Dove sbattere la testa!?

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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argo
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Dove sbattere la testa!?

Messaggio da argo » martedì 8 maggio 2012, 22:57

Ciao a tutti,

mi sono iscritto a PG da poco... tempo di sistemare e di rendere 'scrivibili' un po' di idee - che ultimamente si rincorrono come non mai - e mi ritrovo a scrivervi un po' di me, anche se - purtroppo - non penso che dirò cose molto diverse dalle molte esperienze che ho leggiucchiato qua e là in questi giorni.

Ma mi rendo conto di aver sempre più bisogno di raccontare a qualcuno (sebbene solo virtualmente, ahimè) quello che sento circa il mio orientamento sessuale e, soprattutto sentimentale (ammesso che poi le due cose siano separabili, mah...). Anche perchè ho (ormai) 26 anni e il fatto di non avere alcuna certezza mi spaventa non poco.

Comunque, iniziamo... e ringrazio anticipatamente chi avrà la voglia e la pazienza di legger(mi)... Come ho detto sono un ragazzo di 26 anni, laureando con un po' di ritardo ma ce l'ho fatta! ahahah, una bella famiglia a cui sono molto legato, amici con i quali esco, un cane e un gatto ahahah... ok ora la smetto... insomma, un quadro che da fuori è del tutto normale.

Da fuori appunto. Perchè nella mia testa (e quindi da dentro) non va per niente bene, anche se, caratterialmente, sono sempre stato piuttosto bravo a fingere, a costruirmi attorno una normalità che tanto desidero e che ora vedo sempre più lontana man mano che mi rendo conto di una cosa che, almeno inconsciamente, ho sempre saputo: di non essere completamente etero.

A livello fisico (come immaginazione e non) ho provato in passato attrazione per delle ragazze ma fondamentalmente non sono mai riuscito ad approcciarmi a loro più di tanto: ho sempre dato colpa alla mia - maledetta - timidezza. Non che sia un malato sociale, ma è un lato del mio carattere che riconosco e che, se potessi, cambierei volentieri.

Allo stesso tempo però l'attrazione nei confronti del mio stesso sesso c'era. Un'attrazione che mi sono sempre impegnato - più o meno consapevolmente non lo so (ci vorrebbe uno psicologo!) - ad eliminare e reprimere in maniera sistematica: "a me piacciono le ragazze" mi ripetevo (e in parte mi ripeto) e l'idea di essere omosessuale mi faceva (e in parte mi fa) rabbrividire: era un'eventualità che non prendevo nemmeno in considerazione se non a livello di pura fantasia sessuale.

E' ormai da più di un anno che penso regolarmente a questa mia situazione e se prima facevo di tutto per non badarci troppo (...prima o poi 'passerà'), ora non passa giorno che non ci pensi...

E la fantasia mi ha spinto ad iscrivermi ad una chat/sito di incontri gay. Ero e sono consapevole che il 99% degli iscritti a questi siti cerca esclusivamente divertimento... la cosa mi lasciava un po' titubante però poi mi son detto (mentendo a me stesso): "infondo la mia è una pura e semplice fantasia sessuale e allora provo, mal che vada non mi piace".

Al di là dell'unica conoscenza che ho fatto (e che non mi è ovviamente dispiaciuta) sono rimasto colpito di una cosa che probabilmente vi sembrerà banale, ma a me ha fatto riflettere: nell'incontrare e nel provare interesse fisico non ho avuto quella difficoltà che avrei avuto nell'approciarmi con l'universo femminile.

Non che sia proprio nelle mie corde divertirmi con uno che ho visto poche volte (ovviamente, divertirsi usando la testa), non ne vado nemmeno troppo fiero, ma tant'è: l'imbarazzo che avrei avuto nel chiedere ad una ragazza di uscire, non c'è l'ho avuto nel rapportarmi fisicamente (e non solo) con un ragazzo.

Ma al di là di questo dato - per me non così spiacevole - la situazione non è che sia cambiata: sembrerà ridicolo, ma nonostante quello che ho fatto faccio fatica a dire la parola gay e ad abbinarla - almeno idealmente - alla mia persona! Così come ho tremendamente paura di non riuscire a trovare qualcuno da conoscere realmente, con cui confrontarsi, senza necessariamente partire da un letto (cosa che, ripeto, non è stata devastante, ma probabilmente nemmeno così costruttiva...)

Boh, ora mi fermo anche se le cose che avrei da dire sarebbero ancora molte... penso comunque che tornerò a scrivere le altre puntate della mia lunga telenovela ahahah...
Ciascuno di noi, pertanto, è come una contromarca di uomo, diviso com'è da uno in due, come le sogliole - Platone, Simposio 191d

barbara
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Re: Dove sbattere la testa!?

Messaggio da barbara » mercoledì 9 maggio 2012, 7:08

Ciao Ergo, la tua esperienza , come avrai letto, è molto simile a quella di altri ragazzi. In particolare questo ritardo nell'accettazione è frutto fondamentalmente dell'omofobia , che rende alla persona omosessuale "inaccettabile" la propria condizione. Così inaccettabile da non poter essere ricompresa come possibilità . Quindi si ha inizialmente la negazione e poi la repressione. E' necessario ripercorrere all'inverso questa strada per ritrovare le tracce del proprio orientamento sessuale per come è. Ed è ciò che stai facendo tu. Tornando indietro stai incontrando di nuovo i pregiudizi che accompagnano la visione eterosessuale dell'omosessualità, che sono ad esempio il vederla come una perversione e come una attitudine esclusivamente sessuale.
Solo quando avrai superato queste convinzioni e sarai arrivato alla vera realtà omosessuale , che è affettività e incontro con l'altro, allora potrai concederti di sentirti gay. Per molti ragazzi ciò ha coinciso con la prima "cotta" nei confronti di un ragazzo . Le emozioni dell'innamoramento sono così forti da fare piazza pulita di molte impalcature che ci portiamo dietro e che derivano da un'educazione sessuale poco rispondente ai bisogni affettivi profondi di ognuno di noi.
Che il tuo viaggio continui sereno! Sappi che stai andando incontro a una nuova vita, a un mondo tutto per te , che è appena dietro l'angolo :)

Alyosha
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Re: Dove sbattere la testa!?

Messaggio da Alyosha » mercoledì 9 maggio 2012, 8:58

...Contro un muro!? :lol:. Ok battuta pessima, ma dovevo scriverla per forza :P.
Caro argo non posso fare a meno di farti notare che sei in una fase di passaggio. Concludere un percorso unviersitario è una fase importante, chiudere con la dimenzione colleggiale dello studio e affacciarsi alla dimenzione lavorativa non è robba da poco, sopratutto di questi tempi. Sono snodi delicati in cui uno rischia di restarci ingarbuiato, perché crede di snodare la matassa e invece finisce solo per tirare più giù il garbuglio. E' molto significativo che è esattamente in questa fase che riproponi il problema, infondo noto già da tempo della tua sessualità e che proprio in questa fase vorresti tentare un approccio più maturo e consapevole. Già questo è molto importante. Purtroppo la questione delle chat è molto delicata, non c'è da essere puritani o improntare discorsi moraleggianti, per cui non c' granché di cui vergognarsi. Vedi tu stesso però che nei fatti non è una soluzione da nessun punto di vista. Non serve a chiarire il proprio orientamento sessuale, non serve a confrontarsi e probabilmente non serve nemmeno a trovare relazioni. Un noto principio clinico stabilisce che ciò che è inutile può solo essere dannoso, vale a dire stabilito che non arreca vantaggio l'unico risultato che può dare è o nullo o perfino dannoso.
Sicuramente hai verificato l'estenza di un desiderio sessuale verso gli uomini, desisderio che si verificava già da solo, hai rotto il ghiaccio per così dire, ma una cosa è tentare un approccio diciamo così meccanico, altra cosa è entrare dentro una relazione, cosa nient'affatto semplice, dato che come dici tu stesso in realtà devi ancora risolvere questioni d'accettazione.
Per quello che scrivi non credo ci siano problemi di percezione dell'orientamento, sai di essere gay. Altra cosa ovviamente è accettarlo. Che consiglio darti? Concentri sulla laurea e cercati un lavoro che il più in fretta possibile ti tiri fuori dalla famiglia, renditi autonomo e indipendente. L'indipendenza affettiva è la prima cosa da conquistare, il resto verrà da sé. Stai già entrando nel mondo omosessuale in modo completamente diverso, vedrai che piano piano troverai le tue soluzioni. Nel frattempo confrotarsi con persone che vivono esperienze simili a le tue, continuo a avederla come l'unica via reale per l'emancipazione e l'accettazione di sé.
Un abbraccio.

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Re: Dove sbattere la testa!?

Messaggio da riverdog » mercoledì 9 maggio 2012, 12:16

argo ha scritto:faccio fatica a dire la parola gay e ad abbinarla - almeno idealmente - alla mia persona!
Penso sia questione di tempo, il tuo cervello è così abituato a collegare quel termine a qualcosa di dispregiativo, o che non pensi ti possa rappresentare, che non lo senti tuo.
Ma non è un gran problema.... basta fare chiarezza, e magari pensarsi semplicemente 'attratto sessualmente/affettivamente da un'entità di sesso maschile'.... magari ti fa meno effetto!! ;)
Comunque, personalmente non ho problemi di accettazione, anche perché dal mio 'anno zero' è trascorso un po', eppure faccio anch'io ancora fatica ad abbinare spontaneamente a me stesso quel termine -che di fatto non mi piace- invece 'omosessuale' mi sembra proprio una parola bellissima!! ....sarà perché questo termine non viene utilizzato, a differenza del precedente, a mo' di insulto?! :roll: Mah.... non so.... ma non mi sembra una questione così impellente! ;)
argo ha scritto:Così come ho tremendamente paura di non riuscire a trovare qualcuno da conoscere realmente, con cui confrontarsi, senza necessariamente partire da un letto
Ma noo, tranquillo!
Benvenuto Argo!!

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Nemo
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Re: Dove sbattere la testa!?

Messaggio da Nemo » mercoledì 9 maggio 2012, 16:32

Ciao argo!!!! Mi sembra di aver aver capito che hai raggiunto la consapevolezza di essere gay, e quindi ora stai iniziando il percorso di accettazione. Dalla mia esperienza, ne ricavo che questo percorso è parecchio lungo, probabilmente è per questo che all'inizio non si riesce nemmeno a pronunciare la parola gay, a me ad esempio rimaneva in gola e non usciva!! Ovviamente ogni persona è diversa io ci ho messo dieci anni ad accettarmi quasi completamente, le paure sono tante, i dubbi non ne parliamo. Purtroppo in questa società dove l'eterossessulità è normata è ancora più difficile. A me all'inizio ha aiutato la visione di film a tematica (ovviamente non pornografici) e la lettura di libri, che raccontano le problematiche dei ragazzi che si scoprono omossessuali, potrai vedere che sono molto simili alle nostre. Ho scoperto inoltre che ci sono alcuni servizi che ci possono accompagnare nel nostro percorso, che resta cmq individuale. Stai tranquillo che con il tempo riuscirai a raggiungere il tuo equilibrio e a capire che non importa se amiamo un uomo o una donna l'importante e essere felici e rendere felici!! Buona fortuna!! :-)
Nemo.
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Re: Dove sbattere la testa!?

Messaggio da argo » mercoledì 9 maggio 2012, 17:14

boy-com ha scritto: E' molto significativo che è esattamente in questa fase che riproponi il problema, infondo noto già da tempo della tua sessualità e che proprio in questa fase vorresti tentare un approccio più maturo e consapevole
Ciò che mi fa star male e riflettere è proprio questo: assodato che 'fisicamente' provo attrazione per il mio stesso sesso, non riesco per mancanza di possibilità a conoscere veramente una persona. Come ho già scritto so bene che il 99% delle persone iscritte ad una chat/sito di incontri cerca, appunto, di incontrare (sn perspicace, eh?!), però - da illuso credo - penso che ci sia qualcuno che voglia fare due passi, bersi qualcosa, parlare del più e del meno...

Ma fino ad ora nulla: maniaci, mitomani, gente di 60 che cerca ventenni, gente di 20 che cerca sessantenni (!), donne mancate (con tutto il ripetto, c'è posto per tutti, ma proprio non ne condivido il comportamento)... razionalmente so che non si può fare di tutt'erba un fascio, ma pensando a questi 'tipi' cado decisamente in depressione...

Con pochi, poi, qualche contatto verbale e mentale l'avevo stabilito perchè sono straconvinto che rapportarsi con una persona omosessuale mi farebbe capire che non ho a che fare con un alieno, e farebbe accettare anche la mia persona a me stesso (un po' contorto ma fila)... Con un ragazzo in particolare che, in quella giungla, mi sembrava decisamente normale... ecco, per uno 'normale' che mi sembrava di aver conosciuto, non mi ha mai voluto vedere (solo per conoscersi) perchè aveva paura di affezionarsi all'ennesima persona di merda... grazie per la fiducia...
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Re: Dove sbattere la testa!?

Messaggio da argo » mercoledì 9 maggio 2012, 17:15

Dimenticavo, grazie per quello che mi avete scritto: anche se virtualmente fa piacere cominciare a scambiare qualche idea
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Re: Dove sbattere la testa!?

Messaggio da Alyosha » mercoledì 9 maggio 2012, 18:18

I luoghi condizionano molto più che le persone che ci trovi la tipologia di incontri, per il resto insomma la descrivi meglio tu di me la situazione in quei contesti. Una cosa che non mi è mai riuscito di capire è perché la gente meno è certa del proprio orientamento sessuale, meno si è accettata e più ha fretta di arrivare al sodo. La ragione vorrebbe che le cose si cavolgessero prima ci si accetta, si impare a stare bene con se stesssi e poi si comincia a creare lo spazio per stare bene con gli altri. Devo essere sincero fino ad adesso le persone le ho incontrate nei luoghi che meno mi aspettavo e nei momenti in cui meno mi aspettavo. Tuttavia non è inessenziale predisporsi a certi cambiamenti. Non sono frasi fatte, ma sul serio succede che una persona si taglia fuori senza neanche accorgersene da posssibilità concrete di conoscere persone per poi andarsi a buttare dentro postacci. Probabilmente entrare dentro il mondo omosessuale a piccoli passi giova di più, decifrare tutto come ti sarai accorto non è ne semplice ne immediato. Trovo inutile consigliarti cosa materialmente fare, troverai pian piano le tue soluzioni, confrontarsi è una gran bella cosa e questo posto è certamente un buon inizio.

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Re: Dove sbattere la testa!?

Messaggio da Nemo » mercoledì 9 maggio 2012, 18:59

I siti per gli incontri non sono nati per stabilire amicizie o confronti :-)!! Questo vale sia per quelli omosessuali che per quelli eterosessuali! Anche io trovo difficoltà ad incontrare persone come me semplicemente da frequentare, cmq di modi seri ce ne sono!!
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Re: Dove sbattere la testa!?

Messaggio da argo » mercoledì 9 maggio 2012, 21:28

boy-com ha scritto:Una cosa che non mi è mai riuscito di capire è perché la gente meno è certa del proprio orientamento sessuale, meno si è accettata e più ha fretta di arrivare al sodo. La ragione vorrebbe che...
Beh di razionale all'inizio, per quel che mi riguarda, c'è ben poco... secondo me uno è convinto di saper gestire meglio un incontro sessuale che una conoscenza vera e propria: e quindi ti butti, convinto che si tratti solo di attrazione fisica, sperando pure che non ti piaccia per convincerti di essere etero... cosa che, puntualmente - e ovviamente - non avviene... e quindi i dubbi, le paure, ma anche la voglia di conoscere qualcuno 'realmente' aumentano...
Almeno per me è stato così.
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