il problema è proprio capirlo....

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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tony87ct
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il problema è proprio capirlo....

Messaggio da tony87ct » domenica 25 agosto 2013, 17:59

Salve, sono Antonio ed ho quasi 26 anni, dirvi che sto bene è una fesseria. Da pochi giorni a questa parte, esattamente l'11agosto, mi sono detto "basta" ed ho trovato la forza d'iniziare ad affrontare il discorso, inerentemente la mia omosessualità, con me stesso. Conosco il mio carattere, e so che se fosse per me vorrei capire tutto nel giro di 5 minuti, sono perfettamente consapevole che questo clima di "frenetica" ricerca di una risposta di certo non aiuta. Francamente il dubbio che mi assilla è questo è possibile che per 20anni abbia represso cosi tanto e cosi bene soprattutto ?fino al punto di essere perfettamente convinto che nonostante le frequenti scappatelle con i maschietti, era qualcosa priva di peso e importanza, perfettamente gestibile che non avrebbe mai inciso sulla mia vita. Non ho mai avuto bisogno di crearmi la comitiva di persone LGBT che potessero capirmi, francamente la mia compagnia di amici tutti etero, non mi ha mai causato angoscia, o senso d'incomprensione. Nei momenti in cui sono stato fuori casa, per l'università, o per viaggi. non ho mai sentito il bisogno di esplorare questa parte di me, voglio dire tutte le fidanzate che ho avuto, me li sono trovate esattamente in quei momenti, dove essendo da solo e privo di condizionamenti,avrei avuto la libertà di fare tutto e conoscere chiunque avessi voluto. Capisco che fare le cose di fretta ed in modo concitato, è il peggior modo di affrontare la qualunque cosa. Ma provandomi a confrontare con ragazzi gay in questi giorni, ho posto a tutti la stessa domanda: ma tu a 14-15-16-17-18 anni volevi il fidanzatO, avevi gia capito chi eri? tutti, con pressochè costanza mi hanno risposto sempre di si! Obiettivamente non capisco più nulla se sia un etero turbato, disturbato qualche trauma non risolto ( forse è ancora la speranza?, canaglia) o soltanto un omosessuale represso ( e perchè???) francamente quello che mi turba è che chiunque mi abbia conosciuto, non lo direbbe mai, e poi mai. A moltissimi ragazzi gay ho chiesto spesso, ma di me lo avresti mai detto, hai percepito qualcosa su di me? ( il famoso radar che ho anch'Io) la risposta è risposta univoca è sempre la stessa NO! i più audaci, si spingono in: magari bisessuale?!!, e francamente se non fosse per il mio vissuto che conosco perfettamente, nonostante lo avessi negato a me stesso, a guardami allo specchio a guardami in faccia, tu per tu, io il L'omosessuale dentro di me non lo vedo. Sto diventando fobico, ho paura che francamente mi stia iniziando ad accettare per qualcosa, che se non fosse per i miei gesti,non ritrovo in me stesso. devo essere sincero una dimensione affettiva, con un uomo non l'ho mai vissuta, ne desiderata, solo sesso. Ma adesso mi viene la fobia che nella repressione, abbia trasformato l'attrazione in amicizia, cioè sia in modo sub-conscio diventato amico, di molti che in realtà mi attiravano? è cosi, o è solo fobia? Bho forse la risposta è tempo al tempo.... Grazie se avete trovato il tempo di leggere questi sfoghi, di un tale che non sa chi è

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Dany
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Re: il problema è proprio capirlo....

Messaggio da Dany » domenica 25 agosto 2013, 19:53

Io non ho l'esperienza di Project ma provo a dare una mia interpretazione e raccontarti quello che ho capito in questi mesi di dubbi, però prendile con le pinzette perchè sono nel dubbio anch'io. Prima però è giusto che ti faccia delle domande.

- Hai il timore di essere omosessuale? Spesso dietro il timore ed un pensiero continuo si nasconde l'ossessione che potrebbe essere uno spostamento dal problema reale. Nella maggior parte dei casi come questo non si tratta di omosessualtà (da quello che dicono tutti).

- Hai provato a chiedere ad un terapeuta? Di solito loro riescono ad individuare, in base al tuo modo di pensare, eventuali repressioni (anche se tieni conto che sono umani come noi, però spesso ci anticipano nei pensieri).

- Per scappatelle quali intendi? Quelle adolescenziali per test o per simulare un rapporto etero in carenza di donne, non le considerare. Sono tipiche del 80% degli adolescenti. Poi negli anni le dimenticano.

- Dove sono dirette le fantasie masturbatorie? Da cosa rimani colpito?

Hai letto questo?

http://www.medicitalia.it/minforma/Psic ... mosessuale

A presto. PS: io non sono gay (non convinto almeno), cioè come te ho dei dubbi ansiosi da mesi e paura delle ragazze. Se ti sei sentito sempre etero anche nella masturbazione (eccezione casi particolari con paure e ansie) allora ci possiamo dare la mano.
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progettogayforum
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Re: il problema è proprio capirlo....

Messaggio da progettogayforum » domenica 25 agosto 2013, 21:04

Quello che dice Dany è sostanzialmente giusto. L’elemento più indicativo dell’orientamento sessuale non è dato dai comportamenti sessuali a due, nei quali intervengono molti condizionamenti ma dalla masturbazione. Per un gay la masturbazione è in pratica esclusivamente in chiave gay e i ricordi delle avventure omosessuali concretamente vissute sono la base delle fantasie masturbatorie, anche se, astrattamente la masturbazione in chiave gay è considerata solo come un vizio che potrebbe essere eliminato con un po’ di buona volontà perché si riesce a fare sesso “anche” con una ragazza. Tra l’altro ancora oggi parecchi ragazzi arrivano al matrimonio pur non avendo una sessualità masturbatoria etero solo perché si sento innamorati soprattutto a livello affettivo di ragazze e arrivano ad avere anche rapporti sessuali con delle ragazze. Ma quei ragazzi, anche vivranno da etero, non sono etero perché la loro sessualità spontanea, cioè la masturbazione, non è rivolta verso le ragazze. In secondo luogo, per un gay la sessualità gay è gradevole non è ansiogena, la si avverte come un desiderio positivo non come l’intrusione dei una sessualità estranea. Le idee ricorrenti legate all’essere gay, nei ragazzi eterosessuali affetti da doc (disturbo ossessivo compulsivo) sono invece avvertite proprio come intrusive e sono accompagnate da una compulsione a verificare il proprio orientamento sessuale e in questo modo portano a tentativi di verifica tramite la masturbazione e anche (molto più raramente) attraverso esperienze a due, ma queste verifiche, proprio per la natura ossessiva del disturbo non danno mai risposte certe e non fanno che alimentare l’ansia. Francamente nelle cose che dice Antonio non trovo elementi concreti che facciano pensare al doc, ci sono le avventure omosessuali a due che non sembrano giochi di esplorazione sessuale preadolescenziale ma vere avventure omosessuali, cose del genere le vedo molto più vicine alla omosessualità repressa. Come ho scritto nella risposta alla presentazione di Antonio, il 30% dei ragazzi che finiscono per riconoscersi gay in modo esclusivo ha avuto una vita etero anche sessuale.

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Re: il problema è proprio capirlo....

Messaggio da progettogayforum » domenica 25 agosto 2013, 21:04

Quello che dice Dany è sostanzialmente giusto. L’elemento più indicativo dell’orientamento sessuale non è dato dai comportamenti sessuali a due, nei quali intervengono molti condizionamenti ma dalla masturbazione. Per un gay la masturbazione è in pratica esclusivamente in chiave gay e i ricordi delle avventure omosessuali concretamente vissute sono la base delle fantasie masturbatorie, anche se, astrattamente la masturbazione in chiave gay è considerata solo come un vizio che potrebbe essere eliminato con un po’ di buona volontà perché si riesce a fare sesso “anche” con una ragazza. Tra l’altro ancora oggi parecchi ragazzi arrivano al matrimonio pur non avendo una sessualità masturbatoria etero solo perché si sento innamorati soprattutto a livello affettivo di ragazze e arrivano ad avere anche rapporti sessuali con delle ragazze. Ma quei ragazzi, anche vivranno da etero, non sono etero perché la loro sessualità spontanea, cioè la masturbazione, non è rivolta verso le ragazze. In secondo luogo, per un gay la sessualità gay è gradevole non è ansiogena, la si avverte come un desiderio positivo non come l’intrusione dei una sessualità estranea. Le idee ricorrenti legate all’essere gay, nei ragazzi eterosessuali affetti da doc (disturbo ossessivo compulsivo) sono invece avvertite proprio come intrusive e sono accompagnate da una compulsione a verificare il proprio orientamento sessuale e in questo modo portano a tentativi di verifica tramite la masturbazione e anche (molto più raramente) attraverso esperienze a due, ma queste verifiche, proprio per la natura ossessiva del disturbo non danno mai risposte certe e non fanno che alimentare l’ansia. Francamente nelle cose che dice Antonio non trovo elementi concreti che facciano pensare al doc, ci sono le avventure omosessuali a due che non sembrano giochi di esplorazione sessuale preadolescenziale ma vere avventure omosessuali, cose del genere le vedo molto più vicine alla omosessualità repressa. Come ho scritto nella risposta alla presentazione di Antonio, il 30% dei ragazzi che finiscono per riconoscersi gay in modo esclusivo ha avuto una vita etero anche sessuale.

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Re: il problema è proprio capirlo....

Messaggio da Dany » domenica 25 agosto 2013, 22:07

Eppure ultimamente nei filmati hard mi eccita il pene quando ce l'ha la donna, o quando la donna tratta l'uomo da schiavo e lei mistress... mi spingo ma con quelli gay non succede nulla... solo con quelli bisex un pochino... non capisco... è questo che mi fa pensare... proprio al fatto che nella masturbazione emerge la spontaneità, solo che oltre non trovo nulla. Project ai ragazzi con doc che hai conosciuto succedeva?
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Re: il problema è proprio capirlo....

Messaggio da progettogayforum » domenica 25 agosto 2013, 22:40

Dany, so bene che non risolverò i tuoi dubbi, perché non hanno una base razionale ma ansiosa, ma da tutto quello che scrivi non c'è il minimo dubbio che tu non abbia nulla a che vedere con l'omosessualità. I ragazzi con doc coi quali ho mantenuto scambi di mail avevamo modi di reagire molto simili ai tuoi. Col tempo l'ansia e i comportamenti compulsivi tendono a diminuire e non è raro che possano sparire del tutto, ma anche quando non spariscono sono comunque molto più gestibili e molto meno condizionanti, ho visto ragazzi con doc che dopo periodi di vero blocco hanno ripreso a studiare e hanno finito gli studi (anche studi molto impegnativi) e che hanno ripristinato una vita sociale gratificante.

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Re: il problema è proprio capirlo....

Messaggio da Dany » domenica 25 agosto 2013, 22:58

Grazie Project... peccato non conoscerti di persona... sarebbe bello parlarne insieme davanti ad una birra invece che in chat... :)

Comunque sai com'è... si pensa sempre di essere l'eccezione o nelle percentuali di insuccessi si pensa di essere in quella più alta (per paura)... Fino a ieri pensavo di fare l'ennesimo tentativo forzandomi e provando a fare una fellatio a quel mio amico per vedere se mi piaceva veramente... stamattina mi sono svegliato e ho cambiato idea (sarebbe stato l'ennesimo tentativo ansioso di uscirne dal dubbio, andando proprio verso ciò che temi)... Nei prossimi giorni vado alla ASL e trovo una terapeuta provvisoria. Voglio vederci chiaro (anche perchè ripartono le lezioni tra qualche settimana). ;)
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