Pubblicità contro l'omofobia

Che cosa significa essere gay
Rispondi
Alyosha
Utenti Storici
Messaggi: 2477
Iscritto il: mercoledì 20 ottobre 2010, 0:41

Re: Pubblicità contro l'omofobia

Messaggio da Alyosha » lunedì 27 dicembre 2010, 10:43

Ciao Trotty non sò perchè mi fosse sfuggita questa discussione, mi pare che qualcuno stesse facendo delle interviste in merito... Io sinceramente non sono daccordo:). Le campagne buoniste a me hanno sempre dato fastidio, mi piacciono molto più i pugni sullo stomaco:). A proposito di gay per esempio avrei fatto così: Farei vedere qualche bella immagine dello sterminio in bianco e nero e poi fatto affiorare, sullo sfondo di un braccio, il coloro rosa del triangolo. Poi piano piano allargherei l'inquadratura e comincerei a colorare tutti gli altri triangoli degli altri bracci di colori tutti diversi. E a chiusura un messaggio del tipo: "Ogni volta che decidi che qualcuno è diverso, sai dove cominci, ma non sai dove finisci. Fermati prima!" :). L'immagine che posti invece non mi piace per niente: 1) E' inutilmente provocatoria del gusto vittoriano-borghese; 2) continua a considerare la chiave principale dell'omosessualità la componente fisica; 3) non coglie il punto. Per me si tratta infatti soltanto (si fa per dire) di diritti violati. Quando per esempio si dice "no io non sono razzista (che è sempre un pessimo modo di cominciare) i gay posso fare quello che vogliono, ma non accetto che venga regolamentato (e quindi riconosciuto socialmente) il loro rapporto", si sta negano un diritto. Precisamente il diritto all'esistenza. Se infatti non si riconosce ai gay la possibilità "pubblica" di intrapendere relazioni, nei fatti non si sta riconoscendo la loro peculiarità, che nel caso specifico è per l'appunto innamorarsi di uno sel suo stesso sesso e non semplicemente farci quello che vuole in privato. E' un negargli l'esistenza in questo senso, un degradare la relazione d'amore a perversione che deve consumarsi nella vergogna del privato. Ecco perché per quanto possa sembrare esagereto esiste una relazione strettissima tra certi modi di pensare e i campi di concretamento (in questo e tanti altri casi). Queste per me sono riflessioni di principio che abbracciano l'idea del "diverso" a 360 gradi. I diritti sono tutti legati assieme (legge viene proprio da "legare"; "tenere assieme") e per difenderne uno devi difenderli tutti e in tutti. Secondo me più in generale i movimenti gay dovrebbero allargare lo sguardo e sostenere tutte le cause in cui viene negato un diritto (quello dei lavoratori, degli studenti, degli immigrati, delle donne etc etc.). Questo ci aprirebbe di più al mondo, creerebbe ponti con mille altre realtà e sarebbe il primo passo da fare, per sperare che poi loro a loro volta appoggino le nostre battaglie. A proposito ho in mente l'esempio storico del re della Danimarca e della sua stella gialla. Ecco se tutti gli etero dicessero di essere gay, sarebbe impossibile distinguerci da loro e non potrebbe più esistere l'omofobia.

barbara
Utenti Storici
Messaggi: 2864
Iscritto il: mercoledì 14 aprile 2010, 9:22

Re: Pubblicità contro l'omofobia

Messaggio da barbara » lunedì 27 dicembre 2010, 11:36

L'osservazione di Trotty sui messaggi positivi l'ho sentita molte volte. si riferisce alle ricerche che sono state fatte sull'impatto sul pubblico dei diversi messaggi pubblicitari. I risultati dicono che lo spettatore recepisce maggiormente i messaggi positivi . Motivo per cui ad esempio le assicurazioni hanno smesso di fare spot con gente che muore ecc, ma mostrano piuttosto la serenità di una famiglia . Diciamo che è diventata una "regola" delle compagnie pubblicitarie quella di parlare sempre in positivo.
A me è piaciuto lo spot nel quale vengono mostrate varie professioni, ad esempio quella del medico e il messaggio che passa è: cosa ti importa se a curarti è un omosessuale o un eterosessuale?
Personalmente l'ho trovata diretta ed efficace.

Alyosha
Utenti Storici
Messaggi: 2477
Iscritto il: mercoledì 20 ottobre 2010, 0:41

Re: Pubblicità contro l'omofobia

Messaggio da Alyosha » lunedì 27 dicembre 2010, 12:24

Barbara io personalmente alle leggi del marketing non ho mai creduto. Mi paiono sempre Alchimie senza senso. Questo modo di trattare la comunicazione come calcolo tra costi e prodotti, questa ingegnerizzazione della parola e persino il metodo stesso con il quale poi si misura l'efficacia del risultato mi ha sempre convinto poco. La comunicazione di massa stessa mi pare una prostituzione della parola... Insomma per certa gente "contare" significa fare letteralmente 1,2,3,4... e va a finire che l'unica cosa che conta è quella che si può misurare con 1,2,3,4..., ma ci sono cose che misure non ne hanno e che però valgono molto di più:). Comuqnue mi rendo conto che la mia visione è abbastanza sui generis. E' che l'idea di coccolare lo spettatore, prenderlo per le buone proprio non mi convince. Io sono per shockarlo emotivamente invece. Fargli passare proprio l'appetito. Magari ne prendi meno, qua quei meno li hai presi per sempre. Mi piacciono molto le provocazioni di Toscani per esempio... Anche quelle sollevano non poco dibattito pubblico e al ragionamento

barbara
Utenti Storici
Messaggi: 2864
Iscritto il: mercoledì 14 aprile 2010, 9:22

Re: Pubblicità contro l'omofobia

Messaggio da barbara » lunedì 27 dicembre 2010, 13:42

Boy com ha scritto : E' che l'idea di coccolare lo spettatore, prenderlo per le buone proprio non mi convince. Io sono per shockarlo emotivamente invece. Fargli passare proprio l'appetito. Magari ne prendi meno, qua quei meno li hai presi per sempre. Mi piacciono molto le provocazioni di Toscani per esempio... Anche quelle sollevano non poco dibattito pubblico e al ragionamento.

Ah! anche questo è vero. Le "scuole di pensiero" anche in questo campo sono tante. Quanto a me, da un pò di tempo sto cercando di usare un linguaggio in positivo. Credo abbastanza nel potere delle parole e se voglio negare un concetto non mi piace nominarlo, perchè ho l'impressione che la parola di per sè rimanga impressa comunque in chi la legge.
Anche certe critiche agli uomini politici hanno secondo me un effetto boomerang in chi le fa. In fondo è un modo come un altro per dare importanza al tuo avversario politico.
Un pò come diceva Oscar Wilde "parlate male di me, purchè parliate di me" ...
Ciò che hai scritto mi ha fatto riflettere sul perchè sia importante per me usare il linguaggio in un certo modo. In fondo erano cose che avevo già sentito in passato e non le avevo mai considerate.
Questo mi fa dire che il linguaggio che usiamo e preferiamo , essendo una parte di noi, come tutto il resto, segua il corso della nostra vita . Ci sono epoche della nostra storia in cui abbiamo bisogno di sentire le cose come un pugno nello stomaco e altre in cui preferiamo esserne sfiorati, se possibile con delicatezza. Ma credo di essere uscita completamente dal tema del topic :roll: per cui passo e chiudo.

Alyosha
Utenti Storici
Messaggi: 2477
Iscritto il: mercoledì 20 ottobre 2010, 0:41

Re: Pubblicità contro l'omofobia

Messaggio da Alyosha » lunedì 27 dicembre 2010, 15:20

Ahahah Barbara non ti preoccupare io esco sempre dai temi dei topic :lol:. Dreamer ci perdonerà per questo:).Comunque è vero forse hai ragione ogni persona ha bisogno di ricevere i messaggi in modo diverso. In effetti avevo in mente un target giovanile, cui probabilmente i messaggi forti stimolano di più. Poi gli spot sono anche questione di creatività e li secondo me ogn'uno in quel campo è libero. A proposito di quello che dici m'è venuto in mente un messaggio per la prevenzione da malattie trasmissibile sessualmente, in cui i personaggi famosi si limitavamo soltanto a dire profilattico (o preservativo non ricordo) con un preservativo in mano...
Per me nominare le cose col loro nome è tanto importante e tante volte si gioca con le parole per camuffare o si fanno giri di parole per non nominarle. Tante volte per dire gay si dice "diverso" e già penso che partendo da quetse premesse una discussione non possa neanche cominciare:). Io però più che non nominarle le cose penserei a rinominarle. In questo però non sono tanto originale è da un pò che gli anticappati si chiamano "diversamente abili" e gli spazzini "operatori ecologici". Anch'io mi fermo per non andare troppo fuori tema:).

Rispondi