l'inferno sessuale... e le incertezze

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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Dany
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Re: l'inferno sessuale... e le incertezze

Messaggio da Dany » domenica 1 settembre 2013, 2:00

Capisco quello che vuoi dire Barbara... ma so già quanto sono perverso e deviato e so anche quanto sono perfide le donne... io sinceramente non le voglio nè come amiche nè (per il momento) avrei voglia di aprirmi più di tanto con loro... anche perchè mi è passata proprio la voglia.. non ho più quell'entusiasmo che avevo una volta quando sto con una ragazza... non so cosa voglio... da un lato (mondo gay) ho paura che faccia parte di me, dall'altro (donne) ho paura ad aprirmi con loro (e appunto di non essere adatto a loro)... non mi fido...

Ho letto la storia di Marco (il ragazzo 22 enne con il doc) e mi ci vedo molto, sembra la mia vita con la differenza che non ho mai avuto fidanzate (le ho cercate a vita e quando ho avuto la possibilità mi sono sempre rifugiato)... Comunque ho ridotto la masturbazione e i test e le fantasie tendono a tornare come prima... fino a qualche settimana fa non potevo nemmeno andare al forno a prendere il pane: mi veniva ansia nel vedere il panettiere e non provar nulla mentre la moglie mi sorrideva. Oggi ci ho parlato con lui senza nemmeno rendermene conto (mi sono detto "aspetta!! Ma non hai ansia... e lo vedo normale...!!")...

Di cosa hai paura delle ragazze? Probabilmente che mi facciano male (come hanno fatto tante volte)... qualcosa dentro di me mi dice che:

1) Anche se dovessi riuscirci, una ragazza mi tradirà di sicuro o mi userà dato il mio carattere o il mio modo di fare. Ecco perchè l'approccio solo sesso sarebbe l'ideale ma non penso di essere quel tipo di uomo da riuscire ad ottenerlo (una volta mi è successo e me lo sono bruciato). E poi è una grossa responsabilità stare seriamente con una ragazza. E' come non aver mai guidato e ti ritrovi una ferrari davanti... è un suicidio... In ambito sentimentale / sessuale non ho l'esperienza di un adulto.. mi schiaccerebbero subito...

2) Ripensando a quelle strane fantasie potrei intraprendere un rapporto eterosessuale e poi mandare tutto a quel paese quando scopro che non è il mio...

Perchè sto ultimamente con i ragazzi gay? Ci ho pensato.. Forse anche perchè almeno non mi sento inferiore per il fatto di essere una frana in donne. Quando si parla di donne con i miei amici etero negli ultimi tempi è come se mi dicessero "andiamo a fare una corsa in mezzo al prato" e io mi sento paralizzato (non so nemmeno chi sono e ho paura di scoprirlo)...

Tendo ad evitare il sesso, le feste, le vacanze, le comitive e tutto ciò che in teoria dovrebbe entusiasmarmi come una volta.. mi sono rinchiuso in un limbo per il momento..
Non possiamo cambiare il nostro passato, ma il nostro presente sì che può essere diverso.
E' proprio il passato che non mi piace non riesco a lasciarmelo alle spalle. Perdonare l'altro sesso significa accettare quello che ti è stato fatto e dare modo di fartelo ancora. Sento (nella mia presunzione) che avrei meritato qualcosa di più...
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Dany
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Re: l'inferno sessuale... e le incertezze

Messaggio da Dany » domenica 1 settembre 2013, 22:19

Ciao Barbara... volevo aggiungere che sto leggendo una rielaborazione da parte di uno psicologo (in linguaggio per comuni mortali) della "Storia del piccolo Hans" di Freud... probabilmente mi sbaglio, ma ci provo... devo dire che per il momento vedo parte della mia infanzia e ricordando alcune emozioni da piccolo riesco a spiegarmi qualcosina (forse)... sento che tutto ruota attorno all'immagine di mio padre e di mia madre e la mia... Ho fatto alcune associazioni dei rapporti avuti con le ragazze e sono molto simili ai ricordi con le mie esperienze infantili (a livello emotivo)...

Il rapporto con le ragazze quando mi hanno trattato come amico (e io in cuor mio avevo qualche speranza che cambiassero idea) posso associarlo a quando da piccolo dicevo a mamma di rimanere a dormire nel mio lettino con me... lei faceva finta di assecondarmi quando insistevo (aspettava che mi addormentassi per alzarsi) e poi la mattina non la trovavo (era andata a dormire con mio padre). La considererei una sconfitta. L'illusione di avere l'amore della donna e la delusione di essere stati mollati per un altro (ovviamente tutto a livello inconscio)... Il pene di sicuro mi ricorda mio padre (la prima volta che lo vidi mentre faceva pipì rimasi sconvolto ma non ho mai capito perchè)...

Mi ha colpito la frase "Hans avrebbe altresì paura di non essere amato dalla mamma perché il suo fapipì non può competere con quello del padre". Un pò come mi sento io nelle mie fantasie sessuali, forse è per questo che cerco l'uomo nelle fantasie cuckold (che comunque in questi giorni si sono ridotte).. Quindi il cuckold che diventa la compagna della donna sarebbe il tentativo di unirmi alla donna e di creare una forte intesa con lei dato che non mi ci vedo uomo... Poi è strano.. oscillano, a volte mi identifico nell'uomo...

Vediamo come va.. intanto l'ansia si è ridotta...
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Re: l'inferno sessuale... e le incertezze

Messaggio da barbara » domenica 1 settembre 2013, 23:01

Sei molto curioso di capire il tuo passato. La psicoanalisi può essere affascinante. Comunque leggevo anche da qualche parte che i ricordi vengono modificati dalla nostra mente. Nel senso che quanto più tempo è passato tanto più ricordiamo certi episodi diversamente da come sono accaduti.
Questa cosa che racconti di tua madre che resta a dormire con te e poi se ne va mi fa pensare che fin da piccolo forse avevi difficoltà ad addormentarti.
Ci sono persone più sensibili di altre ,persone alle quali basta una frase per cambiare umore , persone che rimangono impressionate per un'immagine che ad altri non provoca lo stesso effetto. Non siamo tutti uguali. Quando un genitore si rende conto che uno dei figli ha una sensibilità può avere pazienza oppure pretendere che si comporti come gli altri.
Tua madre non poteva certo dormire tutta la notte con te, ma così facendo cercava forse di aiutarti a non avere paura del buio e a rassicurarti.
Ad ogni modo essere sensibili non è un male. A volte è vero che è un peso , perché ci rende più complicata la vita, ma avere una grande sensibilità in molti momenti è anche un dono. I grandi artisti ad esempio sono persone che vivono intense emozioni. Se essi fossero stati diversi di carattere , probabilmente non ci avrebbero regalato la loro arte.
Forse sono uscita un po' dall'argomento che portavi tu, ma mi è venuto di pensare a queste cose. Pure io da piccola faticavo ad addormentarmi. ;)

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Re: l'inferno sessuale... e le incertezze

Messaggio da Dany » domenica 1 settembre 2013, 23:36

Codice: Seleziona tutto

Ad ogni modo essere sensibili non è un male. A volte è vero che è un peso , perché ci rende più complicata la vita, ma avere una grande sensibilità in molti momenti è anche un dono.
Si mi sento una specie di femminuccia dentro in certe situazioni... forse è quello che mi causa l'eccitazione con quelle dannate fantasie... eppure faccio fatica a masturbarmi pensando a uomini soli... e ultimamente pensando a donne sole con me... non si capisce niente!! :(

Chissà che cosa sono... so soltanto che voglio evitare le ragazze... è come se non mi trasmettono più nulla... è questo che mi fa seriamente dubitare...
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Re: l'inferno sessuale... e le incertezze

Messaggio da barbara » lunedì 2 settembre 2013, 7:42

Veramente l'idea che la sensibilità sia qualcosa di femminile ce l'han messa in testa gli uomini, mio caro. Ritengo che la sensibilità non sia maschile o femminile. Essa fa parte dell'essere umano. Solo che ci fanno credere che non sia così ed educano i maschi a rifiutarla e le donne a ricercarla. Molti uomini così fingono di non essere sensibili e di conseguenza gli altri credono che non lo siano. ;)

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Re: l'inferno sessuale... e le incertezze

Messaggio da Dany » lunedì 2 settembre 2013, 10:50

Ho fatto un sogno stranissimo... lasciando la scena in cui mi sono ritrovato al cimitero (era morto mio zio, ma così spero di avergli allungato la vita), ho sognato che ero andato a di nuovo a Praga per quella ragazza e che lei mi ha dato buca... avevo fatto un viaggio a vuoto (l'ennesimo rifiuto)... poi mi sono ritrovato sul sedile posteriore di una macchina con una ragazza che conosco.. io insistevo tanto perchè volevo vederla senza pantaloni (con ansia!)... Solo che una cosa dentro di me mi metteva angoscia (la vocina "a te piace il pene!") e poi tolti i pantaloni di lei i suoi genitali si trasformavano in un qualcosa di mezzo tra quelli maschili e quelli femminili anche se erano più femminili... inizio a pensare che il problema risalga proprio a questioni edipiche o al fatto che la donna non abbia il pene... eppure non sono un adolescente.. non capisco questa strana sessualità polimorfa... Comunque si, la sensibilità non posso negare che faccia parte di me (purtroppo), mi sarebbe piaciuto essere come tanti ragazzi... tutt'altro che sensibili.. ma sicuri di sè... e poi diciamocelo... alle ragazze piace l'uomo bastardo (ma che lo sappia fare in maniera intelligente)...
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Re: l'inferno sessuale... e le incertezze

Messaggio da Dany » martedì 3 settembre 2013, 3:10

Dopo una breve discussione e una riflessione (seguita da una masturbazione), credo di aver capito... Per come la penso ora è una coltellata alla mia virilità (ammesso che l'abbia mai avuta), purtroppo però ho avuto la sfortuna di aver scoperto la sessualità con avuto fantasie etero fin piccolo... ma per come procede l'eros sono bisex. Personalmente alla bisessualità non ci credo. L'eterosessualità (associata alla mia persona) è una presa in giro quindi la scarto a priori.
Probabilmente è una transizione verso l'omosessualità o è omosessualità negata. Sarà difficile, devo imparare ad accettarmi, a ricostruire una nuova identità di me, ad evitare di strangolarmi ancora... E devo pure imparare a sorridere. Il resto è tutta omofobia interiorizzata. Le donne forse le avrò in un'altra vita...
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Re: l'inferno sessuale... e le incertezze

Messaggio da barbara » martedì 3 settembre 2013, 7:26

Riflettere su noi stessi è utile fino a un certo punto, perché a furia di pensare ci avvolgiamo nei nostri pensieri che diventano come una matassa troppo confusa. Per questo è importante avere un terapeuta. Non possiamo capire noi stessi leggendo Freud . Finiamo per confonderci e basta. A me pare che tu al momento sia un po' confuso da tutte queste letture. Piuttosto fai dello sport, leggi un romanzo, coltiva degli interessi . Insomma fai cose che ti facciano stare bene.

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Re: l'inferno sessuale... e le incertezze

Messaggio da Dany » martedì 3 settembre 2013, 13:45

Si ma come dice Project, le fantasie masturbatorie sono il primo indice di orientamento sessuale. Io ho iniziato con il ruolo da dominatore verso la donna, poi sono passato al ruolo di quello che veniva dominato dalla donna, poi dopo la prima scena dei miei, le prime immagini ed intrusioni omosessuali, ritorno alla fantasie etero, poi il cuckold, per finire nella bisessualità che andrà, a mio parere, verso l'omosessualità. I film gay non mi fanno effetto probabilmente perchè non mi accetto fino in fondo.

Ricordo benissimo che il piacere si spostò dal pene ad un qualcosa che c'è nel mezzo tra il pene e l'ano (la prostata): mi successe a 15 anni (mi chiedevo cosa provassero i bisessuali vedendone uno in tv). Solo che mi sembrava assurdo che potessi innamorarmi di un maschio, ora un pò meno. La vita è così: o impari a sorridere o soffri.

Scusate lo sfogo continuo, questo è l'unico posto dove posso scrivere qualcosa. Non è facile, soprattutto dopo aver veramente provato qualcosa per l'altro sesso, ma mai ricambiato. Se lo fossi stato fin da piccolo sarebbe stato differente.
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Re: l'inferno sessuale... e le incertezze

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 4 settembre 2013, 13:02

Ciao Dany, ti ho risposto privatamente in modo più dettagliato. Nella mia mail però ho trascurato un elemento che penso sia invece fondamentale e cioè la necessità di tornare ad occuparsi di cose concrete, intendo dire dello studio che ti può portare a ridurre l'ansia perché ti richiede di concentrare l'attenzione su contenuti che non sono legati alla sessualità. Ti faccio una osservazione: la maggior parte dei disturbi su base ansiosa e vagamente ossessiva tende a ridursi drasticamente in caso di guerra o quando una persona è chiama per ineludibili motivi di necessità a dover fare fronte a problemi urgenti e concreti, segno evidente che l'avere molto tempo libero a disposizione non è un fattore sempre favorevole, perché una mente non occupata si impegola più facilmente in ragionamenti infiniti. Bisogna semplificare il quadro e tornare al più presto ad occuparsi dei problemi concreti (studio e lavoro) che l'ansia porta a minimizzare e che possono finire, col tempo, per costituire i veri problemi da risolvere.

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