Dubbi sul reale orientamento sessuale.

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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agis
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Re: Dubbi sul reale orientamento sessuale.

Messaggio da agis » lunedì 1 ottobre 2018, 13:53

Mah guarda Birdy. Descrivi un vissuto personale abbastanza simile al mio ma, ciò nondimeno, diversamente da te, non trovo particolari problemi a concepire il fatto che una persona possa trovare eccitante un pompino e sgradevole un bacio. Come già avevo scritto poc'anzi, nessuna etichetta ci permette di capire quale sia la nostra individuale gestione prossemica del sesso. In altre parole, molto banalmente, su cosa potrebbe stabilirsi o non stabilirsi la famosa "intesa sessuale" tra di noi? Nel dichiararci entrambi gay al 100%? Potrebbe non bastare o al limite andare bene giusto per quella notte alla fine della quale ci si saluta con un "ciaone" perché cerchiamo comunque di essere persone educate. :lol:
Scherzi a parte, a me è capitato diverse volte in vent'anni di imbattermi in situazioni dove, a voler scavare un pochino, al di là dell'etichetta emergono esigenze particolari di tipo posizionale o situazioni che è pericoloso definire "strane" se continuiamo coerentemente ad essere convinti che la nostra sessualità è cosa che ci capita e non scegliamo. Recentemente abbiamo avuto il caso di PSolitario che ci ha descritto un drive genericamente olfattivo che sembra prescindere dagli aspetti legati alla preferenza di genere e questo ci dovrebbe forse insegnare che un certo tipo di approccio impone su questa preferenza una focalizzazione che non è sempre ed invariabilmente centrale. Ci sono ad esempio persone che possono amare nel sesso una certa cosa a prescindere dal genere della persona con la quale possono praticarla.
Circa la disputa innatismo/influenze ambientali sono d'accordo con te circa il frame, l'inquadramento generale: non credo che se una/o avvertano una precisa e decisa preferenza di genere possano cambiarla secondo volontà ma, ciò detto, tu potresti dire che il tuo vissuto sessuale di oggi è esattamente quello che sentivi e provavi a 15 anni? :)

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Birdman
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Re: Dubbi sul reale orientamento sessuale.

Messaggio da Birdman » domenica 7 ottobre 2018, 1:35

@agis
Sicuramente ho una visione limitata di questi argomenti, dato che non ho esperienze di alcun tipo, comunque sia non ho escluso che nel caso di Angelo possa trattarsi effettivamente di sessualità gay senza affettività. Mi sono focalizzato su questo aspetto perché da quel che ha scritto mi è sembrato che possa avere delle remore sull'accettazione del proprio lato gay, vedendolo come un disturbo per l'equilibrio affettivo etero che ha conquistato (cosa più che comprensibile). Per come la vedo io c'è differenza tra l'essere indifferenti a qualcosa e provarne repulsione. Questo perché la repulsione verso l'affettività gay (nella fattispecie tra uomini) è un qualcosa che erroneamente ci è stato insegnato fin da piccoli, ma immagino che con un tipo di educazione diversa - non maschilista - sfumerebbe nella semplice indifferenza.
Il mio dubbio consiste proprio nel provare a capire quanto il rifiuto dell'affettività gay nel caso di Angelo sia legato a un dato di fatto o ad una mancanza di conoscenza di questo suo lato per via di alcune resistenze interne.
Poi sulle infinite sfumature della sessualità mi taccio perché non ne capisco niente.
Quanto alla domanda che mi hai posto, mi tocca risponderti che il mio vissuto sessuale è rimasto pressoché inalterato, ovvero non c'è un vissuto sessuale, l'unica e sola differenza che riscontro è che adesso sono meno selettivo sull'estetica, ma questo credo che sia fisiologico.

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agis
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Re: Dubbi sul reale orientamento sessuale.

Messaggio da agis » domenica 7 ottobre 2018, 20:34

Birdman ha scritto:@agis
Sicuramente ho una visione limitata di questi argomenti, dato che non ho esperienze di alcun tipo, comunque sia non ho escluso che nel caso di Angelo possa trattarsi effettivamente di sessualità gay senza affettività. Mi sono focalizzato su questo aspetto perché da quel che ha scritto mi è sembrato che possa avere delle remore sull'accettazione del proprio lato gay, vedendolo come un disturbo per l'equilibrio affettivo etero che ha conquistato (cosa più che comprensibile). Per come la vedo io c'è differenza tra l'essere indifferenti a qualcosa e provarne repulsione. Questo perché la repulsione verso l'affettività gay (nella fattispecie tra uomini) è un qualcosa che erroneamente ci è stato insegnato fin da piccoli, ma immagino che con un tipo di educazione diversa - non maschilista - sfumerebbe nella semplice indifferenza.
Il mio dubbio consiste proprio nel provare a capire quanto il rifiuto dell'affettività gay nel caso di Angelo sia legato a un dato di fatto o ad una mancanza di conoscenza di questo suo lato per via di alcune resistenze interne.
Poi sulle infinite sfumature della sessualità mi taccio perché non ne capisco niente.
Quanto alla domanda che mi hai posto, mi tocca risponderti che il mio vissuto sessuale è rimasto pressoché inalterato, ovvero non c'è un vissuto sessuale, l'unica e sola differenza che riscontro è che adesso sono meno selettivo sull'estetica, ma questo credo che sia fisiologico.

Complessivamente d'accordo Birdman :)
Circa l'ultima che hai scritto credo che la tua minor selettività sia legata all'età giovanile. Ne parlavo proprio il mese scorso con un americano solo di poco più giovane di me che, alla classica domanda forumistica "qual è il vostro tipo?" aveva risposto una cosa tipo "purché respiri".
Io gli ho fatto prima i miei complimenti per la sua considerevole tenuta fisica. Poi gli ho fatto notare che, invece, nel mio caso, la diminuzione fisiologica del drive mi aveva reso più selettivo che da giovane. Bisogna dire che, dopo la mia risposta, ha avuto la maturità di ammettere che era così anche per lui e la sua era una affermazione stereotipata. Dicesi anche dalle nostre parti: quando il corpo si frusta l'anima s'aggiusta. :lol:

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