Bellezza e narcisismo: quando l'apparire uccide.

Che cosa significa essere gay
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Micky93
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Re: Bellezza e narcisismo: quando l'apparire uccide.

Messaggio da Micky93 » sabato 12 gennaio 2013, 16:01

Quanto scritto da holden è tremendo, ma entra benissimo nella testa del narcisista e ne estrapola i pensieri.
Lo stile ormai inconfondibile di Micky e i suoi 3d :D
:D Grazie Blackout! Spero proprio di aprirne molti altri su varie tematiche...

In realtà però, quel che intendevo è concettualmente diverso. Sarebbe lunga da spiegare, il pensiero della Arendt è tosto. Se vuoi, puoi leggerti ''La vita della mente'', l'ultimo libro che scrisse prima di morire e che riassume buona parte del suo pensiero. Sono 500 pagine ed è tostissimo, però è molto bello quello che spiega. A me ha aperto gli occhi su molte cose, insieme a ''La banalità del Male'' e ''Alcune questioni di filosofia morale''.

Quel che per me rimane costante è che la totale incoscienza che domina il narcisista non gli permette di ragionare minimamente in maniera empatica, e ciò è pericoloso.
Detto ciò ho constatato che aiutare un Narciso è molto difficile, perchè la visione distorta che ha di Sè influenza la sua visione del mondo, e quindi vive una sorta di allucinazione continua. Però, non significa che io sia contrario ad un aiuto.

L'aiuto glielo si deve dare, ma continuando anche ad avere un forte spirito di autoanalisi: l'aiuto dev'essere una forma di compassione schopenhaueriana, un amore profondo ma lucido e scettico.
La sindrome della crocerossina, è una sorta di riflesso narcisistico verso noi stessi: aiutiamo l'altro perchè la cosa in fin dei conti aiuta noi. Ci sentiamo un salvatore che sta compiendo una ''missione'' alla quale nessuno però lo ha votato.
Bisogna insomma saper analizzare se stessi e l'altro di continuo per non permettere che l'aiuto diventi una dipendenza come stava succedendo a k-01, ed evitare che ad un miglioramento dell'altro corrisponda un peggioramento nostro.

Totoro: è possibile che un tale innamoramento verso se stessi funga da ''tenebra'' che avvolgendo la ragione evita che l'oggetto di possibili critiche ne sia salvo (in questo caso noi stessi). Sarebbe piuttosto probabile, in termini psicodinamici.
Il guaio del caso Eichmann era che uomini come lui ce n'erano tanti e che questi tanti non erano né perversi né sadici, bensì erano, e sono tuttora, terribilmente normali.

Hannah Arendt.

k-01

Re: Bellezza e narcisismo: quando l'apparire uccide.

Messaggio da k-01 » sabato 12 gennaio 2013, 18:54

Interessante quello che scrivi Micky. Tra l'altro devo dire che è insolito trovare una persona così intelligente e colta tra persone della tua età (e anche più grandi!) :)

A parte questo, conoscevo "La banalità del male" della Arendt, ma non l'ho mai letto. Potrebbe essere una buona occasione per farlo.

Non so comunque se sia capace di essere malvagio. Stronzo sì, cattivo non so fino a che punto. A me è sempre parso al contrario un cagasotto, sempre rispettoso dell'autorità e sempre in accordo con le verità ufficiali.
Mi ricordo ad esempio quella volta che andammo al cinema e la cassiera ci consegno per sbaglio due posti separati. Uno di noi doveva decidere quindi di sedersi in un posto non suo, ma lui sembrava terrorizzato all'idea di sedersi nel posto di un altro. Mi fece molto ridere in quella occasione.

Comunque volevo precisare che io non ho mai voluto aiutarlo. Mi sono sempre comportato con lui esattamente come mi comporterei con un amico.
In lui però ho sempre trovato un muro. Ogni mio tentativo di rendere il rapporto meno superficiale, cozzava contro la sua impenetrabilità.
Non ho mai visto davvero il desiderio di rendermi partecipe della sua vita. Se gli facevo domande che toccavano la sfera della sua vita privata, ma senza essere invadente, dava sempre risposte evasive.
Se gli proponevo ad esempio di uscire una sera per un cinema o una cena, spessissimo mi rispondeva con: "non posso". Ma che risposta è? Non verrebbe spontaneo a chiunque di dare una risposta meno laconica, di spiegare le ragioni?
Rispondimi che sei stanco, che non hai voglia, che hai già programmato una uscita con un altro tuo amico, qualsiasi cosa è certamente meglio di un "non posso".

Comunque ieri l'ho incrociato in palestra. Io entravo, lui stava per uscire. Era nero di rabbia. Non c'è peggior cosa per un narciso che sentirsi ignorato. :lol:

Micky93
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Re: Bellezza e narcisismo: quando l'apparire uccide.

Messaggio da Micky93 » sabato 12 gennaio 2013, 22:13

Interessante quello che scrivi Micky. Tra l'altro devo dire che è insolito trovare una persona così intelligente e colta tra persone della tua età (e anche più grandi!) :)
:D Grazie, apprezzo moltissimo questo complimento, davvero. Non so se si possono mandare messaggi privati, ma se volessi che ti parlassi della Banalità del male basta chiedere. É uno dei temi filosofici che mi hanno appassionato di più e mi hanno fatto capire meglio gli esseri umani. Il libro in sè è la storia del processo ad un nazista, di filosofico ha ben poco. Tuttavia, credo vada letto per iniziare a capire cosa fossero in realtà i nazisti e cosa il nazismo. E quel che ne fa uscire lei, è tanto sconcertante quanto per certi versi inaccettabile. Ma tremendamente vero. :)

L'episodio del cinema ha esteriorizzato una sua fragilità. Tutta questa fragilità di certo non può non essere compensata con una adorazione di sè: l'adorazione è una costante, un incenso che non si spegne mai.

Questa cosa dell'impenetrabilità mi fa pensare... che cosa strana. Ma d'altra parte, sempre seguendo il concetto di ''banalità'', un individuo simile non può addurre scuse di nessun genere perchè non c'è nemmeno un motivo valido a sostenere il rifiuto. Dire ''perchè non sei alla mia altezza'' significherebbe riconoscere nella propria personalità del narcisismo, ma la cosa è, come sappiamo, inaccettabile per il Narciso. Esattamente quanto sentirsi ignorato.

Ma quel che mi chiedo è: questo ragazzo ha qualcun altro? Insomma, se è vero che il Narciso vorrebbe ''bastare a se stesso'', è anche vero che ad un certo punto la cosa si fa irrealizzabile e sente la necessità di un esterno che lo confermi in quanto persona. Per fartela breve: come andrà avanti senza te che lo tratti da amico? Avrà sicuramente altri amici. Ma come potrebbero tante persone non fargli notare il suo comportamento? Tutti giocano allo stesso gioco?

PS: ''Della mia età?'' Ma quanti abbiamo di differenza?! T'avverto, la mia generazione mi ha sempre un po' fatto nauseare, esco con gente di 25-30 anni spesso, più di rado con coetanei.
Il guaio del caso Eichmann era che uomini come lui ce n'erano tanti e che questi tanti non erano né perversi né sadici, bensì erano, e sono tuttora, terribilmente normali.

Hannah Arendt.

k-01

Re: Bellezza e narcisismo: quando l'apparire uccide.

Messaggio da k-01 » domenica 13 gennaio 2013, 14:11

questo ragazzo ha qualcun altro? come andrà avanti senza te che lo tratti da amico?
Avrà sicuramente altri amici.
Ma come potrebbero tante persone non fargli notare il suo comportamento? Tutti giocano allo stesso gioco?
Non raccontava mai la sua vita privata. Ogni tanto accennava a qualche amico e amica, ma non ho idea quali rapporti ci fossero realmente, fino a che punto potesse considerarli amici e cosa facesse con loro.
Con me gli è andata di lusso. Rimpiazzarmi non sarà di certo facile. Qualche giorno dopo la sua ultima provocazione, avendo capito che mi ero girato e forse preoccupato di avere esagerato, m'inviò tramite sms alcuni versi da "Canzone per una amica" di Guccini.

"Voglio però ricordarti com'eri, pensare che ancora vivi,
voglio pensare che ancora mi ascolti e che come allora sorridi..."

Ma se pensava di commuovermi con una delle sua solite frasi fatte per recuperare ha pensato molto male. Io voglio dimostrazioni di amicizia sincera e disinteressata, non parole.
Della mia età?'' Ma quanti abbiamo di differenza?!
Sei curioso, eh? :)
Però non vorrei trasformare un argomento di discussione in una conversazione privata. Se si potessero inviare messaggi, potremmo affrontare anche l'argomento trattato dalla Arendt, ma per ora accontentiamoci di questo spazio pubblico. :)

Micky93
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Re: Bellezza e narcisismo: quando l'apparire uccide.

Messaggio da Micky93 » domenica 13 gennaio 2013, 15:11

Si, è tipico degli esseri ''banali'' in senso arendtiano servirsi di clichès e frasi fatte. Lo si può capire dalla descrizione che la Arendt fa dell'esecuzione di Eichmann: tutto ciò che fu in grado di dire un attimo prima di morire fu ''lunga vita alla Germania!''.

Non poteva essere più patetico, insomma.

Si eviterei discussioni private, semmai si potrà comunicare via MP vedremo! :D
Il guaio del caso Eichmann era che uomini come lui ce n'erano tanti e che questi tanti non erano né perversi né sadici, bensì erano, e sono tuttora, terribilmente normali.

Hannah Arendt.

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Blackout
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Re: Bellezza e narcisismo: quando l'apparire uccide.

Messaggio da Blackout » lunedì 14 gennaio 2013, 12:10

Ok micky allora lo aggiungo alla mia lista variegata, questi giorni ne sto preparando una per poi inviare l'ordine...direi che dal punto di vista della lettura sarò impegnato per diversi mesi :)
Il vero Io è quello che tu sei, non quello che hanno fatto di te. (P. Coelho)

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