Sono stato troppo approssimativo, questo punto lasciato in sospeso è in realtà determinante. Non penso sia possibile (e certamente nessuno lo sa fare ancora) prendere una personalità e convertirla in un'altra. E poi cambiarla con quali criteri? Per quali fini?Sciamano ha scritto:La tolleranza, a prescindere da tutto verso tutti, deve sempre esserci, però quello che voglio dire è che bisogna essere anche consapevoli quando le "cose non sono apposto" che bisogna prenderne atto e agire per risolverle. A questo purtroppo si aggiunge il fatto che spesso non sappiamo come intervenire specialmente quando c'è di mezzo la complessità della soggettività umana...
Solo di recente ho cominciato ad accettarmi come omosessuale, perché ho cominciato a vedere come "normale" (le virgolette sono solo un modo per rendere vago il significato di 'normale') questa condizione. Però come avevo detto in precedenza considero anomala la situazione dei transessuali. Devo correggermi. Primo non sapevo neanche chi fosse un transessuale (che non centra niente con un "gay eccentrico", come più o meno immaginavo sbagliando). Ho parlato con il Progettista, ormai un mesetto fa, e mi ha spiegato che un trans si sente donna psicologicamente e non trova corrispondenza nel fisico, che quasi sempre i trans sanno fin da giovanissimi di essere trans, questa particolarità non è dunque uno stile di vita, o quasi una scelta come immaginavo, ma è qualcosa di più complicato e non controllabile.
Credo di aver cambiato prospettiva, non solo riguardo i transessuali, ma in modo più profondo. Nella società ci sono tantissime persone diverse, e ognuno ha i suoi difetti e le sue abilità, difetti e abilità (oltre ad essere in una certa misura relativi, ma non è questo che importa) sono distribuiti (che dire: dal fato? dal caso? da Dio? poco importa...) in modo che non possiamo scegliere. E molti degli aspetti rilevanti negli esseri umani, come l'orientamento sessuale, la costituzione fisica, molti aspetti del carattere di una persona, le proprie abilità specifiche, abilità straordinarie o incapacità gravi, ecc. sono tutti aspetti che NON possiamo modificare (per lo meno non sappiamo ancora farlo, non so cosa può succedere in un lontano futuro...), quale senso hanno costrizioni del tipo: un uomo non deve travestirsi da donna, un omosessuale deve astenersi dal sesso, l'omosessualità non è naturale, ecc.
Tutte queste costrizioni sono frutto di intolleranza, e l'intolleranza è alimentata dall'ignoranza o dall'invidia o dalla paura o anche da altro, fatto sta che è assurdo infierire su una persona che vive una situazione che NON può cambiare, non ha alcuna importanza se quella situazione è "normale" o dipende da fattori genetici anomali, o da situazioni di disagio: è irrilevante, l'accettazione del diverso è un requisito imprescindibile se si vuol costruire una società gradevole e vivibile, perché in una società tutti si è diversi.
Già, ora è proprio questo quello che penso. Detto in un modo migliore: ognuno ha il suo percorso di vita, perché contrariarlo o interferire forzatamente nel suo modo di essere o fosse anche nelle sue scelte? E' un mondo difficile questo, pieno di contraddizioni, quando si trova la forza di vivere e un modo di essere nel mondo perché dobbiamo distruggerlo? Solo per il fatto che non si conforma ai canoni in cui vorremmo vedere il mondo e la gente?Ferro ha scritto:Sono discorsi difficili, personamente ritengo del chissenefrega del perchè siamo così, è una condizione, una scelta irreversibile, una malattia inguaribile.......
Nel momento in cui è una tendenza non modificabile, il perchè si è così ci interessa poco, siamo gay, lesbiche, transessuali ecc... basta questo punto.
L'ultima difficoltà è che io stesso ho fatto un percorso per arrivare ad accettarmi, ad abbracciare un diverso punto di vista, ma la società è piena di gente ignorante, o che non è interessata a rivedere il proprio comportamento, e di certo non è la "predica nelle piazze" che può aiutare... si spera che col tempo e con progressive prese di coscienza e maturazione della mentalità la società migliori.