Accettazione a metà o semplice paura?

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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Nicolusso3
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Accettazione a metà o semplice paura?

Messaggio da Nicolusso3 » mercoledì 6 febbraio 2013, 19:27

Eccomi, dopo la presentazione di ieri sono pronto ad aprirmi a voi. In fondo chi si iscrive sul forum lo fa, spesso, credo per poter condividere con gli altri le proprie storie, i propri dubbi, problemi e, perché no, anche le proprie gioie.
Chi ha letto la mia presentazione sa che ho 21 anni, che scrivo da Pescara e che, ahimè, son venuto a conoscenza del forum solo ieri.
A parte ciò, poiché ho notato che qui il confronto ed il dialogo sono all'ordine del giorno, ho deciso di esporre quelli che sono i miei dubbi, le mie perplessità. Partendo dal presupposto che io sono convintissimo di essere gay, ne sono felice e che non ho mai avuto particolare problemi ad accettarmi...mi chiedo: perché quando si tratta di frequentare ambienti, locali, serate (dove ci sono altri gay, ed anche lesbiche) mi freno? Perché ho paura di aprirmi al mondo che, in fondo, e' più mio di quanto dovrebbe essere quello in cui sto vivendo ora?
Vi dico, ho capito di essere gay abbastanza presto, dopo essermi dichiarato la prima volta con mia cugina (ironia della sorte...il giorno stesso lei si è dichiarata con me; lo so, fa strano anche a me, ma è così :lol: ) non ho avuto problemi particolari nel dichiararmi anche ad altri (rigorosamente ragazze però) il che, credo, denoti il fatto che non mi vergogno di essere come sono. Ho anche avuto esperienze con alcuni ragazzi (con uno addirittura verso i 14 - 15 anni e fu lì che capii davvero che mi piacevano i maschietti :P ), l'ultima poco tempo fa con un ragazzo con il quale però la cosa non è andata avanti. Con loro non ho avuto alcun tipo di problema, parlavo, mi confidavo, ci confrontavamo ed eravamo intimi, nel vero senso della parola.
Qui, con voi, non ho paura affatto di parlare apertamente, di esprimermi, di raccontarvi delle mie esperienze...eppure, quando mi si invita ad uscire con altri gay, o semplicemente quando mi si chiede di andare ad una serata...dico categoricamente di no, c'è proprio qualcosa che mi blocca. Razionalmente penso: "ma si, dai...in fondo sono ragazzi come te, ti troverai bene, pian piano ti farai dei nuovi amici" però poi c'è sempre quella parte che prende il sopravvento e che mi spinge a non andare, a non frequentare, a non aprirmi a questo mondo. In genere questo problema l'ho sempre avuto con il sesso maschile in generale; non che non abbia o abbia avuto amici maschi, però in genere preferisco sempre la compagnia di una donna, con la quale mi trovo poi effettivamente meglio.
Allora mi chiedo: non è che, in fondo in fondo, quella che tu credi essere una piena accettazione di te stesso, in realtà non è altro che un' "accettazione a metà?". Oppure e' semplicemente paura, timore ad aprirsi ad un mondo, diciamo, nuovo, semisconosciuto?
Io sono ancora in cerca di una risposta concreta (certo voi direte: "per darti una risposta devi buttarti e provare..") e mi piacerebbe conoscere il vostro punto di vista e/o vostri dubbi simili al mio, nel caso in cui li abbiate o abbiate avuti :)

morik
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Re: Accettazione a metà o semplice paura?

Messaggio da morik » mercoledì 6 febbraio 2013, 19:40

Ciao nicolusso!!! :D
Ho letto la tua presentazione qualche minuto fa, ed ora questo tuo topic...
Piacere di conoscerti quindi!!! Anch'io come te ho 21 anni (esattamente tra una settimana) e sono della Puglia.... Io purtroppo non ho avuto assolutamente alcun tipo di esperienza, e quindi non so come esserti d'aiuto...
Comunque anch'io forse proverei fastidio nell'uscire con altri gay...
Io perché ho ancora paura di quello che pensa la gente... :oops:
Non avrei il coraggio di espormi così tanto!!!

Un forte abbraccio, e ancora piacere di conoscerti!

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Nicolusso3
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Re: Accettazione a metà o semplice paura?

Messaggio da Nicolusso3 » mercoledì 6 febbraio 2013, 19:59

morik ha scritto:Ciao nicolusso!!! :D
Ho letto la tua presentazione qualche minuto fa, ed ora questo tuo topic...
Piacere di conoscerti quindi!!! Anch'io come te ho 21 anni (esattamente tra una settimana) e sono della Puglia.... Io purtroppo non ho avuto assolutamente alcun tipo di esperienza, e quindi non so come esserti d'aiuto...
Comunque anch'io forse proverei fastidio nell'uscire con altri gay...
Io perché ho ancora paura di quello che pensa la gente... :oops:
Non avrei il coraggio di espormi così tanto!!!

Un forte abbraccio, e ancora piacere di conoscerti!
Ciao morik, il piacere e' mio :)
Io, mi vien da dire fortunatamente, le mie esperienze le ho avute, mi sono piaciute e, come dicevo quindi, son convinto e felice di ciò che sono. Mi rendo effettivamente conto che la mia situazione non è poi così "deficitaria" (passatemi il termine) rispetto ad altre e che quindi, forse, certi tipi di problemi farei meglio a non crearmeli. Però è come se fossero inevitabili...ogni tassello deve stare al proprio posto ed io vorrei comprendere e cercare di risolvere questo blocco che mi impedisce ciò che ho sopra descritto.
Come ho scritto, sono uno che ama ascoltare gli altri, ascoltare in generale tutti, e aiutarli fintanto mi è possibile, anzi ne approfitto per dire che se qualora qualcuno volesse per qualsiasi motivo, deve sapere che io ci sono ;). È pur vero che, a volte, anche gli ascoltatori hanno bisogno di essere ascoltati e compresi :)
Un saluto e un abbraccio morik :)

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progettogayforum
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Re: Accettazione a metà o semplice paura?

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 6 febbraio 2013, 20:03

Ti dico molto brevemente che non frequento locali etichettati gay e la grande maggioranza dei gay non li frequenta prima di tutto perché frequentarli equivale a dichiararsi pubblicamente, cosa che non mi sta affatto bene e poi perché il mio modo di intendere l’essere gay non ha niente a che vedere con la dimensione pubblica e con il sentirsi in gruppo. Anche tra i gay ci sono modi di intendere le cose veramente lontanissimi. Ci sono gay che hanno della omosessualità una visone sociale e hanno bisogno di sentirsi in gruppo e ci sono gay che la considerano una questione privata. Se non hai una tendenza spontanea a prendere contatti con un ambiente significa che non percepisci quell’ambiente come realmente tuo e il fatto che qualcuno, per ragioni commerciali, organizzi serate a tema gay, francamente non mi pare un argomento sufficiente per andarci. Poi naturalmente ognuno è libero di fare quello che vuole.

Alyosha
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Re: Accettazione a metà o semplice paura?

Messaggio da Alyosha » mercoledì 6 febbraio 2013, 20:17

Bah io penso che la questione delle serate gay andrebbe fortemente ridimenzionata. Quando ero ragazzino ricordo perfettamente che non mi piaceva andare in discoteca, un pò perché mi ritenevo goffo nel ballare, l'altro pò per gli orari allora per me improponibili e infine perché richiedeva quello stile di vita uno sforzo enorme nella cura dell'immagine, tutte cose che per uno come me, squattrinato e dedito allo studio erano infattibili. Vivevo con disagio la cosa, perché non mi sentivo "normale" e tuttavia crescendo mi sono ricavato altri spazi per me migliori, dove era possibile venire fuori con più pazienza. Insomma luoghi rumorosi, dove non è neanche possibile scambaire quattro chiacchere non facevano per me e smisi completamente di frequentare discoteche. Il piccolo dettaglio è che allora mi ritenevo etero e in effetti certi stili di vita potrebbero non andare bene in sé più che rispetto all'omosessualità. Infondo esiste un prototipo "etero", figlio della moda, che si nutre di luoghi comuni, vita mondana ecc. ecc. che desciverebbe allo stesso modo un fantomatico "mondo etero", mediatico indotto e fonte di business. Gente più riflessiva, posata magari non si trova a proprio agio con quella dimensione per come è fatto. Voglio dire fare le quattro del mattino è roba che posso permettermi una volta tanto a prescindere.
Adesso pian piano sono entrato in questo famoso mondo gay, locali, discoteche e quant'altro, per vedere e valutare con i miei occhi. Che posso dire? Alla fine sono pub e discoteche normalissime, c'è la stessa tenzione erotica che c'è in ogni discoteca, gioco di sguardi, corteggiamenti e approcci facili e sul serio ho notato poche pochissime differenze. Li ho trovati semplicemente divertenti, capisco che tanti miei disagi in quei luoghi dipendevano molto dall'effetto "brutto anatroccolo", ovvero dal fatto che fossi in un'ambiente profondamente erotizzato che inevitabilmente represso com'ero mi poneva più di un disagio. Insomma andare da gay in un locale gay, dove sei libero di muoverti come ti pare senza aver paura che nessuno giudichi (nessuno tranne i gay omofobi s'intenda) ha fatto la differenza. Mi rendo conto che questi luoghi mi rimandano probabilmente ad un'adolescenz afino ad adesso negata è importante che ci possa andare, ma di certo alla lunga non sono certo l'esperienza fondamentale della mia vita.
Qual'è quindi la conclusione? Che proibirsi di fare le cose non ha alcun senso, demonizzarle nemmeno, andare a vedere molto, ma molto di più, proprio perché ci si accorge che non sono né questo fantomatico giardino nell'eden, né luoghi infernali o intollerabilmente infarciti dei gai Fminati, come spesso si dipingono qua dentro da gente che per l'appunto non c'ha mai messo piede dentro.. Quelle due tre volte che sono andato è stato divertente, ma non potrebbe diventare uno stile di vita, almeno epr quello che mi riguarda. Per il resto se avrò la possibilità conto di partecipare ad eventi culturali, convegni e cose che in effetti possono costituire un ambiente più interessante per me. Certo è che bisognerebbe però togliersi di dosso questa costante paura di essere scoperti, ecco quella mi pare il vero e unico problema. Sopratutto nei locali gay tra l'altro per paradosso ci si espone molto poco, perché ci trovi altri gay, m'è capitato di vederci gente che già conoscevo, ma a parte che avevo capito da un pezzo che fossero gay, lìultima cosa che mi interesserebbe fare e dire in giro che quel mio dato collega è gay e penso la stessa cosa valga anche dall'altro lato.
In generale avere paura di fare le cos eper farsi scoprire non mi piace, temere il giudizio degli altri è sbagliato, vai ad un convegno a tema gay? Una rassegna cinematografica? La gente ti vede e allora? Penserà quello che vuole, non è certo un problema mio, anche eprché altrimenti non si vive più.
Ultima modifica di Alyosha il mercoledì 6 febbraio 2013, 20:30, modificato 2 volte in totale.

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Re: Accettazione a metà o semplice paura?

Messaggio da Nicolusso3 » mercoledì 6 febbraio 2013, 20:19

Project, sai, anche io la penso come te, infatti ciò che ho sempre detto,a chi mi invitava a queste serate e' che non "sentendole mie" preferivo non andarci. È come se, anche non standoci, ti sentissi un pesce fuor d'acqua anche se poi, pensandoci, son ragazzi esattamente come te. Ma sicuramente è come hai scritto tu...diversi punti di vista e modi di pensare a riguardo; c'è chi non riesce a farne a meno (e fidatevi che ne conosco) e chi, invece, preferisce rimanere riservato o comunque passare il proprio tempo e le proprie uscite in modo diverso, io direi anche più tranquillamente (generalmente quelle serate son piene di ragazzi che bevono fino alla nausea...per uno astemio come me non è il massimo :D ).
Però, forse, e' anche vero che non frequentando gente, serate e/o locali (non ci sono mai stato comunque) e' anche più difficoltoso trovare amici che possano comprenderti probabilmente come nessun altro (proprio perché magari ha vissuto stesse esperienze o ha affrontato simili situazioni) e, perché no, anche il ragazzo che cercavi da tempo (come son sentimentale :lol: ), o sbaglio?
Si, e' vero che non è necessario per instaurare rapporti, d'amicizia o d'amore che siano, però molte volte potrebbe aiutare ed essere più semplice, no?!?

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Re: Accettazione a metà o semplice paura?

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 6 febbraio 2013, 20:46

Mi permetto di aggiungere una cosa: i gay sono ovunque non solo nei locali gay anzi sono soprattutto fuori dai locali gay e nei locali gay trovi solo un certo tipo di gay, non voglio demonizzare nessuno ma la stragrande maggioranza dei gay non frequenta locali gay e non solo per non farsi appiccicare il bollino blu ma perché preferisce una pizza la sera con pochi amici piuttosto che un rito collettivo dedicato allo stereotipo gay. Dire che ci sono i locali gay è come dire che c’è la moda gay o la musica gay, queste cose sono creazioni commerciali inventate per sfruttare un’etichetta. L’idea che per conoscere ragazzi gay sia necessario frequentare i locali gay è fuorviante, direi che i locali gay non sono assolutamente rappresentativi della realtà gay ma rappresentano solo la punta visibile di un iceberg enorme che è quasi totalmente sommerso e che non ha niente a che vedere con quello che la gente considera gay o con quello che trovi in un locale gay. Capita spesso che coi Ragazzi del Progetto si vada la sera a prendere una pizza o il pomeriggio a fare una passeggiata e a prendere un gelato, siamo tutti gay, ci conosciamo da anni, stiamo bene insieme, andare insieme in un locale non lo considererei certo il modo migliore di spendere la serata.

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Re: Accettazione a metà o semplice paura?

Messaggio da Nicolusso3 » mercoledì 6 febbraio 2013, 21:13

Si su questo concordo in pieno e condivido, io stesso ho detto di preferire serate o più in generale giornate tranquille piuttosto che altri tipi di divertimento che può dare una discoteca o un locale.
Voi siete fortunati perché, conoscendovi da molto, avete avuto la possibilità di incontrarvi anche al di fuori e di creare, a quanto capisco, anche rapporti importanti.
Ma chi, ad esempio, come me o altri ragazzi non ha la possibilità o comunque gli rimane difficile frequentare altri ragazzi gay, in che modo potrebbe trovarne? Il forum e' una possibilità, d'accordo, i siti d'incontro anche se vogliamo...ma chi non ne frequenta?
Ammetterete che frequentare certi posti aiuta a conoscere ragazzi (d'altronde ne è pieno) a differenza di chi invece, mi viene da dire a questo punto, dovrebbe andare "alla cieca"...

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Re: Accettazione a metà o semplice paura?

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 6 febbraio 2013, 21:32

Lascia da parte i siti di incontri e le chat erotiche dove certo della normalità gay potresti trovare ben poco e dove, a causa della promiscuità sessuale il rischio aids è decisamente più altro. Segui il Forum, non troverai ragazzi che abitano a 10 minuti da casa tua ma potresti trovare amici veri, all’inizio solo a livello virtuale ma non è detto che le cose restino a quel livello. Capita spesso che vengano nella mia città ragazzi di altre regioni e allora ci si vede e ci si conosce in gruppo e si ha la possibilità di incontrare realmente persone con le quali magari si è parlato tante volte in chat. Direi che tutto questo succede piuttosto spesso. Non cercare strade rapide e rischiose, vai per piccoli passi e cerca di capire prima dove ti trovi e come puoi fare il passo successivo, mai alla cieca!

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Re: Accettazione a metà o semplice paura?

Messaggio da Nicolusso3 » mercoledì 6 febbraio 2013, 21:56

progettogayforum ha scritto:Lascia da parte i siti di incontri e le chat erotiche dove certo della normalità gay potresti trovare ben poco e dove, a causa della promiscuità sessuale il rischio aids è decisamente più altro. Segui il Forum, non troverai ragazzi che abitano a 10 minuti da casa tua ma potresti trovare amici veri, all’inizio solo a livello virtuale ma non è detto che le cose restino a quel livello. Capita spesso che vengano nella mia città ragazzi di altre regioni e allora ci si vede e ci si conosce in gruppo e si ha la possibilità di incontrare realmente persone con le quali magari si è parlato tante volte in chat. Direi che tutto questo succede piuttosto spesso. Non cercare strade rapide e rischiose, vai per piccoli passi e cerca di capire prima dove ti trovi e come puoi fare il passo successivo, mai alla cieca!
Per fortuna non è mia abitudine, mi ritengo abbastanza in gamba da stare alla larga da certi posti nei quali si può incontrare davvero chiunque.
Son passati solo due giorni ma già noto che ne è valsa la pena iscriversi. Poi siete stati tutti così accoglienti. L'ho già fatto ma mi permetto nuovamente di congratularmi con voi...non è cosa facile gestire un forum, in generale, ma voi l'avete reso non solo un bell'ambiente ma anche aperto a qualsiasi tipo di discorso. Bravi davvero :)

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