Il momento dell'accettazione.

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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roadbike
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Il momento dell'accettazione.

Messaggio da roadbike » sabato 19 gennaio 2013, 1:23

Non so come nè il motivo, ma da quando frequentavo la scuola elementare mi sentivo attratto dal mio maestro che all'epoca ricordo avesse circa 50 anni. Per me a quella età era normale, non avevo il pensiero del giusto o sbagliato. Seguivo le sue lezioni con molto interesse, non per lo studio in sè, ma solo perchè era lui che le svolgeva. Ricordo ancora i suoi sorrisi, quando alle interrogazioni rispondevo con esattezza alle domande, oppure quando tra tanti ero l'unico ad alzare la mano per rispondere. Tutto purchè gli parlassi, e sentire la sua voce dialogare con me.
Le elementari finirono, e tutto ciò che mi è rimasto di lui, sono i ricordi, ed una piccola pergamena che mi consegnò l'ultimo giorno di scuola, con su scritto "che nella vita possa esserti utile uno dei tanti discorsi fatti insieme in classe". Non ebbi lo stesso riscontro nei professori alle scuole medie, li vedevo ma non con quella particolarità che avevo con il maestro alle elementari. Passarono gli anni senza ancora aver capito il mio orientamento, quando verso i 13 anni durante le vacanze estive mi ritrovai in spiaggia e mi capitò di vedere alcuni anziani giocare a bocce, sdraiato non smettevo di guardarli e pensare "che belli che sono". In quel momento capii dentro di me che mi piacevano gli uomini maturi. Ma non sapevo la parola gay cosa significasse, mentre sapevo cosa volesse dire quando le persone in dialetto napoletano lo dicevano in modo dispregiativo. Non mi sentivo "strano" per quella mia preferenza, ma la accettai come si può accettare che piaccia il gelato alla vaniglia, piuttosto che un piatto di pasta e ceci. Con il passare degli anni sviluppavo sempre di più la mia attrazione verso i maturi, andavo nei parchi da loro frequentati pur di vederli, pur di instaurare un dialogo e conoscenza con loro, fin quando arrivò la mia prima conoscenza omosessuale. Fu una conoscenza fatta per caso tra un giovane ed un maturo dell'età di 61 anni seduti entrambi sulla stessa panchina, che dialogavano della musica, di libri, di sport, e se a quell'età avessi gia la "fidanzata". A quest'ultima domanda ricordo di quanto fui imbarazzato nel non saper rispondere, quando mi decisi a rispondere dissi di no, che non ce l'avevo, e la risposta di quell'uomo fu "come un bel ragazzo come te non ha la fidanzata?", dentro di me avvenne un qualcosa come se fosse stordimento, misto a sorpresa nel sentirmi dire non il fatto che non avessi una fidanzata, ma che lui mi definì come "bel ragazzo". Mi sembrava una situazione surreale, non ci credevo che stessi parlando di cose personali tra l'altro con una persona estranea che mi piaceva, ma che in testa a me, egli ignorava questa mia preferenza verso di lui. Quando poi arrossii del tutto quando mi disse "forse ti piacciono i maschietti?", ricordo che abbassai lo sguardo per poi rialzarlo e guardarlo negli occhi, e vidi che sorrideva, nel mio silenzio lui disse, tranquillo è normale, "anche a me piacciono i maschietti, sono gay", e mi tranquillizzò sul mio turbamento di essere stato scoperto. Quella fu la prima volta che sentii pronunciare la parola gay da una persona, e fu anche la volta in cui presi coscienza anche io di esserlo.

SethCohen
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Re: Il momento dell'accettazione.

Messaggio da SethCohen » sabato 19 gennaio 2013, 10:26

Caro Roadbike, hai inserito davvero una bella esperienza.
Sono contento per te, per il modo naturale e tranquillo con il quale sei venuto a conoscenza ed hai accettato il tuo essere gay!

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progettogayforum
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Re: Il momento dell'accettazione.

Messaggio da progettogayforum » sabato 19 gennaio 2013, 11:54

Ciao roadbike, hai avuto coraggio nello scrivere un’esperienza come questa che è più comune di quanto tu non creda. I rapporti intergenerazionali, anche se nascono contro corrente, perché a livello sociale non sono accettati e nemmeno negli ambienti più tipicamente gay, quando nascono hanno una loro solidità che li rende molto resistenti oltre che significativi in termini affettivi. Ho visto diverse volte coppie intergenerazionali non solo salde rispetto all’esterno, ma affiatatissime e legate da veri rapporti d’amore. È difficile inquadrare queste coppie secondo i canoni delle tipiche coppie gay, le dinamiche che intervengono sono complesse ma le cose possono funzionare eccome. Purtroppo sulle coppie intergenerazionali gay ci sono fortissimi preconcetti che complicano parecchio le cose. Mentre è dato socialmente per scontato che un uomo possa stare in coppia con una donna molto più giovane, non è affatto dato per scontato che un ragazzo e un uomo maturo possano creare tra loro un rapporto importante. In genere si vede la cosa quasi in termini di pedofilia, una specie di approfittamento di un anziano sessuomane ai danni di un ragazzo sprovveduto, in realtà sono due adulti che fanno una loro scelta e anche molto attentamente ponderata e con conseguenze sociali difficili da affrontare. Devo dire che vedendo le situazioni reali da vicino si ha la nettissima impressione che il modello interpretativo approfittamento-debolezza sia non solo sbagliato ma completamente fuorviante. In alcune coppie gay intergenerazionali ho visto forme di dedizione reciproca assolutamente unica e ho potuto vedere che le cose erano vissute in modo non sono tranquillo ma profondamente gratificante da entrambe le parti. Non si tratta di situazioni comuni, ma quando si concretizzano sono in genere cose molto serie.

Alyosha
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Re: Il momento dell'accettazione.

Messaggio da Alyosha » sabato 19 gennaio 2013, 12:48

Beh... insomma un ventenne (ipotizzo la tua età al momento dell'incontro) con un sessantunenne qualche perplessità me la lasciano. Poi al di là di ogni preconcetto
Fu una conoscenza fatta per caso tra un giovane ed un maturo dell'età di 61 anni seduti entrambi sulla stessa panchina, che dialogavano della musica, di libri, di sport, e se a quell'età avessi gia la "fidanzata".
Nata per caso non direi, ci andavi apposta nei parchi a conoscere persone, prova oggi e prova domani qualcosa deve pur succedere. E' chiario che il personaggio non ti ha posto una domanda a caso, se avessi la fidanzata, intendo, così come neanche l'adulazione è stata casuale. Insomma ha capito sin da subito quale fosse la situazione. Certo è che bisogna stare attenti a questo tipo di incontri, restano dei perfetti sconosciuti cui parli di te e che non è detto che siano brave persone, ma soggetti che possono facilmente raggirarti proprio perché data la grossa differenza di età, possono ispirare una fiducia del tutto infondata. Non penso sia nulla di drammatico se maturano relazioni intergenerazionali ovviamente, penso però presentino problematiche oggettive, che non è facile sanare. Due genereazioni che si incontrano vogliono dire due mondi che rischiano di scontrarsi. Non lo so forse sono relazioni che se giocate più sul lato affettivo, possono anche avere un senso, ma in questi miei ragionamenti riconosco abbondantemente tutti i miei pregiudizi. Dico solo che un tredicenne che si innamora del maestro e che non sa uscire da quell'innamoramento può e dovrebbe rivedere un attimino le sue cose. Un conto è innamorarsi di una persona molto più grande perché questo succede e nella vita e in amore mai dire mai, altro conto è maturare una vera e propria fissa per le persone mature al punto da andarle a cercare nei parchi. Mi spiace ma mi paiono atteggiamenti profondamente diversi, l'ultimo in particolare può camuffare più di un disagio rispetto al rapportarsi a figure maschili della propria età, cosa che vuoi o non vuoi è un'attimo più fisiologico. Lo stesso vale per la persona anziana un conto è che certe cose semplicemente succedano altro conto è vedere un sessantenne che ci prova spudoratamente con i ventenni (in questo però voglio precisarlo penso più a quello che ho visto nelle chat, che all'esperienza che hai raccontato tu). Anche in questo caso mi paiono due atteggiamenti diversi. Una persona di sessant'anni cosa cerca sistematicamente in un ventenne? Una giovinezza che non ha più, l'illusione che si possa non invecchiare, una stampella per la vecchiaia?
Tutti i desideri sono leggittimi, certamente si, i dsideri non vanno mai demonizzati, però bisogna rendersi conto che nella vita interessarsi solo e preventivamente a persone molto più mature (parliamo anche di quarant'anni di differenza) può costituire un problema serio, oggettivo intendo e nascondere qualche difficoltà che andrebbe quanto meno chiarita. Ripeto a scanso di equivoci non è come quando succede che due persone si innamorino per caso e nonostante la differenza d'età si capisce che quell'amore non può essere trattenuto. Poi insomma vent'anni come differenza d'età sono una cosa, ma quarant'anni sono la stessa cosa? Mi spiace doverlo riconoscere probabilmente sono vittima del pregiudizio anch'io, una volta tanto, ma devo confessare che la cosa mi lascia più di una perplessità.

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massimino
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Re: Il momento dell'accettazione.

Messaggio da massimino » sabato 19 gennaio 2013, 18:41

La tua è davvero una bella testimonianza, roadbike!
Se due persone, anche di età molto diversa, stanno bene insieme, io davvero non vedo dove sia il problema...

Ovviamente condizione necessaria è che essi stiano DAVVERO bene insieme, e che non ci siano motivi per stare insieme diversi dalla mutua felicità.
Ma questo vale non solo per le relazioni intergenerazionali, ma per tutte le relazioni, omosessuali o eterosessuali che siano...

Ad ogni modo, ho letto con molta attenzione varie testimonianze raccolte da Project nella sezione GAY ANZIANI e, a parte la splendida storia di due settantenni legati tra loro dalla giovinezza, mi ha molto amareggiato il fatto che buona parte di loro ritengano ormai andati i tempi degli affetti e delle passioni. Tu, con la tua testimonianza, hai dimostrato che ciò non è per forza vero!

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Re: Il momento dell'accettazione.

Messaggio da roadbike » sabato 19 gennaio 2013, 23:36

grazie a chi ha scritto un pensiero a riguardo.

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roadbike
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Re: Il momento dell'accettazione.

Messaggio da roadbike » sabato 19 gennaio 2013, 23:39

progettogayforum ha scritto:hai avuto coraggio nello scrivere un’esperienza come questa
in effetti per me, caratterialmente come son fatto, è stato un pò difficile mettere in parole un'esperienza vissuta di molti anni fa, ed esporla in un forum pubblico che non solo è letto da utenti registrati, ma anche da visitatori esterni.

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riverdog
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Re: Il momento dell'accettazione.

Messaggio da riverdog » sabato 19 gennaio 2013, 23:54

Quanto da te scritto mi incuriosisce, nel senso che leggerei volentieri almeno qualche accenno a sviluppi successivi, e soprattutto se quasta tua preferenza in qualche modo ha trovato o meno eccezioni, nel senso se ti è capitato di provare interesse anche per ragazzi più o meno coetanei....
Comunque capisco che parlare di situazioni così personali non sia semplice.
Per inciso, il mio interesse particolare è dovuto al fatto che anch'io nutro una prevalenza per persone più grandicelle (ho 27 anni) anche se magari meno grandicelle delle tue, e inoltre non rappresenta una condizione eccessivamente stringente, visto che casi di interesse per più o meno coetanei ci sono stati, seppur rari.
PS Queste due cose le ho dette non per sentirmi in qualche modo 'avanti' a Te :lol: ma soltanto per un quadro più articolato.
PS2 So che queste tematiche spesso 'scottano' anche in ambito gay.... francamente la cosa mi ha lasciato sempre del tutto indifferente.... sono troppo individualista per badare a 'ste cose.... comunque non badarci troppo. Ma generalmente (e fortunatamente) in questo forum c'è un approccio più soft verso qualunque situazione. Benvenuto!

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Re: Il momento dell'accettazione.

Messaggio da roadbike » domenica 20 gennaio 2013, 0:09

Alyosha ha scritto:
Fu una conoscenza fatta per caso tra un giovane ed un maturo dell'età di 61 anni seduti entrambi sulla stessa panchina, che dialogavano della musica, di libri, di sport, e se a quell'età avessi gia la "fidanzata".
Nata per caso non direi, ci andavi apposta nei parchi a conoscere persone, prova oggi e prova domani qualcosa deve pur succedere. E' chiario che il personaggio non ti ha posto una domanda a caso, se avessi la fidanzata, intendo, così come neanche l'adulazione è stata casuale. Insomma ha capito sin da subito quale fosse la situazione. Certo è che bisogna stare attenti a questo tipo di incontri, restano dei perfetti sconosciuti cui parli di te e che non è detto che siano brave persone, ma soggetti che possono facilmente raggirarti proprio perché data la grossa differenza di età, possono ispirare una fiducia del tutto infondata.
Fu un caso, perchè ero durante una fase di allenamento in bici da corsa e dopo due ore e 80 chilometri prima o poi ti fermi in qualche posto dove sostare per recuperare, che poi la persona matura si sedette è un altro conto, magari dopo avermi vista. Con il senno di poi si capiscono le cose. Che ci sono persone che pur di averti su un letto possono fare false adulazioni, in questo concordo con te, ma in quel caso si rivelò non essere così, perchè divenni per quella persona importante, così come lui lo è stato per me. Entrambi ci siamo trasmessi molti pensieri e tanto affetto, abbiamo condiviso tanti bei momenti ed esperienze di vita. Nei parchi ci andavo vero, ma non per cercare incontri intimi, anche il semplice parlare, o vederle mi bastava. L'esperienza di vita che possono raccontarti vale quanto una biblioteca di libri, ovviamente questo dipende da persona a persona. Le persone che ho avuto la fortuna di conoscere, mi hanno insegnato molto, così come loro hanno ricevuto da me quel che cercavano, un rapporto umano. Non ho mai voluto sesso occasionale, nè tantomeno lo cercavo, e quelle volte che capivo che non volevano dialogo, ma solo attimi di piacere, facevo loro capire che non ero interessato. Non so quel che hai potuto vedere nelle chat, ma le persone nella realtà di tutti i giorni credo siano completamente diverse dal mondo di internet, o almeno quelle che ho conosciuto io nel corso degli anni. Ho semplicemente una preferenza come la si potrebbe avere in ogni cosa nella vita, ed avere una preferenza non vuol dire necessariamente avere una fissa, magari stando ore intere su internet, o chat a cercarle. Ci sono donne 30enni che stanno con uomini maturi solo perchè facoltosi, però che strano di questo non se ne parla. Per concludere, credo che se invece fossi stato attratto da miei coetanei alle scuole non ci sarebbe stato questa forma di pregiudizio, perchè si sa, l'ambiente gay cerca e vuole solo che ci siano rapporti giovane-giovane, ma che esclude invece il rapporto giovane-maturo.

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roadbike
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Re: Il momento dell'accettazione.

Messaggio da roadbike » domenica 20 gennaio 2013, 0:30

riverdog ha scritto:Quanto da te scritto mi incuriosisce, nel senso che leggerei volentieri almeno qualche accenno a sviluppi successivi, e soprattutto se quasta tua preferenza in qualche modo ha trovato o meno eccezioni, nel senso se ti è capitato di provare interesse anche per ragazzi più o meno coetanei....
Comunque capisco che parlare di situazioni così personali non sia semplice.
Per inciso, il mio interesse particolare è dovuto al fatto che anch'io nutro una prevalenza per persone più grandicelle (ho 27 anni) anche se magari meno grandicelle delle tue, e inoltre non rappresenta una condizione eccessivamente stringente, visto che casi di interesse per più o meno coetanei ci sono stati, seppur rari.
PS Queste due cose le ho dette non per sentirmi in qualche modo 'avanti' a Te :lol: ma soltanto per un quadro più articolato.
PS2 So che queste tematiche spesso 'scottano' anche in ambito gay.... francamente la cosa mi ha lasciato sempre del tutto indifferente.... sono troppo individualista per badare a 'ste cose.... comunque non badarci troppo. Ma generalmente (e fortunatamente) in questo forum c'è un approccio più soft verso qualunque situazione. Benvenuto!
Lo sviluppo che c'è stato l'ho postato poco fa...
La risposta è no. Non ho mai nutrito interesse verso coetanei, ci ho parlato questo si, ma non ho mai trovato pensieri o cose in comune, che potessero farmi nascere quell'interesse e intese che riesco a trovare con persone più adulte di età. Ti faccio un esempio se con un maturo posso tranquillamente parlare di Mozart e musica classica, di letteratura, miei coetanei che ho avuto modo di parlarci, mi rispondevano, chi è Mozart? Cos'è un saggio di letteratura? Di fotografia? Si mi piace la fotografia vedere quei bei fusti muscolosi tutti nudi... Oppure iniziavano a parlarmi di discoteche, di Lady GaGa, tronisti della DeFilippi, di sopraciglia spinzettate, oppure dei loro continui battuage. Menzionavo la bici da corsa? Risposta: ci vanno solo i vecchi. A questo punto cos'altro ho da aggiungere del motivo perchè non ho mai avuto interesse? :D

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