Di nuovo solo

Il dialogo e la comprensione reciproca tra genitori e figli gay, la famiglia come luogo di vera crescita per i ragazzi gay
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FreedomTower
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Di nuovo solo

Messaggio da FreedomTower » martedì 17 luglio 2012, 1:15

Ciao a tutti! Scrivo in poche parole perchè altrimenti potrei finire per confondere creando episodi su episodi...
Se qualcuno ha per caso dato un'occhiata alla mia presentazione avrà visto che ho fatto outing solo con mia madre e che dopo esserle scoppiato a piangere davanti dopo averglielo detto, lei mi ha detto che per lei l'importante è che io sia felice, anche io ero contento da questo punto di vista perchè pensavo di aver trovato con fortuna almeno l'appoggio da parte di mia madre che è la persona più importante per me.
Ebbene, dopo quel giorno, forse un mese dopo lei mi fece inspiegabilmente (visto che avevo fatto un chiaro outing davanti a lei) delle battutine riguardo a qualche fidanzata tipo "ah ti sei messo in tiro per qualcuna?" e io, visto che eravamo da soli, le ho detto chiaramente con aria scherzosa "a me le ragazze non interessano mà, sono gay!" perchè pensavo che avesse preso coscienza di ciò già da un pezzo...
Mai l'avessi detto, ha fatto una faccia sconvolta dicendomi che ero sicuramente troppo confuso, che non mi dovevo fissare e che devo ancora trovare la ragazza giusta e devo provare esperienze con una lei prima di poter dire con certezza e io le andai contro dicendole che la cosa evidentemente era un tabù in questa famiglia e che non le avrei più detto nulla al riguardo...
Oggi invece mi stava chiedendo del ragazzo di mia sorella che lei ancora non conosce mentre io si e mi ha detto "com'è? ANCHE SE SEI UN UOMO secondo te è un bel ragazzo?"
Detto questo, non so che pensare di mia madre, la credevo vicina a me e invece mi sento tutt'altro che preso sul serio, mi tratta come se non sapessi cosa voglio, come se mi fossi fissato su un disorientamento provvisorio, come se il disorientamento fosse per forza l'omosessualità e non l'eterosessualità nel mio caso, preme su sta cosa di fare esperienza con le ragazze ma io non ne voglio fare!
Perchè usare una ragazza come cavia sessuale? Perchè impegnarmi quando il traguardo di questo percorso sperimentale non mi ispira neanche un pò?
Sono due settimane che penso che dirò tutto alla mia famiglia solo quando sarò fuori per l'università, quando sarò lontano da loro... Non so perchè ve lo scritto, perchè alla fine non ho neanche domande da porre, i fatti sono questi, volevo solo sfogarmi... :roll:
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IsabellaCucciola
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Re: Di nuovo solo

Messaggio da IsabellaCucciola » martedì 17 luglio 2012, 11:05

Ciao FreedomTower, intanto ti do qui il benvenuto nel Forum, e ti chiedo scusa per il ritardo :oops:
FreedomTower ha scritto:le ho detto chiaramente con aria scherzosa "a me le ragazze non interessano mà, sono gay!" perchè pensavo che avesse preso coscienza di ciò già da un pezzo...
Mai l'avessi detto, ha fatto una faccia sconvolta dicendomi che ero sicuramente troppo confuso, che non mi dovevo fissare e che devo ancora trovare la ragazza giusta e devo provare esperienze con una lei prima di poter dire con certezza
FreedomTower ha scritto:Detto questo, non so che pensare di mia madre, la credevo vicina a me e invece mi sento tutt'altro che preso sul serio, mi tratta come se non sapessi cosa voglio, come se mi fossi fissato su un disorientamento provvisorio, come se il disorientamento fosse per forza l'omosessualità e non l'eterosessualità nel mio caso, preme su sta cosa di fare esperienza con le ragazze ma io non ne voglio fare!
Perchè usare una ragazza come cavia sessuale? Perchè impegnarmi quando il traguardo di questo percorso sperimentale non mi ispira neanche un pò?
Ho letto nel tuo Topic di presentazione che hai 16 anni, quasi 17, quindi tua madre ti vede ancora in una fase delicata dell’adolescenza, e per questo penso che ti dica che prima di poter dire che una cosa non ti piace dovresti provarla. Diciamo che questa è una scusa che i genitori di ragazzi gay usano proprio perché non riescono ad accettare l’omosessualità del figlio.
Molte volte l’ignoranza di un genitore deriva dal fatto che dell’omosessualità ne hanno una visione falsata, pensa a come vengono rappresentati i gay dai media… Pensa che per molte persone l'omosessualità viene vista ancora come una malattia, e come una cosa di cui vergognarsi...

Non so se sono riuscita a tirarti su di morale… Quello che posso augurarti è che questo periodo che stai vivendo possa passare il prima possibile, e sarebbe bello se tu mamma riuscisse a trovare la forza di poter instaurare un dialogo con te…

Magari sarà poco, però pensa che hai trovavo un posto come questo dove poter parlare liberamente di quello che sei trovando persone come te :P ...

Un abbraccio, Isabella
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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progettogayforum
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Re: Di nuovo solo

Messaggio da progettogayforum » martedì 17 luglio 2012, 11:28

FreedomTower,
ci sono tante persone su questo forum che, quando insisto sul fatto che il coming out familiare è molto rischioso arricciano in naso e pensano che in questo modo la santa causa gay non farà certo molta strada ecc. ecc., però i piedi bisogna tenerli per terra. In genere i ragazzi gay pensano che il coming out sia solo un loro problema e che una volta superato l’imbarazzo tutto si risolve come per incanto, in realtà il coming out dei ragazzi gay diventa, immediatamente dopo l’avvenuta dichiarazione, uno dei problemi più grossi per i genitori, che per una cosa del genere possono andare proprio in tilt. Dare per scontato che i propri genitori siano in grado di capire e che non siano condizionati dai pregiudizi è spesso un errore di cui ci si rende conto solo dopo, quando non si può più tornare indietro. I ragazzi pensano che non dirlo è brutto, che significa non avere fiducia, ecc. ecc. in un certo senso è vero, si sentono in colpa di non essere trasparenti davanti ai loro genitori, è un po’ la logica dei sensi di colpa che li spinge, per cui è sempre e solo colpa nostra. In effetti qui le colpe c’entrano poco e l’ignoranza e i pregiudizi sono la vera ragione di moltissimi traumi di origine familiare che i ragazzi gay devono passare. Non è questione di livello culturale inteso come istruzione, ho conosciuto medici e perfino psicologi che dicevano cose da fare drizzare i capelli in testa e le dicevano pensando di sapere e di capire quello di cui stavano parlando. Che un coming out familiare sia sempre la cosa migliore non ha senso pensarlo, perché quando un ragazzo dice ai genitori di essere gay crea loro una marea di preoccupazioni, di falsi problemi, tipo. “Oddio! Mio figlio è gay perché non gli ho saputo dare l’educazione giusta!”, oppure “Devo assolutamente trovare un rimedio perché come gay vivrà malissimo!” Queste paure sono, in età adulta, l’esatto corrispondente delle paura dell’orco e della strega chi si provano da bambini, sono cose del tutto prive di senso ma purtroppo esistono. Ho conosciuto genitori che si sentivano in obbligo di fare “qualunque cosa” pur di fare diventare etero (idea del tutto assurda) il loro figlio, per loro l’omosessualità era sinonimo di vizio, di peccato, di malattia, perché erano questi i contenuti che avevano assimilato da quando erano bambini. Certo sono adulti e dovrebbero avere maturato una capacità di ragionamento autonomo ma in queste cose accade spesso che gli adulti siano immaturi, per il semplice fatto che, per loro, prima del coming out del figlio, l’omosessualità era una cosa di un altro pianeta, cosa da marziani. Poi rendersi conto di avere un marziano in casa, beh … è destabilizzante. Posso dirti solo che devi pensare per te stesso e che su questo terreno non è facile che tu possa contare sulla famiglia. Sono ancora poche, in Italia, le famiglie in cui l’omosessualità non è un tabù.

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Libero81
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Re: Di nuovo solo

Messaggio da Libero81 » martedì 17 luglio 2012, 11:37

FreedomTower come dice Isabella sarà dovuto dalla tua giovane età, cmq anche mia madre all'inizio la prese male ma ora non fa che assillarmi dicendomi quando gli porto un ragazzo (da un estremo ad un altro :mrgreen: ).
Che posso dire, tu hai fatto la cosa giusta a dirglielo se poi lei non vuole assimilarlo amen, tu non hai da incriminarti nulla.
Non sei solo visto che ci siamo qui noi del forum ^_^.
L'Amore infinito è l'unica verità, tutto il resto è illusione.

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marc090
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Re: Di nuovo solo

Messaggio da marc090 » martedì 17 luglio 2012, 12:25

Mi associo assolutamente alle parole di project... Secondo me quello che sta manifestando ora tua madre, altro non è che l'espressione di un suo disagio profondo, che avrà modo di superare solo con tante e ancora tante riflessioni(tra l'altro sembra comunque una persona molto ragionevole). Tu mantieni appunto la tua strada e i tuoi equilibri e vedrai che in un modo o nell'altro, la situazione tenderà ad evolversi.
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
Martin Niemoller


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micosola
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Re: Di nuovo solo

Messaggio da micosola » martedì 17 luglio 2012, 12:43

Come ti capisco free..è la stessa reazione che ha avuto mia madre...tu pensa che io gliel'ho detto circa un anno e mezzo fa ma lei niente...ti dico solo che l'altro giorno piangevo x un ragazzo del quale mi stavo innamorando..beh ad un tratto questo dice di piacergli le donne..alchè io scoppiai a piangere....beh giorno dopo mia madre che mi ha visto triste mi chiede di questa persona io le dico di nn nominarmelo xchè ci sto male e le dico che andava dietro ad una ragazza...beh mia madre sai che dice?che bello si è trovato la ragazza e come è questa ragazza di dove è?cioè se ne fottuta altamente del fatto che io stessi male x quel ragazzo contrariamente era contenta che si era trovato la ragazza e che gli faceva onore che avesse trovato ragazza..allucinante ma vero...io tempo addietro sarei stato male ma ormai nn ci penso più nn posso passare del tempo cercando a tutti i costi consenso da mia madre che mai avrò..se tornassi indietro,e ora capisco il senso di nn fare coming out in famiglia,io nn direi assolutamente nulla...molte volte ci facciamo assalire dal senso di riscatto e siamo mossi dal senso di colpa di cui parla su project ma così facendo otteniamo l'esatto contrario xchè ci troviamo poi a dover gestire il loro nei nostri confronti con le tipiche uscite che siamo confusi che nn abbiamo trovato la donna giusta e altre idiozie del genere..quindi un consiglio che ti do nn ti far ferire dalle parole di tua madre e sappi che anche loro hanno i loro tempi nel dover accettare la nostra vera natura che loro appunto hanno sempre ritenuto lontano da loro e per il quale nei confronti dei gay bisogna provare solo compassione..io ora sto lavorando cercando di perseguire il mio prossimo obbiettivo che è quello di uscire da casa e cercarmi una mia sistemazione dove nn dar conto a niente e nessuno..ti abbraccio forte free e si forte nn abbatterti...

Alyosha
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Re: Di nuovo solo

Messaggio da Alyosha » martedì 17 luglio 2012, 13:09

FreedomTower fermo restando che condivido buona parte delle cose che ti hanno detto e che tutto sommato ti è andata bene nella misura in cui poteva finirti peggio, mi chiedevo soltanto perché tu ti senta di nuovo solo se non hai la complicità di tua madre. In tutta oggettività penso che la sua reazioni sia particolarmente complicata da gestire e per te frustrante, fingere di non aver capito in effetti è particolarmente avvilente. Le cose cambieranno, non temere, cambieranno con il tempo. Devi darle il tempo di digerire questa notizia il percorso di accettazione non riguarda solo noi, ma più o meno coinvolge tutte le persone a noi care. La scelta di dirlo ormai l'hai presa, non è andata come volevi ok e tuttavia il fatto e fatto. Se te la senti di riprendere il discorso magari più in là, forse dovresti avere la forza di parlare e anche molto a lungo, reggere le sue perplessità e spigargli un pò come stanno le cose. Certe cose però vogliono il loro tempo, certo che se ti aspettavi di trovare sostegno in lei, probabilmente devi cercarlo altrove in questo momento, questo mi pare un fatto. Poteva succedere di peggio, infondo al momento vuole solo far finta di non aver capito, hai un'età per la quale è leggittimo che chi non sappia nulla di omosessualità ti proponga di provare con le donne e la ritenga una fase provvisoria. Bisogna mettersi anche dal punto di vista di chi riceve la notizia certe volte e infondo fa bene a pensare che un omosessuale avrà una vita più complicata ed quasi scontato, per quanto completamente falso, che pensi che magari sia colpa sua. Insomma ti aspettavi che potesse esserti di aiuto lei e invece probabilmente se un giorno la vedrai disponibile ad ascoltere ti accorgerai che probabilmente è lei che ha bisogno di te come punto di riferimento, per capire chi sei e cosa vuoi. Tempo al tempo però.

Blender22
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Re: Di nuovo solo

Messaggio da Blender22 » martedì 17 luglio 2012, 15:17

Come ti hanno già detto in molti è normale che ci metta un po' ad accettarlo, e l'accettazione spesso passa anche per delle fasi in cui si rifiuta l'accaduto. Probabilmente, vedendoti piangere durante il coming out ha anteposto il tuo benessere e la tua felicità alla volontà (che le è stata dettata dalla cultura dominante e che lei ha assorbito) di avere un figlio etero. Passata l'emergenza (in questo caso l'espressione del tuo dolore), è probabile che la sua concezione eterosessista della realtà abbia preso il sopravvento sull'istintiva protezione materna, che l'aveva portata a consolarti inizialmente, soffocandola di domande che non si è mai posta e a cui non riesce a rispondere. Anche lei deve attraversare un periodo di "accettazione", per cui cerca di darle tempo per farlo senza dare troppo peso a ciò che ti dice. Cerca di comprenderla e di mostrarle come l'omosessualità non sia nulla di strano, sbagliato o malvagio. Probabilmente, sapendo che in età adolescenziale sia assolutamente normale avere dubbi circa la propria sessualità, avrà cercato un modo di esorcizzare la sua paura dell'omosessualità (molti continuano a pensare che sia dovuta a incapacità educative dei genitori, per cui si starà chiedendo se è stata una buona madre) rifugiandosi nella tenue speranza che il tuo orientamento sessuale cambi a favore di quello socialmente ritenuto accettabile e sano. Lei non ti odia: ha solo bisogno di riflettere e pensare. Lascia scorrere il dolore in superficie, non farti intaccare da niente: non smettere mai di essere orgoglioso di ciò che sei, e non pensare mai di essere malato o sbagliato qualunque cosa lei ti dica. Un abbraccio virtuale, Blender22.
Quando non si è mai conosciuta la felicità non si ha il diritto di disprezzarla. Ma io do un'impressione di esser felice in cui nessuno potrebbe scoprire la benché minima incrinatura, e quindi ho il diritto di disprezzarla né più né meno di chiunque altro.

- Yukio Mishima -

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Re: Di nuovo solo

Messaggio da FreedomTower » martedì 17 luglio 2012, 22:46

Grazie a tutti delle belle risposte, veramente, mi hanno tirato già da subito almeno un pò su il morale :) :)
Se avessi letto gli aggiornamenti uno ad uno appena arrivavano avrei mandato un msg di risposta ad ognuno!

Proverò come dite voi ad aspettare e vedrò come la prenderà in futuro e se riuscirà a capire... Per ora però non faccio nulla, altrimenti diventerebbe un'angoscia per lei, le do tempo sperando le serva per concludere qualcosa di positivo sulla faccenda.

Vorrei aggiungere che so bene quanto sia difficile la strada dopo il coming out, anzi purtroppo temo le ripercussioni specialmente perchè non vivo in una città all'avanguardia mentalmente.
Quelle ripercussioni le temo eccome ma prima si subiscono e prima si superano a mio parere, sarei pronto ad affrontare l'inferno fin da subito...
Il coming out per me sarebbe un sollievo perchè non riesco a fingere nei rapporti con gli altri, e con me tutti i nodi vengono al pettine se non mi comporto realmente come vorrei...
L'outing per me è più un'esigenza umana che omosessuale perchè per fortuna o sfortuna fa parte del mio carattere cercare di essere più trasparente possibile anche se la gente non può sapere tutto...

Boy-com:
FreedomTower fermo restando che condivido buona parte delle cose che ti hanno detto e che tutto sommato ti è andata bene nella misura in cui poteva finirti peggio, mi chiedevo soltanto perché tu ti senta di nuovo solo se non hai la complicità di tua madre.
Lo so, nella vita può sempre andarci peggio e infatti ho sentito storie molto più difficili e tragiche della mia, a volte sento di lamentarmi troppo...
Quando parlo di sentirmi solo parlo di non poter essere davvero me stesso con nessuno quando forse avrei potuto almeno con mia madre, dico solo perchè il clima che si respira nella mia cerchia di amici è profondamente intaccato dai pregiudizi e dallo sfottò salvo qualche caso...
E come ho detto nella mia famiglia l'unica che pensavo capace di capirmi era mia madre....

@micosola mi dispiace davvero tanto, dev'essere stato davvero demotivante... ma ti auguro di trovare casa altrove ed essere felice!
Grazie davvero a tutti di cuore!
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Libero81
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Re: Di nuovo solo

Messaggio da Libero81 » martedì 17 luglio 2012, 23:03

Il coming out per me sarebbe un sollievo perchè non riesco a fingere nei rapporti con gli altri, e con me tutti i nodi vengono al pettine se non mi comporto realmente come vorrei...
L'outing per me è più un'esigenza umana che omosessuale perchè per fortuna o sfortuna fa parte del mio carattere cercare di essere più trasparente possibile anche se la gente non può sapere tutto...
Caspita per me è stato lo stesso, forse è proprio per questa che in quel periodo mi son chiuso in me stesso. Credo che dipenda dai caratteri ci sono caratteri piu' "menefreghisti" e che riescono a vivere la doppia vita senza problemi(io ne conosco tanti) e quelli piu' timidi ed emotivi che hanno piu' fatica. In questo forum mi sono rispecchiato in parecchie storie, piu' leggo queste storie e piu' capisco me stesso.
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