per facilitarne la lettura ho assegnato le seguenti faccine


Se leggete tutte le teorie , vi renderete conto che se la psicologia in passato affermava che l'omosessualità era una deviazione dalla norma, da un certo punto in poi ha cominciato ad affermare che l'omosessualità fa parte della norma , ed è solo uno dei modi che l'uomo ha di vivere la sessualità.
1870 -WESTPHAL : omosessualità come inversione sessuale (maschio effemminato, donna virile), è favorevole al manicomio

1885 LOMBROSO Lesbismo causato da ipertrofia clitoridea, propone la cauterizzazione del clitoride

1905 FREUD "L'omosessualità, certamente, non è un pregio, ma non è qualcosa di cui ci si debba vergognare, non è un vizio, una degradazione e neppure può essere definita una malattia



. “Evidentemente (lei) vuol sapere se posso eliminare l'omosessualità, e mettere al suo posto la normale eterosessualità. La risposta è, come tesi generale, che noi non possiamo promettere niente del genere, in un certo numero di casi si riesce a sviluppare i germi latenti delle tendenze eterosessuali, presenti in tutti gli omosessuali; nella maggioranza dei casi, questo non è più possibile..”.
“Altra questione è quella di ciò che può raggiungere un’ analisi nel caso di suo figlio. Se è infelice, nevrotico, dilaniato da dubbi, inibito nei suoi rapporti personali, in tal caso un’analisi può arrecargli l'armonia, la pace psichica e una piena capacità di lavoro, indipendentemente dal fatto se rimanga omosessuale oppure cambi. "

Freud si oppone a Jones , che vuole escludere agli omosessuali dalla Società Psicoanalitica, ritenendo che tale decisione debba “dipendere da un esame accurato delle altre qualità del candidato”.

1914 addirittura Freud dichiara la potenziale bisessualità dell’uomo

1930 ALFRED ADLER omosessualità derivante da modelli familiari madre troppo forte e un padre debole, oppure un padre o un fratello troppo rigido e duro e una madre apprensiva .

1938-1954 JUNG omosessualità come inclinazione femminile

Jung riconosce tuttavia al maschio omosessuale numerose doti positive derivanti dall’elemento femminino più sviluppato: senso estetico, capacità di immedesimazione, senso della storia con culto dei valori del passato, “... senso dell’amicizia che tra le anime maschili crea legami di sorprendente tenerezza”

1948-1953 Kinsey : le sue ricerche affermano sia la numerosità della popolazione omosessuale che il passaggio in molti casi da un orientamento all’altro.

Anni ‘40-‘60 NEOFREUDIANI MITCHELL E BLACK (negano la potenziale bisessualità freudiana) omosessualità come ritiro patologico , difensivo e fobico dalle paure di castrazione ,

1952 Prima versione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali DSM-I :
L’omosessualità viene considerata disturbo sociopatico della personalità, in quanto si presuppone che vi sia una volontà dell’omosessuale di opporsi alla società e alle tradizioni morali.

1957 EVELYN HOOKER psicologa, gli omosessuali non sono psicologicamente più fragili degli eterosessuali.

1962 BIEBER psichiatra: omosessualità come conseguenza di un rapporto privilegiato con la madre, che tende a escludere il padre

-Bimbe, Hatterer, Ovesy, Rado, Socarides, Ellis utilizzano approcci per tentare di riconvertire i pazienti verso l'eterosessualità. Ellis scrive : «gli omosessuali fissi nella nostra società sono spesso nevrotici o psicotici [...] perciò, non è possibile trovare da nessuna parte nessun cosiddetto gruppo normale di omosessuali”. Tra i vari strumenti utilizzati vi è l’uso dell’ elettroshock e altre pratiche avversative..



-Primi anni 60 JUDD MARMOR , psichiatra: omosessualità come variante naturale della sessualità umana

1966 SELIGMAN, psicologo , contribuisce alla diffusione delle terapie di conversione dichiarando che sono efficaci al 50 %. In vari stati vengono obbligate persone omosessuali a sottoporsi a tali trattamenti.

1968: Modifica del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali DSM-II
L’omosessualità è definita deviazione sessuale, insieme alle perversioni (pedofilia, necrofilia, feticismo, vouyerismo, travestitismo, transessualismo).

1974: Ancora una modifica del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali DSM-III
A seguito delle proteste delle minoranze gay dopo i moti di Stonewall contro le terapia di conversione .
L’omosessualità non è più una patologia se viene vissuta con serenità,


1979 MASTER E JONSON : omosessuali ed eterosessuali possono potenzialmente sviluppare le stesse patologie.

1981 BELL, WEINBERG, HAMMERSMITH, l’omosessualità non ha correlazioni con dinamiche familiari particolari nell’’infanzia

1983 ELISABETH MOBERLY,psicologa , omosessualità come tentativo di compensare un mancato rapporto tra padre e figlio durante l'infanzia

1989 ISAY omosessualità come variante non patologica della sessualità umana .

L’ espressione della sessualità per gli omosessuali è normale e utile alla loro maturazione. “... come tutte le forme d’amore, l’omosessualità rimane misteriosa ed elude la nostra piena comprensione” . L’intensa attrazione affettiva del bambino per il padre viene presto censurata dal bambino e sostituita da vissuti abbandonici; spesso questo eccessivo attaccamento provoca realmente reazioni di fastidio e di rifiuto da parte del padre.
1991 SCHELLENBAUM , omosessualità come conseguenza di una carenza di rimandi al bambino da parte dei genitori sulla sua mascolinità .

1991 JOSEPH NICOLOSI psicologo,omosessualità come “carenza di identità sessuale”, gli omosessuali sono eterosessuali nei quali la naturale sessualità è stata deviata o impedita durante lo sviluppo da dinamiche psicologiche parentali. Dà vita alle terapie cosiddette “riparative”.

1994: Modifica del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali DSM-IV Ratificata una decisione del 1990 , per cui anche l’omosessualità egodistonica è cancellata dal manuale ..



1998 JACK DRESCHER, afferma che le teorie dei neofreudiani siano viziate da condizionamenti culturali e dalle informazioni ottenute da un campione ristretto di pazienti, che non possono rappresentare la popolazione omosessuale

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