cosa significa davvero essere gay?

Che cosa significa essere gay
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Jek70
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Re: cosa significa davvero essere gay?

Messaggio da Jek70 » domenica 23 ottobre 2011, 16:15

Ciao Federco,
anche se con un po' di ritardo mi associo anche io al tuo post dicendoti di stare sereno e di non far caso alle sciocchezze che la gente dice sui gay, talvolta anche da parte dei gay stessi. Sai, tanta gente parla dimenticando però di collegare la bocca al cervello. :lol:

Battute a parte, davvero, essere gay in fondo non vuol dir nulla di particolare. Sei gay quando sei sessualmente e affettivamente attratto da persone del tuo stesso sesso. Questo non vuol dire che ti piacciono tutti gli uomini come del resto per un eterosessuale al quale ovviamente non piacciono tutte le donne.

Un uomo gay è appunto un uomo a tutti gli effetti ne più ne meno al pari di un uomo eterosessuale.

Purtroppo c'è la tendenza a mettere tutto nello stesso calderone compresa la transessualità, che nulla centra con l'omosessualità. Purtroppo c'è tanta ignoranza dovuta anche al non voler informarsi e purtroppo i media su questo sono davvero alla preistoria e c'è anche da dire che gli fa comodo tirare sempre in ballo la questione presentandola come spettacolo da baraccone. Ai media interessa solo fare odiens e fintanto che la massa pecorona gli va dietro non cambieranno certo registro.

Comunque tu non farti mai condizionare da nessuno e soprattutto non farti mai prendere dallo sconforto da certe persone, al massimo si meritano da parte tua una risata. ;)

Qui vedrai che avrai modo di confrontarti, conoscere e fare anche amicizia con bravi ragazzi, che come te sono normalissimi ragazzi.

Benvenuto fra noi. :)

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Gio92
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Re: cosa significa davvero essere gay?

Messaggio da Gio92 » lunedì 24 ottobre 2011, 17:37

sai Federico, mi fai tanta tenerezza perchè io mi rispecchio in te, anche io sono un tipo ansioso e ho le tue stesse paure e i tuoi stessi dubbi...
io però a differenza tua non credo a quello che dice la gente, credo che i gay sono persone normalissime come gli eterosessuali, sono persone, punto e basta.
Se poi si parla di effeminatezza, beh, quello è un discorso a parte...
io credo che (correggetemi se sbaglio) l'effemminatezza non dipende dall'orientamento sessuale... stesso su questo forum ho letto una volta che ci possono essere eterosessuali effemminati come omosessuali non effemminati e "maschili". Credo sia semplicemente un fatto di personalità, di modo di fare, è una cosa instintiva...
Anche se a volte anche io mi faccio alcune domande e se voi tutti potreste rispondere mi fareste un grande favore... scusa federico se invado il tuo post con alcune mie domande ma visto che siamo in tema ne vorrei approfittare...
premetto di dire una cosa: io non so se sono effemminato o meno... mai nessuno mi ha detto che sono effemminato però per esempio quando mi trovo a casa mia sono libero di fare quello che voglio e mi lascio andare... mi spiego meglio: io faccio cose che quasi nessun ragazzo eterosessuale della mia età fa: per esempio aiuto mia mamma in casa, lavo i piatti,mi piacciono le cose inerenti alla casa, quando devo uscire mi metto molto profumo (profumi maschili ovviamente) e poi sono anke un pò fissato per la pulizia... l'ultima che ho detto la ritengo una cosa positiva perchè significa che sono una persona pulita e sono fiero di questo...e poi è come se io mi sentissi 40% uomo e 60% donna... e in alcuni casi esce la mia parte maschile e nella maggior parte delle volte quella femminile...
e poi per esempio se viene qualcuno a casa mia e io sto aiutando mia madre a fare le pulizie di casa (mia madre ha problemi di ernia al disco e non può fare sforzi, per questo la aiuto quando non c'è la signora delle pulizie) è come se mi vergognassi, come se le cose che stessi facendo io sono cose prettamente femminili... almeno dalle mie parti c'è una mentalità molto maschilista (l'uomo deve lavorare e la donna deve badare alla casa e cose del genere)...

io sono un uomo ma queste cose le faccio lo stesso... e ho paura che qualcuno un giorno potrebbe dirmi "perchè fai tutto queste cose? ma mica sei frocio? rikkione?"
consentitemi i termini ma da me così si usa...


secondo voi sono effemminato??
torno a dirvi che io ho modi maschili, non sculetto, non mi vesto in rosa e non uso lo smalto...

se potreste rispondermi vi ringrazierei veramente tanto...
un abbraccio forte a tutti voi

Gio92
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!

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marc090
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Re: cosa significa davvero essere gay?

Messaggio da marc090 » lunedì 24 ottobre 2011, 20:43

Bhe.... Comunque l'hai detto gio92, dalle tue parti "c'è una mentalità molto maschilista" quindi conseguentemente, per ragion di causa, ti viene da porti queste domande e questi dubbi... Tra l'altro, il fatto di essere gay non aiuta da questo punto di vista, considerato anche uno tra i più classici stereotipi che si associano a tutta questa situazione (ossia il fatto di essere meno uomini).

E detto questo, non preoccuparti, semplicemente, certe volte secondo me è bene discernere tra quello che ci sentiamo addosso (vuoi un'etichetta, vuoi una certa idea o considerazione) e quello che ci sentiamo nel più profondo... secondo me aiuta molto un confronto tra queste idee diverse, capire fino a che punto coincidono... così, dovresti risolvere il tuo problema :)

...parere personale :) (no lo scrivo perchè non è una cosa che può essere valida in assoluto ovviamente, solo un suggerimento :) )
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
Martin Niemoller


Marc090 -- Amministrazione di ProgettoGay

barbara
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Re: cosa significa davvero essere gay?

Messaggio da barbara » lunedì 24 ottobre 2011, 21:21

Caro Gio92, tua madre è davvero fortunata! Chi non vorrebbe un figlio come te?
Comunque mi hai ricordato una cosa che mi ha detto tempo fa un'amica a proposito del marito (eterissimo) , il quale quando sono a casa (al nord) fa le faccende di casa (più che altro perchè lo pretende lei) , mentre quando scende giù dai suoi ( in sicilia) si vergogna anche a stendere uno strofinaccio ad asciugare (sia mai che mi vede qualcuno!!!!! :o )
Oppure il figlio di un mio amico , che quando vide mio marito lavare i piatti , gli disse : "Perchè li lavi se sei maschio?" , solo perchè suo padre non l'aveva mai fatto.
Ma è anche vero che nel secolo scorso non le donne non potevano fare la maggior parte delle professioni e nemmeno votare. Nel secolo scorso fare il medico era da maschi e ora il numero di dottoresse ha superato il numero di dottori.
In certi discorsi secondo me non c'entra essere o meno "femminili" . Vorrebbe dire che se una donna non è portata per tenere in ordine la casa non ha femminilità?
Tutto dipende dalla divisione di ruoli che l'educazione ci impone. Ma basta andare in nord europa o in francia ed è già un altro pianeta su queste cose.
D'altra parte anche il più maschilista dei gay , a meno che non desideri vivere tutta la vita con i propri genitori , credo si arrenderà all'evidenza che certe incombenze non sono né rosa né azzurre . Sono delle scocciature, d'accordo, ma se si vuole essere autonomi prima o poi ti toccano. ;)

Felix
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Re: cosa significa davvero essere gay?

Messaggio da Felix » lunedì 24 ottobre 2011, 23:54

barbara ha scritto: certe incombenze non sono né rosa né azzurre . Sono delle scocciature, d'accordo, ma se si vuole essere autonomi prima o poi ti toccano.
Eh, non dirlo a me Barbara che ho passato la serata a pulire i mobili della cucina nella mia nuova casa. E domani mi aspetta il resto. Aiutooooooooooooooo. Però, vuoi mettere la soddisfazione di vedere un ambiente pulito e brillante dopo anni che non vedeva un po' di olio di gomito? Se mia madre e le mie sorelle maggiori non mi avessero insegnato-obbligato a occuparmi di tutto in casa, ora cosa avrei dovuto fare? Chiamare una signora per le pulizie non se ne parla proprio: in questo periodo devo fare economia più del solito!!!
Comunque ha ragione Barbara: il saper fare in casa non è indice di effemminatezza, ma una marcia in più che ti aiuta ad essere indipendente anche nelle piccole cose. Se poi qualcuno ti criticasse, puoi far notare proprio questo: almeno sai gestirti da solo senza bisogno della mamma che venga a soffiarti il naso!
E poi, diciamola tutta: rispettiamo di più le donne e non consideriamole come delle sguattere!
E ti vengo a cercare con la scusa di doverti parlare, perché mi piace ciò che pensi e che dici, perché in te vedo le mie radici.
...
E ti vengo a cercare perché sto bene con te.

Perché sei un essere speciale
ed io avrò cura di te


(F. Battiato, E ti vengo a cercare/La cura)

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