RADAR GAY E PRIMI APPROCCI GAY

Che cosa significa essere gay
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mouse123
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Re: RADAR GAY E PRIMI APPROCCI GAY

Messaggio da mouse123 » giovedì 9 dicembre 2010, 15:59

10) Quando un ragazzo gay parla d’amore nell’ambito di un approccio con un altro ragazzo, in genere non dice il falso che sarebbe per lui come un tradire la fiducia del suo interlocutore, ma usa discorsi non sessualmente connotati, ossia senza nessuna espressione linguistica che permetta di capire se si riferisce a un ragazzo o a una ragazza (senza participi passati: venuto/a; senza pronomi: lui/lei). Se un ragazzo gay fa un discorso non sessualmente connotato su questioni affettive e si sente rispondere con un discorso sessualmente connotato al femminile il dialogo si congela. È sufficiente l’uso del pronome “lei” per capire l’orientamento sessuale dell’interlocutore. Se invece a un discorso non sessualmente connotato segue una risposta anch’essa non sessualmente connotata il dialogo fa un passo in avanti. Va precisato che se a un discorso non sessualmente connotato su questioni affettive, segue una risposta sessualmente connotata al maschile la cosa è presa come segnale di pericolo perché è vista come un tentativo inopportuno e unilaterale di introdurre una tematica gay. Sottolineo che un ragazzo non dichiarato in genere non ama forzature su questi contenuti.
Io non credo che ci si possa basare su quanto citato. In questo periodo sto attraversando una fase molto dura perchè sono innamorato di un ragazzo etero...non sarebbe mai successo se avessi scoperto fin dall'inizio il suo orientamento. Per tre lunghi mesi, infatti, dopo averlo conosciuto, ho studiato il suo comportamento, le sue parole e le sue idee; eravamo molto simili...un ragazzo dolce, sensibile, a volte anche triste ma comunque molto estroverso. Non mi parlava mai di ragazze o amiche; a volte ho provato a introdurre io stesso l'argomento per notare la sua reazione, ma rispondeva in maniera molto discreta e vaga ( eccetto quando magari con le amiche e gli altri amici parlavamo di alcune ragazze della classe oggettivamente molto belle...beh in quei casi anch'io rispondevo affermativamente ad alcune domande...non mentire avrebbe significato dichiararmi!!! ). La situazione andava avanti e io mi ero convinto che probabilmente, anzi quasi sicuramente fosse gay; credo sia stato il più bel periodo della mia vita, destinato a finire ben presto. Ad un certo punto tutto è cambiato. Una sera in discoteca (fortunatamento non ero presente ma l'ho saputo dopo) si è appartato con ben tre ragazze, nei giorni successivi ha cominciato a vedersi con delle vecchie "amiche", a frequentare altre ragazze e intanto, pian piano, veniva a galla tutta la sua adolescenza da etero. Erano passati 4 mesi da quando ci avevo parlato per la prima volta...quindi per me era già tardi...ero cotto!!!...Non sono uno stupido e se ne fossi stato certo dal primo istante non sarei mai andato avanti anche perchè avevo già sperimentato questo tipo di dolore durante i primi anni del liceo.
Ma a quel punto cosa potevo fare???Gli volevo troppo bene...ho cominciato a cercarlo solo come amico ma non ce la facevo, con lui stavo davvero molto bene nonostante il male che provassi tutte le volte che qualche pezzo della sua vita veniva fuori e tutte le volte che "usciva" con qualcuna.
E ora sono qui...dicembre...questa storia va avanti da marzo ormai. Ho scoperto questo forum proprio mentre cercavo un antidoto per disintossicarmi da questa mia fissazione, che tra l'altro mi danneggia anche a livello di prestazioni accademiche; dopo essermi iscritto ho ritrovato qualche speranza ma la situazione in sostanza non è cambiata. Ora sono arrivato al punto che stare con lui mi distrugge...anche i soli sms mi rovinano la giornata. Non so cosa fare, lui non mi ha fatto niente e non sa niente di me. Ho capito che cercare di vederlo come amico non ha senso perchè non mi aiuta ad andare avanti...ma nello stesso tempo mi chiedo perchè debba rinunciare a una brava persona.Spesso ha alcuni comportamenti che non mi piacciono, che mi mettono a disagio e sento che senza volerlo ora sto li sto usando inconsapevolmente per dare una motivazione e un senso alla rabbia e frustrazione che provo nei suoi confronti...so che finirò col perdere la sua amiciza, il chè è l'ultima cosa che avrei voluto. Lo tratto male e lui non sa il perchè e io ci sto ancora peggio perchè sono un ragazzo che non farebbe mai del male a un'altra persona, ma non posso nemmeno parlargli e spiegargli tutto. Non posso rischiare così tanto...non so se sia pronto per una cosa del genere e poi a quel punto sarebbe il solo a sapere di me, non voglio addossargli una così grande responsabilità. Dopo essermi iscritto al forum e aver parlato con i ragazzi in chat ho ritrovato parte della mia sicurezza e ora so che sarei pronto anche a chiudere ogni rapporto con lui...ma come???mentendogli???per cosa lo punirei???per un male che in realtà è dipeso solo da me stesso???
Il fatto di non poterne parlare mi fa sentire così inutile e fragile...dover risolvere sempre tutto da solo...saper di dovermi rialzare sempre da solo perchè non potrò mai chiedere aiuto a nessuno. Per accetare il mio orientamento ci ho messo molto tempo; ora che l'ho fatto mi ritrovo ad affrontare un'altra realtà...quella di essere solo, di dovermi guardare sempre le spalle, quella di dover fingere e mentire anche a me stesso.
Credo sia impossibile a questo punto trovare qualcuno da amare e che ricambi tutto il mio affetto nelle classi universitarie...ho paura che superata questa fase avrò talmente tanto timore di sbagliare ancora che rinuncerò a rischiare.
Non so come muovermi...grazie dello sfogo...è un discorso stupido lo so. Ci sono problemi ben più gravi dei miei,ma non potendo sfogarmi con nessuno non mi resta che farlo in questo forum,in questa vita parallela e virtuale che comincio a crearmi, bella sì ma anche molto lontana dalla realtà certe volte.

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Telemaco
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Re: RADAR GAY E PRIMI APPROCCI GAY

Messaggio da Telemaco » giovedì 9 dicembre 2010, 19:32

Mouse123, per esperienza personale e diretta queste cose si risolvono solo con la pazienza e col tempo, e purtroppo di solito di quest'ultimo ce ne vuole parecchio; quello che posso consigliarti è di staccare la spina con lui, di allontanartene, di pensare a diversivi, di evitare i contatti il più possibile, senza essere però mai brusco, perchè non sapresti come giustificarti. Questo distacco non necessariamente dev'essere definitivo; dev'essere una misura temporanea, magari lenta e progressiva, per consentirti di riprendere un attimo il controllo della situazione e di "svegliarti" dal torpore della cotta :D, come minimo per non perder più troppo tempo a fantasticare inutilmente. :roll:

Il momento della disillusione è pesantissimo, ma dopo un po' ci fai il callo e guardi indietro con un sorriso indifferente.
# Non basta un giorno di freddo per gelare un fiume profondo.
(Gǔlǎo de zhōngguó yànyǔ)

mouse123
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Re: RADAR GAY E PRIMI APPROCCI GAY

Messaggio da mouse123 » venerdì 10 dicembre 2010, 2:39

grazie del conforto telemaco...vedrò di farcela!!!

giait
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Re: RADAR GAY E PRIMI APPROCCI GAY

Messaggio da giait » venerdì 10 dicembre 2010, 23:56

ciao mouse123, penso che il consiglio di telemaco sia giusto. Dovresti cercare di interrompere il rapporto, altrimenti il rischio di trascinare situazioni ambigue per un lungo periodo di tempo (come sottolineato da project nel suo post) diventa concreto.
A me è successo tanto tempo fa, una frequentazione prolungata con un ragazzo che mi cercava tutti i giorni ma solo perché voleva accanto a sé un amico; e io come un pollo che invece fantasticavo e costruivo castelli in aria attorno a questa cosa. Non sapevo nulla di me allora, non volevo sapere, ma avvertivo che la sua vicinanza mi riscaldava la vita. Era - è stata - una relazione "unilaterale" che mi ha segnato. Non ne ero cosciente, ma oggi gli attribuisco una grande importanza in termini negativi. Ha contribuito a lasciare in me quella spiacevole sensazione di solitudine - alla quale ormai sono assuefatto.

older4me
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Re: RADAR GAY E PRIMI APPROCCI GAY

Messaggio da older4me » sabato 11 dicembre 2010, 0:50

Ciao mouse, interrompere questi pensieri e dubbi che hai sarebbe l'ideale, ma puoi almeno avere un semplice rapporto di amicizia, senza dover andare oltre, e senza nemmeno dare modo di far capire di te e dei tuoi sentimenti, tanto da non far terminare anche l'amicizia, se ci tenete entrambi. Di solito quando le persone hanno interesse verso di noi in modo "particolare", stai certo che fanno in modo di farcelo capire, e se questo non avviene vuol dire che sono in buona fede nei nostri confronti. Io prima di aprirmi nei confronti delle persone, cmq attendo un loro cenno di conferma, se noto solo una situazione ambigua faccio semplicemente finta di nulla. Credo sia il modo migliore per non mettersi in situazioni che possono creare disagio da entrambi le parti, per poi non sapere come uscirne. L'unica cosa che posso dirti, rifletti bene e trova tutta la tua forza interiore per riuscire a ponderare e decidere per il meglio, senza uscirne a pezzi, ricorda che prima o poi c'è sempre qualcuno che ricambierà i tuoi sentimenti.

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asterix
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Re: RADAR GAY E PRIMI APPROCCI GAY

Messaggio da asterix » martedì 28 dicembre 2010, 19:20

ciao a tutti :), anche io sono del sud, studio all'università al secondo anno, ma ho sempre trovato difficoltà, anche all'uni, di trovare qualcuno gay come me!!

Oltretutto avendo vent'anni anche io sento la forte necessità di relazionarmi con persone come me, e nascondere la mia omosessualità ai miei amici certo non mi aiuta! Ci sono diversi ragazzi che mi piacciono e che credo (o almeno spero XD) che sono gay, ma chi va a chiederglielo??? :)

Peccato che il mio Gaydar non funzioni molto bene!!!!!
"Non dimenticate mai che, fino al giorno in cui Iddio si degnerà di svelare all'uomo l'avvenire, tutta l'umana saggezza sarà riposta in queste due parole: Aspettare e sperare."

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Frankie
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Re: RADAR GAY E PRIMI APPROCCI GAY

Messaggio da Frankie » lunedì 28 marzo 2011, 15:09

Confermo quanto detto sulle università comunque: io ho "scovato" due ragazzi apparentemente etero dopo attente analisi alla Sherlock Holmes :)

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Re: RADAR GAY E PRIMI APPROCCI GAY

Messaggio da aquilone213 » venerdì 1 aprile 2011, 13:18

l argomento del radar gay è molto interessante anche se forse se ne ha una idea un po distorta,nel senso che io sento parlare di radar gay solo quando ci piace un ragazzo e vogliamo sapere se è gay o no..io invece lo interpreto in un altro modo e cioè nel riconoscersi a pelle per gli stessi vissuti...a me questa cosa è capitata spesso,anche con ragazzi che non mi interessavano...è una cosa difficile da spiegare perchè non c è niente di razionale ma sono sensazioni che si avvertono nell aria..devo dire che spesso ho indovinato...mi è capitato soprattutto con ragazzi non dichiarati come me e a volte anche repressi...

Alyosha
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Re: RADAR GAY E PRIMI APPROCCI GAY

Messaggio da Alyosha » venerdì 1 aprile 2011, 13:36

Quoto aquilone anche per me vale la stessa esperienza. C'è qualcosa che a pelle mi dice di lui e non se bene neanch'io cosa, ma se ci rifletto un pò su è un riconoscere la stessa malinconia nello sguardo e senso di disagio e altro ancora.

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progettogayforum
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Re: RADAR GAY E PRIMI APPROCCI GAY

Messaggio da progettogayforum » venerdì 1 aprile 2011, 14:13

Vorrei aggiungere che una cosa che noto molto frequentemente nei ragazzi gay è la disponibilità affettiva, ma bisogna chiarire meglio, viglio dire che un ragazzo gay, quando si rende conto che un dialogo non ha connotazioni etero non lo abbandona facilmente, il dialogo prosegue e si nota l'attenzione a non lasciarlo cadere, si capisce che non si tratta di un dialogo solo formale che c'è una volontà di capire che cosa c'è dietro. E' vero però che l'accensione del radar non è automatica ma deve avere alla base un interesse ma non si tratta spesso di un interesse di tipo sessuale ma propriamente della ricerca di un conronto vero, che per un gay è merce rara.

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