Viaggio nella mia vita

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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Blackout
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Re: Viaggio nella mia vita

Messaggio da Blackout » martedì 8 gennaio 2013, 17:45

Ciao Landon :)
sono andato a leggermi il tuo post e devo dire che di punti in comune ne ho trovato parecchi! E pure io come te avevo i miei progetti di famiglia e anzi spesso pensavo che avrei potuto sacrificare il senso di amore di coppia pur di poter avere dei figli...fortunatamente ho evitato di rovinare la mia vita e quella di altri incolpevoli per un desiderio personale.
Se io avessi sacrificato la mia felicità,a chi avrei fatto del male? Ovviamente a me stesso.
E proprio qui il concetto che per me ha fatto da spartiacque: capire cosa fosse per me la felicità, fare tabula rasa dei clichè sociali e mettere a fuoco quali fossero i miei desideri. Inizialmente hai un senso di vuoto assoluto, non sei abituato a "crearti" delle prospettive nuove ma se si è tenaci e onesti con se stessi ci si arriva.

Leggendo nei tuo post ti dico una cosa. Sei giovanissimo, hai tanto di quel tempo davanti e la fortuna di essere stato coraggioso con te stesso, ci possono essere i momenti di sconforto ma guarda sempre i passi compiuti: li hai fatti perchè lo hai desiderato, perchè ti vuoi bene. Non arrenderti, la paura di restare soli la hanno tutti ma tu lotta per la tua strada e ti auguro che qualcuno prima o poi veda dentro la forza che hai. Auguroni!
Il vero Io è quello che tu sei, non quello che hanno fatto di te. (P. Coelho)

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Chimera
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Re: Viaggio nella mia vita

Messaggio da Chimera » giovedì 10 gennaio 2013, 11:44

Blackout ha scritto:Mi piace sempre ripetere questa frase del film L’ultimo samurai – il fiore perfetto è una cosa rara. Ma se si trascorresse la vita a cercarne uno, non sarebbe una vita sprecata. :)
Mai parole furono più vere! Anch'io ho sempre trovato particolarmente bella questa frase di Katsumoto. ^^

Vedi? Dovevamo nascere entrambi samurai nel Giappone feudale... Oltretutto per loro l'omosessualità era cosa naturale! xD


Blackout ha scritto:Si è vero ognuno ha i suoi tempi ma io ho una guerra personale con il tempo, perché so che il tempo ti rende peggiore, più duro e arido, ti fa perdere quell’energia e quella carica degli anni migliori, ti porta ad accettare la routine e io invece desidero mostrare il meglio che ho…
E' vero, l'ho avvertito spesso anch'io. Un po' per pigrizia e ignavia, un po' per paura e difficoltà varie lascio che il tempo scorra e mi cristallizzi in una stasi arida - come dicevi tu -, malsana e sterile, ma cui ormai ho fatto l'abitudine. L'obbiettivo diviene quindi quello di riuscire a spezzare questa stasi tanto familiare e tanto odiata, e credo ci riusciremo e credo anche che sia più facile farlo incrinandola passo dopo passo.
Com'è splendida la vita e com'è triste! Com'è fuggevole, senza passato e senza futuro.
Solo un infinito presente.

We are all in the gutter but some of us are looking at the stars.

Non minore
è la bellezza
perché cade
a un soffio di vento

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Blackout
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Re: Viaggio nella mia vita

Messaggio da Blackout » giovedì 10 gennaio 2013, 18:38

Vedi? Dovevamo nascere entrambi samurai nel Giappone feudale... Oltretutto per loro l'omosessualità era cosa naturale!
Ahah non saprei Chimera credo di essere piuttosto impedito con le armi, al massimo mi ci vedo come maniscalco :lol: ma forse avrei potuto ugualmente avere godere dell'apertura mentale del periodo...e stiamo parlando di secoli or sono aimè!!!

Riguardo al nostro rapporto con il tempo e al cristallizzarsi in certe condizioni spiacevoli, purtroppo è una tendenza umana di cui ho spesso parlato con alcuni amici che lavorano nell'ambiente psicologico: mi hanno più volte detto che l'Uomo tende spesso ad adagiarsi in una condizione, per quanto triste essa sia e a starsene accartocciato lì, perchè il bisogno di certezza ammette che tu viva e accetti quella situazione mentre il possibile cambiamento è spesso visto come un possibile trauma dalla nostra mente.
Si, occorre lavorarci step by step proprio per adattare la mente al cambiamento.
Forza e coraggio :)
Il vero Io è quello che tu sei, non quello che hanno fatto di te. (P. Coelho)

nestore
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Re: Viaggio nella mia vita

Messaggio da nestore » giovedì 10 gennaio 2013, 22:56

Ciao Blackout. Ho letto solo ora la tua storia, ma mi è bastato per provare a condividere con te e con gli altri quel poco di benevolenza che a volte sa renderci leggeri. Sono iscritto da tempo al Forum, ma non ho mai trovato lo slancio per un intervento diretto. Eccomi allora a ringraziarti perché condivido oltre le origini e l’età anche la tua vicenda, o quantomeno la situazione. Acquisire la consapevolezza di un’affettività omosessuale e volerne sperimentare l’esperienza è un processo che dopo i trenta appare difficoltoso. Non solo perché alle spalle abbiamo un vissuto di altro tipo, ma soprattutto perché ci manca il conforto della pratica, finora invece indirizzato a quella che comunemente chiamiamo convenzione. Eppure l’affettività verso l’altro mi pare sempre meglio definita con l’avanzare del tempo. Intendo dire che quello che oggi ci appare come difficoltoso sia invece una più matura coscienza del sé che comporta un valore aggiunto rispetto al passato. Come valore aggiunto potrebbe aiutarci a esprimerci al meglio, perché sappiamo meglio quello che vogliamo in termini di relazioni. Appare banale. Eppure, considerata la poliedricità della natura umana, credo che sia un gran passo avanti. Amare un uomo ed essere da lui amato è una conquista per cui vale la pena intraprendere il viaggio.
Concludo ringraziandoti ancora per il garbo del tuo intervento e per avermi offerto l’occasione di esprimermi.

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Re: Viaggio nella mia vita

Messaggio da progettogayforum » venerdì 11 gennaio 2013, 1:41

Benvenuto nestore!! Spero che tu posa trovarti bene qui, ci sono tante persone serie e credo che valga proprio la pena di avviare un confronto.
Grazie di essere tra noi!!

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massimino
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Re: Viaggio nella mia vita

Messaggio da massimino » venerdì 11 gennaio 2013, 2:37

Grazie per la risposta, Blackout. Sei stato molto chiaro!
Grazie mille anche per questo complimento...
Blackout ha scritto:PS il logo è carinissimo!

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Blackout
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Re: Viaggio nella mia vita

Messaggio da Blackout » venerdì 11 gennaio 2013, 11:55

Ciao nestore
sono felicissimo che il mio racconto ti sia stato utile per esprimere il tuo pensiero, tra l'altro assai vero e che mi sento di condividere. Il fatto di aver dovuto percorrere una strada diversa e "incasinata" per arrivare a capire ciò che si desidera, ci permette di vedere con più convinzione il nostro obiettivo a livello relazionale, di metterci dentro una voglia che in senso positivo, comprende anche la ricerca di un riscatto affettivo per quello che ci è mancato negli anni in cui la maggioranza delle persone questo affetto lo trova. E sono senz altro d'accordo che questo sia un surplus per affrontare meglio il domani che ci aspetta, impedendoci magari di cadere in inutili tranelli sentimentali dal finale oscuro. E pur tuttavia, credimi, questo surplus ci porta ad essere molto cauti nell'entrare in contatto con gli altri e magari a toglierci un pò di quel sano slancio giovanile che rende le cose più immediate.
Pazientiamo e teniamoci l'esperienza maturata sperando che prima o poi un'altro riesca a vedere ciò che di bello abbiamo da offrire, in fondo sperare ci fa apparire anche più positivi :)
Ti ringrazio tanto per il tuo intervento e spero di ritrovarti presto sul forum :)
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Re: Viaggio nella mia vita

Messaggio da nestore » venerdì 11 gennaio 2013, 22:39

hai assolutamente ragione blackout..il riscatto affettivo è ora una priorità che credo ci meritiamo. certo, non è facile, come tu dici, riorientare le relazioni senza essere cauti. ma anche questo forse fa parte del percorso. A me sembra già una conquista parlarne.
ciò che ora vorrei riuscire a superare è il limite dell'inesperienza e le difficoltà che ne conseguono. non è l'accettazione del nuovo che mi frena, quanto lo scrollarmi di dosso l'habitus di anni e l'espormi al dolore. perchè è questo che succede quando si scopre la libertà. la paura di non essere capace di volare o il credere di essere troppo vulnerabili, perchè inesperti.
Questo forum ha la capacità di farmi sentire a casa. Grazie Project e grazie a tutti i partecipanti.
a presto blackout.

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Re: Viaggio nella mia vita

Messaggio da e^ip+1=0 » venerdì 24 maggio 2013, 1:22

Caro Blackout, vedo solo ora il tuo racconto: mi ha davvero toccato il cuore, specie nella prima parte. Non devi dare tutta la colpa a te stesso di tutti questi anni passati a reprimerti: l'ambiente in cui vivi certo non ti ha favorito, e poi, ora che hai chiaro chi sei davvero, potrai marciare più dritto. Se è vero che, come si dice in Toscana, "a ragionar col senno di poi siam buoni tutti", la strada migliore per sfruttare al meglio la tua nuova consapevolezza secondo me è di tenere presenti i vecchi errori, senza però macerarsi o pensare che erano evitabili. Dopo aver letto un giallo di Sherlock Holmes siamo buoni tutti a dire: "ma certo, deve essere così, che stupido a non avere pensato prima che il colpevole doveva essere il tal personaggio!" La bravura sta nell'averlo capito prima che il libro arrivi a conclusione. E, trasponendo tutto nel tuo caso, tu hai capito tutto prima di fare grossi errori, come sposarti, ad esempio. Ora, intanto, recriminare davanti a te stesso il tempo passato non servirà a vivere serenamente il tempo futuro che, ti auguro, sarà ancora tantissimo! ;)

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Blackout
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Re: Viaggio nella mia vita

Messaggio da Blackout » sabato 25 maggio 2013, 20:40

Ciao e^ip+1=0 grazie tante per le tue parole :) è tutto vero, verissimo e io stesso mi rendo conto di aver evitato guai ben peggiori, come un matrimonio appunto, che avrebbe segnato anche la vita di altre persone...fortunatamente non mi sono mai spinto talmente avanti proprio per la tenuità dei sentimenti provati con le ragazze, sentendoli troppo leggeri e fragili per pensare a qualcosa di duraturo.
Eppure ci sarà sempre quell'alito di malinconia per un periodo che non ho vissuto, il periodo che tutti ricordano per la giovialità e gli amori...è una cosa strana perchè non potrò mai sapere cosa ho perso o meno, però ti posso dire che pesa essere visto come una persona più che adulta ma sapere dentro di me, di essere come un bambino inesperto. E' una condizione che mi snerva, eppure non mi sento di scaricare responsabilità su altri per questa situazione. Probabilmente sono stato troppo vigliacco o cieco o stupido per non capire ciò che ero.
Continuo a lavorare perchè questo peso mi lasci tranquillo, sapendo che non lo posso eliminare ma dovrò imparare a metterlo al buio in un angolo dei miei pensieri.
Grazie ancora per il tuo incoraggiamento :)
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