Capire cosa sono vs Capire cosa voglio

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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Tablehead
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Capire cosa sono vs Capire cosa voglio

Messaggio da Tablehead » giovedì 22 settembre 2011, 3:26

Ciao a tutti!
L'altro giorno riflettevo sulla mia situazione attuale e sul bisogno di chiarire e di esplorare la vera inclinazione del mio orientamento sessuale.
A un certo punto però mi sono fermato a riflettere su quella che è la domanda che mi sono posto ovvero: cosa "sono"?
Questa domanda mi ha dato improvvisamente l'idea di una cosa troppo difficile, troppo teorica, troppo da definizione, troppo psicologica.
Guarda caso, poi, ill mio pensiero si è illuminato e si è alleggerito nel momento in cui ho sostituito alla parola "sono" la parola "voglio".
Nel momento in cui ho iniziato a riflettere sul "voglio", sul cosa voglio essere, immediatamente ho potuto pensare al futuro, ho centrato maggiormente i miei attuali desideri e le mie attuali sensazioni e mi sono liberato dall'angoscia delle indagini retrospettive, degli indizi e delle definizioni.
Ho pensato al desiderio che ho di avere accanto un persona simile a me, che sia bella, che abbia il mio stesso corpo e le mie stesse sensazioni; ho pensato a come parlerei con questa persona, a come ci starei insieme, a quello che potrei provare ed è stato bello!!!
Improvisamente l'ho visto "possibile", "facile", "fresco", " spontaneo" ed "immediato".
Con tutto questo ho capito che forse in certe circostanze capire chi siamo non è necessario; dobbiamo prima farci trasportare dai desideri, da quello che vogliamo e poi in base alle esperienze definire noi stessi, senza però essere drastici e definitivi.
Personalemte, al momento mi sento più felice dicendomi: mi chiamo Tizio e vorrei tanto avere un ragazzo, anzichè dire mi chiamo Tizio e sono gay.
Ovviamente tutto questo potrebbe nascondere anche paure che magari non voglio ancora affrontare, però l'idea di aver formulato un desiderio piuttosto che una definizione per ora mi fa essere molto più "leggero" e spensierato, e sopratutto ottimista sul fatto di poterci riuscire!!!
E tanto basta :D

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Sciamano
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Re: Capire cosa sono vs Capire cosa voglio

Messaggio da Sciamano » giovedì 22 settembre 2011, 4:19

Sì, è una prospettiva decisamente migliore quella di focalizzarsi su cosa si desidera nell'immediato, piuttosto che cercare di definirsi. Anche perché "chi siamo?" è una domanda tanto impegnativa che può durare tutta una vita... anzi ha impegnato generazioni, epoche storiche differenti... Sicuramente siamo in continua trasformazione. Dunque occorre seguire i desideri, la guida che ogni volta ha l'ultima voce in capitolo.
Cercare la felicità rispettando gli altri, sarebbe una grande conquista per l'umanità!

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marc090
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Re: Capire cosa sono vs Capire cosa voglio

Messaggio da marc090 » giovedì 22 settembre 2011, 11:44

Io al "chi siamo" ho sempre dato l'interpretazione che saranno le nostre vite a dirlo, comunque per non andare troppo off topic, si, comprendere prima di tutto quello che si vorrebbe essere, aldilà delle definizioni e delle idee che possiamo aver assorbito dagli altri, secondo me è il modo miglior per capire se stessi e costruirsi pian piano un mondo su misura... :)

Alla fine, pazienza se si ignorano certi aspetti anzichè altri, a me sembra di essere comunque sempre più vicini verso molte soluzioni... :)
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
Martin Niemoller


Marc090 -- Amministrazione di ProgettoGay

lallo
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Re: Capire cosa sono vs Capire cosa voglio

Messaggio da lallo » giovedì 22 settembre 2011, 14:14

Il problema del volersi a tutti i costi definire in qualche modo torna sempre e quasi tutti partiamo da lì. Quando ci sentiamo all'inizio (semplicemente perchè non ci siamo mai soffermati su questa parte di noi) si tenta di rispondere a questa domanda: cosa sono? Poi piano piano ci si va rispondendo e non ci si riesce prendendo spunto unicamente dalle riflessioni, dalle teorizzazioni in merito a ciò che si crede di essere; nella maggior parte dei casi si comincia a familiarizzare con questa parte di sè solo concedendosi la possibilità di viverne un po', provando che cosa significa poterne parlare e potergli dare voce. Il forum in questo mi ha aiutato molto perchè, mesi fa, ho iniziato a parlare di me in un modo che prima facevo anche fatica a pensare. Partivo da assunti a cui oggi sono felice di aver ripensato e sono convinto come te, Tablehead, che è molto più naturale non pretendere troppe risposte da sè stessi, lasciare spazio ai propri desideri e alla propria serenità e poi, magari, strada facendo, interrogarsi su ciò che va accadendo :)
La farfalla che volteggia intorno alla lampada finché non muore è più ammirevole della talpa che vive in un buio cunicolo.

redelmondo
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Re: Capire cosa sono vs Capire cosa voglio

Messaggio da redelmondo » giovedì 22 settembre 2011, 18:25

Torno alla vita, parto senza salutare!
Ultima modifica di redelmondo il venerdì 30 settembre 2011, 18:13, modificato 1 volta in totale.

Alyosha
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Re: Capire cosa sono vs Capire cosa voglio

Messaggio da Alyosha » giovedì 22 settembre 2011, 20:16

Tablehead ti do il mio benvenuto da qui. Leggendo m'è venuta in mente questa e te la dedico

http://www.youtube.com/watch?v=58XVAwazAEQ&ob=av2n

Esistono tanti modi di arrivare alle cose ognuno ha il suo. Io personalmente vivo la mia omosessualità come un modo di essere, il mio modo particolare di stare nelle cose, qualcosa che mi appartiene profondamente...

Tablehead
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Re: Capire cosa sono vs Capire cosa voglio

Messaggio da Tablehead » venerdì 23 settembre 2011, 5:01

Ciao amici!
E' bello avere la possibilità di confrontarsi su questi pensieri, aiuta; è impressionante vedere quanto può essere bello ed utile ricevere commenti così accoglienti!
Ripensando al post che ho scritto ieri, mi viene in mente l'immagine di una minestra, una minestra che sto cucinando, non ho idea di come si chiama ma so come sarà, so che sapore le voglio dare, devo mettere gli ingredienti giusti e girare pazientemente ed accuratamente; quando sarà finita allora la presenterò e ne sarò orgoglioso.
Mi sa che mi è venuta fame :D
Per boy-com, grazie infinite per la dedica; ho ascoltato la canzone e mi piacciono molto le parole, bella!

giuse
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Re: Capire cosa sono vs Capire cosa voglio

Messaggio da giuse » venerdì 23 settembre 2011, 9:24

Ciao Tablehead sono d'accordo con te e devo dire che c'è una bella differenza nel capire cosa uno vuole e cosa uno è.. e questa ultima cosa (anche se una definizione non può racchiudere tutto quello che fa parte di una persona) è appunto una conseguenza della prima.
Questa cosa sta toccando anche me in prima persona: io ho sempre saputo di essere attratto dai ragazzi, fini da piccolo, ma prima di arrivare in questo luogo non gli davo nessuna importanza, per me era una cosa mia, la più normale del mondo..certo alcune difficoltà le ho passate ma ora, in questo momento, sento di essere maturato e vedere le cose da un altro punto di vista. Arrivare qui sul progetto e conoscere altri ragazzi come me ha fatto scattare qualcosa, cioè proprio il bisogno di definirsi... :? così improvvisamente mi vengono mille dubbi.. mi faccio certe paranoie se per strada mi giro a guardare una ragazza perché ora rispetto a prima ne sono completamente consapevole.. certo uno dovrebbe vivere liberamente e dare spazio ai propri desideri ma per me è difficile è un po' difficile..
Ma sai quante volte anch'io mi sono domandato: "cosa sono?" e "cosa voglio?". Secondo me definirsi, insomma, sentirsi parte di una categoria rispetto a essere, diciamo, liberi dà una certa sicurezza e ora più che mai sento di averne bisogno. Anche se è una cosa che ho sempre saputo, in questo ultimo periodo sono un po' in crisi non so neanch'io perchè...
Ognuno ha bisogno del suo tempo che a volte può far stagnare le cose ma a volte può portare dei cambiamenti ;) Ti lascio con una canzone di Avril :)
"I don't know how I feel... Tomorrow it's a different day.. tomorrow it may change.."
http://www.youtube.com/watch?v=pBHlAaIJ_X8

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progettogayforum
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Re: Capire cosa sono vs Capire cosa voglio

Messaggio da progettogayforum » venerdì 23 settembre 2011, 10:56

Ciao Tablehead,
spesso le parole fanno paura. Se penso a me 40 anni fa, mi ricordo che la parola gay non la sopportavo proprio perché ci vedevo dietro un sacco di cose che non sentivo mie sotto nessun punto di vista, adesso mi sembra la parola più bella del mondo e anche quella che sento più mia, ormai non mi fa più paura perché la collego a contenuti completamente diversi e a ottime persone che conosco. Questo forum serve anche a capire che cosa è la realtà gay e a rendersi conto che l’identità gay, quella vera, non ha niente a che vedere con etichette di vario tipo che la gente appiccica a destra e a manca. Esiste, come dice giuse, anche un bisogno di identità, che non è conformismo o moda, ma è la presa di coscienza che siamo tanti e che abbiamo veramente un mondo di esperienze comuni, non quelle che vedi il televisione ma quelle che leggi su questo forum che è stato creato per i gay e non per utilizzare l’etichetta gay per altri motivi.

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