con i miei genitori oramai è nato un rapporto conflittuale come se per forza io debba parlare sempre e di tutto con i miei genitori...sto passando un periodo di ansia a causa della disoccupazione dopo 4 anni di lavoro per niente appagante e anche se mi dava un po di indipendenza non era così in quanto "per forza" dovevo dare soldi a casa per le spese, un obbligo per l indipendenza...non ho mai capito cosa ci sia di anormale nell essere indipendenti in casa ma potrei immaginarlo, vabbè centra poco adesso che son fermo...
in questi giorni penso a come espormi per stare al meglio con gli altri, riuscire a fare le domande che mi frullano in testa per conoscere al meglio l essere (io) omosessuale...leggo molti post che hanno un importanza per trovare risposte e che non facciano sentire sole molte persone...mi sento normale però ho come una voglia di evadere, di uscire dal guscio, forse è questo il mio problema; rompere quell involucro che si è creato intorno a me, che senza cause o colpevoli mi sta stretto...a casa i rapporto con mio padre è sempre stato "a cornate" (passatemi il termine) e con mia madre prima era sereno e tranquillo, lei ci ha sempre protetti però mi rendo conto che il distacco ci debba essere...parlai ai miei di riprendere gli studi dopo il diploma ma ahimè la domanda di iscrizione è scaduta o l ho lasciata scadere e alla notizia hanno reagito male, mio padre ancora vuole avere controllo su di me e mia madre è terrorizzata che io possa commettere chissà quale catastrofe!...giusto quest ultima...leggevo l altro giorno di un ragazzo che ha perso la madre da poco, non potrei immaginare la vita senza i miei che con tanti loro difetti, quali ansie e paura di fantasmi di chissà quale passato, a litigare per me che alla fine e adesso capisco sia importante per uno sprono o per chiarezze da parte mia per loro per un controllo che trovo fin troppo soffocante...gli voglio bene a mio modo anche se sembra una famiglia stile mafia -.-' ...a famigghia!!
Dire a loro "mamma, papà sono gay" una seconda volta non mi và, forse per un rispetto preteso per una paura di chissà quale nascita mi stressa, ci penso parecchio anche se alla fine non dovrei come non dovrei rendergliene conto, anche se ogni ragazza che si vede si immagina un matrimonio ..da tale tono si capisce che sono molto cattolici, ma credo la colpa sia mia a causa del primo CO andato male...a 16 anni si dice che non è mai il momento giusto perchè è presto, beh adesso non mi interessa non ha importanza ma allora ne aveva e mi sono trovato in una situazione troppo pesante...è cresciuta una paura, come un batterio mi è stato inniettato dai genitori...ma perchè?! Chissà perchè!
Forse l immagine di una famiglia modello, dove all esterno appariamo persone tranquille ma in casa ci si accanisce...beh, proprio ieri mia madre mi ha attaccato dicendomi che la sme*do con tutti...paranoie...maledette...
mi ritrovo qua in una seconda casa, sinceramente con tanto di estranei che capiranno, condividono simili situazioni non tanto per supporto ma tanto per unirsi...io dei miei non trovo più una fiducia che è normale avere ma giusto un rapporto di parentela, con tanto di aiuto per quanto possano le mie energie dare!
Penso di allontanarmi, non se per sempre o per un periodo (per riscattarmi e capire cosa voglio fare ma anche per saldare la mia persona) qualcuno mi ha chiesto se era la cosa giusta da fare
