OMOSESSUALI E EDUCAZIONE SESSUALE; QUALE EDUCAZIONE SESSUALE

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OMOSESSUALI E EDUCAZIONE SESSUALE; QUALE EDUCAZIONE SESSUALE

Messaggio da progettogayforum » sabato 29 ottobre 2016, 12:41

Sul sito dell’ANSA (sezione Salute & Benessere), in data 28 Ottobre 2016, è stato pubblicato un articolo intitolato “Genitori disorientati da temi gender, ‘disgregano’ famiglie – Pediatri Simpe, 1 mln di omosessuali ma adulti non parlano con figli”.
“Sono circa un milione, afferma la Simpe (Società Italiana Medici Pediatri), gli italiani che si dichiarano omosessuali o bisessuali, a cui si aggiungono altri due milioni che hanno sperimentato attrazione per persone dello stesso sesso. In maggioranza si tratta di giovani, perché i primi segni di un diverso orientamento di genere compaiono prima dei 18 anni nell'80% dei casi. I genitori sono però poco preparati a capire i ragazzi: fino a 1 su 3 non sa come affrontare le problematiche dell'identità di genere, il 46% però capisce che i figli attraversano l'adolescenza con evidenti incertezze e dubbi di orientamento. Solo 1 su 5 tenta di comprendere, 1 su 2 ritiene che il dialogo sia difficile. Idee confuse anche sulle nuove forme di famiglia: un genitore su 2 accetta solo quella tradizionale e 2 su 3 ritengono che le tematiche gender possano disgregare la famiglia. 'No' alla fecondazione eterologa, inoltre, da 1 su 2, ma 'sì' alle coppie di fatto per i due terzi degli intervistati.”

Secondo Giuseppe Mele, presidente della Simpe, riporta il sito dell’Ansa, "Sono moltissimi i ragazzi che devono affrontare dubbi circa l'orientamento sessuale durante il difficile periodo della adolescenza. I genitori se ne rendono confusamente conto, ma sembrano incapaci di affrontare il tema con un obiettivo educativo. Al Nord l'apertura è maggiore, ma ovunque c'è disorientamento e poca conoscenza del problema". Sempre più spesso, dunque, "i pediatri si trovano di fronte a sistemi familiari inediti, frutto di un cambiamento culturale inarrestabile di cui dobbiamo prendere coscienza, riconoscendo la diversità e le tematiche gender - conclude - indipendentemente dal giudizio personale che ognuno può avere sull'argomento".

Perfino papa Francesco ha avuto parole di condanna per la teoria del gender, sembra che sia veramente una cosa terribile in grado di minare le famiglie alle fondamenta. Ma qualcuno ha mai spiegato al presidente della Società italiana del medici pediatri e a papa Francesco che la cosiddetta teoria del gender è un’invenzione di Mons. Tony Anatrella? «La teoria del “gender” ci prepara un mondo dove nulla sarà più percepito come stabile», dice lo psicanalista Tony Anatrella. «I danni provocati dal divorzio non sono nulla rispetto a quelli che può causare l’ideologia Lgbt» (http://www.tempi.it/e-vietato-dirlo-ma- ... BRzvPmLSUl)

Aggiungo solo per inciso che Mons. Anatrella è accusato di abusi sessuali e l’articolo di Mediapart : «De nouveaux témoignages accablent Mgr Anatrella et ses thérapies sexuelles» (https://www.mediapart.fr/journal/france ... -sexuelles) fornisce ampi ragguagli in proposito.

Mi chiedo come sia possibile dare spazio alle estemporanee teorie di Tony Anatrella e trascurare del tutto quello che l’Organizzazione Mondiale della Sanità va ripetendo ormai da diversi decenni. Mi chiedo a quali fonti facciano ricorso papa Francesco e il dott. Mele in tema di orientamento sessuale e di problematiche di genere per arrivare ad avallare espressioni e concetti del tutto privi di fondamento. Il dott. Mele dice che “Sono circa un milione gli italiani che si dichiarano omosessuali o bisessuali, a cui si aggiungono altri due milioni che hanno sperimentato attrazione per persone dello stesso sesso” e non fa che riportare, praticamente con le sesse parole, un dato dell’ultimo censimento istat del 2012.

Il dato potrebbe fare pensare che gli omosessuali in Italia siano circa un milione, valore che appare assolutamente sottostimato a chiunque abbia anche una minima conoscenza della realtà omosessuale. In realtà, dopo aver detto che “Secondo i risultati della rilevazione, circa un milione di persone si è dichiarato omosessuale o bisessuale (pari al 2,4% della popolazione residente), il 77% dei rispondenti si definisce eterosessuale, lo 0,1% transessuale.” Il documento dell’Istat prosegue così: “Il 15,6% non ha risposto al quesito, mentre il 5% ha scelto la modalità “altro”, senza altra specificazione. I dati raccolti, quindi, non possono essere considerati come indicativi della effettiva consistenza della popolazione omosessuale nel nostro Paese, ma solo di quella che ha deciso di dichiararsi, rispondendo ad un quesito così delicato e sensibile, nonostante l’utilizzo di una tecnica che rispettava appieno la privacy dei rispondenti (busta chiusa e sigillata e impossibilità per l’intervistatore di verificare le risposte).”

Non c’è bisogno di aggiungere che non ci si può lamentare che la gente non capisca di che cosa si sta parlando quando le semplificazioni e il linguaggio giornalistico finiscono per prevalere sui dati scientifici e quando a Mons. Anatrella (inventore del gender) è dato maggior credito che all’Organizzazione Mondiale della Sanità.

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agis
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Re: OMOSESSUALI E EDUCAZIONE SESSUALE; QUALE EDUCAZIONE SESS

Messaggio da agis » domenica 30 ottobre 2016, 16:56

Vabbè, vabbè sarà che sono vecchio quasi quanto te ma non è necessario ripetere il topic tre volte project ^_^. Riesco ancora a leggerlo lo stesso anche senza ricorrere a principi trinitari :lol:. Spiacente di non condividerti nuovamente caro. A Mons. Anatrella sarebbe probabilmente da attribuire la responsabilità che, verosimilmente, gli spetta: un banale abuso di posizione dominante ché, sul "gender", mi appare semplicemente come un imitatore pedissequo e supino ad un mainstream che -quello sì- sarebbe degno di ulteriori riflessioni. Di gran lunga più grave, a mio avviso, sul piano generale, la responsabilità della WHO alla quale bisognerebbe presumibilmente ricordare l'antico detto:

pacta sunt servanda

Mi riferisco qui ovviamente agli impegni semantico-costruttivi senza particolari invettive ma con la semplice constatazione che, anche nel ricordo delle serie storiche, operazioni come quelle che vengon fatte con l'investitura di "autorevoli associazioni" non hanno alcunché di scientifico ma sono semplici ideologie imposte e fatte pervicacemente radicare volte alla motivazione di (bio)poteri che, nella abilmente dissimulata incoerenza di fondo, trovano un'incongrua giustificazione per la propria arbitrarietà.

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Re: OMOSESSUALI E EDUCAZIONE SESSUALE; QUALE EDUCAZIONE SESS

Messaggio da progettogayforum » domenica 30 ottobre 2016, 20:21

E' vero... repetita juvant et triplicata sanant...
Se devo essere sincero, non ho capito il senso del discorso, forse bisognerebbe aggiungere delle note (però adatte al popolo). Comunque: no problem! :D

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Re: OMOSESSUALI E EDUCAZIONE SESSUALE; QUALE EDUCAZIONE SESS

Messaggio da agis » domenica 30 ottobre 2016, 22:13

Puff puff :?
ma quante me ne farai/farò/farete ancora passare?... Tante, troppe temo. :lol: :lol:
Vabbè, vabbè sesso (LGBT....?) o genere (60 o +?) che sia project, se una teoria si trova gravata da un numero sempre più massiccio ed insostenibile di eccezioni, incomprensibilità ed infrazioni a ciò che da essa stessa si vorrebbe prevedere, ci si accorda prima o poi socialmente, in genere, ad evitare sempre più l'imbarazzo di andare a cercare un numero progressivamente crescente di cause sananti per una costruzione che si avverte sempre più come fallimentare e si finisce col cambiare totalmente paradigma. Ora, a mio avviso, qui, nello specifico, la circostanza aggravante potrebbe consistere nel fatto che non si tratta di passare da una teoria dell'etere ad una relatività ma basterebbe recuperare gli antichi impegni semantici con i quali proprio qui, nel nostro mondo latino, le parole secus e genus nacquero originariamente. Bisognerà aspettare ancora molto? No, perché sai/sapete, in un prima si può sempre pensare di esserci stati. Ma in un dopo non si sa mai e non vorrei fare la fine di Mosè: mi dispiacerebbe non vederlo o vederlo solo da lontano :lol:

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