Alti e bassi

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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Crio
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Alti e bassi

Messaggio da Crio » sabato 5 gennaio 2013, 15:50

Ho deciso di scrivere la mia storia qua per avere un parere e magari dei consigli...

Tutto iniziò 8 anni fa... avevo 15 anni e attorno a me c'era gente che scherzava sul fatto dell'essere gay e ironizzava sul sesso e su cosa poteva spingere ad esserlo.. Dopo queste discussioni qualcosa dentro me si era smosso...
all'epoca non era una cosa opprimente e la accantonai praticamente subito.
a 17 anni ebbi la mia prima ragazza... dopo 2 mesi di fidanzamento lei mi disse: " secondo me sei gay", e la cosa mi lasciò perplesso e chiusi subito la questione con un secco "ma figurati".
Con il passare del tempo ebbi diverse ragazze, ma mi accorgevo di continuo di essere neutrale al loro aspetto fisico... stavo con loro per questioni di carattere. Insomma, instauravo con loro una amicizia intima.
A 20 anni mi iscrissi ad una associazione sportiva e li conobbi un ragazzo... dopo qualche giorno provai delle sensazioni a me totalmente sconosciute... volevo stringerci amicizia a tutti i costi, stargli accanto e parlargli continuamente...
Stringemmo amicizia e feci di tutto per stragli accanto e per conquistare la sua fiducia... Nel contempo provavo un grosso peso, un blocco allo stomaco e stavo male...
La spiegazione che mi diedi fu "ma si, questo è semplicemente un desiderio di amicizia nulla più... è perchè ci tengo..."
e così passò qualche mese... una sera mi invitò a casa sua per poi uscire la sera, e visto che io abito piuttosto lontano da lui, avrei dormito da lui... Sapevo che era etero perchè continuava a parlare di ragazze e mi ha anche detto che il contatto con altri uomini non gli piace...
Fatto sta che quella notte capii un po' di cose... al momento della buonanotte ho provato un desiderio disarmante di abbracciarlo e magari strappargli un bacio... soffocai immediatamente tutti questi pensieri e corsi a dormire.
Da quel giorno cominciai a formulare la frase "sono Bisessuale... ok, non è un dramma, posso gestirlo"...
La cotta mi passò nel giro di qualche mese.
6 mesi fa mi fidanzai nuovamente con una ragazza... sapevo che lei difendeva a spada tratta i diritti omosessuali e dopo qualche mese capii anche perchè... lei pensava di essere lesbica ma poi lei trovò le risposte e la cosa per lei fini lì.
Allora io decisi di aprire questo mistico vaso di pandora...
le dissi che probabilmente ero bisessuale (ovviamente rischiando non poco) e le raccontai la mia storia... la sua reazione fu "ah, tutto qua?".
Restammo insieme ma da allora era come se avessi aperto davvero un vaso di pandora... un senso di malessere si era manifestato e ogni giorno si faceva sempre più grande. Arrivai anche a non riuscire più a baciare quella che era la mia ragazza... il contatto con lei non mi diceva più nulla... Lei se ne accorse e volle delle spiegazioni... io esplosi con un "Forse sono gay", e lei mi disse "bene, allora per una volta vedi di essere te stesso al posto di essere ciò che gli altri vogliono che tu sia"... quel giorno ci lasciammo ma non ero del tutto triste... era come se avessi trovato un sentiero da seguire.
Da allora cominciai a guardare film a tematica omo e a leggere articoli sulla questione e pian piano presi coscienza di me... Posso dire di essermi quasi accettato, anche se dubbi e paure permangono.
La cosa peggiore è che ora sono nel pieno caos... non so cosa fare, e cosa pensare... Non ho più idee su come trovare conferme e scavare ulteriormente in tutto ciò se non innamorarmi nuovamente di un ragazzo, ma non è la cosa più semplice di questo mondo...

Altro punto è che ho sempre pensato di mettere su famiglia, avere qualche figlio magari... però questo cozza con l'essere gay per ovvie ragioni... e la cosa mi turba un po'...

Direi che questo è quanto... se qualcuno sa indicarmi una strada sono qua, o anche solo un parere o un consiglio..

grazie!
“Certe persone vivono in lotta con altre, con sé stesse, con la vita. Allora si inventano opere teatrali immaginarie e adattano il copione alle proprie frustrazioni.”
—Paulo Coelho - Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto

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IsabellaCucciola
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Re: Alti e bassi

Messaggio da IsabellaCucciola » sabato 5 gennaio 2013, 16:11

Ciao Crio, benvenuto nel Forum :P !!!

Allora:
Crio ha scritto:Posso dire di essermi quasi accettato, anche se dubbi e paure permangono.
La cosa peggiore è che ora sono nel pieno caos... non so cosa fare, e cosa pensare... Non ho più idee su come trovare conferme e scavare ulteriormente in tutto ciò se non innamorarmi nuovamente di un ragazzo, ma non è la cosa più semplice di questo mondo...
I dubbi e le paure che abbiamo penso che siano normali, dato che comunque viviamo ancora in un paese che discrimina le persone omosessuali...
Perché non provi ad andare in qualche associazione gay, in modo da poter vedere come sia la normalità gay... (tiro sempre in ballo le associazioni perché penso che sia un clima più serio e "rilassato" rispetto a un locale o auna discoteca o ad altri posti simili...)
Riguardo all'innamorarsi di qualcuno ch ci possa ricambiare è il sogno di molti... ma è un sogno che si può realizzare, e in questo Forum ci sono utenti che hanno trovato un compagno con cui condividere la vita...
Crio ha scritto:Altro punto è che ho sempre pensato di mettere su famiglia, avere qualche figlio magari... però questo cozza con l'essere gay per ovvie ragioni... e la cosa mi turba un po'...
Riguardo all'avere figli, ti lascio questo link delle Famiglie Arcobaleno: http://www.famigliearcobaleno.org/... è vero che in Italia è più difficile avere un figlio per coppie dello stesso sesso, ma non è impossibile...

Non sono sicura di esserti stata di aiuto più di tanto, anche perché in quello che hai scritto ho notato che hai bisogno di molte più risposte di quante te ne abbia potute dare io...

Ancora benvenuto e un grande abbraccio... Isabella
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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Crio
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Re: Alti e bassi

Messaggio da Crio » domenica 6 gennaio 2013, 11:53

Grazie per il benvenuto XD

Ci ho pensato e ho anche cercato in giro... ma in molte di esse non mi ci ritrovo molto a dire la verità, anche se per dirlo davvero dovrei almeno andarci una volta... però a dirla tutta mi vergogno anche un po' XD

Grazie per l'informazione sulle famiglie arcobaleno... credevo fosse proprio impossibile e nemmeno pensabile in italia.

Sei stata comunque d'aiuto, =)
grazie per il tuo tempo.
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Micky93
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Re: Alti e bassi

Messaggio da Micky93 » domenica 6 gennaio 2013, 15:21

Ciao Crio...
non ho potuto fare a meno di notare che nella mia ''storia'' e nella tua ci sono molte cose in comune. O meglio, credo che sia quasi un fatto oggettivo lo scoprire la propria omosessualità attraverso quel sentimento profondo e al contempo struggente che è l'amore. É successo anche a me quest'estate. Si inizia a non capire più nulla, a chiedersi ''come sta potendo succedere tutto ciò?'' ''cosa sta succedendo?'' ''ne uscirò?''
e inizia una vera situazione di panico. Anche io quest'estate ho avuto una piccola cotta per un ragazzo ovviamente etero, ed uscendo nello stesso gruppo di amici al mare ho dovuto pure vederlo mentre metteva la lingua in bocca a una ragazza e ho dovuto vederli appartarsi.
Stringemmo amicizia e feci di tutto per stragli accanto e per conquistare la sua fiducia... Nel contempo provavo un grosso peso, un blocco allo stomaco e stavo male...
Esattamente come dici tu, e ti risparmio tutto il discorso psicologico che ci sta dietro, nel momento in cui noi gay ci innamoriamo di un etero, ci troviamo dinanzi a quello che in pragmatica (una disciplina psicologica) si chiama paradosso. Ci innamoriamo di qualcosa che sappiamo fin dall'inizio non poterci corrispondere. In pratica, che amiamo questa persona o che non la amiamo, il risultato finale sarà sempre che lei non amerà noi, che non potremo essere ricambiati.
E la cosa, purtroppo, ci fa impazzire. Però come hai potuto vedere tu, è un momento indispensabile per la nostra mente per fare chiarezza su noi stessi: io sono emerso da quest'esperienza rinnovato, ''vaccinato'' da possibili condizionamenti futuri. E ora so che è inutile che io mi innamori di ciò che non mi corrisponde, così so fin dall'inizio come comportarmi in queste situazioni.
Mi piace molto una frase usata da Florence Welch in una sua canzone: ''It's always darkest before the dawn'', perchè se si vuol vedere l'alba, è indispensabile passare una notte nel buio del caos :)

Quando tu parli di famiglia e figli, ti trovi invece in un paradosso condizionato: ancora non sappiamo quando le adozioni e i matrimoni gay verranno approvati dalla legge italiana, tanto ostile a svecchiarsi, quindi in questo caso è il futuro ad avere l'ultima parola.
Fino ad ora, puoi tirare delle conclusioni:
1) ti sei scoperto gay; le storie che hai avuto sembrano essere il succedersi di un'illusione, un sogno che continua da tempo. Il problema, è che quando viviamo delle illusioni, viviamo appunto queste ultime e non la vita in quanto tale. É doloroso alzarsi ogni tanto alla mattina, ma è indispensabile farlo per potere vivere. Mettiamola così: ti sei alzato, e il tuo risveglio è pieno di ossa che fanno male, analogamente al risveglio che ho avuto io.
2) la storia del ragazzo della tua associazione sportiva, e anche quella con la tua ex ragazza (vedi il prossimo punto, su di lei) sono state delle esperienze da conservare per il futuro. Il succedersi di questi eventi ti ha insegnato qualcosa che va tenuto per evitare che simili eventi ricapitino: è la tua ''memoria storica''.
3) la tua ultima ragazza. Si, può essere stata dura nel modo di lasciarti, usando quella frase retorica e scontata: ''ora sii te stesso e non quello che gli altri vogliono che tu sia'' ha poco senso detto da una persona che fino a poco prima sperava proprio che tu non fossi ciò che sei, perchè non essere gay era la prerogativa per poter stare con lei. A parte ciò, mi sembra una ragazza mentalmente aperta, e ti sconsiglio di buttare via l'intero rapporto con lei. Tientela amica insomma. ''Tutto qua'' è la risposta che mi diede una persona a cui ho detto di essere chi sono, e penso che sia davvero l'unica da poter dare di fronte a un coming out: cosa dovrebbe esserci di scandaloso in qualcosa che nasce con noi, come il colore degli occhi e dei capelli?
Il guaio del caso Eichmann era che uomini come lui ce n'erano tanti e che questi tanti non erano né perversi né sadici, bensì erano, e sono tuttora, terribilmente normali.

Hannah Arendt.

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progettogayforum
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Re: Alti e bassi

Messaggio da progettogayforum » lunedì 7 gennaio 2013, 12:37

Ciao Crio, in effetti la tua storia è un po’ un paradigma di quello che accade a moltissimi ragazzi. Posso capire i sentimenti di insicurezza, ma alla fine il problema è tutto indotto dall’esterno, è tutto di origine sociale e familiare. Ci sono delle attese da parte di altri, se sei gay quelle attese verranno deluse, ok, e allora? Dopo tutto, oggi, in Italia, essere gay, se non è proprio una cosa indifferente, non è comunque un problema grave se si ha un cervello e un minimo di buon senso. Certo bisogna rendersi conto delle cose, avere dei punti di riferimento sicuri, perché i rischi ci sono ma di ragazzi gay che riescono a vivere la vita come la desiderano ce ne sono tanti e anche di ragazzi che riescono a vivere una vita di coppia come si deve ce ne sono tanti, quindi … paura di che? La prima cosa è cercare di avere un’autonomia economica al più presto, cioè un lavoro stabile ma poi il testo viene da sé, basta un po’ di pazienza e un po’ di buon senso. Metti da parte le paure e cerca di lavorare in concreto per il futuro!

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Crio
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Re: Alti e bassi

Messaggio da Crio » lunedì 7 gennaio 2013, 20:36

grazie per le risposte!

Devo dire che dopo averla accettata come condizione, e lasciato passare qualche giorno, non ho più particolare paure... Magari torneranno quando si parlerà di dirlo ai miei... ma c'è tempo XD

Micky stai tranquillo che non butterò queste esperienze... anche perchè sono le fondamenta di quello che sono oggi e della mia presa di coscienza quindi sarebbe controproducente!

La mia unica paura era quella di perdere ogni punto di riferimento, famiglia, amici ecc ecc... però mi sto rendendo conto che ci si fanno sempre più problemi di quelli che ci sono realmente.
Devo solo dare un po' di tempo al tempo...
=)
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