Chi sono?

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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Totoro
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Re: Chi sono?

Messaggio da Totoro » mercoledì 2 aprile 2014, 17:46

Stare con le bambine ha un'importanza relativa, magari é solo che ti davano l'idea di essere più delicate e tu eri particolarmente sensibile. Le scuole elementari sono un ambiente crudele. Ma tu sei sicuro di voler davvero una relazione di coppia o é solo la pressione sociale che ti spinge a dover avere una relazione di coppia perché é questo che bisogna avere alla tua età?
 


"La capacità di stare da soli è la capacità di amare. Può apparirti paradossalle, ma non lo è. E' una verità esistenziale: solo le persone in grado di stare da sole sono capaci di amare, di condividere, di toccare il nucleo più intimo dell’altra persona, senza possederla, senza diventare dipendenti dall’altro, senza ridurla a un oggetto e senza diventarne assuefatti."

incasinato
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Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » mercoledì 2 aprile 2014, 18:05

Beh Totoro,

sulla relazione di coppia devo essere sincero, c'è una buona pressione, anche sul decidermi. Io per ora, se proprio devo essere sincero, sono in un periodo di sperimentazione. Voglio capire più su me stesso, voglio accettarmi di più, e capire cosa mi piace e cosa no. Per dirti, uscire un sabato sera con la sensazione di star vivendo la mia vita. Finora ho avuto l'impressione di un misto esagerato, un miscuglio di cose che volevo e cose che gli altri volevano da me.
Ora ho scoperto la mia parte femminile, e non so fino a che punto arriva. Immagino come sarebbe vivere da ragazza, e mi piace l'idea. Solo che io non sono una ragazza. Non so fino a che punto spingermi, quindi. E ho paura.

Ora il nodo principale si è spostato su chi sono, e sul sentire le mie pulsioni più profonde, e accettare il resto. Sembra facile. Io sono sempre stato molto influenzabile, e influenzato dall'esterno. Ma è normale, è un po' come stare sempre nella culla. Non vedi, non senti, gli altri decidono per te, e non hai problemi.

incasinato
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Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » mercoledì 2 aprile 2014, 18:07

Comunque Totoro, credo che prima di tutto devo conoscermi meglio. Mi serve anche uscire e fare cose. Ora sto guardando solo al passato, e a pochissimi eventi che succedono sul lavoro e in poche ore di "aria" che ho ultimamente.
È tutto molto difficile. E che c...

Totoro
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Re: Chi sono?

Messaggio da Totoro » mercoledì 2 aprile 2014, 19:09

Se riesci a separare quello che vuoi tu da quello che gli altri vogliono per te sei già a buon punto.
 


"La capacità di stare da soli è la capacità di amare. Può apparirti paradossalle, ma non lo è. E' una verità esistenziale: solo le persone in grado di stare da sole sono capaci di amare, di condividere, di toccare il nucleo più intimo dell’altra persona, senza possederla, senza diventare dipendenti dall’altro, senza ridurla a un oggetto e senza diventarne assuefatti."

nestore
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Re: Chi sono?

Messaggio da nestore » mercoledì 2 aprile 2014, 20:32

Ciao Incasinato. Quello che provi penso faccia parte del percorso di accettazione. In senso lato. Quando avevo circa 20-25 anni la pressione sociale mi ha spinto ad avere relazioni con donne, anche per una certa durata. E poiché la risposta sessuale è sempre stata positiva, ne ho fatto il cavallo di battaglia per sentirmi come tutti gli altri coetanei. L’eccitazione davanti ad un corpo femminile che si svela nella sua nudità ha sempre prodotto in me un filtro notevole per non pormi troppe domande. Ma non mi sentivo mai appagato. C’è sempre stato un quid di insoddisfazione che alla lunga mi opprimeva e mi portava ad interrompere la relazione, con crisi esistenziali. davvero notevoli. Dentro di me ero lacerato dal conflitto di provare desiderio per il corpo femminile ma senza alcuna implicazione affettiva. Ne ho sempre avvertito la distanza e l’impossibilità di una condivisione di vita. Al contrario provavo verso gli uomini una forte attrazione emotiva ma una totale incapacità di relazionarmi fisicamente. Ti dirò di più. Pur sentendomi uomo nel corpo e nell’anima, son sicuramente più vicino, accettando quella stupida classificazione per generi, agli stereotipi femminili, quali sensibilità, alto senso estetico, affettività smisurata etc..oggi non è cambiato il mio modo di sentire, credo solo di aver capito che i condizionamenti culturali possono radicarsi a tal punto di dettare norme di comportamento. Ancora oggi la sessualità con un uomo mi pare serena solo se c’è la componente affettiva, diversamente è ancora adombrata da antichi strascichi culturali dettati da una omofobia interiorizzata che di tanto in tanto fa sentire la sua voce. Son processi lunghi. Non bisogna avere troppa fretta. Se abbiamo la pazienza di ascoltarci, le inquietudini scompaiono, a fronte di una maggiore consapevolezza. Spero di aver colto il tuo bisogno di condivisione.
Con affetto.

incasinato
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Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » giovedì 3 aprile 2014, 0:01

nestore, tvb <3

minchia se sembro io. Il cavallo di battaglia poi, e le crisi esistenziali... già...

incasinato
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Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » giovedì 3 aprile 2014, 0:39

nestore, perdonami, concedimi una domanda.
E con le ragazze? In particolare, come hai "gestito" i loro "sguardi"?
Cioè a me capita che una ragazza mi guardi con interesse, e... mi prende l'ansia... cioè le vorrei dire "non guardarmi! io non cerco niente da te!", e pensare "ah se fossi donna questo non sarebbe un problema (nell'80% dei casi)". Si lo so, è una fissazione la mia in questo momento, ma fatemela passà! ;)

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Re: Chi sono?

Messaggio da progettogayforum » giovedì 3 aprile 2014, 1:39

Ciao Incasinato,
sono andato a rileggere tutta la discissione. Gli argomenti da affrontare sarebbero molti, direi addirittura troppi e, se me lo permetti, anche molto teorici ed ipotetici. Chiedersi come sarebbe se fossi donna non ha proprio nulla a che vedere con l’identità di genere, e anche vedere i lati positivi della omosessualità non ha niente a che vedere con l’essere gay. Bisogna tenere presente che la sessualità e l’affettività non sono dimensioni razionali ma hanno una base fisiologica fondamentale e determinante e che se uno non è gay non lo diventerà comunque per il fatto di frequentare un forum gay. Potrei anche chiedermi come sarebbe la ma vita se fossi una nuvola e potessi volare per il cielo e perdermi e ricostituirmi in forme diverse all’infinito, ma questo è pensiero astratto che può portare a bella letteratura, ma non è realtà. Quindi per prima cosa teniamo i piedi per terra evitando di abbandonarci a ruota libera elle ipotesi più surreali.
Il criterio fondamentale per identificare l’orientamento sessuale di una persona non è dato dalle sue relazioni di coppia, che possono essere condizionate in mille modi ma dalle fantasie che accompagnano la masturbazione, perché quelle fantasie sono in assoluto l’espressione più libera e meno condizionata della sessualità individuale profonda. Si tratta di un criterio elementare ma universale, sulla base del quale un ragazzo di 14 anni ha già la piena consapevolezza del suo orientamento sessuale che è quello che è e che salvo “rarissime” eccezioni, non cambierà nel corso dell’intera vita. Non si tratta di ipotesi teoriche basate sul maggiore o minore risetto di stereotipi ma su una reazione fisiologica spontanea e immediata. Rileggendo tutti i tuoi post, in cui non compare mai la masturbazione ma sempre il riferimento al sesso di coppa, si ha comunque sempre la netta sensazione che la tua sessualità sia “nettamente etero”, puoi provare da etero un interesse affettivo verso un ragazzo? Certo! Tra ragazzi etero ci sono eccome tante amicizie profonde e affettuose, che non trasformano affatto quei ragazzi in gay, per restare con i pedi per terra: che non portano quei ragazzi ad una masturbazione in chiave gay. Tu parli di porno trans, beh l’uso dei porno trans è tipicamente etero, almeno al 99%. Ti trovi bene in questo forum e la cosa mi fa piacere perché sei una persona che non solo ha rispetto per il mondo gay ma tendi a creare un dialogo molto diretto e molto autentico anche con i gay, il che significa che non hai alcuna chiusura pregiudiziale, ma questo con l’essere gay non c’entra nulla.
La tappa fondamentale da realizzare è la “semplificazione”, ma deve essere ben chiaro che la semplificazione deve arrivare da sé, per gradi, attraverso il confronto. Ti dico molto sinceramente che la discussione che tu hai aperto è una delle più serie e più interessanti di tutto il forum, perché hai una personalità notevole e una carica umana che ti porta a prendere il rapporto con gli altri molto sul serio. Si capisce che per te Progetto è importante e che ti ci senti a tuo agio e questo succede, non perché sei gay, ma perché sei uno che prende gli altri sul serio e si sente convolto veramente nel dialogo. Per questo forum tu sei una ricchezza notevolissima, ma questo non vuol dire che tu sia gay, e poi, sia ben chiaro, da quello che scrivi abbiamo tutti molto da imparare. Qui si è creato, anzi, qui tu hai creato un clima molto positivo e ne sono nati dei rapporti di stima, di simpatia, quando tu dici dei ragazzi del forum: “vi voglio bene!” dici una cosa bellissima che poi crea una forma di reciprocità e il fatto che tu non sia gay, in tutto questo non ha alcun peso. Un etero può avere amici gay e mantenere con loro un rapporto serissimo e importante? Certo! Cose del genere mi sono successe più volte e sono cose che tendono a durare nel tempo.
Quando cominci a porti mille domande, perché il tuo difetto, se di difetto si può parlare, è quello di pensare troppo, mente il difetto più comune è quello di non pensare e di dare le cose per scontate. Quando ti verranno in mente tante domande cerca di ricordarti che la vita non è solo e neppure soprattutto ragionamento ma è una realtà semplice, immediata, affettiva, fisica e che “semplificare” le cose senza ragionarci troppo sopra, non toglie senso alla vita ma le restituisce il suo significato elementare, che è quello più genuino, come tu stesso hai avuto modo di verificare più volte.
Concludo dicendoti una cosa molto semplice ma molto vera, io penso che parecchi ragazzi di questo forum (e anche io che ragazzo non sono più) ti vogliano bene perché sei tu, senza bisogno di alcuna etichetta!

nestore
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Re: Chi sono?

Messaggio da nestore » giovedì 3 aprile 2014, 6:08

al tempo gli sguardi mi lusingavano pure. così come il flirt. ma l'ansia, soprattutto nella fase iniziale, è sempre stata galoppante. ovviamente ti parlo di un'esperienza personale, alla cui base c'era comunque la consapevolezza del mio orientamento, anche se castrato dai soliti condizionamenti. Quello che dice Project è davvero molto corretto e degno ti riflessione. ti abbraccio e un grosso in bocca al lupo!

incasinato
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Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » giovedì 3 aprile 2014, 10:26

<3 Project uno di noi :D

Grazie mille per le tue parole, riesci a trasmettere una positività e una tranquillità non indifferenti :) Sei unico!
Nestore, grazie anche a te per condividere i tuoi vissuti.

Project, già che abbiamo parlato di masturbazione, eccola qui (ma giuro che lo faccio solo a scopo di cronaca). Ho scoperto il mio corpo da piccolissimo (7 anni credo, era prima della prima comunione). Ho visto il mio primo porno e cominciato a masturbarmi...credo con tutto (al mio pigiama avevo fatto un buco all'altezza del pirulicchio, per dirvi :lol:). Da adolescente la masturbazione è stata in chiave prettamente femminile (io sono della generazione POSTALMARKET...e "cugine-più-grandi-di-te... per dirvi :geek:).
Ricordo comunque dei giochi fatti coi miei amichetti alle scuole medie, dove si scherzava con il "pisello". E sinceramente non ricordo le sensazioni, ma ricordo un gran senso di colpa...
Solo alla fine dell'adolescenza, cioè dopo i 18 anni, è che ho cominciato a sviluppare questa cosa di forte emotività verso i ragazzi, che ho sempre tenuto a bada. Ora che mi ricordo, nei porno è cominciata una specie di interesse per il pene, sempre prontamente ricacciato giù, da quel che mi ricordo. E un paio di volte ho sentito una "sensazione forte in gola" quando lo sguardo mi è caduto "con interesse" sul pacco di alcuni conoscenti, anche molto più grandi di me. È successo 2/3 volte durante poco meno di 10 anni.
Poi porno, più che masturbazione, in chiave etero/lesbo fino a...oggi :D
A tutt'oggi non guardo molto il porno gay, ma vedremo in futuro.

In tutto questo, mi sono sempre innamorato platonicamente di ragazzine, ma poi mi sono sempre chiesto "si ma poi che me ne faccio?", e questo fino ai 30 anni (dopo essermi passato mezzo mondo 8-) si, sono un birichino).

Comunque posso dire che raramente mi lascio andare a fantasie, qualsiasi. Vabbè su ragazze ultimamente non ce ne sono state, almeno su nuove. Su vecchie invece al volte ci ho dato dentro, ma hanno lasciato il tempo che hanno trovato.
E su ragazzi ci sono state, poche, e sempre accompagnati da grossi sensi di colpa.

Detto questo, a sto punto non lo so. Ma le sensazioni che ho sempre vissuto con le ragazze persistono. Quando c'è una che mi attira in particolar modo, le sensazioni sono sempre contrastanti, del tipo "mi voglio avvicinare, ma poi non so che farmene". Coi maschi invece ho notato che è del tipo "staaaai lontano da me!...ma che occhi..." senza riuscire a pensare al dopo. È quando ho cominciato a pensare al dopo che ho cominciato a dire "non dev'essere male, anzi... anzi forse... dev'essere proprio bello". Ora non so come chiamarmi.
Ho capito che comunque le etichette, qualsiasi (anche gay o transgender), ti aiutano a NASCONDERTI, ti danno uno scudo per difenderti dal mondo e dire "non mi rompete, io sto bene qui sotto".

Vi dedico "Man of Golden Words", dei Mother Love Bone (della scena Grounge di Seattle, purtroppo durati troppo poco).
Vi voglio bene sul serio, e spero di essere di aiuto per qualcuno. Qualcun altro che come me sta passando per le stesse analisi, e per le stesse difficoltà e crisi.

Ue, ma è previsto qualche premio tipo "miglior forumista mese di Aprile 2014"? Vinco qualcosa? :D
Buona giornata tutti! E a tutte! E a tutt*, ma si!
Ciao,
incasinato

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