a passeggio coi dubbi

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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holden78
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Re: a passeggio coi dubbi

Messaggio da holden78 » lunedì 12 novembre 2012, 13:14

Anche per me non si tratta di fantasie legate esclusivamente alla sessualità
Sono le immagini che mi terrorizzarono quando avevo tredici anni,
quando mi trovavo a guardare l'armadio e a chiedermi se in me ci fosse
qualcosa che non andava perchè tutti dicevano che ero un finocchio, una
femminuccia, e lo ripetevano così ossessivamente che all'improvviso
mi sentii obbligato a dover trovare una risposta... "ero come ero oppure
la mia vera identità era quella di una donna ed avevano ragione tutti gli
altri"... così iniziai a domandarmi se non mi fossi trovato più a mio agio
con un armadio con abiti femminili piuttosto che con i miei e quando mi
resi conto che la mia immaginazione assecondava la possibilità di
esibire un lato femminile di me stesso mi spaventai e smisi di affrontare
l'argomento... Quando a Settembre mi sono ritrovato nuovamente
immerso in quelle vecchie fantasie, di me che indosso abiti femminili
o con parti del mio corpo al femminile è stato uno choc, e questa volta
non più perchè provassi vergogna ad immaginare quelle cose ma per
le conseguenze che quel vedermi al femminile avrebbe potuto richiedere...
per essere più chiari ho pensato che avere quelle fantasie volesse dire
necessariamente modificare il mio corpo per poter avere finalmente una
vita in cui la mia identità fosse completamente espressa. Ho pensato che
mi sarei dovuto necessariamente trasformare esteticamente per poter
dare un senso a quel lato femminile nella mia immaginazione...
Mi sentivo vittima di un conflitto dilaniante, poi ho cercato di reagire
e mi sono imposto di uscire dalla logica di identificazione uomo-donna,
e piuttosto che sentirmi ora un pò l'uno ora un pò l'atro ho iniziato
a pensarmi esclusivamente in rapporto a me stesso, "io sono me stesso,
tutto ciò che fa parte della mia fantasia ed il mio corpo costituiscono
integralmente e con pari dignità la mia identità"... questo nuovo
atteggiamento mi ha ridato immediatamente serenità...
Se però qualcuno dovesse chiedermi se sono sicuro che questo sia
l'equilibrio più giusto per esprimere la mia identità, ecco, a questo
non saprei rispondere... tra l'altro non ho ancora avuto alcuna esperienza di
coppia per cui non saprei dire sinceramente quanto e in che modo quella
parte della mia immaginazione debba trovare riscontro nella realtà
per permettermi di essere pienamente realizzato, ma se dovessi
basarmi su ciò che provo in questo momento risponderei che la
mia immaginazione ed il mio corpo fanno parte entrambi della
mia identità

Alyosha
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Re: a passeggio coi dubbi

Messaggio da Alyosha » lunedì 12 novembre 2012, 18:53

Mi ripeto penso che né sessualità, né financo orientamento di genere hanno confini così netti e se gli stessis transessuali non ricevessero pressioni a risolvere la loro "malattia mentale", probabilmente le sfumature di grigio sarebbero di più.
Personalmente non ho mai vissuto la cosa come fonte di angoscia, penso che ogni tanto mi piacerebbe esagerare e vestirei molto più femminile. Giusto per dirtene una l'altro ieri ho comprato un portafogli femminile. Non so dirti se mi piaceva il colore o se il fatto che fosse femminile, so che era un simbolo di qualcosa e come tale l'ho comprato. Penso che gli stereotipi siano sempre veri in generale e sempre falsi in particolare e che qualcosa di vero ci sia sempre. Non so dirti se sei più transessuale che gay, posso dirti che sei chiamato a trovare un tuo equilibrio e che almeno al momento ti ha fatto bene parlarne.

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