Grazie Blackout! Spero proprio di aprirne molti altri su varie tematiche...Lo stile ormai inconfondibile di Micky e i suoi 3d
In realtà però, quel che intendevo è concettualmente diverso. Sarebbe lunga da spiegare, il pensiero della Arendt è tosto. Se vuoi, puoi leggerti ''La vita della mente'', l'ultimo libro che scrisse prima di morire e che riassume buona parte del suo pensiero. Sono 500 pagine ed è tostissimo, però è molto bello quello che spiega. A me ha aperto gli occhi su molte cose, insieme a ''La banalità del Male'' e ''Alcune questioni di filosofia morale''.
Quel che per me rimane costante è che la totale incoscienza che domina il narcisista non gli permette di ragionare minimamente in maniera empatica, e ciò è pericoloso.
Detto ciò ho constatato che aiutare un Narciso è molto difficile, perchè la visione distorta che ha di Sè influenza la sua visione del mondo, e quindi vive una sorta di allucinazione continua. Però, non significa che io sia contrario ad un aiuto.
L'aiuto glielo si deve dare, ma continuando anche ad avere un forte spirito di autoanalisi: l'aiuto dev'essere una forma di compassione schopenhaueriana, un amore profondo ma lucido e scettico.
La sindrome della crocerossina, è una sorta di riflesso narcisistico verso noi stessi: aiutiamo l'altro perchè la cosa in fin dei conti aiuta noi. Ci sentiamo un salvatore che sta compiendo una ''missione'' alla quale nessuno però lo ha votato.
Bisogna insomma saper analizzare se stessi e l'altro di continuo per non permettere che l'aiuto diventi una dipendenza come stava succedendo a k-01, ed evitare che ad un miglioramento dell'altro corrisponda un peggioramento nostro.
Totoro: è possibile che un tale innamoramento verso se stessi funga da ''tenebra'' che avvolgendo la ragione evita che l'oggetto di possibili critiche ne sia salvo (in questo caso noi stessi). Sarebbe piuttosto probabile, in termini psicodinamici.