SENTIRSI GAY A 16 ANNI MA SI PUO' SBAGLIARE

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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progettogayforum
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SENTIRSI GAY A 16 ANNI MA SI PUO' SBAGLIARE

Messaggio da progettogayforum » venerdì 15 maggio 2009, 13:26

admin ha scritto:Ricevo e pubblico.
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Ciao Project,

ho 16 anni ma prima di natale ne faccio 17, ti scrivo ma non avrei mai il coraggio né di parlare con te in chat né di iscrivermi al forum, perché oggettivamente sento che certe cose non le potrei accettare. Lo so che non c’è niente di strano ma se leggi fino in fondo potrai capire perché dico così. Tu però, se vuoi, mi puoi aiutare veramente, ieri ho letto praticamente tutta la sezione orientamento gay per i più giovani perché sono due settimane che ho in testa un dubbio assurdo e penso che tu mi possa dare un parere serio, però nel forum una risposta chiara a una situazione come la mia non l’ho trovata.

Mi sono sempre piaciute le ragazze, ma ti giuro sempre, sono state la mia fissazione, le mie fantasie, quando mi masturbavo le facevo sempre e solo sulle ragazze e l’idea di pensare a un ragazzo l’avrei considerata proprio pazzesca. Con la mia attuale ragazza ci sto bene, cioè proprio mi eccita. Non abbiamo fatto niente perché lei non vuole, ma ti giuro solo per quello, io l’avrei fatto eccome. Diciamo che le cose stavano così fino a due settimane fa.

Io, dalle elementari, conosco un ragazzo, chiamiamolo Marco, con Marco siamo cresciuti insieme proprio come due fratelli, per me casa mia o casa sua era lo stesso e così pure per lui. Mia mamma l’ha considerato sempre come un figlio e i suoi facevano lo stesso con me. Marco è il mio migliore amico, ci siamo sempre detti tutto, e più o meno da quando facevamo la seconda media abbiamo parlato pure di sesso. Pure lui è sempre stato etero e ha sempre avuto la ragazza e con la ragazza sua lui qualche cosa di sesso ce l’ha pure fatta, perché a me la ragazza me l’ha raccontato. Quando parlavamo di sesso parlavamo solo di ragazze, di quello che gli avremmo fatto, come fanno tutti i ragazzi. A me l’idea che Marco sia gay non mi era mai passata per la testa. Pure questo tutto fino a due settimane fa.

Però due settimane fa è successa una cosa che ha cambiato tutto. Lui era venuto in campagna a casa dei miei per una settimana, ma l’ha fatto tutti gli anni e qualche volta ci veniva pure con la ragazza o io andavo da lui. Quando sta in campagna dai miei stiamo in camera insieme e la notte parliamo sottovoce per non fare sentire quello che diciamo e in genere parliamo solo di ragazze.

Due settimane fa però, non so nemmeno come può essere successo, ma ci siamo messi a fare gli stupidi tra noi e ci siamo masturbati insieme ma non ognuno per conto suo. Prima parlavamo soltanto di cose sessuali ma tra noi non avevamo mai fatto niente. Adesso sto malissimo per quello che abbiamo fatto, ci sto malissimo. I giorni seguenti per lui era come se non fosse successo niente e ha continuato a parlare di ragazze come faceva prima e a dirmi che si faceva le seghe pensando alle ragazze, ma io da quel giorno non sono più riuscito a masturbarmi pensando a una ragazza, mentre la sera prima di quello che ti ho detto l’avevo fatto benissimo.

Mi sta venendo l’ossessione di essere gay, ma io ho 16 anni e in queste cose poso sbagliare, anche se però comincio ad esserne proprio convinto. Project, io non riesco più togliermelo dalla testa e per quanto gli volevo bene io adesso lo odio perché penso che mi ha rovinato la vita e per una cosa così stupida che per lui non contava nulla.

Dimmi che ne pensi Project perché così sto tropo male, in 15 giorni mi è crollato il mondo addosso, continuo a vedere tutti i giorni la mia ragazza, ma non è più lo stesso e non sarà più lo stesso. Ho l'impressione che la mia vita stia prendendo una piega che mi farà stare malissimo.

Non credo di essere l’unico ragazzo a vivere situazioni del genere. Ho bisogno di capire. La lettera, ti prego, mettila nel forum, può darsi che qualcuno mi risponda, tu però non mi fare stare in ansia e dimmi “tutto” quello che pensi, tanto più o meno me l’aspetto!

Andrea
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Parlando poco fa con un ragazzo coetaneo di Andrea, chiamiamolo Lorenzo, gli ho accennato alla mail di Andrea, lui mi ha chiesto di mandargliene il tesoro e io l’ho fatto, lui lo ha letto e questo è il seguito della conversazione:

Lorenzo scrive:
povero

Project scrive:
già letto tutto?

Lorenzo scrive:
si

Project scrive:
che risponderesti?

Lorenzo scrive:
innanzi tutto gli direi: “Non stare troppo in pensiero perché la vita va vissuta bene e non devi pensare che solo una SOLA esperienza ti debba cambiare la vita, forse ti resterà impressa però non devi mollare, perché se non ti ritieni gay allora non devi darci peso anche se è difficile però tentar non nuoce. Masturbati pensando alle ragazze e prova a vedere se cambia qualcosa e metti da parte il ricordo di quella nottata con Marco."

Lorenzo scrive:
in poche parole gli direi ciò che ho fatto io

Project scrive:
Risposta molto saggia!!!

Lorenzo scrive:
già anche se io ancora a volte mi masturbo pensando a maschi però anche alle donne booo non saprei come spiegartelo

Lorenzo scrive:
ma poi è solamente la verità.

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Caro Andrea,

intanto ti ringrazio per la tua mail. Non sei sicuramente l’unico ad avere vissuto esperienze di quel tipo. Lorenzo, del quale ho riportato quello che mi ha detto in chat sulla tua mail, ha un’esperienza molto simile alla tua. Etero senza esitazioni in partenza, ha sperimentato un contatto sessuale con un ragazzo e da allora, per lui, le fantasie masturbatorie gay si alternano a quelle etero. Ho riportato quello che mi ha detto in chat circa la tua esperienza proprio perché penso che l’analogia sia piuttosto stretta. Nel ragionamento di Lorenzo ci sono già tutti gli elementi di un’analisi seria del faccenda.

1) Il fatto che non ci fosse nessuna traccia di omosessualità prima del fatto, nemmeno a livello di fantasie, e questo a 16 anni e mezzo, mi porta a ritenere improbabile che una sola esperienza gay, per quanto intensa, possa avere determinato l’orientamento sessuale di un ragazzo, tra l’altro non proprio giovanissimo. In questo concordo sostanzialmente con Lorenzo lasciando però almeno una piccola percentuale di probabilità alla eventualità che ciò, invece, possa essere accaduto. Ma uno spiraglio alla probabilità dell’orientamento gay lo lascia anche Lorenzo, quando dice che se non ti senti gay non devi dare peso a quell’episodio, anche se è molto difficile e conclude con un “tentar non nuoce”.

2) Concordo perfettamente con Lorenzo su due altri punti: non preoccuparti troppo e non dare eccessivo peso a queste cose, perché, come dice giustamente Lorenzo, avere fantasie sia sui ragazzi che sulle ragazze non è un problema ma semplicemente un fatto. L’ansia, caro Andrea, spesso non è solo una complicazione di problemi sessuali ma ne è addirittura la causa

3) Non posso invece concordare con Lorenzo su consiglio di masturbarsi pensando alle ragazze. La masturbazione è un’espressione spontanea della sessualità e nulla è più deprimente che masturbarsi pensando intenzionalmente a cose che non verrebbero spontanee alla mente.

4) Una raccomandazione: non odiare il tuo amico Marco perché, ammesso e non concesso che tu finisca per riconoscerti gay, non ne è certo lui la causa, al massimo potrebbe averti portato prima alla consapevolezza.

5) Aggiungo un’altra cosa. Ti ho mandato il mio contatto, vedi tu se usarlo. Parlare avrebbe sicuramente un senso, non per appiccicare definitivamente un’etichetta gay o etero sopra Andrea ma per abituarsi considerare queste cose senza ansia e con la massima consapevolezza che, comunque, essere gay non comporterebbe nulla di tragico.

Project

jay-pee
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Iscritto il: giovedì 24 settembre 2009, 4:20

Il parere di un GAY su essere GAY ...

Messaggio da jay-pee » giovedì 24 settembre 2009, 4:32

Essere gay ...

Gli psicologi, gli psichiatri, gli psicoanalisti, gli studiosi e ricercatori che hanno un vero interesse nella questione del rapporto mente-corpo-cervello, sostengano che essere gay non è una scelta, un'abitudine, ma un modo di essere. C'è anche chi sostiene che si possa diventare omosessuali, ma sono teorie poco credibili ed indimostrabili. Spesso, per paura, ci si nasconde dietro una finta eterosessualità per non dover affrontare tutte le difficoltà legate all’universo gay che diviene, sempre più spesso, un mondo a parte e ghettizzato;

Secondo me, che sono gay e che soprattutto vivo, respiro, penso, agisco, reagisco, mi difendo, parlo e faccio sentire la mia voce, scrivo e propago le mie idee come tale, essere gay è molto più di tutto questo, cioè ci sono cose molto più importanti che vanno al di là dell'aspetto mente-corpo-cervello che solo un "autentico" gay conosce e riesce a sentirle tutte o quasi... Ci sono sentimenti molto più grandi di noi e quando non li possiamo gestire ci sentiamo ancora più piccoli del solito ed anche un po' più deboli ed indifesi dalla società ipocrita e perbenista, portavoce di quei valori assoluti che in realtà non ha mai rispettato.

E per finire (almeno per ora) vorrei che tutti (sia gli omosessuali che gli eterosessuali) sapessero che...

Essere gay non ti fa diventare promiscuo o moralmente inferiore, ed essere promiscuo o moralmente inferiore non ti fa diventare gay;

Essere gay non ti fa diventare un travestito o un transessuale, ed essere travestito o transessuale non ti fa diventare gay;

Essere gay non ti forza a dare spiegazione approfondite sul tuo modo di vivere la vita, di rapportarti agli altri e di vedere il mondo;

Infine, essere gay non ti chiede di essere perfetto, ma ti incoraggia a fare del tuo meglio nelle condizioni e con le energie che avrai disponibili per quello che ti serve e che ruota intorno alla tua vita.

JP!=]

editore
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Iscritto il: giovedì 14 maggio 2009, 21:35

Re: SENTIRSI GAY A 16 ANNI MA SI PUO' SBAGLIARE

Messaggio da editore » giovedì 22 ottobre 2009, 12:19

Alcuni direbbero che è proprio questa paura ossessiva dell'essere gay, la principale dimostrazione di essere gay e di averlo represso per così tanto tempo fino a che un evento scatenante non ha fatto saltare il coperchio. Però senza andare da un estremo all'altro, c'è comunque per me la forte possibilità che questo ragazzo sia semplicemente bisessuale e che l'esperienza - tra l'altro per nulla gay - con l'amico, abbia in un qualche modo risvegliato la sua parte dormiente di omosessualità, che al momento sta prendendo, per così dire, il sopravvento proprio perché alimentata dal turbo della paura di essere gay tout-court.
Penso che la paura dell'omosessualità possa creare nel un bisessuale una sorto fissazione di essere omosessuali che poi si avvita e si autoavvera. Penso che il ragazzo dovrebbe prima di tutto tranquillizzarsi, e iniziare a vedere la sua proprio dalla prospettiva di non essere né etero e né gay, ma bisessuale e prima o poi ritroverà il suo equilibrio interiore e anche la sua capacità emotiva con le ragazze

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