Difficoltà e paura nell'accettarsi di essere gay

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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gecko
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Difficoltà e paura nell'accettarsi di essere gay

Messaggio da gecko » sabato 4 gennaio 2014, 2:15

Salve a tutti. Vorrei raccontarvi la mia storia. Scusatemi se sarò troppo prolisso...ma è la prima volta che racconto e scrivo quello che mi è accaduto.
Spero di non annoiarvi.
Sono un ragazzo di 25 anni e fin da quando ne avevo 11 ho cominciato a capire che mi piacevano i ragazzi.
All'inizio non ho dato tanto peso alla cosa anche perchè ho cominciato in quel periodo a scoprire la sessualità.
La prima volta che mi sono masturbato è stato a 12 anni. L'ho fatto senza pensare a nessuno (uomo o donna) ma solo per scoprire com'era perchè con i miei amici a scuola ne avevamo parlato.
In quel periodo poi avevo tanti amici. Con 3 compagni in particolare c'era una bella amicizia, soprattutto con uno. Di questo gruppo ero diventato un pò il leader.
Poi ognuno di noi ha scelto scuole superiori diverse e ci siamo divisi. Il 1°anno delle superiori è stato un pò traumatico in quanto sono molto timido all'inizio nei rapporti sociali e faccio fatica ad aprirmi con gli altri.
Infatti non ho legato molto con nessuno. Oltretutto poi, noi ragazzi, eravamo dispari quindi alla fine io sono rimasto senza compagno di banco. Mi univo con un banco a 2 ragazzi. E con loro piano piano ho cominciato a parlare.
Con questi 2 iniziò un rapporto d'amicizia ma ci vedevamo solo a scuola in quanto uno era di un paese vicino e l'altro invece usciva con dei suoi amici vicini di casa.
Iniziai ad andare su siti pornografici e guardavo video sia di ragazze che di ragazzi.
A 15 poi ho notato che cominciavo ad essere attratto da alcuni ragazzi della mia scuola e questo mi ha confuso. Non volevo essere gay! Le ragazze mi piacevano.
Un giorno poi a scuola è accaduto un fatto: un gruppo di compagni stava facendo casino mentre il prof spiegava e io poi mi sono unito a loro anche perchè spesso mi escludevano. Il prof poi mi disse: "Perchè ti siedi vicino a Fabio(nome inventato)? Ti piace stare con lui?"
Da questa frase i miei compagni cominciarono a prendermi in giro dicendo che io ero gay e che mi piaceva Fabio. Arrivarono al punto di prendere il cellulare a Fabio e iniziarono a mandarmi messaggi fingendosi lui dicendo se volevo fidanzarmi con lui.
Non avevo mai dato modo a nessuno di capire che ero attratto anche dai ragazzi.
In quel periodo poi ho avuto anche problemi in famiglia a cui si aggiunse un piccolo intervento chirurgico che subì.
Entrambe le cose mi fecero chiudere in me stesso. Iniziai a parlare sempre meno a scuola. La sera non uscivo mai perchè non avevo amici con cui farlo. Uscivo di tanto in tanto con i miei cugini.
Ai miei genitori non ho mai detto che a scuola mi prendevano in giro e non ho mai fatto capire che stavo male. Quando ero a casa era come se indossavo un finto sorriso sulla faccia.
Quando avevo 16 anni una notte andai sul balcone di casa e mi misi a piangere. La mia vita era un inferno. Non avevo amici. A scuola mi prendevano in giro. Volevo farla finita!
Senza accorgermene avevo alzato la gamba sull'inferriata. In quel momento ho pensato alla mia famiglia. Sapevo che mia madre non avrebbe retto al dolore della mia perdita e ritornai nella mia stanza come se nulla fosse accaduto.
Piansi tutta la notte. Anche adesso che scrivo, ripensando a quel momento di dolore e disperazione mi viene da piangere. Non ho mai detto a nessuno quello che è successo quella notte.
In quel periodo poi a scuola organizzarono una gita. Io ho preferito non andare perchè sapevo che sarei stato bersaglio di scherzi e frecciatine. I miei 2 compagni invece andarono e il rapporto con quelli che mi prendevano in giro si strinse, in particolare con uno.
Un giorno presi il cellulare di questo compagno per giocare. Andai a guardare la rubrica e vidi che il mio numero lo aveva salvato con il soprannome con cui mi prendevano in giro. Questa cosa mi ferì molto ma non dissi nulla a lui. Me ne pento tanto di non averlo affrontato.
Ma cominciai ad evitare di raccontare cose mie quando c'era lui.
A 17 anni sono andato all'estero. Quel viaggio è stato terapeutico per me. Conoscere un mondo nuovo e persone nuove mi ha ridato la voglia di vivere.
I miei compagni poi non si erano stancati di prendermi in giro ma le loro frecciatine ormai mi scivolavano addosso.
Finite le superiori, rimasi in contatto soltanto con il ragazzo che abitava nel paese vicino e con alcune ragazze.
Tuttavia ancora non avevo amici con cui confidarmi, confrontarmi e farmi consigliare.
Mi iscrissi all'università. Il primo giorno di lezione cominciai a parlare con un gruppetto di ragazzi. Poi vidi un ragazzo. Aveva degli occhi verdi bellissimi. Non riuscivo a smettere di guardarlo.
Un pò di volte mi ha beccato che lo fissavo. Non sapevo cosa mi prendesse. Non avevo mai guardato un ragazzo in quel modo così insistente.
Passarono un pò di mesi e nel frattempo avevo conosciuto tutti i colleghi tranne uno, il ragazzo che mi aveva colpito. Veniva poco alle lezioni e quando c'era non riuscivamo mai a parlare.
La prima volta che ci parlammo fu per strada. Me lo sono ritrovato davanti improvvisamente. Scambiammo 4 parole e ci salutammo. Da lì poi all'università capitò altre volte di scambiare 4 chiacchiere.
Cominciai a pensare a lui molte volte e spesso mi sono masturbato pensando a lui.
Dalla laurea non ci siamo più visti e sentiti. Gli ho mandato poi io un messaggio su Fb chiedendogli se venisse insieme a me ad un colloquio di lavoro.
Quella sera che eravamo soli in hotel avrei voluto dirgli quello che provavo ma non volevo che mi allontanasse. Con lui sto cercando di costruire un rapporto di amicizia ma faccio fatica. Non ci vediamo spesso ma ci sentiamo su Fb o tramite telefonate.
Con me lui è gentile anche se in quei giorni che siamo stati insieme per il colloquio non si è raccontato più di tanto. La sua ex ragazza mi ha detto che è un tipo che non ti racconta facilmente i fatti suoi.
In una telefonata gli ho detto che ero un pò giù per via di problemi di salute che ho ultimamente (non gli ho detto di cosa si tratta anche perchè ancora non ne sono certo) e lui mi ha risposto che se voglio parlarne lui c'è, basta che lo chiamo.
Non so perchè ma ho paura di parlare con lui. Poi vorrei che anche lui cominciasse a fidarsi di me e mi raccontasse qualcosa su di lui.
Oggi, io so di essere gay ma ancora non riesco ad accettarlo. Ripenso a quei momenti che ho vissuto a scuola. Il fatto che i miei compagni pensassero che fossi gay mi ha fatto sentire strano, diverso e mi ha fatto diventare oggetto di scherzi.
Ho paura che dicendo a tutti che sono gay potrei rivivere quei momenti di inferno. Ho paura che quel ragazzo non mi voglia più vedere. So anche che non posso continuare a fare finta con gli altri. Mi sembra di vivere la vita di un'altra persona.
Non so proprio cosa fare.

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marc090
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Re: Difficoltà e paura nell'accettarsi di essere gay

Messaggio da marc090 » sabato 4 gennaio 2014, 13:00

Personalmente dividerei le cose, un conto è quello che hai passato, la tua vita, quel che è stato fin'ora e un conto è questo ragazzo, aldilà di tutto. Lui, molto semplicemente, non può ne deve essere soluzione ai tuoi problemi, lui può essere un complemento, qualcosa che ti completa e aiuta non so, a dar ulteriori significati a quel che puoi vivere.. Sicuramente, non è la soluzione a quel che hai passato, per quanto disponibile possa essere.

Secondo me e te lo dico con fatica perché conosco il peso di questa possibilità, quel che devi fare è semplicemente rimetterti in discussione, porre in discussione tutto, a partire da quel che hai vissuto fino a quel che stai vivendo ad oggi.

Non è solo questione d'accettazione, mi sembra che ti porti un grosso peso dietro, un dolore che traspare anche semplicemente da come racconti i fatti, da cosa racconti... Secondo me, superarlo significa anche questo, avere il coraggio di ridiscutere tutto questo passato.

Non so, spero che questo abozzo di consigli ti possa tornare utile, in realtà mi sembra doveroso iniziare un percorso, in cui finalmente sei libero da costrizioni che si, si sono accumulate nel tempo, ma che posso essere eliminate con un po' di buona volontà. Non farti assolutamente spaventare e ricordati che è per te.

Benvenuto intanto :)
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
Martin Niemoller


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Barragan
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Re: Difficoltà e paura nell'accettarsi di essere gay

Messaggio da Barragan » sabato 4 gennaio 2014, 13:59

Hai preso coscienza del tuo orientamento nonostante tu sia stato vessato in passato.

Secondo me devi contestualizzare quell'accaduto: eravate alle superiori. Sono tutti più stronzi e coglioni in quel periodo...adolescenza...ormoni...la ricerca di un ruolo sociale e spesso il collante di un gruppo diventa proprio il "nemico" comune.

Non sto dicendo che da adolescenti siamo tutti decerebrati, ma che forse non tutti siamo capaci di una profondità di pensiero tale da prenderci cura degli altri.

Detto ciò, questo ragazzo tu lo contatti perché ti piace e non perché vuoi essergli amico...quindi il vostro rapporto nn credo possa portare a qualcosa in tutta onestà. Ci vuole un grande sforzo da parte tua e una certa apertura da parte sua.

Le amicizie nate con "secondi fini" sono dolorose.

tobias
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Re: Difficoltà e paura nell'accettarsi di essere gay

Messaggio da tobias » sabato 4 gennaio 2014, 14:04

Benvenuto gecko (:
gecko ha scritto:Un giorno poi a scuola è accaduto un fatto: un gruppo di compagni stava facendo casino mentre il prof spiegava e io poi mi sono unito a loro anche perchè spesso mi escludevano. Il prof poi mi disse: "Perchè ti siedi vicino a Fabio(nome inventato)? Ti piace stare con lui?"
Da questa frase i miei compagni cominciarono a prendermi in giro dicendo che io ero gay e che mi piaceva Fabio.
Purtroppo non mi stupisco più del fatto che nella nostra scuola insegnino individui del genere...

Ma torniamo al presente!
gecko ha scritto:Oggi, io so di essere gay ma ancora non riesco ad accettarlo. Ripenso a quei momenti che ho vissuto a scuola. Il fatto che i miei compagni pensassero che fossi gay mi ha fatto sentire strano, diverso e mi ha fatto diventare oggetto di scherzi.
Ho paura che dicendo a tutti che sono gay potrei rivivere quei momenti di inferno. Ho paura che quel ragazzo non mi voglia più vedere. So anche che non posso continuare a fare finta con gli altri. Mi sembra di vivere la vita di un'altra persona.
Non so proprio cosa fare.
è assolutamente comprensibile che tu senta il peso di questa continuo mascheramento di una parte di te stesso...è un peso notevole e alla lunga penso possa divenire davvero insopportabile. Potrebbe aiutarti ad alleggerirlo il confidarti con qualche amico. Riguardo a me, l'essermi confidato con qualche amico fidato mi ha aiutato molto, in molti aspetti (tra cui appunto l'accettazione di me stesso). Ma con il cosiddetto CO, a parer mio, bisogna essere prudenti, altrimenti si rischia di farsi solo del male, e ti sconsiglio vivamente di dire a tutti che sei gay! Io fin'ora mi sono dichiarato con solo 4 persone e attualmente non credo di ampliare il cerchio...per ora è più che sufficiente.
Dunque, quello che ti consiglierei è valutare se rivelare la tua omosessualità ad un amico fidato, ad una persona insomma che senti che ti vuole bene e che sai potrà accettare la cosa senza problemi. Tuttavia, come dice Marco090, non considerare questa persona (o persone) come la soluzione ai tuoi problemi. Mi spiego meglio: confidarti con lui-lei ti potrà forse aiutare a riacquistare più serenità ed ad accettarti meglio. Ma tu non devi confidarti con lui-lei per questo, ma solamente perché è un vero amico/a, a cui vuoi bene e con cui senti il bisogno di essere più trasparente. Solo così, credo, riuscirai a trovare le persone giuste con cui iniziare a confidarti (:
Spero che questo mio discorso non risulti troppo contorto :D

Ancora benvenuto, ricordati che qui puoi trovare sempre qualcuno pronto ad ascoltarti (:

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JayDarling
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Re: Difficoltà e paura nell'accettarsi di essere gay

Messaggio da JayDarling » sabato 4 gennaio 2014, 15:26

Ciao Gecko! Il tuo post mi ha davvero colpito, mi spiace per tutte le situazioni negative che hai dovuto affrontare. Purtroppo so anche io so quello che significa essere scherniti a scuola: alle medie anche io ero oggetto di continue prese in giro da parte dei miei compagni, venivo additato come il "frocio" della classe... Ricordo quel periodo con grande amarezza e mi spiace tanto che su di te ci siano ancora cicatrici simili.
Capisco benissimo il tuo desiderio di rivelarti a qualcuno! Questo ragazzo di cui parli sembra essere una bella persona, forse può essere l'amico giusto col quale confidarti, ma dovresti prima capire se vuoi dirglielo perché è un'esigenza che senti tua oppure perché vorresti essere contraccambiato da parte sua. Trovare la persona giusta con la quale confidarsi credo sia una delle cose più difficile da fare, sono anche io in questa fase!
Detto questo anche io ti do il benvenuto e sono d'accordo con Tobias... anche se sono iscritto solo da una settimana, posso dirti che qui troverai un ambiente sereno ed aperto in cui poterti esprimere liberamente! :) !!!!!
"Nothing is impossible,
the word itself says:
I'm possible". A. Hepburn

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Re: Difficoltà e paura nell'accettarsi di essere gay

Messaggio da barbara » sabato 4 gennaio 2014, 21:47

benvenuto gecko! intanto ti ringrazio per il dono che ci hai fatto nel condividere episodi della tua vita che nessuno conosce. Parlarne sarà magari doloroso all'inizio, ma è anche l'unico modo perché non restino un peso che ti trascini dietro. Se ti sei iscritto qui significa che sei pronto per fare un passo avanti nella tua accettazione. E non è un passo da poco decidere di sentirsi parte di un forum gay, specie se non si è ancora accettata questa verità.
A poco a poco, vedrai, questa tua identità ti sarà più familiare specie se riuscirai a incontrare altri ragazzi gay. Fai invece attenzione a non legarti troppo a un ragazzo etero perché può essere devastante. Che senso avrebbe fare il tuo primo coming out con lui? Nel migliore dei casi lui capirebbe che sei infatuato e ti allontanerebbe per evitare di illuderti. Almeno questo è il rischio che vedo. Il primo c..o. dovrebbe servire a essere accolto e sostenuto da qualcuno che possa restarti vicino. Non credi?

gecko
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Re: Difficoltà e paura nell'accettarsi di essere gay

Messaggio da gecko » sabato 4 gennaio 2014, 23:01

Grazie a tutti per avermi accolto!
Ho deciso di iscrivermi a questo forum proprio per aver qualcuno con cui parlare di certe cose e cercare di capire al meglio la mia situazione.
Ricordare il mio passato è davvero doloroso. Non so nemmeno io da dove ho preso la forza di andare avanti e cercare di dimenticare. Ma per quanto possa dimenticare il periodo delle superiori, questo fa parte della mia vita e prima o poi si presenta.
Uno dei miei compagni che era solito prendermi in giro è amico di questo ragazzo che mi piace. E pensare che possano parlare di me mi dà fastidio.
Le vostre parole mi hanno fatto riflettere.
Credo che il ragazzo che mi piace, almeno per il momento, non sia la persona giusta a cui rivelare di essere gay. Dovrei cercare di instaurare un rapporto di amicizia molto più solido di quello che abbiamo ora. In effetti non c'è una vera e propria amicizia con lui. Lui ha 31 anni e ha già la sua cerchia di amici e credo che io difficilmente potrei inserirmi. So che lui è stato fidanzato con tante ragazze ma sono stati rapporti di poca duratura. è questa cosa che mi fa pensare che magari lui potrebbe ricambiare quello che provo per lui. Ma so che non può bastare solo questo.

Mi sono iscritto su alcuni siti di incontri ma ovviamente ho messo una foto non mia. Quando qualcuno mi contattava io avevo paura di rispondere e pensavo "ma che sto facendo?". Avevo paura di trovare qualcuno che potesse riconoscermi.
Sono in una situazione in cui vorrei cambiare la mia vita e trovare un pò di felicità ma ho paura e non faccio nulla per cambiarla. Ho 25 anni e so che ho sprecato fin troppo tempo. Quello che mi blocca è che non ho un rapporto di amicizia stretto con nessuno da potermi confidare. Per troppo tempo sono rimasto chiuso in me stesso e ho tenuto dentro il mio dolore.

Diabolik85
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Re: Difficoltà e paura nell'accettarsi di essere gay

Messaggio da Diabolik85 » domenica 5 gennaio 2014, 0:17

Scusate se mi intrometto, l'unico consiglio che ti voglio dare è di NON usare foto altrui su siti d'incontri, potresti andare incontro a diversi casini.

barbara
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Re: Difficoltà e paura nell'accettarsi di essere gay

Messaggio da barbara » domenica 5 gennaio 2014, 9:51

concordo con Diabolik. Sono molte le cose che non sappiamo sulla legge. A volte senza saperlo , finiamo con l'infrangerla...
Credo che farsi passare per qualcun altro sia addirittura un reato . Se non sbaglio si chiama "furto di identità".
Di fatto usando la foto di un altro è come se si aprisse un profilo a suo nome e si dichiara inoltre che questa persona è gay. Capisco che hai scelto di farlo per proteggerti, ma se questa persona lo scopre può sporgere denuncia e chiedere un risarcimento. Credo che molti non lo sappiano . Difatti molte persone usando internet sono finite nei guai.
Per il resto, credo che la tua decisione di temporeggiare sia saggia. Su certe cose è bene riflettere.

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xup
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Re: Difficoltà e paura nell'accettarsi di essere gay

Messaggio da xup » domenica 5 gennaio 2014, 14:22

Benvenuto gecko! :)
Sei nel posto giusto, perché ora ti serve solo una cosa: degli amici. E qui ne troverai molti.
Capisco ciò che racconti del passato. Come tanti, anche io sono passato da quel brutto periodo della negazione, con tanto di gamba alzata sul balcone. Ma alla fine grazie al cielo ci siamo resi conto che non volevamo morire, ma vivere appieno, vero?

Ti do un consiglio: fin quando non riuscirai a parlare con un amico di te senza abbassare la voce o vergognarti, non sei pronto per affrontare il mondo delle conquiste e degli amori impossibili etero :)

Cerca degli amici (sia gay che non) da guardare negli occhi e condividere ciò che sei e scoprire che è una cosa bella e, soprattutto, tutta la sofferenza passata è servita per farti diventare una persona migliore.

È meglio che poi affronterai il tuo amico etero con questi pensieri e queste amicizie alle spalle, altrimenti corri il rischio di fargli pesare le tue insicurezze mescolate al fatto che scopre che ti piace. A me è successo e, ti dirò, ora questi amici etero a cui avevo confidato che mi piacevano sono tra i miei migliori amici, ma c'è voluto tanto tempo anche a loro per capire ed accettare. Se c'è voluto a te, serve anche agli altri, ma per gli altri è facile se ti vedono felice :)

Spero di esserti stato utile. Benvenuto!

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