Mi spiegate cosa sono, io?

Che cosa significa essere gay
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Aster
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Re: Mi spiegate cosa sono, io?

Messaggio da Aster » domenica 25 aprile 2010, 20:34

Sei sicuro che il tuo corpo funzioni normalmente? "Normalmente" è provare molto piacere nell'atto sessuale o nella masturbazione (al limite nelle polluzioni). Ti succede ma non ti interessa "psicologicamente" ripetere l'esperienza oppure è veramente una cosa che non ti piace fisicamente? Sono due piani abbastanza separati a volte. Scusa se le domande sono troppo esplicite, ma non saprei come chiedere queste cose in modo più leggero. :P

SenzaPeso
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Re: Mi spiegate cosa sono, io?

Messaggio da SenzaPeso » domenica 25 aprile 2010, 20:43

Non mi piace ne fisicamente ne psicologicamente, o meglio, non mi dice nulla. lo so che è difficile da capire quanto da spiegare, perchè anche per me è difficile da capire il contrario: cosa abbia di piacevole per gli altri, perchè non lo vivo e non lo capirò mai, e quindi lo ritengo inconcepibile, e alla fine le descrizioni non mi danno mai un quadro soddisfacente di cosa voglia dire.

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Aster
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Re: Mi spiegate cosa sono, io?

Messaggio da Aster » domenica 25 aprile 2010, 21:07

Dunque: tutti proviamo un piacere fisico di tipo meccanico non collegato alla sessualità, ad esempio quando ci si stiracchia, si gratta una puntura di zanzara, si stuzzicano i denti o ci si pulisce le orecchie col cotton-fioc (begli esempi, eh? ahahah). Posso capire che non ti ecciti masturbarti, mentre se non provi nemmeno un piacere di questo tipo, mi verrebbe da pensare che ci sia qualcosa di fisico che non funziona troppo bene! Forse! Ovviamente, sono solo idee che mi balenano così!

SenzaPeso
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Re: Mi spiegate cosa sono, io?

Messaggio da SenzaPeso » domenica 25 aprile 2010, 21:34

L'assenza di piacere fisico ha a che fare con l'anedonia, un fattore psichiatrico di cui preferirei non parlare ._.

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Aster
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Re: Mi spiegate cosa sono, io?

Messaggio da Aster » domenica 25 aprile 2010, 21:40

Allora... noi oltre non si può andare! In bocca al lupo!

Ferro
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Re: Mi spiegate cosa sono, io?

Messaggio da Ferro » lunedì 26 aprile 2010, 0:25

Secondo me dovresti ascoltare Project e a limite contattare un esperto per vedere dov'è il problema, è una cosa che in sincerità non ho mai sentito.

Parlane mi raccomando vedrai che risolto il problema ti si aprirà un mondo molto piacevole eehhehehe ;)

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Re: Mi spiegate cosa sono, io?

Messaggio da SenzaPeso » lunedì 26 aprile 2010, 16:37

Mi sono chiesto se rispondere o meno, ed ho deciso di rispondere nel miglior modo che posso. Ferro, non mi farò vedere, perchè non c'è problema da risolvere.. non voglio cambiare, volevo capire. E l'idirizzamento sull'asessualità mi ha un po'tolto il senso di colpa dell'andare involontariamente contro il senso comune, perciò ho capito, e tanto mi basta. Sto bene così, se anche ci fosse qualcosa di piacevole non m'interessa scoprirlo, la definizione di "piacere" in se e troppo effimera per potersi considerare assoluta.

Scusami per il modo che ho di esprimermi, non so se riesco ad essere chiaro :)

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Re: Mi spiegate cosa sono, io?

Messaggio da progettogayforum » martedì 27 aprile 2010, 7:34

Ciao SenzaPeso,

non so se potrà avere per te un interesse, ma ti linko un mio vecchio articolo:

viewtopic.php?f=23&t=513&start=0

L'idea di mettere qui il link mi è venuta riflettendo sul nick che hai scelto.

Un abbraccio.

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Re: Mi spiegate cosa sono, io?

Messaggio da SenzaPeso » martedì 27 aprile 2010, 8:10

ho letto.. é interessante, ci devo riflettere... per ora non so cosa ne penso, ma so che m'ha lasciato una strana sensazione di paura.

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Re: Mi spiegate cosa sono, io?

Messaggio da progettogayforum » martedì 27 aprile 2010, 15:18

Ciao SenzaPeso,
permettimi, con la massima schiettezza di dire quello che penso. Di ragazzi gay ne conosco tanti, alcuni di loro hanno avuto o hanno esperienze si supporto psicologico, cosa di per sé in genere positiva, o almeno non dannosa. In alcuni casi però il lavoro analitico sui comportamenti e sulle motivazioni può essere controproducente perché può finire per indurre un’idea di malessere dove spontaneamente non ci sarebbe stata affatto. Voglio dire che la ricerca di una soluzione ad un problema che oggettivamente non è tale, gli dà lo spessore del vero problema. Così come accade quando un non medico legge un libro di medicina e si sente addosso tutte le malattie, così accade che la ricerca di interpretazioni di fatti che non sono altro che normali varianti del comportamento, che possono benissimo evolvere nel corso della vita, finisce per istituzionalizzare un comportamento in termini di problema. Per un ragazzo può essere problema perfino l’essere gay o il non esserlo o il non avere un orientamento sessuale ben definito, ma queste cose sono problemi solo nella misura in cui vengono percepite come tali. Non sono uno psicologo, ma quando parlo con i ragazzi mi rendo conto che gran parte di ciò che sono abituati a considerare come un problema in realtà non ha nulla di problematico e spesso proprio il superamento dell’approccio alle situazioni in termini di problema consente di arrivare ad una condizione di vita migliore e più gratificante, non perché si sia risolto un problema ma perché ci si rende conto che non si tratta di un problema. Le cose delle quali tu parli sono più comuni di quello che pensi. Hai letto il mio post, ok, ma che cosa ti può fare paura? SenzaPeso, non metterti in mente idee assurde, non caricare queste cose di ansia, ci passano tante persone. Soprattutto non pensare che ci siano regole da seguire. La sessualità come tu la descrivi, nel senso di partecipazione fisica quasi automatica ma senza una partecipazione affettiva alla base non ha nulla di patologico e mi capita di più volte di parlare con ragazzi che si sentono veramente poco motivati in questo senso. Su una cosa sola mi permetto di insistere: vivi con leggerezza e con spontaneità, perché è l’unica ricetta per vivere bene.

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