significato attribuire alla risposta di sua madre.
Come madre posso comprendere la madre di Leo . Non ho la più pallida idea se avrei detto le stesse cose al suo posto, perché dovrei conoscere meglio la situazione e mi ci dovrei trovare.
In ogni caso non tutte le ansie dei genitori sono giustificate o possono essere risolte nel modo che indicano loro. Forse il problema non esiste o forse può essere affrontato diversamente.

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Cagliostro
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Re: Mamma, sei felice che tuo figlio sia felice?

Messaggio da Cagliostro » mercoledì 9 febbraio 2011, 22:53

Ciao Diversodachi,
dal basso della mia giovane età a dalla mia nulla esperienza vorrei dirtri di essere tu ad andare incontro a tua madre e ad aiutarla a superare questo impasse, ci vuole tempo per assimilare, capire e accettare. Dalle il tempo che le serve e vedrai che acceterà anche il tuo compagno.

Barbara io non ritengo giusto che ragazzi sia gay o etero, pronti fisicamente ma mentalmente lontani anni luce da una maturità adulta abbiano esperienze sessuali, perchè non riuscirebbero a capire e apprezzare il senso dell'esperienza che stanno vivendo.
In questi ultimi anni, l'età del primo rapporto si è vertiginosamente abbassata, il sesso è stato svilito a puro e semplice esercizio fisico è il numero delle madri minorenni è aumentato (nella mia scuola dall'inizio dell'anno scolastico le ragaze incinte al di sotto dei 18 anni sono dieci).
I ragazzi della mia età ignorano volutamente le informazione sulla salute e la prevenzione. Non c'entrano i bravi o i cattivi ragazzi ma bensì la maturità e la consapevolezza di ciò che si fa e che spesso non c'è, è la causa è quasi sempre dovuta alla famiglia assente o distratta.
Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima
Albert Einstein


Chi semina raccoglie,
ma chi raccoglie si china...
...e a quel punto è un attimo...

barbara
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Re: Mamma, sei felice che tuo figlio sia felice?

Messaggio da barbara » mercoledì 9 febbraio 2011, 22:57

Beh! Cagliostro, terrò in massimo conto la tua opinione, visto che sei molto vicino di età a questo ragazzo. Vuoi dire che a volte un ragazzo può pensare di essere pronto e invece non esserlo realmente?

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Cagliostro
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Iscritto il: venerdì 4 febbraio 2011, 23:36

Re: Mamma, sei felice che tuo figlio sia felice?

Messaggio da Cagliostro » mercoledì 9 febbraio 2011, 23:01

barbara ha scritto:Beh! Cagliostro, terrò in massimo conto la tua opinione, visto che sei molto vicino di età a questo ragazzo. Vuoi dire che a volte un ragazzo può pensare di essere pronto e invece non esserlo realmente?
Esattamente, non sempre alla maturità fisica corrisponde quella mentale.
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