Tipologia di genitori riguardo l'argomento omosessualità

Il dialogo e la comprensione reciproca tra genitori e figli gay, la famiglia come luogo di vera crescita per i ragazzi gay
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Geografo
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Tipologia di genitori riguardo l'argomento omosessualità

Messaggio da Geografo » venerdì 7 novembre 2014, 19:21

Ho deciso di creare qui questo post dato che è una sezione del forum poco frequentata e che invece, a parer mio, risulta molto interessante.
Per quanto le mie informazioni possano essere limitate, essendo io molto giovane, ho capito che essenzialmente ci sono tre correnti di pensiero principali per quanto riguarda l'argomento "omosessualità" tra i genitori e anzi, credo di essere anche abbastanza informato proprio perché vivo con i miei genitori sotto lo stesso tetto.

N.B: Ovviamente ciò che starete per leggere non ha nulla di ufficiale, è una mia considerazione personale e soprattutto, come un padre di soli 35 anni può essere il peggior omofobo di questa terra, un padre di 60 anni può essere quello con la maggiore apertura mentale. Io ho fatto riferimento alle mie esperienze personali e soprattutto quello che ho scritto si tratta di una generalizzazione e non si può fare riferimento a singoli casi.

Prima categoria: genitori assolutamente contrari all'omosessualità
Sarebbe interessante parlare di quanti sono, in percentuale, i genitori che non accetterebbero mai e poi mai un figlio gay.
Devo dire che, col passare degli anni, forse questa corrente di pensiero è quella che sta via via scomparendo, ma al momento rimane comunque molto solida e diffusa.
Personalmente, mio padre ha 65 anni e circa 3 anni fa, mentre c'era una conversazione tra me, mio fratello, mia madre e lui, gli ho sentito dire: "Devo dire che se mio fosse finocchio, ci rimarrei male!".
È chiaro che si tratta di genitori di una certa età che fanno parte di una generazione in cui l'omosessualità non solo era considerata socialmente negativa (come tuttora d'altronde), ma era proprio qualcosa di inconcepibile e di cui non si parlava, che è diverso.
È ovvio che questa considerazione non si può applicare per tutti i genitori over 60, ma soprattutto per quei genitori che provengono da contesti familiari particolarmente rigidi in cui la libertà di pensiero non era riconosciuta e ciò che diceva il padre non poteva essere messo in discussione. Si tratta infatti della situazione di mio padre che, oltre ad avere 65 anni (ma come abbiamo detto, la sua età non può "giustificarlo" totalmente), è vissuto in un ambiente familiare in cui non c'era possibilità di dar vita ad un dialogo ed è sempre vissuto in una famiglia molto chiusa, tant'è vero che non conosco nessuno dei parenti di mio padre.
Di conseguenza, essendo addirittura non concepita l'omosessualità in quei tempi, è ovvio che di ciò non se ne parlasse in una famiglia particolarmente rigida e l'unico pensiero che si poteva avere riguardo l'argomento era il messaggio implicito che veniva dato dalla società.

Questa categoria di genitori, una volta scoperta l'omosessualità del figlio (sempre se un giorno il figlio deciderà di rivelargli tale cosa, che definirei poco frequente date le considerazioni che ha dell'omosessualità il genitore in questione), si dividono essenzialmente in due rami:
-I contrari irriducibili: quelli che una volta scoperto che il figlio è gay continuano a essere contrari all'omosessualità
-I contrari "pentiti": quelli che invece si ravvedono e sono capaci di cambiare la loro prospettiva
Tuttavia, non ho mai avuto modo di venire a sapere di genitori facenti parte di questa prima categoria che sapessero dell'omosessualità del figlio, quindi da ciò deduco che la maggior parte di questi non ne verranno mai a conoscenza.

Seconda categoria: genitori apparentemente favorevoli all'omosessualità
Credo che, attualmente, questa corrente di pensiero sia la più frequente.
Detto in parole povere, il pensiero di questi genitori è il seguente: "Sono a favore degli omosessuali, ma parto dal presupposto che mio figlio, senza alcun dubbio, è etero".
È ovvio che si tratta di una considerazione molto immatura e che, in un modo o nell'altro, cerca di stare un po' da entrambe le parti, ma per quanto riguarda un argomento come quello dell'omosessualità, stare da entrambe le parti è praticamente impossibile: o si è a favore, o si è contro.
Spesso questa tipologia di genitori sono anche ampiamente favorevoli all'omosessualità (e quindi non solo al discorso dei matrimoni, ma anche delle adozioni, anche se è più raro), ma poi non riuscirebbero mai a vivere un'esperienza simile in prima persona, ovvero nel caso in cui un loro figlio fosse omosessuale.
Faccio un esempio con mia madre di 58 anni: un giorno, poiché si parlava di omosessualità al telegiornale, diede un bacio sulla guancia a me e a mio fratello e ridendo disse: "Comunque, se un giorno capiterà che mi diciate di essere gay, io vi vorrò comunque bene!", mantenendo la frase sempre in un clima molto ironico e prendendo il possibile accaduto come inverosimile. In parole povere, per quanto possa non essere omofoba e quindi favorevole all'omosessualità, i suoi figli sono rigorosamente e senza alcun dubbio etero.
C'è da dire che comunque, questi genitori sono più o meno vittime della società e non gli si può incolpare la cosa: possiamo dire che, in fin dei conti, è apprezzabile che almeno siano favorevoli.
Spesso questo tipo di genitori, per quanto possano essere inizialmente contrari alla scoperta dell'omosessualità del figlio, alla fine finiscono per accettare, anche serenamente, la cosa, e "se ne fanno una ragione", senza farne una tragedia.
Per quanto riguarda mia madre, pur avendo 58 anni, è vissuta comunque in un contesto familiare in cui si dava largo spazio alla libertà di pensiero e in cui il padre non ha mai imposto la propria parola ma anzi, è sempre stato una persona molto calma e aperta alla conoscenza di altre persone. Tant'è vero che, a differenza di mio padre, conosco tutti i parenti di mia madre, con i quali ho un forte rapporto.

Terza categoria: genitori completamente favorevoli all'omosessualità
Si tratta di una categoria di genitori rara, per lo meno in Italia, ma che si sta diffondendo negli ultimi anni e credo che costituisca la generazione under 30/40 che, sia che siano vissuti in un contesto familiare chiuso, sia che siano vissuti in un contesto familiare aperto, sicuramente sono cresciuti in una società decisamente diversa rispetto alla precedente e in cui i diritti delle persone omosessuali sono stati urlati a gran voce.
Ultima modifica di Geografo il venerdì 7 novembre 2014, 23:04, modificato 4 volte in totale.

barbara
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Re: Tipologia di genitori riguardo l'argomento omosessualità

Messaggio da barbara » venerdì 7 novembre 2014, 22:21

Bella questa classificazione! classificare aiuta a riordinare le idee nelle situazioni complesse.
Tuttavia in genere , fatta la classificazione, il bello è scompaginarla e trovare eccezioni e ulteriori sfumature .
Ad esempio la prima categoria la separerei in due:
-i contrari irriducibili: quelli che una volta scoperto che il figlio è gay continuano a essere contrari all'omosessualità
- i contrari "pentiti": quelli che invece si ravvedono e sono capaci di cambiare la loro prospettiva

Che ne pensi?

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Re: Tipologia di genitori riguardo l'argomento omosessualità

Messaggio da Geografo » venerdì 7 novembre 2014, 23:01

Sisi, bella considerazione, ho aggiornato il post. :)

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progettogayforum
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Re: Tipologia di genitori riguardo l'argomento omosessualità

Messaggio da progettogayforum » sabato 8 novembre 2014, 2:14

Io penso che l'atteggiamento dei genitori di fronte all'omosessualità e le loro reazioni di fronte in particolare alla omosessualità dei figli siano in gran parte legate alla maggiore o minore conoscenza della realtà omosessuale da parte dei genitori, che troppo spesso giudicano solo sulla base del sentito dire, senza la minima conoscenza delle cose che stanno giudicando. Anche nei rapporti genitori-figli, in tema di omosessualità, il vero nemico è l'ignoranza. Io stesso avevo molti preconcetti sugli omosessuali perché per me erano come l'araba fenice, ne avevo sentito parlare poco e male e non ne avevo mai incontrato uno. Oggi che ne conosco moltissimi i preconcetti sono spariti! I fantasmi si vedono solo al buio! Quando si apre la finestra ed entra il sole i fantasmi spariscono! E così è anche per i genitori spaventati dall'omosessualità.

barbara
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Re: Tipologia di genitori riguardo l'argomento omosessualità

Messaggio da barbara » sabato 8 novembre 2014, 10:51

Infatti concordo. Un genitore spaventato dell'omosessualità , lo è perché si immagina gli omosessuali in un certo modo. Non potrebbe mai pensare che il figlio lo sia , dal momento che nel suo immaginario il gay è necessariamente un tipo eccentrico oppure promiscuo e comunque "strano". Ci sono alcuni che temono i gay perché pensano siano persone pericolose, che possono aggredirti per costringerti ad avere rapporti sessuali. Se chiedi a qualcuno COSA esattamente teme o non gli piace dell'omosessualità potresti scoprire delle cose assai bizzarre.
Insomma l'omofobo ha più paura di un'idea che di una cosa reale.
Ora se io ho paura di alcuni ragni e non di tutti , è perché so che ne esistono di varie forme e dimensioni, che la maggior parte dei ragni è innocua ecc
L'omofobo è come un cieco che ,non avendo mai potuto vedere una certa cosa e avendo potuto ricevere solo informazioni sbagliate , per tale motivo ne abbia una paura smisurata e irrazionale.

Tozeur
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Re: Tipologia di genitori riguardo l'argomento omosessualità

Messaggio da Tozeur » domenica 9 novembre 2014, 22:00

complimenti Geografo, hai colto proprio le personalità più comuni dei nostri genitori :)
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Re: Tipologia di genitori riguardo l'argomento omosessualità

Messaggio da Geografo » lunedì 17 novembre 2014, 20:43

Concordo con tutti!
Tozeur ha scritto:complimenti Geografo, hai colto proprio le personalità più comuni dei nostri genitori :)
Grazie mille Tozeur! ;)

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