Sono gay ma non troppo

Che cosa significa essere gay
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diversodachi
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Sono gay ma non troppo

Messaggio da diversodachi » venerdì 22 giugno 2012, 17:39

"Sono gay, ma non frequento i locali gay."

"Sono gay, ma non ascolto Britney Spears, Madonna o Lady Gaga."

"Sono gay, ma non vado al Pride."

"Sono gay, ma sono attivo."

"Sono gay, ma non sono effemminato."

"Sono gay, ma non sopporto le checche."

"Sono gay, ma sono maschio."

"Sono gay, ma contribuisco a diffondere l'omofobia."


Frasi che si sentono. Frasi che si leggono anche qui nel forum, a volte.
Ovviamente non è non ascoltando Madonna che si diffonde l'omofobia.
E' specificarlo, è quel "ma" dopo il "sono gay", è il sottotesto: "Sono gay, non frocio".
Omofobia, per l'appunto.
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CuoreAlato
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Re: Sono gay ma non troppo

Messaggio da CuoreAlato » venerdì 22 giugno 2012, 18:43

Si, l'ipocrisia di certa gente, si riassume in queste frasi. Parole giuste!
Ma soltanto vicino al sole, tutte le parole, il mio cuore ascoltò!

Alyosha
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Re: Sono gay ma non troppo

Messaggio da Alyosha » venerdì 22 giugno 2012, 20:05

Diverso da chi quegli unicorni sono fantastici! Non avevo mai riflettuto sul fatto che ce ne fossero solo di maschi beati loro :P. Proprio in questi giorni mi è capitato di andare al pride e a parte il fatto che non c'è soslo gente gay, ormai lo chiamano almeno qui da me appunto pride. Giorno dell'orgoglio (senza la parola gay) che è appunto un modo per geralizzare una giusta esigenza. E' solo un evento grazioso che mette allegria e capace di creare commistioni, niente di risolutivo ma neanche questo mostro a tre teste. Gli altri argomenti non li tocco credo di aver espresso la mia, più e più volte. Una certa omofobia interiorizzata in certi atteggiamenti ce la vedo anch'io inutile nassconderlo. La radice di certe critiche a certi modelli gay è la stessa quanto meno.
Un piccolo appunto: la questione in questa sorta di barricata tra clun gay non è certo essere gay in un certo modo piuttosto che in un'altro. Cioè se per te essere gay significa l'elenco che ci hai fornito altrimenti non lo si è sino infondo (parafrasi del titolo del tuo post), infondo fai lo stesso errore che a mio giudizio spesso si fa in questo forum, ovvero, negare valore a fette di realtà. Esiste e come un'altro modo di essere gay, che non significa essere gay ma non troppo, anzi esistono mille modi di essere gay e ognuno trova il suo. Sarebbe sufficiente non creare barricate, ma per l'appunto commistioni, contaggio. Le diversità dovrebbero tutte incontrarsi come in una sorta di danza, un equilibrio in movimento solare e armonico, fertile, perché capace di creare cose nuove.

Machilosa
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Re: Sono gay ma non troppo

Messaggio da Machilosa » domenica 24 giugno 2012, 1:21

boy-com ha scritto:Cioè se per te essere gay significa l'elenco che ci hai fornito altrimenti non lo si è sino infondo (parafrasi del titolo del tuo post), infondo fai lo stesso errore che a mio giudizio spesso si fa in questo forum, ovvero, negare valore a fette di realtà.
Non credo che Diversodachi intendesse questo; credo che l'elenco fosse solo un insieme delle frasi che spesso sbucano qua e là e che rappresentano lo stereotipo del gay, quello da cui molti vogliono scappare, come se accettando la propria omosessualità bisognasse accettare tutta una serie di caratteristiche che ci apparterrebbero necessariamente.
Da un lato può essere indice di omofobia, ma dall'altro credo che sia anche solo la volontà di affermarsi come individuo.
Le etichette infastidiscono a prescindere: quando siamo consapevoli dei preconcetti che possono fuorviare il giudizio del nostro interlocutore, ci affrettiamo a porre dei "ma": "Sono italiano, ma non seguo il calcio"; "sono tedesco, ma amo la buona cucina"; "sono gay, ma detesto lo shopping".
E' probabile che quel genere di frasi non lo pronunceremmo se fossimo in un ambiente in cui non corriamo il rischio di venire giudicati in maniera affrettata solo per via del nostro orientamento sessuale.

Alyosha
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Re: Sono gay ma non troppo

Messaggio da Alyosha » domenica 24 giugno 2012, 10:00

Secondo me sei tu che non hai capito il senso del post di diversodachi... che va nella direzione esattamente opposta a quella che hai dato al tuo discorso, se ha tempo te la spiega meglio lui. Non si tratta di frasi che sbucano qua e là sui gay, ma di quelle che alcuni gay dicono di loro. E' per così dire lo stereotipo del gay che fugge dagli stereotipi sui gay. Diceva per l'appunto che questo genere di gay non ha in realtà risolto la questione dell'omofobia interiorizzata e sono sufficientemete d'accordo con lui. Appiccicare etichete addosso agli altri è una brutta abitudine che hanno etero e gay a quel che leggo. Bisognerebbe togliersi dalla testa l'idea che gli altri ci stanno a giudicare, l'idea che qualcun'altro mi rappresenti. Io non ci tengo proprio al giudizio di chi giudica in maniera affrettata in qualunque ambiente esso si trovi.

Machilosa
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Re: Sono gay ma non troppo

Messaggio da Machilosa » domenica 24 giugno 2012, 14:42

boy-com ha scritto: si tratta di frasi [...] che alcuni gay dicono di loro. E' per così dire lo stereotipo del gay che fugge dagli stereotipi sui gay. Diceva per l'appunto che questo genere di gay non ha in realtà risolto la questione dell'omofobia
Su questo sono d'accordo anche io; non avevo capito cosa intendessi col tuo primo post e non mi sono spiegato bene col mio -l'ora tarda, pardon...
Machilosa ha scritto: Da un lato può essere indice di omofobia, ma dall'altro credo che sia anche solo la volontà di affermarsi come individuo.
Questo è il mio pensiero, non la mia interpretazione del post originale!

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diversodachi
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Re: Sono gay ma non troppo

Messaggio da diversodachi » domenica 24 giugno 2012, 17:16

boy-com ha scritto:se per te essere gay significa l'elenco che ci hai fornito altrimenti non lo si è sino infondo (parafrasi del titolo del tuo post), infondo fai lo stesso errore che a mio giudizio spesso si fa in questo forum, ovvero, negare valore a fette di realtà.
Per nulla!! Ormai posso dire di conoscere abbastanza "tipologie" di gay, dal più stereotipato al più insospettabile, per capire che non esiste alcuna tipologia. Quando scrivo "gay ma non troppo" non intendo dire che non si è del tutto gay se non si rientra in certi parametri, ma che ci sono gay che cercano, come dici tu, di creare barriere e steccati per distinguersi dall'immaginario comune del "gay".
Machilosa ha scritto:Da un lato può essere indice di omofobia, ma dall'altro credo che sia anche solo la volontà di affermarsi come individuo.
Probabilmente hai ragione, fuggire dallo stereotipo può essere un modo per affermarsi, ma non credo che sia il modo giusto. Ci si afferma quando si dice con forza chi siamo e chi vogliamo essere, non chi non siamo e chi non vogliamo essere!
boy-com ha scritto: Non si tratta di frasi che sbucano qua e là sui gay, ma di quelle che alcuni gay dicono di loro. E' per così dire lo stereotipo del gay che fugge dagli stereotipi sui gay. Diceva per l'appunto che questo genere di gay non ha in realtà risolto la questione dell'omofobia interiorizzata
Provocazione (quindi prendetela come tale per favore!): E' più stereotipo un gay che va al Pride o un gay che dice che lui al Pride non ci va perché alimenta lo stereotipo gay?
Chiunque sia stato ad un Pride sa bene che oltre ai carri più colorati e frivoli c'è soprattutto tanta, tantissima gente di ogni tipo. Uomini e donne, etero, omosessuali, bisessuali, madri e padri con figli, ragazzi e anziani, coppie ecc, proprio come diceva boy-com!
In poche parole ci si nasconde dietro la volontà di affermarsi come individuo fuggendo dallo stereotipo ma in realtà c'è solo la paura del giudizio della gente.
boy-com ha scritto:Sarebbe sufficiente non creare barricate, ma per l'appunto commistioni, contaggio. Le diversità dovrebbero tutte incontrarsi come in una sorta di danza, un equilibrio in movimento solare e armonico, fertile, perché capace di creare cose nuove.
Machilosa ha scritto:Le etichette infastidiscono a prescindere: quando siamo consapevoli dei preconcetti che possono fuorviare il giudizio del nostro interlocutore, ci affrettiamo a porre dei "ma": "Sono italiano, ma non seguo il calcio"; "sono tedesco, ma amo la buona cucina"; "sono gay, ma detesto lo shopping".
E' probabile che quel genere di frasi non lo pronunceremmo se fossimo in un ambiente in cui non corriamo il rischio di venire giudicati in maniera affrettata solo per via del nostro orientamento sessuale.
E direi che avete detto tutto :)
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Alyosha
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Re: Sono gay ma non troppo

Messaggio da Alyosha » domenica 24 giugno 2012, 17:25

Io sono stato alla parata conclusiva del pride, ma quanto mi sono divertito! E' stata una danza, meravigliosa travolgente e capace di contaggiare. Dovrebbero imparare tutti dai gay, imparare a protestare mostrando la gioia di vivere, coinvolgendo e includendo. Il pride fa carico su di sé tutti i problemi legati alla discriminazione, dal razzismo al lavoro. Sono tanti i movimenti di protesta che dovrebbero avere questo afflato inclusivo e questa tendenza cosmopolita. C'è stato un momento, la fase iniziale in cui mi sono commosso è stato bello vedere tutta questa vitalità in moto, queste energie produttive, altro che omossessualità e sterilità. Le parti più giocose, forse anche più adolescenziali euforiche... E' stato bello tutto dai discorsi seri alle provocazioni. E' solo un giorno, ma m'ha messo di buon umore e non solo e non tanto per l'omosessualità in sé, ma per l'insieme di emozioni che comunica.

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diversodachi
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Re: Sono gay ma non troppo

Messaggio da diversodachi » domenica 24 giugno 2012, 17:43

boy-com ha scritto:Io sono stato alla parata conclusiva del pride, ma quanto mi sono divertito! E' stata una danza, meravigliosa travolgente e capace di contaggiare. Dovrebbero imparare tutti dai gay, imparare a protestare mostrando la gioia di vivere, coinvolgendo e includendo. Il pride fa carico su di sé tutti i problemi legati alla discriminazione, dal razzismo al lavoro. Sono tanti i movimenti di protesta che dovrebbero avere questo afflato inclusivo e questa tendenza cosmopolita. C'è stato un momento, la fase iniziale in cui mi sono commosso è stato bello vedere tutta questa vitalità in moto, queste energie produttive, altro che omossessualità e sterilità. Le parti più giocose, forse anche più adolescenziali euforiche... E' stato bello tutto dai discorsi seri alle provocazioni. E' solo un giorno, ma m'ha messo di buon umore e non solo e non tanto per l'omosessualità in sé, ma per l'insieme di emozioni che comunica.
Che bello sentirtelo dire!! :D Io sono stato ad un solo gay pride, quello di Genova nel 2009. Ai tempi ero ancora nascosto, nessuno sapeva di me e ci ero andato da "eterosessuale" (a ripensarci LOL :mrgreen: ). Partecipare a quella manifestazione mi ha aperto gli occhi su tutto ciò che mi stavo perdendo. E' stato 3 anni fa ma mi sembrano secoli..grazie a quell'unico giorno di festa ho intrapreso il lungo percorso di accettazione che mi ha portato a parlare con i miei amici, i miei genitori, ad avere le mie prime esperienze e a vivere la mia condizione nella maniera più serena possibile, fino ad arrivare ad oggi.

Il mio prossimo Pride sarà il pride parigino la settimana prossima, e non vedo l'ora, soprattutto dopo le tue parole entusiaste! Prevedo festa grande dal momento che il neopresidente francese ha promesso i matrimoni omosessuali entro l'anno prossimo... Noi in Italia abbiamo ancora tanto per cui lottare! Ecco perché mi infervoro quando sento coloro che snobbano il Pride in maniera superficiale... Ho l'impressione che se non abbiamo ancora uno straccio di diritti è anche colpa della loro indifferenza!
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Stagger_Lee
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Re: Sono gay ma non troppo

Messaggio da Stagger_Lee » martedì 16 ottobre 2012, 10:46

Riesumo una discussione vecchia, ma molto valida.

Ho visto spesso questo comportamento anche negli ambienti (virtuali perché ancora dal vivo non ne ho mai frequentati) trans. "Sono trans, ma non mi associo agli omosessuali", "sono trans ma mi fanno schifo gli uomini che non sono dei Maschi Veri/le donne poco femminili", "sono trans ma mi vesto in modo sobrio", etc...

In breve "sono trans, ma non sono come QUELLI, sono NORMALE io"... dove per normale si intende in realtà "aderisco ciecamente ad un diverso tipo di stereotipi per conformarmi a una società etero nel disperato tentativo di essere visto/a come uno/a di loro".

Lungi da me condannare chi è gay ma si "comporta da etero" (qualsiasi cosa ciò voglia dire :roll: ), anche perché non è che io stesso sia tanto "visibilmente gay" se non per il fatto che non tengo segreta la mia bisessualità. Quello che condanno è l'atteggiamento di superiorità che alcune di queste persone sfoggiano, come se il fatto di essere simili agli etero renda migliori!

Pensateci bene: se "simile agli etero" = "migliore" nell'ottica di queste persone, è innegabile che ci sia un fondo di omofobia in questo, di autodiscriminazione e/o di "discriminazione interna", ma è un'omofobia influenzata ancora una volta dal fatto che per la società "etero è meglio", quindi "sembrare etero" è visto come il modello ideale per un omosessuale, tanto da diventare a volte un'ossessione, mentre "sembrare gay" è vista come cosa deplorevole.

Il problema dov'è? E' che nemmeno gli etero sono tutti machi virili che amano il calcio, non si curano esteticamente, rinnegano ogni tipo di femminilità e disprezzano le cosiddette "ch*cche". Dunque nel cercare di "essere come gli etero a tutti i costi" si finisce per costruirsi un'identità di facciata che corrisponde allo stereotipo dell'etero.

(Ovviamente c'è anche chi è così di natura e non lo fa per repressione, così come fra le persone trans ci sono donne trans iperfemminili e che sognano la casetta con lo steccato bianco e i fiorellini e una famigliola felice con un marito molto virile, e viceversa ci sono uomini trans estremamente maschili patiti per il calcio e che si trovano come pesci fuor d'acqua in mezzo alle donne).

Non che questa sia tutta colpa di questo tipo di omosessuali, "gay ma non troppo": come ho già detto gran parte della colpa è di questa schifo di società che dipinge il modello classico etero come quello a cui tutti dovrebbero aspirare (grazie Vaticano :x ), e ogni altra cosa come "sbagliata", "diversa", "ridicola", etc.

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