Una giornata speciale

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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holden78
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Una giornata speciale

Messaggio da holden78 » sabato 1 dicembre 2012, 23:02

Oggi è una giornata un pò speciale,
per la prima volta in vita mia sono riuscito a provare una sensazione di attrazione per un altro essere umano, per un uomo, non uno per uno
in particolare, non mi sono innamorato di nessuno. Quello che intendo
è che ho iniziato a provare il desiderio di avere un contatto fisico
con un uomo, di essere abbracciato, di baciarlo persino, ok ridete pure :-)
So che può sembrare strano, lo è per me, ma solo nel momento in cui
è successo ho avvertito chiaramente una differenza tra il prima e il dopo.
Non strano il desiderio per un uomo, ma il desiderio in se...
E' stato bellissimo, e lo volevo condividere con voi, non solo perchè
non c'è nessun altro essere umano di mia conoscenza che vorrebbe
ascoltare queste parole ma per la ragione che mi sento molto più
legato a voi che a chiunque altro e quindi mi fa piacere dire che sono
felice di provare una cosa così bella

Alyosha
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Re: Una giornata speciale

Messaggio da Alyosha » sabato 1 dicembre 2012, 23:39

holden ho presente la sensazione invece. Ricordo perfettamente come dopo aver preso coscienza del mio orientamento, il mio desiderio si spense, stetti proprio mesi a desiderio zero diciamo così e poi puffette. Ricordo che ci fu proprio un periodo in cui non mi si poteva avvicinare nessuno, sentivo proprio il contatto fisico, mi emozionava canzoni che prima di allora per me semplicemente non significavano nulla e insomma, so per certo che la cosa più importante per me adesso è aver recuperato la capacita di desiderare, anzi più che recuperare è proprio un iniziare a desiderare le cose, sapere subito che una cosa ti piace e l'altra no. Prima non ero così, seguivo molto gli altri anche nei gusti, nel vestiario, nei discorsi, una piccola grande conquista per me è stata imparare a desiderare... Poi arriva sempre qualche stronzo che ti fa passare la voglia, ma stronzo fui a mio tempo infondo per cui fors eun pochetto ci sta :).

holden78
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Re: Una giornata speciale

Messaggio da holden78 » mercoledì 5 dicembre 2012, 0:45

Prima di iniziare a prendere coscienza di che cosa volesse
dire provare attrazione per un uomo non ero nemmeno
riuscito a comprendere sino in fondo che cosa fosse accaduto
realmente nei miei rapporti con il sesso femminile... Intendo dire
che nelle relazioni con le donne che ho incontrato non era del
tutto finzione, spesso non lo era per niente, malgrado non provassi
soddisfazione per il trovarmi a contatto con un'altra persona ne
provavo moltissima a livello individuale, un piacere incredibile
per avere avuto una avventura, non per ciò che era accaduto durante
il rapporto ma per aver avuto quel rapporto... Mi sentivo come quando
mi ubriacavo durante una festa, intento ad usare uno strumento per
raggiungere una soddisfazione...Ovviamente non vado per nulla orgoglioso di
tutto questo,mi sbatterei la testa contro un muro al pensiero della mancanza
di rispetto che ho avuto nei confronti delle donne con cui sono entrato in
relazione, posso solo giustificarmi dicendo che non ne ero cosciente...
Non l'avrei scritto se non mi fossi reso conto, proprio in questi giorni, che a livello istintivo e in modo del tutto irrazionale è ancora presente dentro di me quel desiderio, avere un rapporto con una donna per poter affermare di esserci stato, e che il pensiero di realizzare il desiderio di "affermarmi" attraverso una
donna è fortemente erotico... Ed è stato proprio questo il "ponte" che
in passato mi ha permesso di provare spesso un'attrazione
per le donne, non per il corpo femminile. Può sembrare strano
ma è come se mi sentissi in obbligo di espletare un dovere ed
il piacere deriva tutto dal fatto di aver fatto il compitino...
Ovviamente mi rendo conto di tutte le implicazioni psicologiche
che possono avermi portato a maturare un simile atteggiamento,
sarebbe stata sufficiente la sudditanza verso mio padre per
non parlare del senso di colpa per essermi sentito differente
dai miei amici... Posso solo chiedere scusa
a me stesso e alle persone che ho coinvolto, ed aggiungere che questo
è stato l'elemento di maggiore confusione nel cammino che mi ha
portato a prendere coscienza d'essere omosessuale...Perchè ero vittima
di un impulso che non riuscivo a decifrare e che continuava a rendermi
incomprensibile il mio rapporto col mondo femminile

Alyosha
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Re: Una giornata speciale

Messaggio da Alyosha » mercoledì 5 dicembre 2012, 15:47

Per come la vedo dovresti liberarti del senso di colpa e lasciar perdere la questione delle scuse. Scusarsi non serve a niente. Dovresti guardare con più serenità ai tuoi desideri, se anche fossero rivolti versos il sesso femminile non avrebbe nulla di sbagliato ed evitare di imbrigliarli così tanto. L'omossessualità non è una soluzione e non è un problema e tuttavia rischia di diventare uno "sscudo" che ci protegge da molte cose, nella misura in cui assumiamo un atteggiamento "vittimistico". Se non sapevi costruire una relazione sensata prima, non la sapresti costruire neanche adesso, il sesso del partner influisce davvero poco rispetto alle dinamiche che uno instaura in una relazione. Se avevi prima la sensazione di stare con qualcuno per adempiere un compito potresti avercela anche se questo qualcuno è un uomo. Perché resta il fatto che questo qualcuno potrebbe incontrarti avanzando sue aspettative su di te e tu dovrarti sempre nell'ottica di doverle accontentare non si capisce bene perché. Se ti sei ssentito forzato ad avere rapporti con qualcuno, potresti sentirti forzato anche se quel qualcuno è un uomo e potrebbe non piacerti allo stesso modo. In altre parole maschio o femmina attiene ad un guesto sessuale il ressto non è a carico dell'omosessualità.
Faretsi bene a meterti da parte le cose accaduto, quel che è fatto è fatto, scrolalrti un pò di dosso questa pesantezza e provare a fare altro. Rapportarti in modo nuovo alle persone, più libero e spontaneo. Se dovesse succedere che a piacerti sia una donna e non un uomo insomma un bel chissene. L'importante è poi non sviluppare con questa persona un tipo di rapporto patogeno, fondato più sull'idea che qualcuno debba prendersi cura di te, quasi in senso materno, che sull'idea che in un rapporto si cammina accanto all'altra persona e non in braccio ad essa.

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Re: Una giornata speciale

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 5 dicembre 2012, 17:14

Ciao holden78,
nelle cose che scrivi si sente un entusiasmo che è l’entusiasmo della scoperta. In effetti il 30% dei ragazzi che finiscono per riconoscersi definitivamente gay si sono considerati etero per anni e hanno anche vissuto una vita tipicamente etero, hanno avuto una ragazza e hanno avuto anche una vita sessuale etero. I meccanismi compensatori ai quali fai cenno sono realmente quelli che inducono molti ragazzi a considerarsi etero e a sublimare del tutto la sessualità gay fino a congelarla e a vivere una quasi-sessualità etero gratificante proprio in quanto parametro di normalità. Nelle maggior parte dei casi la sessualità gay resta a livello di masturbazione ma è vissuta come un vizio che male si accorda con la propria “evidente” sessualità etero di coppia, però non sono rarissimi nemmeno i casi in cui la rimozione della sessualità gay è talmente radicale che la masturbazione o non esiste del tutto oppure è vissuta solo in una chiave forzatamente etero, con una notevole conseguente svalutazione della sessualità nel suo complesso. Ok, sei arrivato a capire che, dietro la rimozione, la fisicità della sessualità resta comunque viva, è un po’ come vivere una seconda adolescenza ma alla scoperta del proprio desiderio deve seguire la consapevolezza che una proiezione unilaterale, se vogliamo, possiamo dire un innamoramento unilaterale è solo l’inizio di una strada che diventa veramente difficile proprio nel passaggio da una dimensione individuale a una dimensione di coppia a qualsiasi livello. Il desiderio è una cosa bellissima ma in gran parte è una proiezione fantastica che per trasformarsi in amore deve trovare una corrispondenza vera e la realizzazione di questa corrispondenza più o meno completa, più o meno gratificante, rappresenta una via di crescita umana fondamentale. Liberarsi degli schemi acquisiti e sentirsi liberi nella propria ricerca affettiva è una delle sfide fondamentali della vita. Hai fatto il primo passo ma andare avanti non sarà né facile né sempre gratificante, ma adesso sai che cosa realmente stai cercando.

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