Genitori come gli altri

Il dialogo e la comprensione reciproca tra genitori e figli gay, la famiglia come luogo di vera crescita per i ragazzi gay
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Shooter
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Re: Padre di ragazzo (forse) gay

Messaggio da Shooter » martedì 1 maggio 2012, 13:07

Quello che ti faccio non è una domanda banale, è una domanda a cui devi risponderti sinceramente: “ Perché vuoi avere un figlio?”
Faresti questa domanda a un eterosessuale? In ogni caso ha ragione boy-com: stiamo andando fuori tema.

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IsabellaCucciola
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Re: Padre di ragazzo (forse) gay

Messaggio da IsabellaCucciola » martedì 1 maggio 2012, 15:13

Ultimo off topic (spero... :oops: ).
Shooter ha scritto:Faresti questa domanda a un eterosessuale?
Sono sincera... non credo che la farei...

Shooter non volevo in alcun modo criticarti o offenderti, forse sono partita in quarta senza pensare a quello che scrivevo, comunque sia, se quello che ho scritto in qualche modo ti ha dato fastidio o ferito ti chiedo scusa.

Chiedo scusa a tutti per l'ennesimo off topic... scusate :oops:

Isabella
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IsabellaCucciola
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Genitori come gli altri

Messaggio da IsabellaCucciola » martedì 1 maggio 2012, 18:25

Ho deciso di aprire questo topic per poter parlare liberamente di coppie formate da persone dello stesso sesso che hanno figli, dato che come ha fatto notare boy-com, stavamo andando un po’ fuori argomento, nel topic “Padre di ragazzo (forse) gay”. :oops:
Non so bene come poter gestire questo argomento, per iniziare riporto quello che aveva scritto Telemaco (scusami se mi sono permessa di riportare un tuo post, ma credo che sia utile) e il link lasciato da barbara viewtopic.php?f=22&t=794 nel post “Padre di ragazzo (forse) gay”:
Attualmente esistono circa 100.000 bambini in Italia che hanno genitori omosessuali.
Le famiglie omogenitoriali sono tante (anche io ci son rimasto quando ho letto i dati); il fatto che l'arcaico ordinamento italiano non le contempli non significa che non esistano.
D'altra parte siamo un paese così sofisticato ed evoluto che non esiste nemmeno una regolamentazione per la convivenza eterosessuale.


Sono sincera, non mi aspettavo che vi fosse un così alto numero di bambini aventi come genitori due persone dello stesso sesso, e questo fa ben sperare per tutti i gay che vogliono costruirsi una famiglia, però ho pensato una cosa… la prima coppia che ha avuto la fortuna di avere un bambino non ha pensato che tutto ciò potesse essere come lanciare una moneta? Cioè, o il bambino cresceva bene con due genitori dello stesso sesso oppure poteva crescere male… e pensando alla seconda ipotesi non è forse egoistico, dato che stiamo parlando di un bambino? Cioè, chi assicurava a quella coppia che il bambino sarebbe cresciuto bene?


Mi rendo conto di non aver gestito bene l’argomento, che peraltro credo sia anche abbastanza impegnativo, e spero di non aver offeso nessuno, nel caso mi farebbe piacere sapere le vostre opinioni.

Isabella
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Telemaco
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Re: Genitori come gli altri

Messaggio da Telemaco » martedì 1 maggio 2012, 21:46

Ora che l'off topic è diventato in-topic e i messaggi in proposito sono stati unificati si può proseguire qui il discorso, che è molto interessante ma anche troppo delicato e complesso per poter essere trattato incidentalmente. :)
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puroquore
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Re: Genitori come gli altri

Messaggio da puroquore » martedì 1 maggio 2012, 23:08

Centomila figli di persone omosessuali in Italia non sono forse cento ila bambini nati in coppia omogenitoriale, sono due situazioni diverse ma legate , la percentuale più alta direi che oggi è quella di bambini nato da relazioni di tipo eterosessuale in cui uno dei due genitori omo si è indirizzato ad una vita di tipo eterosessuale che in un certo momento della sua vita gA considerato possibile, a volte come l'umica possibile.

Se volete approfondire visitate il nostro sito di genitori LGBT con figli da relazioni etero www.genitorirainbow.it .. L'omofobia è causa anche di questo tipo di comportamento e situazioni che coinvolgono non solo la nostra vita ma quella di altre persone partner figli, nuovi partner.. Che gli omosessuali possano aver figli in tanti modi diversi è una realtà innegabile, oggi anche con la procreazione medicalmente assistita , cosi come per vie naturali con il cosiddetto co-parenting ma se le leggi lo consentissero perhè no anche con l'adozione .. In altri paesi è possibile da un po' di anni , è solo questione di tempo e poi domani in un mondo ideale non ci saranno più genitori che come me hanno avuto figli da una relazione etero con parecchie complicazioni di vita potete crederlo ..

Fabrizio

Alyosha
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Re: Genitori come gli altri

Messaggio da Alyosha » martedì 1 maggio 2012, 23:39

Figurarsi se per me è un problema andare off topic :lol:. Proponevo come tema quello dell'omosessualità e della genitorialità, per evitare di ridurre la questione al tema dell'adozione, dove secondo me subentrano problematiche di natura diversa. Credo di non destare scandalo se sostengo che i gay possono avere anche rapporti sessuali con donne, per cui vorrei innanzitutto sfatare questo mito dell'omosessuale come soggetto "sterile" (nel senso che non può avere figli suoi). Nulla impedirebbe in una visione di famiglia allargata (e i divorzi ormai di famiglie allargate ne creano) che una coopia gay possa condividere la crescita di un bambino insieme ad una donna consensiente e viceversa. Nei fatti esiste già una quota di omosessuali che ha anche bambini ed è facile dimostrare che questi bambini crescono normalissimi e che rispetto a qualche loro coetaneo ritrovarsi due padri che si vogliono bene e due madri che si vogliono altrettanto bene è meglio che ritrovarsi un padre e una madre che si odiano con i loro rispettivi patner. Detto sinceramente punterei sopratutto a questo tipo di approccio. L'idea dell'omosessualità e dell'adozione invece mi pare un tema ideologico. Ho avuto già modo di dire che l'adozione in Italia in particolare è un procedimento molto contorto e che quando si parla di figli adottati si deve ben capire che mai o praticamente mai si tratta di bambini appena nati e orfani, che credo sia la situazione cui tutti pensano a proposito di adozione (non solo i gay). Ma di bambini sottratti alla famiglia di appartenensa e allontanati fisicamente dalla città da cui provengono, perché questi bambini in genere scappano e tendono a ritornare dai genitori o viceversa i genitori andarseli a riprendere. Allo stato attuale il problema delle adozioni è che i futuri genitori non adottano per cercare il bene del loro figlio in prestito, ma per soddisfare il proprio desiderio di genitorialità. Automaticamente vogliono bambini piccoli e che gli piacciano. Non sapete neanche quanto sia atroce per un bambino buttano in una casa famiglia temporaneamente fare parte di questa sorta di roulette e poi vedersi scartati perché troppo grandi o troppo "irrequieti". In genere un bambino già cresciutello non ha quasi nessuna possibilità di vedersi scelto (già a dieci anni nessuno ti vuole più) e finisce per passare la sua preadolescenza nelle case famiglia, da cui esce solo da maggiorenne. Sempre in genere succede che un bambino sottratto alla famiglia di appartenza, per condizioni che in genere sono la violenza sessuale o il maltrattamento, guadagna solo dopo un certo procedimento lungo e che può richiedere anni la condizione di adottabilità. Cioè viene subito tolto dalla famiglia di appartenenza, ma diviene adottabile solo dopo un processo e solo dopo aver verificato che non ci ssiano parenti prossimi che possano accogliere il minore. Sono bambini difficili in genere poco papabili, forse anche da molte coppie di omosessuali.
Detto ciò un bambino di dieci anni fidatevi che è già abbastanza strutturato e come tutti noi ha già ricevuto in permuta una buona dose di omofobia, sopratutto considerato gli ambienti (solitamente quartieri popolari da cui proviene). In queste condizioni per come la vedo e letteramente infattibile dare un bambino in adozione ad una coppia di omosessuali. Quando un bambino nasce, nasce dove capita, quando sei tu che devi affidarlo ad una famiglia, beh devi cercagli le condizioni migliori per lui e non per la famiglia. Al centro dell'adozione c'è l'interesse del bambino, non quello dei genitori. Questo vale per gli etero, ma anche per gli omosessuali. Molte coppie non possono adottare perché le loro condizioni economiche non glielo permettono, non rietrano dentro i requisiti minimi intendo, eppure se in quella stessa famiglia nascesse un bambino naturale certamente questi genitori ce la farebbero a crescerlo. Detto ciò ad un bambino che ha già i suoi problemi, fargli vivere la difficoltà non solo di essere stato adottato, ma anche costringelo ad una sorta di caampagna antiomofobia francamente no. Non la vedo come una buona idea. Ho descritto la situazione dell'adozione molto grossolanamente se qualcuno vuole fare rettifiche o precisazioni più puntuali sulla normativa faccia pure. Sono cose che so per esperienza diretta e in linea di massima i problemi concretti che hanno le case famiglia e gli assistenti sociali risspetto all'adozione e all'affidamento (opzioni sconosciuta ai più) sono questi che vi ho descritto. Conosco un'assistente sociale che durante le feste natalizie di porta i bambini a casa sua per non farli stare in casa famiglia, che cerca famiglia che facciano la stessa cosa e che in genere non le trova, come pure di casi di genitori che dopo aver adottato il bambino lo riportano indietro manco fosse un pacco postale.

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IsabellaCucciola
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Re: Genitori come gli altri

Messaggio da IsabellaCucciola » mercoledì 2 maggio 2012, 11:45

boy-com ha scritto:Allo stato attuale il problema delle adozioni è che i futuri genitori non adottano per cercare il bene del loro figlio in prestito, ma per soddisfare il proprio desiderio di genitorialità.
boy-com ha scritto:casi di genitori che dopo aver adottato il bambino lo riportano indietro manco fosse un pacco postale.
Questi sono i casi in cui una persona dovrebbe farsi un esame di coscienza e chiedersi veramente perché vuole avere un bambino.
Non pensi, però, che molti più che un bisogno "egoistico" di paternità vogliano un bambino, e parlo anche di coppie etero, perché anche la società lo prevede? Nel senco, io sono stata cresciuta con l'idea che la donna si realizza quando è sposata e quando ha dei figli, quando i miei parenti sapevano che una ragazza si sposava le chiedevano sempre quando sarebbe arrivato il bambino e se la ragazza in questione diceva che non ne voleva avere, per i motivi più disparati, veniva guardata con tanto d'occhi...
boy-com ha scritto: Nei fatti esiste già una quota di omosessuali che ha anche bambini ed è facile dimostrare che questi bambini crescono normalissimi e che rispetto a qualche loro coetaneo ritrovarsi due padri che si vogliono bene e due madri che si vogliono altrettanto bene è meglio che ritrovarsi un padre e una madre che si odiano con i loro rispettivi patner.
Su questo sono d'accordo, e penso che crescere con due genitori dello stesso sesso possa far capire a un bambino che l'omosessualità è una cosa normale.
Però la domanda che mi faccio e vi faccio è: come si comporteranno le persone attorno a questo bambino, sapendo che ha genitori dello stesso sesso? Pensiamo a un bambino piccolo che va alle elementari e un suo compagno gli chiede: "Perché hai due papà?"... come potrebbe rispondergli il bambino? Penso che anche un bambino si faccia una domanda del tipo: "Perché tutti hanno una mamma e un papà, mentre io ho due papà?" Come reagiranno gli altri genitori sapendo che c'è un bambino che ha genitori dello stesso sesso?
Forse sono io che mi faccio tante domande inutili...

P.S.
Ringrazio Telemaco per il lavoro di "collage" dei vari post... sei stato molto gentile... :oops:

Un abbraccio, Isabella
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Re: Genitori come gli altri

Messaggio da Telemaco » giovedì 3 maggio 2012, 20:20

puroquore ha scritto:la percentuale più alta direi che oggi è quella di bambini nato da relazioni di tipo eterosessuale in cui uno dei due genitori omo si è indirizzato ad una vita di tipo eterosessuale che in un certo momento della sua vita ha considerato possibile, a volte come l'unica possibile.
Ciao Fabrizio, Benvenuto!
Le informazioni che porti sono molto interessanti; sì, chiaramente quando ho parlato di 100.000 bambini ho fatto riferimento al dato riferito ai figli di genitori omosessuali; è ovvio che la gran parte sono figli di genitori omosessuali nati da un'unione eterosessuale.
boy-com ha scritto:L'idea dell'omosessualità e dell'adozione invece mi pare un tema ideologico.
Tu descrivi una realtà che ha certamente molti aspetti drammatici.
Ma non sempre, non puoi generalizzare. Io conosco situazioni in cui le cose sono andate bene: una coppia di amici dei miei genitori ha adottato tanti anni fa, e i due bambini sono ora un ragazzo ed una ragazza ormai adulti, che hanno potuto vivere serenamente con un papà ed una mamma trascorrendo un'infanzia ed una adolescenza con una qualità di vita decisamente migliore rispetto a quella che avrebbero dovuto affrontare da soli. Non si tratterà di una famiglia in senso genetico, ma non riesco a vederne gli svantaggi, proprio non riesco.
Anche una mia amica è adottata: i suoi genitori le vogliono bene, ha avuto un'infanzia ed un'adolescenza soddisfacenti, non le hanno fatto mancare davvero nulla.
Le atrocità che deve attraversare un bambino che si trova nel giro dell'adottabilità sono frequenti, ed indiscutibili. Però ciò non deve trasformarsi in una condanna.
Se il sistema delle adozioni deve spesso o quasi sempre affrontare casi familiari terribili, ciò non significa che in certi casi non riesca a produrre risultati positivi. E per risultati positivi intendo il fatto che bambini che avrebbero dovuto trascorrere infanzia ed adolescenza in una casa-famiglia, le hanno invece trascorse in un ambiente familiare come i figli naturali.

Bisogna vedere se fra i mille fattori con cui viene valutata la capacità della famiglia di garantire il benessere dell'adottato l'omogenitorialità giochi un qualche ruolo.
Un uomo gay sposato con una donna per esempio, potrebbe adottare.
Una donna lesbica sposata con un uomo idem.
Quindi non è questione di orientamento sessuale, ma specificamente questione di presenza di due partner del medesimo sesso nella coppia.
Alcuni ordinamenti occidentali hanno ritenuto irrilevante questa caratteristica ai fini della capacità di adottare.
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giorgio82
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Re: Genitori come gli altri

Messaggio da giorgio82 » venerdì 4 maggio 2012, 0:05

Faccio due considerazioni a ruota libera.Penso spesso al discorso di avere figli.Non sono in grado di capire però se questo è frutto di una mia reale necessità oppure di un condizionamento culturale.
Di certo mi piacerebbe crescere una persona per cercare di darle quelle cose che a me sono mancate nella mia infanzia.
Forse è però solo un tentativo egoistico di rimediare a quelle mie necessità che sono state troncate nella mia adolescenza.
Un paio di anni fa una mia amica si è sposata con una donna in danimarca. Sua moglie ha poi dato luce ad un bellissimo bambino nato da inseminazione artificiale col seme di un donatore.
Mi ha lasciato un pò perplesso questa scelta e mi son fatto queste domande.
Il fatto che il bimbo sia biologicamente di una solo non comporta uno squilibrio nella coppia?
Non sarebbe stato meglio (meno egoistico?) adottare un bambino già esistente che avrebbe avuto bisogno dell'amore di due genitori?
Non ho dato risposte a queste domande...le lascio a voi come spunto!

Alyosha
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Re: Genitori come gli altri

Messaggio da Alyosha » venerdì 4 maggio 2012, 7:59

Proponevo solo di ragionare sul fatto che l'adozione è uno strumento messo a disposizione negli interessi del minore, non della coppia genitoriale. Insisto sul fatto che adottare nella stragrande maggioranza dei casi non significa o non dovrebbe significare prendersi cura di bambini appena nati o poco più, ma di soggetti già abbastanza strutturati e questo deve costringere a rivedere il tema dell'adozione non solo rispetto all'omosessualità ovviamente. Mi fermo qui, ragionare in astratto rende le cose complicate, guardando nella concretezza della quotidineità si capisce subito cos'è materialmente fattibile e cosa invece genere inutili scontri ideologici. Il tema dell'omosessualità e dell'adozione è tutto ideologico per come la vedo io ed è precisamente il grimaldello con il quale normalmente si bacchetta sulle coppie omosessuali. E' un falso problema quello che viene posto e come tale secondo me ha senso solo "sgonfiarlo".
A Isabella invece devo rispondere che non saprei bene cosa rispondere :). Cioè lì per lì tenderei a dire che la genitorialità è quasi un istinto, qualcosa che uno desidera sperimentare nel corsos della vita, esattamente come l'innamoramento, tuttavia devo riconoscergli, che almeno al momento non ho affatto il desiderio di avere dei figli e che questo è l'ultimo dei miei problemi, mentre prima quando mi fingevo etero in effetti era quasi un ossessione. In effetti l'attuale modello di famiglia è molto incentrato sull'idea di procreazione, per una sorta di sottofondo religioso che vede il fine della coppia e del congiungimento la generazione. E' evidente che questa impostazione crea tanti danni, non soltanto perché spesso l'idea di diventare genitori eclissa incompatibilità di coppia che poi emergono lo stesso, ma anche perché i figli non restano a vita dentro la relazione coniugale dei genitori. La coppia una volta che la prole abbandona il nucleo familiare deve riadattarsi a vivere come coppia, ovvero a prescindere dal fatto che si abbiano figli.

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