Chi sono?

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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incasinato
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Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » venerdì 4 aprile 2014, 18:35

Uhm... beh ragazzi miei, oggi il vostro incasinato annuncia... penso di avere la disforia di genere :shock: :? :D :lol: ... :idea: :| :mrgreen:

E mo?
Ma perché, direte voi?
Beh, perché... credo di sentirlo dentro... e pensare che la vita non ha senso se non viverla come una donna... beh, questo secondo me è sufficiente.

...e mo?
Questo metterebbe apposto quasi tutti i tasselli della mia vita, tutte le confusioni e il fatto di non sapere chi sono, cosa voglio, e dove andare. Desideri, passioni... tutte cose assopite, flebili, inesistenti a volte.

Beh, volevo dirvelo. Comunque continuerò a scrivere qui sopra. Ci sono sempre ;)
Un bacio,
incasinat*(a?)

incasinato
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Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » venerdì 4 aprile 2014, 19:26

Devo dire la verità, sebbene credo di aver trovato una risposta a tutto, mi sento, anzi sono completamente perso. Il mio CHI SONO ora è diventato enorme. Mi da anche fastidio parlare...

incasinato
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Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » venerdì 4 aprile 2014, 19:41

Quanto vorrei essermi solo perso, aver solo smarrito la via, da gay o bisessuale, whatever... :cry:

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IsabellaCucciola
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Re: Chi sono?

Messaggio da IsabellaCucciola » sabato 5 aprile 2014, 10:48

Ciao incasinato,
intanto ti chiedo scusa se ti scrivo, come al solito, in ritardo... non so se quello che ti scriverò ti potrà aiutare...
parto dal fatto che “comunque non si accettano psicologie e analisi varie, solo condivisioni”, e mi sta benissimo (e spero di riuscire a rispettare questa “condizione”)...
Comunque, incominciamo dal principio:
Ora sto scoprendo questa nuova parte di me. Femminile. Fino a che punto? Se da un lato mi affascina l'idea di esplorare il mio io più profondo, dall'altra mi terrorizza. Perché non mi riconosco più.
A qualcun altro è capitato?
Questa sensazione l'ho provata... è come sentirsi “fuori dal mondo”, è una sensazione forte di solitudine... non è semplice da spiegare, però ricordo che il giorno in cui mi è crollata la mia identità, pensavo alle persone che vedevo in giro, e da una parte le “invidiavo” perché pensavo che loro sapevano cosa erano, e dall'altra speravo non dovessero mai sapere cosa significasse non sapere cosa sei...
Comunque non è la prima volta che mi identifico con l'idea di dover essere nata donna, a cui piacciono anche le donne. Ma non per starci insieme. Non ha senso.
Non ha senso, è questo il punto. Ha senso avere un uomo vicino in quanto ragazza, non ne ha molto ora che sono un ragazzo.
Ultimamente mi piace una ragazza, e questa cosa all'inizio mi ha scombussolato un po'... mi dicevo che non aveva senso che una transgender potesse mettersi con una donna, ma adesso non ci penso più nel senso che non mi interessa.... quella ragazza mi piace e la cosa finisce lì... ok mi piacciono ancora anche i ragazzi ma sono arrivata a uno “stato di grazia”, nel senso che non mi percepisco più in un sesso, ma sono oltre... io sono Isabella e la cosa finisce lì, non sento più il bisogno di darmi un'identità sessuale... il bisogno di identificami per forza in un etichetta predefinita mi succede perché ho la tendenza a dover per forza incasellare tutto ciò che percepisco, ma sinceramente sono arrivata al punto in cui mi sono resa conto che questa cosa mi stava stretta... vedere le cose dall'“alto” mi fa stare bene...
Da quanto mi ricordi, non sono mai stato molto a mio agio col mio genere, né con i gruppi di ragazzini. Certo giocavo con cose da maschi, e non mi dispiaceva. Credo che raramente ho giocato con cose da femmine, e ho raramente voluto cose da femmine. Però forse mi identificavo con le femmine. Per questo volevo stare con loro, alle scuole elementari.
Neanche io sia mai stata a mio agio con il mio genere, da piccola mi piacevano molto i giocattoli da maschio!!! I giocattoli da bambina erano carini ma alla lunga non sapevano di nulla... ricordo poco di quegli anni, ma sono sicura che le mie compagne erano un po' stronze... però devo ammettere che da piccola ero una gran rompiballe... e forse le bambine non mi volevano anche perché già da piccoli maschi e femmine vengono “separati” nei giochi... i maschi giocano con le cose da maschio e le femmine con cose da femmine...
Ho capito che comunque le etichette, qualsiasi (anche gay o transgender), ti aiutano a NASCONDERTI, ti danno uno scudo per difenderti dal mondo e dire "non mi rompete, io sto bene qui sotto".
Ora come ora non voglio su di me delle etichette... non lo trovo limitanti, non mi dicono nulla...
incasinato ha scritto:Uhm... beh ragazzi miei, oggi il vostro incasinato annuncia... penso di avere la disforia di genere :shock: :? :D :lol: ... :idea: :| :mrgreen:

E mo?
Ma perché, direte voi?
Beh, perché... credo di sentirlo dentro... e pensare che la vita non ha senso se non viverla come una donna... beh, questo secondo me è sufficiente.
L'inutilità delle etichette si manifesta anche io questo caso... il sentire dentro dei sentimenti, degli stati d'animo, e cercare di capirli, e penso che questo sia dovuto al fatto che dobbiamo etichettare quello che sentiamo dentro, dobbiamo dargli un nome... e sembra quasi un dovere dargli un nome... o meglio cercare di capire in quale fra le tante caselle (“etero”, “gay”, “bisessuale”, etc.) poter mettere quello che si prova...
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

incasinato
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Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » sabato 5 aprile 2014, 12:45

Ciao Isa,

ti ringrazio tantissimo per la tua risposta. Mi ha tranquillizzato ancora di più.
Stamattina mi sono svegliato, o svegliata, con un sentimento che conosco bene, la paura di alzarmi, la paura di andarmi a guardare allo specchio. Sono rimasto a letto. Mi sono tranquillizzat*, e ho fatto un piano. Perché un piano? Poi te lo spiego.
Poi alzandomi, mi sono sentito, e ho detto "hey, sono sempre io... magari sarei stata una persona migliore da ragazza, ma da ragazzo (ancora? per sempre? vediamo) posso essere ancora quella bella persona che sono - perché lo sono, lo so)". Poi cmq ora sto dimagrendo. Mia sorella si sposa tra qualche mese, e finalmente ho trovato la forza per fare una dieta che sta funzionando, quindi perderò la pancia che mi ha sempre imbarazzato per tutta la mia vita. Vediamo come mi vedo. Alla fine il fatto di volere essere mascolino è una cosa che ho sempre voluto, che adorerei essere. Questa cosa di vedermi però in coppia con un uomo in quanto donna mi ha destabilizzato.

Beh, non so se mi sto convincendo o se nò. Andrò condividendo quel che mi succede quissù (sempre se il forum non mi sbatte fuori per troppo scrivere!).

Ma c'è una cosa fondamentale. Io devo capire chi sono, alias identificarmi, per sapere cosa mi piace fare, e avere un PIANO per la vita. Per due motivi: il primo è per non sprecarla, e perché questa vita abbia un senso (proprio necessario?), e secondo (esterno), per rispondere agli stimoli esterni (mamma: cosa vuoi farne della tua vita?, mia sorella che si sta costruendo una vita, etc.).

E ho un'altra grande paura, la paura di DOVER cambiare sesso, prima o poi. La paura che mi sveglio la mattina, come già è capitato, e non mi riconosco allo specchio, e vado a lavorare e mi dico che sarebbe meglio essere donna. Questo tipo di paure e di voci, che sento che si possono solo placare solo quando cambi sul serio.
Vorrei che le cose fossero grigie. Ma da quel che ho letto in giro, le cose potrebbero non essere così grigie...


Ricapitoliamo, mi sento bene nel mio corpo, ma potrei stare bene in un corpo femminile anche. A volte vorrei essere nato donna e basta. Le ragazze mi piacciono, ma è più un "feticismo" (per ora almeno credo sia questo), cioè vorrei essere come loro. E questo spesso mi fa sentire leggermente eccitato. Forse starei con una ragazza solo come ragazza. FORSE... Intanto HA SENSO stare con un uomo, ma da ragazza.
Riuscirò a conciliare tutto? A unire tutte le parti di me stesso? E se quando trovo un ragazzo (o una ragazza), non accettano questa mia visione del mondo e di me stesso.

Beh, intanto mi metto apposto io, e continuo ad essere me stesso (magari versione migliorata e più consapevole e tranquilla).

incasinato
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Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » sabato 5 aprile 2014, 12:47

Ah, ho paura di uscire :(

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IsabellaCucciola
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Re: Chi sono?

Messaggio da IsabellaCucciola » sabato 5 aprile 2014, 13:04

Allora...
E ho un'altra grande paura, la paura di DOVER cambiare sesso, prima o poi. La paura che mi sveglio la mattina, come già è capitato, e non mi riconosco allo specchio, e vado a lavorare e mi dico che sarebbe meglio essere donna. Questo tipo di paure e di voci, che sento che si possono solo placare solo quando cambi sul serio.
finalmente trovo qualcuno che la pensa come me!!!!!! la paura di cambiare sesso... e io non sento questo bisogno al momento anche se una volta ci pensavo... forse perché il fatto di non identificarmi più in un sesso mi aiutato a non dovermi sentire obbligata a fare una scelta simile...
incasinato ha scritto:Ah, ho paura di uscire :(
Perché hai paura di uscire????
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » sabato 5 aprile 2014, 13:29

Mi fa paura uscire perché relazionarmi con gli altri, uscire anche di sabato tipo, mi stressa! :S

Cmq c'è una cosa "bizzarra" (se ha senso usare questo termine. in generale) che vorrei. Vorrei avere la voce più maschile. E stare bene col mio corpo maschile.
Mah... sento che sto andando un po' come una pallina di ping pong di qua e di lá

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IsabellaCucciola
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Re: Chi sono?

Messaggio da IsabellaCucciola » sabato 5 aprile 2014, 13:44

incasinato ha scritto:Mi fa paura uscire perché relazionarmi con gli altri, uscire anche di sabato tipo, mi stressa! :S
Io esco da sola, e per il momento la cosa mi piace... non so se mi piace perché ho trovato un mio equilibrio, o se è solo per un periodo che sto attraversando...
incasinato ha scritto:Cmq c'è una cosa "bizzarra" (se ha senso usare questo termine. in generale) che vorrei. Vorrei avere la voce più maschile. E stare bene col mio corpo maschile.
Mah... sento che sto andando un po' come una pallina di ping pong di qua e di lá
è successo anche a me di sentirmi una pallina da ping pong.. non sapere dove sbattere la testa, solo perché cercavo un modo di definire quello che ero... poi sono arrivata a un punto in cui mi sono “distaccata” da queste cose... oramai non mi interessa più neanche se il mio corpo è femminile o maschile... mi sento un corpo “neutro”....
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » sabato 5 aprile 2014, 13:57

Isa, grazie mille.

Beh... che dire... :roll: ...quindi?
Boh! :lol: :mrgreen:

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