Sono troppo confuso

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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Incomprimix
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Sono troppo confuso

Messaggio da Incomprimix » venerdì 24 febbraio 2017, 17:35

Ciao a tutti, sono un ragazzo di 20 anni e a quest'età penso di aver un po` maturato e indagato su me stesso (più o meno).
Non sono mai stato fidanzato e né mai aver avuto esperienze sessuali, né con ragazzi né con ragazze.
Ho provato in passato innamoramenti sia per ragazze sia per ragazzi.
Nell'adolescenza mi masturbavo pensando alcune volte a quel "mondo" altre volte all'altro.
Da 3 anni a questa parte mi masturbo vedendo solo filmati gay.
Il fatto è che ormai sono certo che dal punto di vista sessuale mi eccita molto di più il desiderio di un rapporto con un ragazzo che con una ragazza.
Provo fascino e attrazione sessuale verso dei bei ragazzi, ad esempio sul tram o in qualunque posto.
E su questo ho accettato. Sono un ragazzo attratto sessualmente da altri ragazzi.
D'altro canto se vedessi la mia vita futura io riesco a vederla con accanto una donna. Una donna con cui condividere una vita intera, che sposerò, che sarà la madre dei miei figli.
Ecco, se devo immaginarmi in un rapporto sessuale mi ci vedo con un ragazzo se condivisione di vita con una ragazza.
Penso di esser certo che pensi questo non perché frutto del quadro di anni della società ma perché lo sento come desiderio di protezione verso quella che sarà la compagna di una vita.
Mi trovo spesso a scambiare sguardi con alcuni ragazzi e provare un desiderio sessuale, ma non nascondo che alcune volte mi capita di scambiare sguardi e sorrisi (alcune volte ricambiati) con alcune ragazze... Ma la mia timidezza e riservatezza non mi ha mai permesso di espormi.
Tutto ciò mi mette in confusione.
Ciò si aggiunge al fatto che non mi piace indossare un'etichetta gay o etero. Sarà che vedo le persone non in quanto tali ma in quanto anime che si incontrano e me ne frego del genere sessuale. Però la carne è carne ed ultimamente l'attrazione sessuale è solo verso il genere maschile, anche se condivido ancora il pensiero del mio futuro con una compagna e non un compagno.
Ponendo di affibbiarmi l'etichetta che a me non piace, per voi sono gay, etero, bisessuale???
Come posso sbilanciarmi considerando il mio carattere?
Sarebbe il caso di sbilanciarsi per entrambi i "mondi" per capire di più?
E nel caso di rapporti con ragazzi essendo più difficile uno scambio di conoscenza, come posso capire se chi ho davanti a me prova un interesse che potrebbe andare oltre l'amicizia?
Sarò lieto di ricevere le vostre risposte e di rispondere a vostre domande che vi permetteranno di capirne più sulla mia identità sessuale

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progettogayforum
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Re: Sono troppo confuso

Messaggio da progettogayforum » venerdì 24 febbraio 2017, 20:13

Ciao, provo a darti una risposta, da prendere ovviamente con beneficio di inventario. Parto dalla fine del tuo ragionamento per percorrerlo al contrario.
Immaginati, in concreto, con accanto una “compagna di vita”, cioè una donna da amare, o meglio una moglie, con la quale condividere l’intimità sessuale in modo esclusivo. Amare una donna significa forse anche scambiare sguardi, ma, credimi, significa anche e soprattutto ben altro. Un matrimonio non è una simpatia ma è un vincolo estremamente rigido, tutelato dalla legge in una forma quasi contrattuale. Se leggi le ultime statistiche dell’Istat troverai che ormai la metà dei matrimoni finisce col divorzio o con la separazione, e questo accade anche quando ci sono figli e anche quando alla base del matrimonio c’era una fortissima attrazione non solo affettiva ma specificamente sessuale tra i coniugi. Una coppia etero ha una vita sessuale, che è un elemento fondamentale della relazione matrimoniale, tanto più quando si tratta di coppie giovani. Pensi realmente di poter vivere per tutta la vita una relazione sessuale, oltre che affettiva, basata sulla esclusività della sessualità etero? Ma aggiungo un’altra cosa fondamentale, una compagna di vita che ti sposa deve capire chi sta sposando, cioè deve rendersi conto di sposare un uomo che ha una sessualità completamente o quantomeno prevalentemente gay. Credimi, ben poche donne accetterebbero un matrimonio su questa base, e pensare al matrimonio pensando di ingannare la propria compagna su una questione tanto fondamentale, significa strumentalizzarla per delle finalità che non sono condivise, cosa assolutamente inaccettabile.
La domanda è una: pensi realmente di potere essere felice e di poter fare felice la tua compagna con una partecipazione sessuale parziale, ammesso e non concesso che quella partecipazione ci sia. Nota bene che non si tratta di arrivare ad avere un rapporto sessuale con una donna, cosa che accade a circa un terzo dei ragazzi che poi finiscono per considerarsi gay in modo esclusivo. Il matrimonio è un vincolo pesante anche per un etero oggettivamente innamorato per la sua ragazza, ma per un ragazzo come te, pensi veramente che sia una cosa possibile? Francamente non lo credo. Conosco tanti gay sposati, erano tutti ragazzi che pensavano di potersi adattare alla routine matrimoniale, e si sono resi conto soltanto dopo, che obbligarsi a vivere sempre e solo una sessualità che non è la propria o che lo è solo molto parzialmente, significa chiudersi in una trappola e, quello che è peggio, rovinare la vita di una ragazza che potrebbe trovare un ragazzo veramente innamorato di lei.
Facciamo un passo indietro: se pensi ad un futuro di coppia lo pensi con una ragazza e non con un ragazzo, evidentemente hai un’idea di coppia in cui la sessualità è un elemento marginale, ma la realtà è molto diversa. Non pensare al matrimonio come al Paradiso terrestre, è una istituzione che “può” (con tutti i se e i ma del caso) andare bene per un etero. Ma per uno che ha una sessualità prevalentemente gay è al massimo un modo di facciata di corrispondere a delle attese sociali. Hai imparato che amare le donne è una cosa bella e amare i ragazzi è una cosa disdicevole, indubbiamente per un etero è così, ma per un gay non è così. Tu dici che non hai mai provato un trasporto affettivo per un ragazzo, ok, ma hai mai conosciuto seriamente dei ragazzi gay? Hai mai avuto degli amici gay seri? Se li avessi conosciuti da vicino, penso, molti pregiudizi sarebbero caduti. Un ragazzo gay è un ragazzo come tutti gli altri, non è un oggetto sessuale, è una persona, con le sue debolezze, i suoi problemi, le sue fragilità. In un rapporto di coppia gay c’è ovviamente anche la sessualità ma non c’è solo quello, c’è una dimensione affettiva profonda per la quale si condivide una vita e, nella stragrande maggioranza dei casi, lo si fa senza nessun vincolo giuridico, cioè lo si fa perché lo si vuole fare.
Facciamo un altro passo indietro. Tu pesi che la sessualità sia qualcosa di separabile dall’affettività? No! La sessualità è una forma di affettività profonda, al confine tra la dimensione psicologica e quella fisiologica, ma proprio perché la sessualità ha una base fisiologica sostanziale, essa non può subire condizionamenti di tipo culturale e ambientale e quando si esprime dice la verità su ciò che un individuo desidera, l’affettività molto disincarnata si presta invece benissimo ad essere plasmata e condizionata da situazioni ambientali e culturali e dai comportamenti socialmente più comuni. In altre parole, su un interesse sessuale profondo può crescere certamente una dimensione affettiva seria, mentre su una base affettiva molto spiritualizzata e disincarnata è molto improbabile che possa crescere un interesse sessuale autentico.
Nel manuale di Progetto Gay “Essere Gay” si insite sul fatto che le fantasie che accompagnano la masturbazione sono l’indice fondamentale dell’orientamento sessuale e che per parlare di bisessualità in senso proprio la masturbazione deve essere dedicata ad entrambi i sessi, anche se in proporzioni diverse. La masturbazione non è soggetta a controllo sociale, come invece lo è a vita di coppia, e proprio per questo esprime il vero oggetto dell’interesse sessuale di un individuo e aggiungo che quell’interesse sessuale è l’elemento fondamentale anche di un rapporto affettivo di coppia.

Incomprimix
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Re: Sono troppo confuso

Messaggio da Incomprimix » venerdì 24 febbraio 2017, 22:49

Ti ringrazio per la risposta che mi ha dato modo di riflettere.
Hai assolutissimamente ragione, non voglio rovinare (perché poi questo si tratta) la vita di una ragazza non riuscendo poi a reggere la pesantezza di un "vincolo" matrimoniale a causa di un non-trasporto sessuale.
Il punto è che pensavo che non avendo mai avuto esperienze il trasporto sessuale verso una ragazza non ci sia stato, ma per il semplice fatto di non aver avuto esperienze.
Però lo stesso non è accaduto verso i ragazzi, di cui nutro un'attrazione e non essendoci verso una ragazza, il dado è tratto.
Per me accettare questo non è nulla di male, anzi forse ho avuto più conferme di me.
Devo forse fare un cambio di ottica verso a come ho sempre immaginato il me del futuro.
Devo però capire se potessi essere in grado di mantenere un sentimento stabile con un ragazzo o se vedessi poi tutto come un peso, soprattutto la condivisione di una vita insieme.
Ripensero` un po` di più su di me e sul fatto che forse come tu mi hai fatto notare, senza accorgemene, vedevo nel maschio un oggetto sessuale piuttosto che una persona da riempire d'affetto

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agis
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Re: Sono troppo confuso

Messaggio da agis » sabato 25 febbraio 2017, 13:56

progettogayforum ha scritto: Facciamo un altro passo indietro. Tu pensi che la sessualità sia qualcosa di separabile dall’affettività? No! La sessualità è una forma di affettività profonda, al confine tra la dimensione psicologica e quella fisiologica, ma proprio perché la sessualità ha una base fisiologica sostanziale, essa non può subire condizionamenti di tipo culturale e ambientale e quando si esprime dice la verità su ciò che un individuo desidera
Ed allora, a proposito di passi indietro, perché non farne un altro ancora? Se tu fossi sessualmente il mio tipo e, però, non mi corrispondessi nei miei personali desideri, avendone io le possibilità fisiche o materiali potrei sempre concepire il proposito di prenderti con la forza e contro la tua volontà. Giuridicamente un fatto di questo tipo è chiamato stupro ed ha ovviamente rilevanza penale. Delitti di questo tipo vengono, molto opportunamente a mio avviso, in quanto in totale coerenza su un piano semantico, definiti nella lingua italiana:

delitti a sfondo sessuale

Tu hai mai visto come si accoppiano lombrichi e lumache? ^_^

Il sesso è categoriale ed in quanto categoria estremamente semplice. Potremmo definirlo anche primordiale nella misura in cui è condiviso da specie che, a torto o a ragione, ci si è dilettati a definire "inferiori" e separato comunque dall'affetto anche in noi umani già su un piano semantico. Se fosse sempiicemente assimilabile all'affetto, molto banalmente, non avremmo bisogno di due parole differenti per esprimere a livello mentale una singola coppia significante/significato.
Ciò detto, naturalmente, nulla esclude che una fruizione sessuale delle varie forme di affettività sia sempre possibile e, di fatto, concretamente praticatissima in sede di elaborazione consecutiva ma la tua convinzione è, appunto, molto banalmente smentita dal fatto che io potrei in linea teorica scoparti contro la tua volontà esercitando una pulsione sessuale individuale svincolata da qualsivoglia affettività.
E' una situazione che nel tuo ultimo lavoro descrivi tu stesso a livello episodico.
Ed allora, con te stesso, cerca di essere almeno coerente.
Ciao ^_^

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Geografo
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Re: Sono troppo confuso

Messaggio da Geografo » lunedì 27 febbraio 2017, 17:18

Ciao Incomprimix,
questo è un argomento che è comparso molte volte in questo forum e, come dico ogni volta, è interessante notare come spesso si faccia una scissione tra l'ambito affettivo e quello sessuale. Molti ragazzi riescono tranquillamente ad innamorarsi di donne e a rimanerne affascinati, poi però non solo non riuscirebbero ad avere un rapporto sessuale con loro (o meglio, non è che uno è impotente, ma insomma farebbe fatica ad approcciarsi sessualmente con delle ragazze), ma le ragazze proprio non fanno parte delle proprie fantasie masturbatorie. Detto in maniera terra terra, quasi come se fosse una formula matematica, sono quindi le nostre fantasie masturbatorie che ci comunicano qual è il nostro orientamento sessuale, tutto il resto è fuffa.
Considera che secondo me l'attrazione che un ragazzo gay possa provare o aver provato per le donne, secondo me nella stragrande maggioranza dei casi è dovuto al fatto che viviamo, fin da quando nasciamo, in una società che spinge all'eterosessualità, che rimane l'unico punto di riferimento. È anche normale quindi che tu possa avere il desiderio di essere padre o che qualche volta tu rimanga incantato da qualche ragazza ma, insomma, secondo me rimangono cose assolutamente astratte che fin da piccolo ti son state inculcate.
E dato che, perdona la ripetizione, non voglio rimanere nell'ambito di qualcosa di astratto, ti racconto un'esperienza personale, che a volte vale più di mille parole. Ultimamente c'è una ragazza veramente molto carina che mi viene dietro, oltre al fatto che è molto conosciuta tra noi coetanei e quindi è una ragazzetta anche considerata "importante" a livello sociale in quanto molto apprezzata ed ambita. Stavo pensando di invitarla ad uscire, più per il fatto che ne fossi affascinato (ma ripeto, affascinato, non attratto, in quanto sono gay, penso non ci sia bisogno di dirlo!), ma poi penso: sì, la invito ad uscire, magari scappa un bacio, ma poi? Si fermerebbe lì, dato che dopo mi verrebbe tutto molto forzato, non riuscirei a mantenere la relazione e nemmeno da un punto di vista sessuale. Ma poi, voglio davvero uscire con lei? O forse è perché in questo modo posso mostrare ai miei coetanei che mi sono messo con questa ragazza?
Insomma, quello che ti voglio dire è che è inutile girarci attorno se tanto ti piacciono i ragazzi.
Vedrai che oltretutto a livello affettivo si sta anche meglio tra due ragazzi, forse per vicinanza caratteriale. So che può sembrare una stupidaggine, ma questo per farti capire il paradosso della società, che ci spinge affettivamente al sesso opposto quando poi, secondo me, con lo stesso sesso a me verrebbe più spontaneo immaginare una relazione affettiva.
In questo forum un po' tutti ci siamo passati ad avere l'innamoramento per una ragazza, io ho smesso di innamorarmi di ragazze verso la seconda/terza media, e a quel punto non ho più scisso l'attrazione sessuale con quella affettiva. Ricordati che quest'ultime devono sempre essere un tutt'uno.

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agis
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Re: Sono troppo confuso

Messaggio da agis » lunedì 27 febbraio 2017, 21:08

Geografo ha scritto: In questo forum un po' tutti ci siamo passati ad avere l'innamoramento per una ragazza, io ho smesso di innamorarmi di ragazze verso la seconda/terza media, e a quel punto non ho più scisso l'attrazione sessuale con quella affettiva. Ricordati che quest'ultime devono sempre essere un tutt'uno.
Molto comunque fa piacere il fatto che anche tu abbia rilevato la scissione dei due momenti Geo ^_^. Certo la sovrapposizione dell'atteggiamento sessuale con quello affettivo sembrerebbe un ingrediente di sicuro successo in tutti i campi dell'orientamento sessuale per una relazione di lungo termine. A questo, vista la natura anche contrattuale delle relazioni che ci si convinca ad ufficializzare, si sovrappongono ulteriori aspetti che qui sembrerebbero anche a me decisamente off topic anche se, in fin dei conti, in una certa misura, Incomprimix ne fa cenno con questa cosa della madre dei suoi figli e via dicendo. Come sempre non dedicherei alcuna energia mentale al problema di un labeling che, fortunatamente, non piace a te per primo Incomprimix anche perché il tipo di fruizione sessuale dei ragazzi che caratterizza le tue fantasie erotiche è rimasto per ora nel tuo privato e, per quel che mi riguarda, (così Geo non si preoccupa) può tranquillamente continuare a rimanerci :lol:
A mio avviso, visto che la monogamia stretta è sostanzialmente un condizionamento, seppur potente, di tipo sociale, il porno presenta molte situazioni non monogamiche che si attagliano a ed esprimono in senso tematico possibili attitudini condivise delle fantasie sessuali.
Per cui in sostanza Incomprimix, più che chiederti e chiederci come potresti etichettarti con un'etichetta che, alla fine, lascerebbe il tempo che trova, potresti innanzi tutto cercare di riconoscerti per quelli che sono i tuoi specifici piaceri e le tue specifiche pulsioni e, poi, andare alla ricerca di qualcuno/a che le possa apprezzare in modo complementare e corrispondente per un proficuo e soddisfacente scambio di complementari esperienze ^_^.

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