Bisessulità, pregiudizi e ostracismo

Che cosa significa essere gay
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Niko
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Bisessulità, pregiudizi e ostracismo

Messaggio da Niko » domenica 30 aprile 2017, 15:42

Purtroppo mi sento costretto ad affrontare a parer mio una delle tematiche più spinose del mondo della sessualità: la bisessualità sotto un'ottica di pregiudizi ed emarginazione.
So che ora avrò contro di me tutta la comunità bisessuale, ma vi prego almeno di apprezzare la mia buona volontà di superare le mie paure e i miei pregiudizi su questo tema, perché siamo sinceri, sono molte purtroppo le persone che covano stereotipi sui bisessuali, e per persone intendo la stragrande maggioranza degli eterosessuali e anche omosessuali.
Vi prego di immedesimarvi innanzitutto nel mio punto di vista, nel modo di pensare di un ragazzo gay che, per esperienza, ha visto molte discordanze tra parole e fatti.
Io ascolto le vostre parole, ma per me fondamentale importanza hanno i fatti, senza fatti e dimostrazioni le parole sono pari a 0 per me, questo in ogni caso.
Se sono qui a scrivere è perché ho avuto diverse frequentazioni con ragazzi bisex andate male che mi hanno profondamente ferito, e ora faccio difficoltà a rapportarmi con altri ragazzi che so che sono bisex.
Stare con un bisessuale per me significa essere perennemente in competizione con l'altro sesso, con la consapevolezza che, volente o nolente, una ragazza sarà sempre privilegiata rispetto a me, perché ammettiamolo, una ragazza è in grado di dare molto di più ad un ragazzo a differenza mia. Con me un ragazzo dovrebbe scontrarsi continuamente con il giudizio della gente e non potrebbe farsi una famiglia, perché due ragazzi non possono procreare.
Stare con una ragazza, a parità di piacere sessuale, sarebbe molto più facile: accettazione, approvazione da parte dei genitori, matrimonio, figli, vecchiaia felice ecc.
Anche se trovo spaventoso il numero di bisex adulti che, nonostante siano fidanzati/sposati sono in cerca di uno "scopamico" sui più conosciuti siti di incontri per intrattenimento senza impegno e con "la massima discrezione".
Il mio primo ragazzo bisex aveva una migliore amica che allo stesso tempo era la sua ex, e trascorrevano spesso del tempo insieme. Questo è qualcosa che non riuscivo a sopportare (starete pensando ad una mancanza di fiducia, e forse avete ragione, ma io ho bisogno di scrivervi tutto altrimenti non avrebbe senso stare qui a scrivere questo post togliendo tempo allo studio), ed è stata una delle tante cause per cui ho deciso di lasciarlo.
Il secondo ragazzo bisex con cui sono stato mi ha inflitto parecchie coltellate sotto questo punto di vista:
"Mettiti l'anima in pace, la mia famiglia non la conoscerai mai, o se proprio vuoi ti presento come un amico."
Sono frasi che fanno molto male, è umiliante che l'altro provi vergogna a stare con te a tal punto da doversi nascondere, è umiliante pensare che se al posto mio ci fosse stata una ragazza questa frase non gli sarebbe passata nemmeno per l'anticamera del cervello.
Fa male quando l'altro ti dice che se fossi stato una ragazza ti avrebbe tenuto per mano tranquillamente, e invece...
Persino l'intimità con un ragazzo bisex non l'ho vissuta felicemente: tutti col chiodo fisso del coito anale già dalle prime uscite, come se fosse qualcosa di imprescindibile, assolutamente non trascurabile che, prima o poi, bisogna assolutamente fare:
"Questa posizione prima o poi la faremo."
Sono un ragazzo ansioso, lo ammetto, ma sentire queste frasi in intimità non hanno fatto altro che mettermi ancora più ansia e agitazione, e ovviamente hanno portato anche alla perdita del desiderio da parte mia.
O sono io che vedo il rapporto anale come l'anticamera dell'inferno, a volte dubito pure di essere gay per questa cosa.
In ogni caso non sopporto che l'altro ragazzo bisex riversi su di me le sue fantasie sessuali etero come se stesse con una donna, io non sono un costrutto o un'imitazione grossolana di una ragazza, pertanto non voglio essere trattato come tale!
In qualche modo è come se mi sentissi inferiore a letto rispetto ad un ragazzo bisex: se penso ad esempio l'esperienza che ha lui rispetto a me, se penso che potrebbe averlo fatto anche con una ragazza, mi sento in qualche modo meno virile.
So che tutti questi pensieri probabilmente sono solamente nella mia mente e sono infondati, ma è un tormento che ogni volta si fa sentire e non riesco a liberarmene.
Credo di aver toccato tutti i punti grossomodo, concludo dicendo che sono consapevole che i pregiudizi che gay e etero hanno nei confronti dei bisessuali li portano inevitabilmente a ghettizzarsi, a creare una nicchia situata nel limbo tra due estremi ed esclusa da tutti e due gli emisferi, ed è questo che mi ha spinto a scrivere questo post.
Spero non mi attacchiate, ma avevo bisogno di raccontarvi le mie esperienze per farvi capire, e sono felice di ascoltare le vostre se queste possono aiutarmi ad andare oltre le mie paure e insicurezze.
Nico.

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Re: Bisessulità, pregiudizi e ostracismo

Messaggio da progettogayforum » domenica 30 aprile 2017, 19:17

Ciao Nico,
quello che scrivi corrisponde esattamente, tutto e senza eccezione, a quello che ho sentito decine di volte da ragazzi gay che hanno vissuto esperienze con ragazzi bisex, potrei dire che è oggettivamente difficile riassumere meglio di come hai fatto tu l’esperienza di un ragazzo gay che si trova a condividere un tratto di strada con un bisex. Avrei intenzione di riportare il tuo post integralmente nel capitolo del manuale “Essere Gay” dedicato alla bisessualità, perché è illuminante, te ne chiedo l'autorizzazione. Altro che contestare quello che dici e prenderlo male! Non fai affatto un discorso ideologico, ma riporti sensazioni e impressioni tue che trovano fortissimo riscontro nelle esperienze di moltissimi altri ragazzi gay.

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Niko
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Re: Bisessulità, pregiudizi e ostracismo

Messaggio da Niko » domenica 30 aprile 2017, 19:28

Ovvio che do l'autorizzazione.
Vorrei avere però un confronto ora con ragazzi bisessuali per capire il loro punto di vista in tutto questo, e ovviamente consulterò il manuale come da consiglio.

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Re: Bisessulità, pregiudizi e ostracismo

Messaggio da progettogayforum » domenica 30 aprile 2017, 19:38

Hai perfettamente ragione perché bisognerebbe capire anche come la cosa è vissuta dall'altra parte, ma in genere i bisex non frequentano i siti gay perché li avvertono come un altro pianeta. La difficoltà di integrare gay e bisex è oggettiva e la difficoltà di creare coppie miste finisce quasi sempre per portare a una rinuncia, le prime volte sulla base dell'esperienza e poi perché l'idea che la coppia gay-bisex sia troppo fragile per durare finisce per consolidarsi in via definitiva.

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Re: Bisessulità, pregiudizi e ostracismo

Messaggio da progettogayforum » domenica 30 aprile 2017, 20:11

Ho provveduto a inserire il tuo post nel Manuale "Essere Gay", pag. 153. Grazie!

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Re: Bisessulità, pregiudizi e ostracismo

Messaggio da agis » domenica 30 aprile 2017, 23:48

A parte il fatto non molto rilevante che, personalmente, mi son definito gay e non bi Niko, non vedrei particolari motivi per attaccare i tuoi ragionamenti. Nella parte dedicata alla bisessualità il manuale di project è fatto bene e non trovo ad essa obiezioni. Soltanto due piccole considerazioni.
Una su un piano eminentemente pratico. Non ti è andata bene con i bi? vabbè, avresti qualcosa in contrario a cercarti una relazione con un ragazzo gay?
Per quello che riguarda il rapporto anale, in secondo luogo, non è affatto una prerogativa esclusiva del rapporto omosessuale ed esiste una percentuale che sembra abbastanza rilevante di persone sia etero che gay per la quale esso è un turn-off cioè una cosa smosciante. Il tuo/mio/nostro ritenerci omosessuali/eterosessuali non ha nulla a che vedere con particolari posizioni ma si riferisce semplicemente al genere dei nostri partner virtuali o reali per i quali ci capita di provare un "drive" cioè un trasporto di tipo sessuale. E' una svista piuttosto comune quella di legare il sesso oggettivandolo a determinate "posizioni" o atteggiamenti tanto è vero che, praticamente, tutte le persone asessuali che ho conosciuto non lo erano a mio avviso davvero ma erano solo persone con un elevato numero di turn-offs o con una sessualità cristallizzata su un ridotto numero di attitudini.

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