Come vivere l'essere bisex?

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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Alyosha
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Re: Come vivere l'essere bisex?

Messaggio da Alyosha » martedì 2 aprile 2013, 9:42

Caro ho letto un pò discussione. Sulla questione della bisessualità sorvoliamo è un orientamento sessuale a tutti gli effetti e la questione della definizione del sé è sempre una questione di autoconsapevolezza. Vedrai tu nel tuo percorso se si tratta di bisessualità o di una fase di passaggio. Quello su cui volevo concentrarmi invece è tutt'altro. Da quello che scrivi è evidente che hai molti più problemi ad entrare dentro un rapporto reale, maschio o femmina che sia, che problemi legati all'orientameto. Intendo dire che probabilmente nella misura in cui proverai a stare con una persona potresti tirare fuori la storia dell'eterosessualità se è uomo o dell'omosessualità se è donna e in sostanza allontanare comunque la persona con cui stai. Il non riuscire a legarsi in sani rapporti di intimità è un disagio grosso che non va per niente sottovalutato, è una sorta di "fame" d'affetto che non viene mai appagata. Avere rapporti sessuali in cam o anche con perfetti sconosciuti è infondo semplice e non è come entrare dentro una relazione. Perché ti senti a disagio dopo? Per un calo fisiologico che ti rimette di fronte i tuoi disagi. Anch'io penso si tratti di un problema di accettazione, ma legato al fatto che entri in queste chat. Vedi una delle conseguenze più gravi dell'omofobia è intendere l'omosessualità come il rapporto fisico tra due persone dello stesso sesso, già nella definizione tutta l'attenzione viene puntata al sesso e non si parla mai di affettività. Anche tu nel tuo discorso infondo punti tutti sull'attrazione fisica e ci dici che ci sono periodi in cui sei attratto dalle donne e periodi in cui sei attratto dagli uomini. Si ma da tutti gli uomini? Da tutte le donne?
Penso in tutta sincerità dovresti evitare i contesti umilianti delle chat e del sesso in cam e piano piano cominciare a costruire rapporti concreti, reali con le persone. Vivere la fatica di un contatto fisico che sia anche un gesto di tenerezza, un abbraccio, una stretta di mano entrare dentro relazioni di reali intimità che non comportino necessariamente lo stare assieme, sono tutte fatiche enormi per chi come te immagino in famiglia abbia ricevuto modelli affettivi diametricalemente diversi. Manifestare i propri sentimenti, comunicarli con il corpo, sapere ricevere i sentimenti dell'altro e permettere che anche lui li comunichi con il corpo, sono cose complicatissime per chi viene da tutt'altre esperienze, però la via del sesso facile non è quella giusta, perché peggiora la situazione non la migliora.
Consigli concreti non so dartene, posso solo dirti che sarebbe un buon inizio smettere di cercare per forza un partner, ricompattarsi, farsi dei buoni amici e porsi in attesa. So che complicata da fare come cosa ma essere dentro un solido circuito di relazioni anche amicali è già in grossa misura parte della soluzione, un grupppo solido ammortizza tante frustrazioni, difficoltà e migliora la qualità della vita. Il resto delle cose lo vedrai man mano che arrivano.

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Ayumu
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Re: Come vivere l'essere bisex?

Messaggio da Ayumu » martedì 2 aprile 2013, 14:10

Alyosha, grazie per aver risposto :)
Alyosha ha scritto:Intendo dire che probabilmente nella misura in cui proverai a stare con una persona potresti tirare fuori la storia dell'eterosessualità se è uomo o dell'omosessualità se è donna e in sostanza allontanare comunque la persona con cui stai.
In realtà non utilizzo questo meccanismo. Sono il tipo che non sopporta le bambinate, non sopporta il "corteggiamento" di un tempo, ma vado molto al punto. Quando un maschio o una donna ci ha provato con me, ho sentito solo disgusto per quella persona. Non perchè non voglia una relazione, ANZI! La desidero eccome. Ma devo innamorarmi, e questo ancora non è mai successo. Non voglio illudere nessuno\a, e non realizzo una relazione giusto per il gusto di fare esperienze.
Alyosha ha scritto:Perché ti senti a disagio dopo? Per un calo fisiologico che ti rimette di fronte i tuoi disagi. Anch'io penso si tratti di un problema di accettazione, ma legato al fatto che entri in queste chat. Vedi una delle conseguenze più gravi dell'omofobia è intendere l'omosessualità come il rapporto fisico tra due persone dello stesso sesso, già nella definizione tutta l'attenzione viene puntata al sesso e non si parla mai di affettività. Anche tu nel tuo discorso infondo punti tutti sull'attrazione fisica e ci dici che ci sono periodi in cui sei attratto dalle donne e periodi in cui sei attratto dagli uomini. Si ma da tutti gli uomini? Da tutte le donne?
No, non di tutti o tutte. In alcuni periodi sono attratti da entrambi i sessi, in altri solo di aclune persone di sesso maschile, altre volte solo persone di sesso femminile (per attrazione intendo soprattutto fisica. Per attrazione platonica è uguale per entrambi i sessi: dipende dalla persona, e sia maschio che femmina possono incuriosirmi allo stesso modo). Non so.. credo sia normale per un bisessuale (o forse è un disturbo ormonale?). Credo che la chat mi mette in difficoltà perché mi mette di fronte i miei disagi.. e credo che il mio disagio maggiore sia proprio quello di non avere una relazione, di non trovare qualcuno e poter dire: "Mi sono innamorato!"
Per quanto riguarda al rapporto sessuale, ho avuto vari rapporti con la stessa persona. Lui ha tre anni più di me, e abbiamo cominciato da quando eravamo piccoli, ma 3 anni di differenza nell'adolescenza e nella pre-adolescenza sono tanti! Quindi ho trascorso anche un periodo della mia vita odiando questa persona, credendo sia stato lui a farmi diventare gay. Ma non ero arrabbiato per essere gay, anzi, ho sempre accettato quest'ipotesi, ma il fatto di essere tormentato dal sesso e non capire a quale sponda appartenessi. Poi ho creduto di amarlo.. e oggi sono convinto di quello che sono, e non mi fa più alcun effetto. Questo per dire che mi sono eccitato davvero tanto! Ritrovare una stessa relazione, uno stesso contatto corpo a corpo sarebbe l'ideale!
Alyosha ha scritto:Consigli concreti non so dartene, posso solo dirti che sarebbe un buon inizio smettere di cercare per forza un partner, ricompattarsi, farsi dei buoni amici e porsi in attesa.
Non è asoslutamente facile! :) Desidero molto passare al livello successivo.. io aspetto, però è frustante ugualmente. Certo, come dici tu gli amici mi aiutano a distrarmi, ma quando ci penso.. ci penso e basta.

Alyosha
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Re: Come vivere l'essere bisex?

Messaggio da Alyosha » martedì 2 aprile 2013, 15:14

Non era assolutamente oggetto della mia analisi il tuo orientamento sessuale per due ragioni. La prima è che lo definisci in maniera abbastanza chiara da te, la seconda è che non poi una questione importante come sembra. Da come scrivi pare che i tuoi problemi siano più legati all'incapacità di entrare dentro una relazione di intimità piena con una persona, che una questione di dubbi sull'orientamento. Come se ti terrorizzasse la possibilità di essere "toccato" non fisicamente intendo, ma dentro. Pare proprio che stai li a girarci e girarci, ma quando è il momento ti terrorizzi.
Che sia uomo o sia donna certe difficoltà se ci sono restano, in questo senso quasi ironicamente ti dicevo che potresti usare come scusa alternativamente l'essere gay o l'essere etero. Mi pare anche rispetto alla storia che racconti che tu punti subito sull'approccio fisico, che per carità ha la sua dose di importanza, poi però una relazione è qualcosa di più ricco e complesso. Esiste un momento di tenerezza, di accoglimento dell'altro che un pò scompare dai tuoi ragionamenti. Non è affatto facile recuperare questa dimensione, però secondo è già importante capire su cosa puntare gli sforzi. Gli amici aiutano anche perché insieme a loro puoi costruire parte della tua intimità. Insomma perché cominciare dalla cosa più difficile? Pare scontato che tutti dobbiamo tare per orza con qualcuno, che le relazioni sessuali debbano essere per forza appaganti, ma invece sono tutte delle autentiche conquiste. Per il resto penso che confrontarti qua dentro ti sarà molto utile. Ho letto io stesso tante informazioni sulla sessualità e l'affettività e ho sempre avuto l'impressione che tante volte c'è una mancanza di educazione sessuale, che non è un qualcosa che ha a che fare con il semplice atto, ma con la relazionalità che dischiude il rapporto sessual. Penso che dare una lettura qua e la male non ti faccia, tante cose scritte qui dentro le farei leggere un pò a tutti, gay etero e bisex.

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Ayumu
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Re: Come vivere l'essere bisex?

Messaggio da Ayumu » domenica 19 maggio 2013, 19:53

Ciao Alyosha, e scusami se ti rispondo solo adesso.
Ormai son passati quasi due mesi.. Rileggendo ciò che hai scritto ho riflettuto molto, su me stesso, sulla mia psiche. Sono arrivato ad una pseudo conclusione. Non credo nell'amore che nasce da una relazione d'amicizia, ma solo quello a "prima vista". Con questo non sostengo il così detto "colpo di fulmine", ma sono alcune espressioni, dei modi di fare, di parlare, che mi attirano particolarmente.
Alyosha ha scritto:Come se ti terrorizzasse la possibilità di essere "toccato" non fisicamente intendo, ma dentro. Pare proprio che stai li a girarci e girarci, ma quando è il momento ti terrorizzi.
Mi terrorizza essere toccato dentro.. non so cosa dire.. sono un tipo che dice sempre ciò che pensa e che si espone molto, tant'è che mi arrabbio quando un amico che conosco da tempo mi reputa qualcuno che non sono.
Frequento un corso di teatro da due anni. C'è una ragazza molto carina, è una tipa seria, una apposto. Ho paura di stare con lei. Ho paura di poterla ingannare. Non so quali sono i miei sentimenti, potrei provarci, per poi dirgli addio se scopro qualcosa che non va, ma in tal modo mi sentirei crudele. Non voglio ferire nessuno, né me stesso né gli altri. Inoltre c'è anche un ragazzo della mia scuola che non mi dispiace affatto. Non sa che sono bisessuale, e non so nemmeno se lo sospetta. E' un amico della mia migliore amica. Mi ha detto più di una volta che molto probabilmente è attratto anche dai ragazzi. Dice che è un figlio di una famiglia molto cattolica, e che probabilmente è represso. Non so cosa pensare, non so cosa fare.
Non faccio nulla, penso al futuro, al lavoro, e a volte sono troppo maturo per la mia età. Non trovo divertimento nelle discoteche o altrove, ma leggendo libri e mangiando una pizza con amici. Alcuni dicono che sono troppo vecchio, e che sono particolarmente "passivo" nei rapporti sentimentali. Vale a dire colgo quello che trovo senza cercarlo. Sbaglio? Non so cosa pensare.

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