GAY E ADESSO?

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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Ferro
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GAY E ADESSO?

Messaggio da Ferro » lunedì 1 giugno 2009, 22:07

Caro Project,
in primo luogo volevo dirti grazie e grazie a tutta questa piccola comunità perché mi ha aiutato a uscire da un piccolo periodo di leggera depressione (dico leggera perché so che la vera depressione è una cosa molto seria, ma per me comunque un periodo orrendo) .
Il solo fatto di leggere tante storie di persone che in un modo o nell'altro vivono la mia stessa situazione, con le stesse paure, gli stessi dubbi, mi ha reso non solo meno solo ma mi ha aiutato a sentirmi "normale".L

Veniamo a me ho 25 anni e improvvisamente da un giorno all'altro ho cominciato ad accettarmi come gay, premetto che dubbi non ne ho mai avuti e da 3 anni ho realizzato in modo certo la cosa.
Se da un lato la cosa mi ha messo in crisi (considerando anche che questo che attraverso è un periodo difficile della mia vita, a breve mi affaccerò nel mondo del lavoro e lascerò finalmente casa) e mi fa stare male, dall'altro mi sento stranamente ottimista per il futuro, sono infelicissimo ma se penso al domani mi sento esplodere di gioia ;il dichiararmi, vivere la mia sessualità, avere finalmente amicizie come me, non nascondermi e sopratutto innamorarmi.
Ho cominciato a capire di stare sulla via dell'accettazione per due cose: la prima è il fatto di parlare anonimamente in rete per me è una grande cosa (considerando che ho già frequentato la chat con il nome di Pauluke) e la seconda che pur non essendomi mai innamorato, ho capito l'amore una cosa che fino a prima non riuscivo a concepire.
Mentre prima guardavo un ragazzo che mi piaceva e finiva li, adesso noto tante cose e spesso vivo un trasporto silenzioso, intimo, ma comunque lo vivo.
Amore vero e proprio no, so di essere un sprovveduto, indifeso, vittima di quell'idiozia che ho sempre criticato e che adesso sembra avere colpito anche me 8-) .

I miei problemi sono due:
Il primo è che sessualmente sono quasi del tutto sprovveduto e questa cosa non nego che faccia aumentare i miei dubbi.
Mentre prima non mi lanciavo nemmeno in incontri per paura di avere conferme (e se mi si presentava qualche occasione la liquidavo con fare da fighetto odioso) adesso che non nè ho più bisogno, ho paura e basta.
Dici anche che non è giusto buttarsi e non c'è fretta e che tutto debba essere vissuto in modo graduale con la persona giusta ma io sono un pò stufo di aspettare e poi ho paura di non trovare mai la persona giusta.
Da una parte o paura, dall'altra mi vorrei buttare e dall'altra ancora so che hai ragione tu.........sono lacerato.

Il mio secondo problema sta nel fatto che sono totalmente bloccato nel dirlo a qualcuno, proprio non ci riesco, il solo pensiero mi imbarazza in modo assurdo.
Non dico nel dirlo ai miei (cosa che presuppone una piena accettazione che sono ancora lontano dall'avere, mi sento già colpevole e so di dargli una delusione) ma anche ad amici.
E non ho alibi, non sono credente, vengo da una famiglia normale abbastanza aperta e i miei amici so che accetterebbero la cosa con tanta comprensione scherzandoci su ( di molti mi sento quasi sicuro di questo) eppure non ci riesco.

Ho paura che questa blocco non si rimuova mai, so che già il fatto di parlarne qui è un passo ma se questi sono i tempi ho paura di non arrivare a dichiararmi mai.......

A questo si aggiunge un periodo della mia vita fatto di tante delusioni.......essere gay è veramente dura è una prova che a volte penso troppo grande per me e ho molta paura.
Adesso non so che fare e come muovermi......forse cambiare città per un pò mi potrebbe aiutare ad andare per gradi? Forse la psicanalisi sarebbe una risposta? Il tempo mi aiuterà ma vedo anche persone perennemente bloccate e io, pur comprendendo tremendamente le loro motivazioni, ho paura di esserlo anche io.......

Jek70
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Re: GAY E ADESSO?

Messaggio da Jek70 » martedì 2 giugno 2009, 0:25

Non preoccuparti che le cose si sbloccheranno. Un passettino alla volta senza fretta, non avere paura. Il passo importante lo hai fatto, il resto vien da se. :)

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progettogayforum
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Re: GAY E ADESSO?

Messaggio da progettogayforum » martedì 2 giugno 2009, 7:38

Carissimo Ferro,
ho letto il tuo post con una certa emozione. Mi piacerebbe moltissimo riuscire a trasmetterti sicurezza ed entusiasmo, si sente che sei scosso e che stai attraversando un momento non facile.
Dici di avere ottenuto con certezza la consapevolezza di essere gay da tre anni, quindi fino ai 22 anni la consapevolezza era quanto meno relativa o sistematicamente respinta. In un certo senso ti è mancata un’adolescenza gay con tutto l’insieme di esperienze di coinvolgimento sessuale e affettivo che sono tipiche di quell’età e che sono importantissime. Da una consapevolezza acquisita in modo certo a 22 anni, e comunque non senza conflitti, ti deriva l’ansia di realizzarti che si vede nettamente in quello che scrivi, l’ansia di cambiare città, di avviare un’attività di lavoro, ma anche l’ansia di vivere la tua sessualità e di dichiararti. C’è una cosa fondamentale per tutti i ragazzi che si trovano nella tua condizione ed è “sdrammatizzare”. I problemi ci possono essere, questo è vero, ma l’ansia crea attese e timori che sono sproporzionati rispetto alla realtà. Esiste un solo modo per sdrammatizzare ed è il rendersi conto che si sta vivendo una situazione comune a moltissimi ragazzi, a ragazzi ottimi, persone veramente come si deve, che hanno, come te, bisogno di capire di non essere soli, di confrontarsi, di rendersi conto che essere gay non deve ispirare timori perché si tratta di un modo di amare, perché la sessualità di un ragazzo gay è una cosa importantissima che merita un rispetto totale e profondo e perché la realizzazione di una vita affettiva pienamente gratificante non è un’ipotesi teorica ma una realtà concretamente possibile. Parlavo l’altra sera con un ragazzo del forum che mi aveva detto di essersi innamorato e di avere trovato una piena corrispondenza nel suo ragazzo. Avresti dovuto sentire come la felicità raggiava da quel ragazzo, un ragazzo serissimo e molto prudente, che fino a poche settimane prima si sentiva sconfortato e pensava che non avrebbe mai vissuto una vera storia d’amore. La vita può cambiare quando meno te lo aspetti. Ciò che puoi fare è essere preparato a vivere in modo sereno e spontaneo quello che potrà accaderti.
Mi fa immensamente piacere leggere che ti senti esplodere di gioia pensando al tuo futuro: al dichiararti, al vivere la tua sessualità, all’avere finalmente amici come te, al non nasconderli e sopratutto all’innamorarti. È bellissimo vedere che cominci a provare le emozioni dell’amore, che cioè quando un ragazzo ti interessa sei capace di cogliere mille dettagli e di sentirti emotivamente coinvolto. Quando si parla di omosessualità si pone inconsciamente l’accento sulla dimensione strettamente sessuale, ma l’essere gay ha radici nell’affettività profonda, significa non “fare sesso” con un ragazzo ma innamorarsene e la differenza è enorme. La dimensione dell’amore, del desiderio di un contatto autentico tra persone, della comprensione reciproca, questo sentire che si sta bene insieme e che un sorriso del tuo compagno ti trasmette la felicità è la dimensione più bella dell’amore, più umanamente gratificante, è l’essenza dell’essere gay. Dici di essere sessualmente sprovveduto. Una cosa vorrei dirti a questo proposito, vedo spesso ragazzi che nel confrontarsi con ragazzi molto disinibiti sotto il profilo sessuale si sentono appunto sprovveduti, ma quei ragazzi sprovveduti hanno conservato una sessualità autentica, spontanea, non imitativa, che è un valore importantissimo. La scoperta della sessualità affettiva avviene in modo serio quando ci si innamora. La sessualità non è una tecnica o un insieme di cose da fare ma è un modo di amare. Ogni ragazzo ha il suo modo di essere gay, ha la sua sessualità, ha il la sua affettività, ed è assolutamente unico per questo. Che tu abbia paura di fare incontri, ormai non più per timore di vedere confermata la tua idea di essere gay, ma proprio per una sorta di imbarazzo di fronte a situazioni del genere è una cosa molto positiva. La sessualità non si vive negli “incontri”, negli “incontri” se mai la si butta via. Non sai quanti ragazzi entrano nel giro degli incontri e, a parte il rischio aids, perdono anni della loro vita aspettandosi di trovare l’amore in luoghi che sono stati costruiti solo per il sesso facile. Tra il buttare via la propria sessualità con sconosciuti per la smania di fare sesso con qualcuno, quasi come se fosse una iniziazione alla vita gay, e vivere la propria sessualità con il proprio ragazzo come forma d’amore, all’interno di uno scambio profondo di sentimenti, c’è un abisso. Non faccio un discorso morale ma vedo le conseguenze in termini di frustrazione e di malcontento dell’abitudine agli incontri facili. Non devi “buttarti” (uso una tua espressione) ma innamorarti. Un ragazzo come si deve lo troverai, ma lo devi cercare nei posti dove si possono trovare i ragazzi come si deve.
Quanto al problema del coming out penso sia proprio l’ansia che porta a considerarlo un “dovere”, come se una cosa del genere potesse farti sentire realizzato. Sono molti i casi in cui il coming out, se indirizzato a persone sbagliate ha creato grossi problemi. In qualche raro caso, potrebbe non essere una cosa sbagliata, ma non ti aspettare solidarietà vera o comprensione profonda da parte di chi non è gay. Anche del parlare della propria sessualità con amici etero le conseguenze si vedono alla lunga. Al principio sembra che non sia cambiato nulla, poi ti accorgi che non è così. Comunque il blocco di fronte al coming out non è qualcosa di negativo da rimuovere facendo violenza su se stessi ma è una reazione di autodifesa spontanea che spesso evita grossi guai. Su questo punto quindi ci andrei proprio coi piedi di piombo.
Cambiare città? Ricorrere alla psicanalisi? Hai paura di essere un ragazzo che resterà perennemente bloccato? Ma non succederà così! Non hai nulla da cui tu debba scappare. Ci sono delle cose che possono aiutarti a superare i momenti di incertezza come il socializzare (con prudenza) anche attraverso il forum o la chat del Progetto o il parlare su msn con i ragazzi, per confrontarti con loro e per archiviare finalmente la paura di essere gay. Non ti credere un caso patologico. Quello che vivi tu lo vivono moltissimi ragazzi e molti lo vivono in modo più pesante di come accade a te. Cerca di sdrammatizzare e abbi veramente fiducia in quel tuo futuro gay nel quale dici di riporre tante speranze.
Se a te sta bene, mi farebbe piacere parlare con te su msn, puoi trovare le indicazioni alla pagina http://sites.google.com/site/progettoga ... gayproject
Un abbraccio e ... CORAGGIO!!! Adesso sei tra noi e qui sei il benvenuto!
Project

*tommy*
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Iscritto il: mercoledì 20 maggio 2009, 9:16

Re: GAY E ADESSO?

Messaggio da *tommy* » martedì 2 giugno 2009, 9:34

Capisco perfettamente la situazione in cui ti trovi. Siamo cortanei, più o meno, e anch'io come teho una voglia matta di vivere la mia vita in modo indipendente. Io, però, ho gia fatto il grande passo: Ho detto di me ai miei familiari e ai miei amici. Come te, sono ansioso di trovare una persona che mi ami e da amare: Bisogna essere pazienti e fiduciosi. Il guardare con entusiasmo al futuro non è cosa da poco.

Tommy

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