Compagno di corso universitario - ma è gay?

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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lantis
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Compagno di corso universitario - ma è gay?

Messaggio da lantis » venerdì 9 novembre 2012, 1:05

ciao a tutti. frequento il quinto anno di ingegneria a padova e ho una sorta di "cotta" verso un mio compagno di corso. il problema è che non so se sia gay o meno. vi racconto la situazione:

Lui si chiama MARCO.
Esattamente un anno, eravamo in aula e mentre stavamo tutti uscendo mi sono accorto che lui mi ha guardato un certo modo: un misto di imbarazzo, timore e grande interesse verso di me. faccio fatica a spiegarlo a parole, ma è stato come un microsecondo lungo un eternità che mi ha trasmesso un messaggio da parte sua e che io in due e due quattro ho pensato all'istante: "questo qui guarda come mi ha guardato...è gay di sicuro"!
All'esame lui era seduto qualche fila davanti di me, girato di spalle, non penso mi abbia visto,ma io vedevo lui. era vestito con una maglia mi pare rosa e tenevea costantemente le gambe accavvallate. da li mi sono detto tra me e me: "si, il mio istinto mi conferma che è gay!!". quando siamo andati a fare l'orale, lui era prima di me. era vestito molto bene, con un maglioncino e una camicia sotto. era proprio carino, e rispondeva al professore molto bene. Da quel momento mi son detto: "cavolo, questo ragazzo mi piace".

Al secondo semestre, sempre dell'anno scorso, abbiamo seguito solo un corso assieme. il problema è che questo corso era super affollato e le aule erano piccole. percui risultava difficilissimo fare nuove conoscenze o sedersi vicino. era impossibile. tuttavia spesso ci si incrociava nei corridoi, o nelle aule computer. io lo osservavo. tuttavia non ho più ritrovato da parte sua quel primo sguardo in aula che mi aveva trasmesso quella certezza che potevo piacergli. sebbene frequentassimo quell'unico corso insieme, non ci salutavamo mai, neanche se ci si incrociava nei corridoi perchè ovvio...non ci conoscevamo, non avevamo nessuna opporturnità di fare due parole.

Siamo arrivati a quest'anno.
Questo primo semestre io e Marco abbiamo 3 corsi insieme. in più, al quinto anno la squadra di ingegneri dell'anno precedente si è divisa in quattro gruppi a seconda del corriculum scelto..percui siamo una 50ina di ragazzi e abbiamo modo di parlare insieme e conoscersi.
Percui mi son detto: quest'anno vado all'attacco, rompo il ghiaccio e lo conosco.

E così ho fatto. Con una scusa sono riuscito a chiedergli un favore e da li mi sono presentato: gli ho dato la mano e gli ho detto: "ciao, io sono Davide".
Risultato? credevo che da questa stretta di mano potessi in qualche modo ritrovare lo sguardo dell'anno scorso, ma purtroppo così non è stato.
Avendolo come compagno di corso quest'anno ho avuto modo di osservarlo più da vicino e conoscerlo.

Com'è quindi Marco?
Marco è un ragazzo estremamente TIMIDO E INTROVERSO. Purtroppo Marco non parla con nessuno perchè è costantemente da solo tutto il tempo: da solo ad ascoltare tutti e tre i corsi, da solo nelle pause. SEMPRE!!
è un ragazzo poi che tiene sempre le gambe accavallate, i suoi appunti sono curatissimi e precisissimi (della serie, quando scrive le formule importanti, poi ci fa un riquadro attorno e ci colora dentro...), inoltre quando scrive spesso porta l'altra mano dietro alla nuca e si massaggia la spalla.

Ed io come sono?
Be, io sono un ragazzo abbastanza maschile, nessuno lo direbbe di me.

Conscio di questo, le prime volte sono voluto andare io da lui a chiedergli come stava, a chiedergli cosa ne pensasse dei corsi, se faceva fatica, se gli piacevano le materie ecc.. lui mi risponde in modo gentile, anche se un po' a monosillabi. tuttavia son sempre io che devo andare da lui, lui non viene mai da me. Percui ho pensato, magari non viene perchè mi vede sempre assieme ai miei amici. anch'io infatti sarei timido se mi trovassi al suo posto e vedessi un gruppo di 5-6 persone che si conoscono. anche se conoscessi uno del gruppo non andrei mai da lui.

Dopo una decina di volte che ci siamo salutati e che abbiamo parlato assieme, speravo che, almeno nelle occasioni in cui son da solo, venisse a salutarmi e a fare due parole e invece non succede mai. lui mi vede, mi saluta se proprio ci incrociamo, si siede e aspetta l'inizio della lezione (da solo). e infatti nelle ultime occasioni mi son detto: "cavolo, non penso sempre essere IO ad andare da lui, perchè magari gli rompo le scatole, deve venirmi un minimo incontro anche lui e dimostrarmi un minimo di interesse".

voi cosa ne pensate?
sono io che mi sto fissando troppo e che sto interpretando male i suoi movimento? pensate anche voi che dovrebbe un minimo venirmi incontro anche lui?
ovviamente, ora come ora, non possiamo parlare di ragazze e fidanzate...perchè non ho la confidenza per chiedergli una cosa del genere. gli unici argomenti, per ora, di cui possiamo parlare, sono corsi ed esami.

se potreste dirmi anche voi cosa ne pensate, vi sarei grato!!

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Tom
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Re: Compagno di corso universitario - ma è gay?

Messaggio da Tom » venerdì 9 novembre 2012, 1:43

Per prima cosa benvenuto nel forum!
Ho letto il tuo post, secondo me non hai abbastanza informazioni: potrebbe essere veramente qualsiasi cosa. Non puoi fare altro che cercare di approfondire la conoscenza, l'importante è cercare di essere più oggettivi possibile perchè spesso è facile vedere segnali dove palesemente non ci sono. Io poi sono profondamente incoerente dato che lo dico sempre agli altri ma non sono mai capace di applicarlo a me stesso. :mrgreen:
Altra cosa: il testo ha troppi riferimenti dettagliati... io sarei stato molto più generico, non avrei specificato la città e la facoltà e avrei cambiato i nomi!
In questo almeno sono coerente, del resto su internet in generale ma ancor di più su siti che trattano temi tanto delicati, la tutela della propria privacy è fondamentale. ;)
Ultima modifica di Tom il venerdì 9 novembre 2012, 1:47, modificato 1 volta in totale.
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Telemaco
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Re: Compagno di corso universitario - ma è gay?

Messaggio da Telemaco » venerdì 9 novembre 2012, 1:46

Mah, non ci sono elementi per poter dire nulla di rilevante su di lui. Lo hai analizzato in maniera estremamente dettagliata, direi quasi ossessiva, ma è comunque un'osservazione esterna, da lontano, siete ancora due estranei.

Cerca di non illuderti troppo, perchè non è che se uno riesce a scendere nei più sottili particolari allora per ciò stesso riesce a ricostruire l'orientamento sessuale di una persona; anzi, forse rischia al contrario di perdere la visione di insieme.

Comunque sia, per fare qualche tentativo concreto dovresti provare a proporgli di fare qualche attività insieme solo voi due; per esempio studiare insieme, preparare una parte del progetto insieme, oppure se riesci a scoprire un interesse che avete in comune potresti proporre di dedicarvici insieme; un film, un concerto, uno sport, un hobby. Prova a coinvolgerlo in questo modo, solo così sarà sufficientemente palese il tuo interesse ad avvicinarti proprio a lui come persona e non il semplice interesse a intrattenere rapporti amichevoli con i compagni della squadra del progetto di studio.

In definitiva ti sarebbe utile cercare di creare confidenza e informalità con questo ragazzo; in questo modo potrai farti un'dea ravvicinata del suo modo di pensare, della sua vita, dei suoi legami, delle sue vicessitudini. Se anche a quel punto lui continuerà a rifiutare categoricamente ogni contatto non formale, allora dovrai iniziare a pensare a come... non pensarci più.
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lantis
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Re: Compagno di corso universitario - ma è gay?

Messaggio da lantis » venerdì 9 novembre 2012, 1:59

grazie ragazzi.
comunque telemaco, tu dici quindi che quello che ho fatto fin'ora potrebbe essere scambiato da lui come un semplice rapporto di amicizia tra compagni di corso?

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Tom
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Re: Compagno di corso universitario - ma è gay?

Messaggio da Tom » venerdì 9 novembre 2012, 2:05

Lantis, indipendentemente dal fatto che questo ragazzo sia omosessuale o no, perchè ritieni che potrebbe aver interpretato il tuo avvicinarti a lui diversamente da una amicizia fra compagni di corso?
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lantis
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Re: Compagno di corso universitario - ma è gay?

Messaggio da lantis » venerdì 9 novembre 2012, 11:00

si hai ragione Tom :(

comunque io stesso per natura sono una persona estremamente timida e introversa. infatti i miei amici spesso mi dicono di lasciar perdere perchè ritengono che avrei bisogno di una persona con più carattere che mi trascini.
tuttavia questo ragazzo, anche se è un po' sulle sue, mi piace perchè è un tipo serio e semplice.
percui secondo me, per il solo fatto che io sia andato a conoscere una persona e a stringergli la mano, vedo nel mio comportamento un atteggiamento di corteggiamento, proprio perchè non lo faccio con nessuno. però è vero, in fin dei conti, indipendetemente dal fatto che sia omo o no, non ho ancora dato un chiaro ed effettivo segnale di interesse che va al di là dell'amicizia universitaria.
ma è anche vero che non mi sono spinto ancora oltre perchè in effetti lui non mi viene incontro neanche un po'.

secondo me dovrei procedere per gradi. prima è lui che deve rompere un po' il ghiaccio con me e poi io posso provarci più esplicitamente, no?
perchè ragazzi, se Marco fa fatica a salutarmi (cioè mi saluta solo se gli "sbatto il muso in faccia") o se non è mai lui a venire a chiedermi come sto, io non me la sento di andare oltre.

per esempio vi racconto un episodio dell'altro giorno:
mancava mezzora all'inizio della lezione e mezzi ragazzi erano usciti nei corridoi o erano nei bagni o a fumare fuori in cortile. io mi sono messo apposta da solo, isolato dai miei amici (che anche loro erano appunto fuori), seduto quindi quindi con il quaderno aperto sul tavolo. percui l'aula era quasi vuota. lui entra, mi vede, viene verso il mio posto, mi saluta, si gira e si siede due tre file più avanti, e sta li mezzora DA SOLO ad aspettare l'inizio della lezione.
che cavolo...io non me la sono sentita di andare da lui, perchè ho avuto come la sensazione che volesse restare da solo o che non gli facesse piacere avere la mia compagnia :? capite cosa intendo?

solo una volta è venuto lui da me. è venuto a chiedermi di un esercizio. io gli ho fatto spazio vicino al mio posto e ci siamo seduti vicino a confrontarci col quaderno. finita però la discussione, lui è tornato al suo posto :cry:

voi dite quindi che devo insistere più esplicitamente nonostante questo suo comportamento un po' da eremita?

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Re: Compagno di corso universitario - ma è gay?

Messaggio da IceEnigma » venerdì 9 novembre 2012, 11:24

Credo sia meglio non farsi troppe illusioni, anche se è giusto approfondire il rapporto, partendo da un'amicizia, ad esempio come ti aveva consigliato Tom potreste studiare insieme.
Per ora ci sono troppo pochi elementi per capire e solo se ti avvicini a lui puoi cogliere qualche segnale, che ora direi essere proprio assente.

Alyosha
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Re: Compagno di corso universitario - ma è gay?

Messaggio da Alyosha » venerdì 9 novembre 2012, 13:39

Io lo dico sempre che siamo tutti vittime del pregiudizio chi lo subisce e chi lo esercita sugli altri e che la questione dell'effemminatezza ha più di un risvolto negativo. Vedi potrebbe essere il tipico esempio di un ragazzo che accavalla le gambe, scrive ordinato, asociale e tuttavia etero, mentre tu un tipico esempio di maschio tuttavia gay. Ti vedo molto sereno sull'argomento e tuttavia questi archetipi omosessuali, paiono lo stesso agire su di te. Archiviata la questione che in realtà non centra molto con la tua storia. Che dirti, il brutto di una persona asociale che 90 volte su cento non ha mai avuto rapporti sessuati è che potrebbe essere qualsiasi cosa. Piuttosto che vedere un gay vedrei una persona da conoscere, magari un pò di compagnia male non gli fa. Capisco che ti intriga, ma almeno da come la racconti pare che ci sia solo quello al momento da parte tua e fai ancor ain tempo a congelare la questione gay si gay no. Secondo me non lo sa neanche lui cos'è. Quanto agli indizzi che porti, paiono tutte impressioni soggettive, il gay radar è tuo e se qualcosa intuisci solo tu puoi valutare quanto ci ssia di reale nella tua intuizione. Inutile dire che gli indizi sui quali ti sei fissato non sono prova di alcunché, se non del fatto che hai a che fare con una persona molto introversa che probabilmente ti risulterà difficile agganciare a prescindere da tutto. Però vedi resta il fatto che un ragazzo ti ha fissato e tu ci hai costruito un mondo sopra, probabilmente se butti giù questi castelli e ti dimentichi della tua intuizione, trattarlo da collega potrà servirti a conoscerlo meglio e poi insomma si vede...
Una cosa però vorrei dirtelo, poniamo caso non sia gay, poniamo casso che ttu instauri con lui un amicizia, che almeno da parte tua è finalizzata, poniamo caso che essendo l'unico che se lo considera lui si affezioni a te, poniamo caso impari a vederti come amico, che succederebbe se gli dicessi che sei gay e che hai una cotta per lui? L'amore purtroppo ha una spinta egoica che pretende di guardare al proprio personale interesse e capisco che nonostante tutto, a te viene solo da pensare che ti piace e vorresti conoscerlo e tuttavia cercate sempre di porvi dal lato di un etero che riceve lusinghe da parte di un gay, magari incerto, indeciso.... Boh falla questa cosa se te la senti, ma per favore cestina le tue convinzioni su di lui, speghi tutto e prova a vederlo per quello che è.

lantis
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Re: Compagno di corso universitario - ma è gay?

Messaggio da lantis » venerdì 9 novembre 2012, 14:24

che bel messaggio Alyosha.
si anch'io sono d'accordissimo che ci ho costruito veramente un mondo sopra quel piccolo sguardo, e forse la mia sta diventando quasi un'ossessione, e un po' ci sto male per questo :(

di certo lui non mi aiuta, e io non mi aiuto! perchè tutte le volte che lui mi schiva, mi convinco lì che è semplicemente un ragazzo timido, ma etero. ma non appena passa qualche ora, mi sono già autoconvinto che sia talmente ma talmente tanto timido che devo essere io a corteggiarlo!!

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Re: Compagno di corso universitario - ma è gay?

Messaggio da Telemaco » venerdì 9 novembre 2012, 17:02

lantis ha scritto:comunque telemaco, tu dici quindi che quello che ho fatto fin'ora potrebbe essere scambiato da lui come un semplice rapporto di amicizia tra compagni di corso?
Beh insomma hai semplicemente cercato la compagnia di una persona. Prova ad analizzare tutto da fuori: hai interagito in maniera amichevole e propositiva con un tuo compagno di corso. E' un gesto positivo, certo, ma appunto è un gesto comunissimo, praticamente scontato. Forse per te che sei timido non è così scontato ma d'altra parte se un qualsiasi ragazzo semisconosciuto mi avvicina in uni per chiacchierare io presumo fino a prova contraria che voglia semplicemente scambiare due parole.
lantis ha scritto: ci ho costruito veramente un mondo sopra quel piccolo sguardo, e forse la mia sta diventando quasi un'ossessione, e un po' ci sto male per questo :(
di certo lui non mi aiuta, e io non mi aiuto! perchè tutte le volte che lui mi schiva, mi convinco lì che è semplicemente un ragazzo timido, ma etero. ma non appena passa qualche ora, mi sono già autoconvinto che sia talmente ma talmente tanto timido che devo essere io a corteggiarlo!!
Il tuo approccio finora è stato rigidamente focalizzato su una specie di "caccia", di tentativo di "conquista", ma credo che non ci siano nemmeno i presupposti per poter parlare di una conoscenza solida e condivisa. Se provi invece a cambiare prospettiva potrai ottenere risultati più soddisfacenti. Un approccio disinteressato può permetterti di conoscere questa persona per quello che è (sempre se lui vuole), senza il contorno di fantasticherie che ti offuscano e non ti fanno capire nulla.
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