non è Semplice ma non è Difficile (L'attrazione)

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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falco23
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non è Semplice ma non è Difficile (L'attrazione)

Messaggio da falco23 » martedì 29 novembre 2011, 16:50

Ciao a tutti,
m sono appena iscritto in questo forum, lo trovo veramente interessante, e credo che, anche se si scrive e si legge e non si parla di persona, possa aiutare molta gente. molta gente anche come me.
In pochissime parole non so se sto da una parte o dall'altra, o da entrambe! è tutto così strano! ovviamente dico questo perchè il mio corpo e la mia mente hanno avuto i loro impulsi.
Ho 23 anni, sono stato cn ragazze, e ho avuto una storia d 3 anni e mezzo cn una. dopo averla lasciata ho sentito l'esigenza d cercare altro, m sentivo attratto dal mio stesso sesso, ma era diverso ... cioè quando sono attratto da una ragazza predomina quasi totalmente l'aspetto fisico. invece con i ragazzi è un'altra la questione...
la prima volta che mi è successo d essere attratto da un amico è stato veramente strano ed eccitante!
eravamo in auto, parlavamo, affrontavamo un discorso abbastanza serio, e io lo guardavo parlare, guardavo la sua bocca, il suo gesticolare, e mi eccitavo sentendo la sua voce, m piaceva come metteva le parole una affianco all'altra, m piaceva quello che diceva, come lo diceva, m piacevano i movimenti della sua bocca che cambiavano in base all'intensità dei suoi pensieri...e fu così che capì di essere attratto da lui, m attraeva la sua intelligenza, il suo viso, il suo modo d parlare! lo pensai per molti giorni. non ha mai saputo nulla di questo e mai lo saprà!
quindi sono attratto e mi eccita il sorriso della gente, maschio o femmina che sia, quello che possono dirmi e come lo dicono, ovviamente anche un casino dall'aspetto fisico, dalle forme del corpo, dalla voglia di accarezzare e sentire che m appartiene chiunque io voglia conquistare...ma se l'aspetto fisico è accompagnato da una vuotezza d fondo non scatta nulla!
sono attratto dall'idea di provocare un ragazzo, come faccio con le ragazze, tutto all'insaputa di tutti, è questo che m attira! ma resto il fatto che sono attratto dal mio stesso sesso...e mi piace tutto questo!
ora il dubbio è : m è successo questo perchè doveva accadere oppure perchè cercavo la trasgressione, l'uscire fuori da qualcosa, dopo aver chiuso la storia claustrofobica con lei? dipende da qualcosa? è giusto che io mi ponga queste domande? sono sempre stato un tipo molto analitico. dipende da mio padre? da mia madre? o dipende solo dalla vita? è un periodo? passerà?
ho provato a stare cn un ragazzo, lo frequento ancora come 'amico speciale', e lo facciamo d nascosto (e questo rende la cosa ancora più eccitante). sessualmente parlando io non riesco ancora ad avere un rapporto completo con lo stesso sesso, in nessun modo, perchè non voglio, anche se una volta mentre ero con lui ho sentito proprio l'istinto animale che m diceva d farlo, ma m sono trattenuto, anche se lui dice sempre di volermi sentire dentro, ma io non m sento pronto, non lo reputo necessario, e non m va.
credo che i rapporti (non intesi solo fisicamente) omosessuali non siano solo sesso 'completo'.
a volte invece penso che non devo farmi tutte queste domande, di vivere i miei impulsi e desideri tranquillamente. ma io li vivo tranquillamente solo che per carattere non riesco a non violentare un ipotetico problema.
spero di poter rientrare presto qui.

SALUTE A TUTTI :D

Alyosha
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Re: non è Semplice ma non è Difficile (L'attrazione)

Messaggio da Alyosha » giovedì 1 dicembre 2011, 21:13

forse è tutta questione di affetto, chi lo sa!
...io credo che fino all'adolescenza ci si forma come pensiero, come carattere e anche come sensibilità
...e poi arriva un certo punto in cui sei stanco dell'affetto affetto solo dei genitori, delle attenzioni di tua madre, delle sue premure, dei giri in macchina con tuo padre, del gelato dopo ogni 'ottimo' a scuola, sei stanco di seguire ogni loro consiglio come se fosse un dovere per sempre...
...ti fidanzi con una ragazza. lei t opprime, t chiude nelle sue paure per stare meglio, ma è un benessere apparente il suo, e anche il tuo
...c stai per 3 anni e mezzo
...la lasci. stai meglio
...poi pensi d non avere affetto a sufficienza, ne vuoi d più e lo cerchi nei ragazzi, immagini qlcn da abbracciare, da baciare e anche d più
...è SEMPRE LA STESSA STORIA cerchi qualcosa che hai, hai avuto, ma non ti basta, non lo vuoi dalla mamma, da papà, lo vuoi da qualcuno che t faccia sentire importante in altri sensi
...non vuoi l'amore e lo sai
...sai che forse passerà o forse no
...cerchi quel calore di un corpo uguale al tuo
...cerchi le mani sul tuo corpo
...e vuoi un corpo da scaldare ancora una volta
...vuoi proteggere un corpo, vuoi proteggere lui, solo così t senti importante

ecco SOLO COSì T SENTI IMPORTANTE
è SEMPRE LA STESSA STORIA : tu t senti importante se fai sentire importante un altro
...non chiedi niente
Ho riportato qua anche questa discussione, perché mi pare che i due post si completino a vicenda. In quello che ho quotato sopra vedo molto più il carico emotivo della tua storia che in questo post ci avevi raccontato, molto freddamente.
Mi ha ha colpito molto rileggere le due cose assieme e quindi le faccio rileggere anche a te. Si legge nel complesso l'inquietudine di una persona che tutto sommato non riesce a consolidare i propri rapporti e la lettura che ne hai dato non mi convince proprio. Non precisi da quanto tempo è finita la storia con la ragazza, ma da come ne parli nel secondo post, gli effetti sembrano pesarti ancora. Ti faccio solo notare che definisci la tua storia di tre anni e mezzo (credo quindi la relazione più lunga che hai avuto) la storia con "una", anonima, sfumata. Mentre quando parli di quella prima attrazione, che non ha partorito nulla, sembra quasi materializzarsi lui. Si percepisce tanta dolcezza. Dolcezza che poi scompare nuovamente quando descrivi la tua "avventura" omo. Parli esclusivamente dell'aspetto sessuale. Da un lato ci racconti che la prima forma di attrazione che hai avuto nei confronti dei ragazzi non era sessuale e basta, ma era un attrazione completa che ha a che fare con l'intera persona, mentre poi nei fatti l'unica esperienza omo che hai credo di capire che abbia una esclusiva componente sessuale o quasi e forse è proprio questo il vero problema. Perché il tutto ti porta a concludere che il tuo desiderio è una forma di "perversione" (quando dici che ti piace provocare ecc. ecc.). Non lo dici in maniera così chiara, ma lì sembri voler andare a parare.
Nel secondo post noto invece un tentativo di giustificare la tua omosessualità ".è SEMPRE LA STESSA STORIA cerchi qualcosa che hai, hai avuto, ma non ti basta, non lo vuoi dalla mamma, da papà, lo vuoi da qualcuno che t faccia sentire importante in altri sensi [...] tu t senti importante se fai sentire importante un altro".
Se metti le cose in fila, c'è in pratica un interesse verso l'uomo che non riesci ad accettare, che ti ha portato a ripiegare sulla donna e che adesso limita i tuoi rapporti con gli uomini ad una forma di "perversione", perché questa è in realtà la visione che hai dell'omosessualità. Posso certamente sbagliarmi ma questo e quello che mi arriva leggendo. Dovresti innanzitutto partire con il convincerti che papà e mamma con la tua omosessualità (o bisessualità veditela tu) non centrano nulla, che quello che al massimo possono aver fatto è darti brutti modelli relazionali, che sopratutto nei rapporti di coppia pesano e come. Al di là di questo (che potenzialmente non è un problema da poco se hai avuto pessimi modelli) non esiste alcun modo in cui i tuoi genitori possano aver condizionato il tuo orientamento sessuale. Anzi si forse uno si, per chi ci crede, ha a che fare con i 23 cromosomi che ciascuno ti ha dato all'inizio della tua storia. La stessa cosa vale anche per questo secondo tentativo di giustificare: "m è successo questo perchè doveva accadere oppure perchè cercavo la trasgressione, l'uscire fuori da qualcosa, dopo aver chiuso la storia claustrofobica con lei? dipende da qualcosa?". Un etero stanco della propria ragazza la riempie di corna al massimo, non desidera altri uomini.
Dovresti almeno cominciare a visualizzare il problema, per poterlo risolvere. Ti poni dei dubbi sulla tua sessualità ma non vedi le difficoltà che hai ad accettarla. Non riconoscere valore affettivo ai rapporti omo può essere uno dei tanti modi per prendere le distanze da cose che non si condividono fino in fondo.

Sull'ultimo punto penso che dal fatto che tu non voglia rapporti penetrativi non sia ricavabile nulla, esistono tantissimi gay cui non piacciono e non la vivono affatto come un problema. La sessualità deve essere vissuta in modo spontaneo senza che ci siano forzature di alcun tipo. Le cose vengono da sole e non c'è niente che non ti convinca che tu debba sentirti in obbligo di fare. E' probabilmente il "problema" più che nel rapporto fisico è nel tipo di storia che vivi. Almeno questo sembra il disagio che metti in luce tu stesso. Per cui sull'ultimo punto mi trovi pienamente d'accordo. Un rapporto è una relazione piena sessuale e affettiva.
Anche l'aspetto più importante di questa faccenda lo dici da solo. Si! "E' sempre la "tessa storia". Non credere che se anche tu fossi gay, perciò stesso appena provi una relazione con un uomo tutto per miracolo si aggiusta. A parte le maggiori difficoltà oggettive che non semplificano di certo la vita, ti accorgerai che le tue risposte alle situazione e i tuoi tentavi di costruire la relazione restano gli stessi, insieme ai problemi che si pongono restano gli stessi. Ho scritto tanto, ma volevo solo farti notare le cose che leggendo mi hanno colpito e poco più, non so nemmeno dirti quanto ti sia stato utile.
Un abbraccio

falco23
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Re: non è Semplice ma non è Difficile (L'attrazione)

Messaggio da falco23 » venerdì 2 dicembre 2011, 2:39

ciao boy, tengo a precisare innanzitutto che non è stato capito totalmente ciò che volevo trasmettere con quei miei due post.
per quanto riguarda la mia ex lei (la storia è terminata 8 mesi fa), preferisco non usare nomi veri o falsi che siano, perchè non lo reputo necessario ne giusto. i postumi di quella storia c sono ancora e ne sono consapevole.
per qnt riguarda invece il fatto dell'attrazione verso un ragazzo, l'impulso di natura sessuale c'è ed è evidente ma è accompagnato da un coinvolgimento d tipo 'mentale' (se così è giusto definirlo) e non amoroso o sentimentale...per ora.

[tempo fa ho incontrato un amico che frequentava la mia stessa scuola che m ha confidato d essere omosessuale, nonostante fosse un bellissimo ragazzo, molto particolare ed interessante fisicamente, non ne sono stato per niente attratto. non m piaceva nulla d lui, a tratti non riusciva a mettere nemmeno una parola affianco all'altra, non m piacevano i suoi modi, i suoi ragionamenti e con lui non si potevano nemmeno affrontare determinati tipi d discorsi.]

in generale sono un tipo che cerca sempre di distinguere le emozioni anche se 'simili'. credo che il voler bene e tenerci ad una persona, sia molto diverso dall'amare. nel concetto d'amore, a mio parere, ci sono delle componenti molto forti, più delicate, le quali appunto t fanno dire IO LO/A AMO
se provo a capire i motivi della mia bisessualità, non vuol dire che non accetti il fatto d esserlo. è insito nel mio carattere il voler sempre analizzare e 'violentare' un'emozione o qualcosa che m accade, (motivo per il quale la storia cn la mia ex l'ho portata alle lunghe, dovevo capire veramente ed essere sicuro se le cose potevano andar bene o no, le ho provate tutte, pensavo C DEVO SBATTERE LA TESTA, QUANDO SI ROMPE POI NON CI SARà PIU NIENTE. c tenevo da morire a lei, la amavo)

l'affetto...bhè credo che arrivato un punto della propria vita, chiunque cerchi un'altra forma d affetto. i miei genitori m hanno dato un buon esempio d coppia (se vogliamo riferirci all'accezione freudiana o cmq psicoanalitica), unita anche nei momenti d vero dolore. ma forse tu giustamente (o forse no) penseresti 'figurati se puoi dire il contrario', ma t garantisco che è così.

posso dire fermamente che vivo molto tranquillamente l'attrazione verso il mio stesso sesso, e posso anche garantirti che la mia prima esperienza omosessuale non ha avuto (o meglio non ha) un'impronta solo sessuale.
non sono qui per dichiarare il bene che voglio a questo ragazzo o quanto realmente possa tenerci.
m piace questo forum perchè c'è tanto confronto anche se non reale.
per quanto riguarda la prima volta che sono stato attratto da quel mio amico invece, è vero forse leggendo quelle righe, colpisce d più proprio perchè ha colpito d più anche me nella realtà, magari maggiormente della mia prima esperienza diretta con un ragazzo.

riguardo alla componente 'sesso'...credo che sia un fattore da vivere con la massima serenità e credo che la penetrazione non sia poi così necessaria in un rapporto omosessuale (ovviamente s parla per entrambe le parti). poi ogni individuo e soprattutto ogni coppia vive tutto ciò diversamente.

in definitiva credo che i rapporti in generale, omosessuali o eterosessuali, siano complicati, e che bisogna saperli coltivare col massimo rispetto per l'altro

SALUTE :D

barbara
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Re: non è Semplice ma non è Difficile (L'attrazione)

Messaggio da barbara » venerdì 2 dicembre 2011, 9:55

Interrogarsi credo sia un bene, purchè le domande o le analisi impediscano di vivere, ma non mi pare che sia il tuo caso, Falco23.
Si legge da più parti che la bisessualità , se fosse questa una condizione che ti appartiene, porta nella vita di una persona un senso di incertezza e di inquietudine, col quale è necessario convivere.
Ma potrebbe invece darsi che il tuo interrogarti provenga dal tuo modo di essere , a prescindere dall 'orientamento sessuale.
Ad esempio ti chiedi se amiamo per affermare la nostra identità, se l'amore sia in effetti l'unica esperienza che veramente ci fa sentire importanti per noi stessi.
E' una bella domanda . Infatti è così bella che non ti risponderò :lol: Anche perchè....chi lo sa? :mrgreen:
Dunque, poichè sapere è sapere di non sapere, possiamo dire di essere molto sapienti su questo argomento io e te. :mrgreen:
Sai nella vita credo sia a volte più importante farsi delle domande che chiudere il discorso con delle risposte.
Forse vorresti un equilibrio tuo, a prescindere dalle relazioni affettive che puoi avere. Tutti noi lo vorremmo in effetti, per non essere condizionati dall'affetto degli altri o dalla mancanza di questo affetto.
Sull'attrazione ho trovato molto tenero quello che scrivi sul potere che ha il sorriso degli altri, il movimento delle labbra mentre parlano , insieme alle cose che dicono. Ognuno di noi nell'esplorare la realtà è colpito da dettagli differenti che possiamo vedere , sentire , intuire. Per alcuni è fondamentale l'odore dell'altra persona ad esempio. per altri lo sguardo. Per te conta molto che abbia qualcosa da dire. In fondo ricerchiamo una sintonia, un simile nel quale riconoscerci. Per te prima c'è l'intesa e poi il sesso. Questa , si dice, è soprattutto una prerogativa femminile, ma sono contenta di constatare sempre più spesso che non è vero. :)

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Re: non è Semplice ma non è Difficile (L'attrazione)

Messaggio da progettogayforum » venerdì 2 dicembre 2011, 11:30

Ciao falco23,
non avevo letto i tuoi ultimi post e posso dirti che mi colpiscono molto, hanno una solidità e una serietà piuttosto rara. Parto dalla fine, i rapporti penetrativi. Tieni presente che la maggioranza delle coppie gay giovani (circa il 60% delle coppie sotto i 30 anni) non pratica queste cose, a parte il rischio aids molto più consistente, non le pratica perché non le sente spontanee, circa il 20% le pratica con una forzatura perché uno dei due partner le pretende e l’altro si adatta, circa il 20% invece le pratica in modo spontaneo e condiviso anche se quasi mai a ruoli fissi. Nessuna cosa di per sé è giusta o sbagliata, quello che non ha senso sono le forzature, che, alla lunga, provocano la crisi del rapporto.
Capire se tu sia realmente bisessuale o se tu stia passando per una fase di emersione della tua omosessualità non è facile ma resta il fatto che hai della omosessualità una visione molto seria che integra affettività e sessualità e l’integrazione di questi due caratteri è il segno della vera maturità affettiva. Parli della presenza fisica di un ragazzo in modi lirici e molto belli, e questo significa che la tua componente gay molto difficilmente è una omosessualità di fuga da rapporti etero troppo stretti, in sostanza nel modo che hai di affrontare un rapporto con un ragazzo hai l’anima del gay anche se questo non vuol dire che tu sia gay al 100%, c’è un altro elemento che può servire a chiarirsi le idee ed è l’orientamento della masturbazione, se fosse tuttora, in parte almeno, in chiave etero, sarei portato a pensare a una forma di bisessualità, in caso contrario parlerei di emersione di una dimensione gay che poi tenderà a stabilizzarsi.
P.S. Attenzione, per carità, sesso solo e sempre protetto.

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Re: non è Semplice ma non è Difficile (L'attrazione)

Messaggio da falco23 » venerdì 2 dicembre 2011, 13:27

ciao project, l'orientamento della masturbazione, come anche i sogni che spesso ricordo d'aver fatto, è rivolto sia a ragazze che a ragazzi...infatti è un pò inquietante! ma questo non mi dispiace, anzi...
posso però dirti che trovo più eccitante fantasticare su esperienze con ragazzi che l'opposto, bho forse perchè lo vedo nascosto e quindi più eccitante! infatti nelle poche volte che ho sognato un ragazzo, entrambi avevamo il timore d essere 'scoperti' ma continuavamo lo stesso! questa è una componente che m attira troppo!

Alyosha
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Re: non è Semplice ma non è Difficile (L'attrazione)

Messaggio da Alyosha » venerdì 2 dicembre 2011, 19:39

falco23 grazie per la risposta. Da quello che scrivi noto anch'io tanta serietà
riguardo alla componente 'sesso'...credo che sia un fattore da vivere con la massima serenità e credo che la penetrazione non sia poi così necessaria in un rapporto omosessuale (ovviamente s parla per entrambe le parti). poi ogni individuo e soprattutto ogni coppia vive tutto ciò diversamente.

in definitiva credo che i rapporti in generale, omosessuali o eterosessuali, siano complicati, e che bisogna saperli coltivare col massimo rispetto per l'altro
Io non posso che essere d'accordo con quello che scrivi a trovarne di gente che abbia le idee così chiare su ci che vuole da una relazione sul serio a prescindere dal tuo orientamento sessuale).

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