Effeminatezza e omosessualità

Che cosa significa essere gay
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serpentera
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Re: Effeminatezza e omosessualità

Messaggio da serpentera » mercoledì 28 settembre 2011, 12:37

Ieri riflettendo e parlando in chat con alcuni dei ragazzi mi sono posto questa domanda:"perchè la maggior parte degli effeminati è gay?",contrariamente al classico "perchè la maggior parte dei gay è effeminato?",quest'ultima ipotesi probabilmente non veritiera,tenendo conto dei ragazzi non dichiarati e repressi...Ma il fatto che ragazzi con movenze femminili sono in maggioranza gay e solo in piccola parte etero mi ha incuriosito e ha fatto sorgere in me la domanda sopra citata.
Ragionandoci un po' su sono giunto all'ipostesi avanzata anche da boy-com che l'effeminatezza sia data più dalla frequentazione di amicizie femminili(gay che hanno molte amiche anzichè amici,magari perchè questi ultimi sono molto più omofobi mentre le ragazze sono più comprensive.Ma ciò spiegherebbe anche il motivo per cui alcuni etero,che anch'essi frequentano amiche anzichè amici magari per interessi diversi rispetto al resto dei maschi,assuma questa caratteristica di effeminatezza)
Mi pare che certi comportamenti abbiano molto a che fare con la socializzazione primaria. Molto probabilmente un gay più timido, e incapace di costruire relazione con altri ragazzi, ha trovato più fertili le relazioni con le ragazze (meno aggressive anche loro per socializzazione) e ne ha interiorizzato i comportamenti, le movenze e i modi di fare. Non so voi ma a me capita spessa quando sto con amici di prendere spontaneamente i modi di fare o anche la parlata. Il comportamento secondo me ha quasi esclusivamente una componente sociale imitativa (componente fortissima nel fanciullo).

Riesumando questo topic,evitando di crearne un altro quasi identico,vorrei il vostro parere se la teoria di boy-com e mia può essere valida o se qualcuno è in grado di smentirla...

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alessandroNa
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Re: Effeminatezza e omosessualità

Messaggio da alessandroNa » mercoledì 28 settembre 2011, 19:25

Sono d'accordo, però bisognerebbe chiarire cosa si intende per attegiamenti maschili: fuori Italia (e sopratutto nei paesi ex-comunisti) perfino il tipico ragazzo napoletano con il suo modo di vestirsi è considerato gay
ma perchè i NApoletani come si vestono???? :shock: :shock:

io non credo che sia una questione di avere un maggior numero di amicizie femminili rispetto a quelle maschili... secondo me è più una questione caratteriale c'è chi magari inserito in un contesto di amicizie femminili interiorizza i comportamenti e movimenti... e chi non lo fa....
Non ho il diritto di giudicare o condannare nessuno! Non ho il tempo, né la voglia, né la personalità, per mettermi a pianificare vendette! Mi vendico già continuando ad essere me stesso, sempre, comunque, in ogni modo, e in ogni caso.

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progettogayforum
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Re: Effeminatezza e omosessualità

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 28 settembre 2011, 22:15

Beh, provo a dire la mia, ci tengo a sottolineare che non è quello che pensavo 20 anni fa, l’esperienza di Progetto Gay mi ha aperto gli occhi e ha ridimensionato se non addirittura capovolto molte mie concezioni che mi sembravano saldissime, ma il primo principio, non dico della scienza o della filosofia, ma del buon senso è la totale apertura di fronte all’esperienza. Non mi soffermo su che cosa sia un gay o si come si definisca un ragazzo effeminato, mi terrò ad una nozione media di questi concetti.
Parto da un fatto reale. Conoscevo un ragazzo molto atteggiato e decisamente propenso ad assumere atteggiamenti femminili. Quando stava con i suoi amici gay il suo comportamento era quello tipico di un ragazzo gay molto effeminato. Chi lo avesse visto, usando le categorie della mentalità comune, lo avrebbe individuato come gay. Mentre stava con si suoi amici scherzando al solito modo, ha ricevuto una telefonata del padre che di lui non sapeva nulla e ha totalmente cambiato comportamento, voce, atteggiamenti mimici. Chi lo avesse visto durante la telefonata lo avrebbe individuato, sempre secondo il sentire comune, come certamente etero. In realtà quel ragazzo era gay ma in dimensione privata, cioè lontano dai suoi amici gay, il suo comportamento non aveva assolutamente nulla di effeminato. Molti atteggiamenti di questo genere sono una forma di sfida all’opinione pubblica o, talvolta di gioco, e sono il tipico modo di recitare a soggetto. Ho conosciuto personalmente diversi ragazzi che avevano atteggiamenti effeminati anche in modo notevole ma che erano assolutamente etero e per converso tra i ragazzi del Progetto che conosco di persona, e non sono pochi, non ho mai visto atteggiamenti effeminati, ansi direi che un gay, tanto più se non è dichiarato, sta particolarmente attento ad evitare atteggiamenti effeminati proprio perché se che quegli atteggiamenti gli varrebbero l’etichetta di gay. Capisco che la mia è una voice fuori dal coro ma devo prendere atto di quello che vedo. Aggiungo poi che spesso anche la semplice buona educazione è scambiata per difetto di virilità, ma questo è solo segno di una diffusa maleducazione più che di effeminatezza dei ragazzi educati. In pratica, l’assimilazione e anche solo l’accostamento delle due categorie: effeminato e gay non ha nessuna ragion d’essere. Questo, per quanto può valere la mia esperienza. Non bisogna mai dimenticare che la mentalità comune vede come gay anche le persone transessuali e questo potrebbe in parte giustificare la sovrapposizione di effeminato e gay (usato impropriamente come sinonimo di transessuale). Da quello che vedo, l’identità maschile è assolutamente essenziale per un gay. Una cosa sono i problemi di orientamento sessuale (di chi ci si innamora) e una cosa sono i problemi di identità sessuale (se ci si sente in una identità totalmente maschile o meno). Un gay non si innamora di un ragazzo perché si sente una ragazza ma si innamora di un ragazzo come se ne innamora un ragazzo che ha una identità spiccatamente maschile.

Nicomaco
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Re: Effeminatezza e omosessualità

Messaggio da Nicomaco » giovedì 29 settembre 2011, 13:31

Nel complesso condivido quanto ha detto Project.
Altro è l’identità maschile, altro è l’orientamento sessuale.
Anche per quanto mi riguarda posso dire di conoscere persone che i più riterrebbero effeminate e che sono in tutto e per tutto eterosessuali, alcune pure felicemente sposate.
Se poi penso alla mia personale esperienza posso testimoniare questo.
Innanzitutto, che per qualche tempo (quando ero molto giovane) ho creduto veramente di non essere gay o di essere forse bisex, perché non mi riconoscevo nel modello del gay effeminato e nei modi di vestire dei gay che i mass media proponevano.
In secondo luogo, che è verissimo che la buona educazione venga ancora scambiata come segno di scarsa virilità e di un orientamento sessuale “non normale”.
Quando ero alle superiori un compagno di classe, con il quale si era instaurata una certa amicizia sulla base di alcuni interessi comuni, dopo un po’ di tempo che ci si frequentava saltuariamente fuori dalla scuola, mi disse che secondo sua madre io ero troppo educato.
Lì per lì non capii.
Anzi. L’osservazione mi sembrò sciocca e pure sorprendente visto che la madre era tutt'altro che nata e cresciuta in valli isolate e lontane dalla civiltà.
Ma poi mi resi conto che quella sua confidenza era un modo piuttosto elegante per dirmi che il mio comportamento non poteva considerarsi maschile, ma … forse ... d’altra natura.
E così il tipo si staccò da me e cominciò a preferire compagnie più esuberanti e cafone.
Purtroppo si tratta di una mentalità che è dura a morire.
Anche di recente mi è infatti capitato di scambiare qualche parola con un collega che ha un bimbo di circa sei anni e che mi diceva di essere un po’ preoccupato perché suo figlio era "troppo gentile ed educato con le bambine" e quindi poteva essere gay.
Io ovviamente mi sono messo a ridere, dicendogli che la cosa mi sembrava una stupidaggine.
Tuttavia non sono andato oltre.
Ad esempio, segnalandogli che il figlio era troppo piccolo per capire che orientamento avesse e che comunque altri erano gli indici di riconoscimento di un gay e di un etero.
Ma, ripeto, mi sono fermato alla risata per sdrammatizzare, perché non mi andava di indurlo a sospettare che potessi avere una qualche personale competenza in proposito: come è noto a tutti, è altrettanto diffuso il pregiudizio per cui parlare con altri di omosessualità fuori dagli stereotipi significa spesso e volentieri essere bollato come gay e a quel punto gli interlocutori non guardano più al contenuto (sensato o meno) di quello che uno dice, ma svalutano automaticamente e prendono le distanze da chi lo dice.
La verità, vi prego, sull'amore (W.H. Auden)

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serpentera
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Re: Effeminatezza e omosessualità

Messaggio da serpentera » venerdì 30 settembre 2011, 16:29

Molti atteggiamenti di questo genere sono una forma di sfida all’opinione pubblica o, talvolta di gioco, e sono il tipico modo di recitare a soggetto.
Project,io dal basso della mia esperienza(o dall'alto della mia ignoranza) non ho mai avuto occasione di beccare un ragazzo effeminato cambiare modo di fare e di parlare al cospetto di genitori,parenti o conoscenti...Magari si può camuffare il comportamento momentaneamente ma non è una cosa che può durare più di tanto...
Credo che l'effeminatezza sia un comportamento spontaneo,spesso non voluto e non un modo di atteggiarsi,di mostrarsi gay agli altri...Ti dirò di più:un ragazzo mi disse che si stava sforzando di cambiare i suoi modi di fare definiti da lui stesso da "checca" ma che aveva difficoltà a mettere in atto i suoi propositi tanto da rinunciare alla fine a farlo.Tuttora non si è più costretto a cambiare "atteggiamenti" perchè sarebbe un "forzare" la sua natura.
Sono dunque convinto che un ragazzo non faccia l'effeminato ma che lo sia,semplicemente.
Proprio il ragazzo di cui ho parlato sopra potrebbe far traballare la mia tesi dell' "amico con le ragazze = molto spesso effeminato" avendo da sempre frequentato i ragazzi...
In ogni caso la mia domanda rimane irrisolta:"perchè la maggior parte degli effeminati è gay"?

Alyosha
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Re: Effeminatezza e omosessualità

Messaggio da Alyosha » venerdì 30 settembre 2011, 16:34

Anche di recente mi è infatti capitato di scambiare qualche parola con un collega che ha un bimbo di circa sei anni e che mi diceva di essere un po’ preoccupato perché suo figlio era "troppo gentile ed educato con le bambine" e quindi poteva essere gay.
Questa è decisamente la cosa che non sopporto. L'idea che un ragazzino di sei anni possa essere gay solo perché particolarmente "eccentrico" o "educato", sopratutto quando poi il tentativo diventa di "correggere" certe espressioni nel carattere di una persone onde prevenire consegunze peggiori dopo.
Intendevo solo sottolineare il fatto che "l'effemminatezza" è un insieme di comportamenti non un modo d'essere e che per questo non è possibile una corrispondenza diretta con l'omosessualità. Però Serpy sono perfettamente daccordo con te qualunque ne sia l'origine non ha alcun senso provare a modificarla. Le persone sono belle perché varie.
Sull'idea che la maggior parte degli effeminati è gay invece proprio non saprei dirti perché non ho modo di verificare la cosa (non vado a chiedere ad ogni effemminato "sei gay", non è carina da fare come cosa :lol:). Posso dirti che conosco molta gente "educata" perfettamente etero e che per me in generale non è un parametro per capire se uno è gay o meno.
La cosa che mi dà fastidio di questa analogia però è quello che ha messo in evidenza Nicomaco, se non altro per gli effetti devastanti che ha. Nella nostra società danno più fastidio gli atteggiamenti effemminati che l'omosessualità in quanto tale.
Ultima modifica di Alyosha il sabato 1 ottobre 2011, 3:17, modificato 2 volte in totale.

delfino85
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Re: Effeminatezza e omosessualità

Messaggio da delfino85 » venerdì 14 ottobre 2011, 15:29

bellissimi questi argomenti!
io penso che l'essere efeminati o meno sia parte naturale di noi stessi! :-D

purtroppo la gente giudica male, ma purtroppo o meno male si nasce cosi e bisogna accettarsi e accettare!!!!!
amare la natura, studiare le discipline sociali, aiutare il prossimo con positività: questa è la mia filosofia, per dirla con parole di oggi: "Questa è la mia Password".

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