ACCETTARE UNA IDENTITA’ GAY DOPO I 30 ANNI

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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Nicomaco
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Re: ACCETTARE UNA IDENTITA’ GAY DOPO I 30 ANNI

Messaggio da Nicomaco » martedì 29 novembre 2011, 14:27

Ciao Fulvio79. Benvenuto anche da parte mia. :)
Condivido in parte quello che dici.
Condivido in particolare l’idea che non esiste LA sessualità.
Esistono in effetti molti modi di vivere la sessualità, come attestato dall’esperienza.
Però debbo dire che l’esempio del cibo e dell’acqua che hai portato non mi pare molto calzante.
E’ vero che si può bere e non mangiare contemporaneamente e viceversa.
Però è anche vero che, tendenzialmente, si beve e si mangia nello stesso momento e che comunque cibo e acqua sono entrambi indispensabili per vivere e sono elementi connessi al fine di assicurare la buona efficienza dell’organismo.
Insomma cibo e acqua sono egualmente essenziali, correlati e stabilmente presenti nella vita di una persona.
E’ così anche per affettività e sessualità?
Non so.
Direi di si almeno per gli amici eterosessuali (che non abbiano fatto voto di castità …), i quali da millenni non hanno nessuna difficoltà a riconoscere il valore e l’importanza di una vita affettiva coniugata ad una vita sessuale di coppia stabile. Ovviamente non voglio assolutizzare, né nascondere la crisi che sta vivendo la coppia eterosessuale in genere. Anche se il fatto che si parli frequentemente di “crisi” lascia intendere che il fenomeno non è considerato in modo molto positivo.
Per noi gay immaginare una connessione stabile tra affettività e sessualità è più difficile.
Perché siamo molto lontani dall’avere ottenuto la parificazione del nostro orientamento a quello degli eterosessuali e l’approvazione sociale delle nostre relazioni affettive.
Abbiamo inoltre difficoltà enormi a trovare un partner stabile e quindi siamo più esposti a forme di scissione dell’affettività dalla sessualità.
Ma secondo me questo non toglie che il massimo che un omosessuale (come un eterosessuale) possa chiedere sia proprio quello di poter condurre una vita affettiva e sessuale reale e stabile con un’altra persona.
Se non la si raggiunge, pace.
Si vive lo stesso certamente.
Da qui però a dire che la dipendenza dalla pornografia e la promiscuità possano considerarsi la massima aspirazione per una persona credo sia dura.
Lo è per alcuni?
Proviamo a chiederlo.
Sarei infatti curioso di sapere quanti omosessuali sono davvero disposti a riconoscere di desiderare una vita (diciamo quella che va dalla maturità sessuale intorno ai 12-13 anni fino a quando si muore) dedicata INTERAMENTE e COMPLETAMENTE all’autoerotismo on-line o indotto dalla pornografia e alla promiscuità sessuale.
La verità, vi prego, sull'amore (W.H. Auden)

Ludovico
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Re: ACCETTARE UNA IDENTITA’ GAY DOPO I 30 ANNI

Messaggio da Ludovico » domenica 22 gennaio 2012, 18:33

Ciao ultimamente sono poco presente nel forum , soffro tanto in tutti i sensi , sia fisicamente che psicologicamente, non mi accetto per come mi sento , mi innervosisce il fatto che sono attratto da ragazzi.

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