Il parere di un GAY su essere GAY ...

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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jay-pee
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Il parere di un GAY su essere GAY ...

Messaggio da jay-pee » giovedì 24 settembre 2009, 4:41

Essere gay ...

Gli psicologi, gli psichiatri, gli psicoanalisti, gli studiosi e ricercatori che hanno un vero interesse nella questione del rapporto mente-corpo-cervello, sostengano che essere gay non è una scelta, un'abitudine, ma un modo di essere. C'è anche chi sostiene che si possa diventare omosessuali, ma sono teorie poco credibili ed indimostrabili. Spesso, per paura, ci si nasconde dietro una finta eterosessualità per non dover affrontare tutte le difficoltà legate all’universo gay che diviene, sempre più spesso, un mondo a parte e ghettizzato;

Secondo me, che sono gay e che soprattutto vivo, respiro, penso, agisco, reagisco, mi difendo, parlo e faccio sentire la mia voce, scrivo e propago le mie idee come tale, essere gay è molto più di tutto questo, cioè ci sono cose molto più importanti che vanno al di là dell'aspetto mente-corpo-cervello che solo un "autentico" gay conosce e riesce a sentirle tutte o quasi... Ci sono sentimenti molto più grandi di noi e quando non li possiamo gestire ci sentiamo ancora più piccoli del solito ed anche un po' più deboli ed indifesi dalla società ipocrita e perbenista, portavoce di quei valori assoluti che in realtà non ha mai rispettato.

E per finire (almeno per ora) vorrei che tutti (sia gli omosessuali che gli eterosessuali) sapessero che...

Essere gay non ti fa diventare promiscuo o moralmente inferiore, ed essere promiscuo o moralmente inferiore non ti fa diventare gay;

Essere gay non ti fa diventare un travestito o un transessuale, ed essere travestito o transessuale non ti fa diventare gay;

Essere gay non ti forza a dare spiegazione approfondite sul tuo modo di vivere la vita, di rapportarti agli altri e di vedere il mondo;

Infine, essere gay non ti chiede di essere perfetto, ma ti incoraggia a fare del tuo meglio nelle condizioni e con le energie che avrai disponibili per quello che ti serve e che ruota intorno alla tua vita.

JP!=]

Reaper
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Re: Il parere di un GAY su essere GAY ...

Messaggio da Reaper » giovedì 24 settembre 2009, 12:02

Io aggiungerei che non c'è niente di male neanche nell'essere un travestito o un transessuale; mi è capitato di sentire gay criticare transessuali quando mi pare ovvio che (come tutti noi del resto) si comportano secondo la propria natura e sostanzialmente non sono per definizione inferiori agli altri.
Essere gay comporta un modo di vivere la vita diverso dal normale, con tutti i vantaggi e gli svantaggi che una condizione del genere può portare... poi secondo me non è necessario cercare di generalizzare attribuendo a tutta una categoria determinate capacità, ogni persona ragiona col proprio cervello e fino a quando saremo proprio noi a "ghettizzarci" e a criticare la società etero ipocrita (è ipocrita pure il mondo gay) non sarà possibile un'integrazione. La società etero è ipocrita perché è ignorante e l'ignoranza è un dato di fatto come l'omosessualità; per quanto mi riguarda ho smesso di stupirmi di fronte alle cattiverie della gente e spesso mi sono reso conto del fatto che molte persone seguono schemi comportamentali assimilati dalla società, schemi che per alcuni si disintegrano quando vengono a contatto con la realtà dei fatti.
Forse non mi rendo conto dell'importanza della lotta per i diritti, ma sono dell'idea che i diritti imposti "dall'alto" (organi governativi) se non sono appoggiati dal basso, cioè dalla società etero, rischiano di diventare solo uno strumento politico per difendersi dalla discriminazione, non un modo per combatterla.

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Sciamano
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Re: Il parere di un GAY su essere GAY ...

Messaggio da Sciamano » giovedì 24 settembre 2009, 16:58

Reaper ha scritto:Io aggiungerei che non c'è niente di male neanche nell'essere un travestito o un transessuale
Non sono d'accordo. Se c'è un orientamento, come quello omosessuale, praticamente condannato a livello sociale, e si tratta di un errore, così come in passato (e tuttora in una certa misura) la donna era considerata inferiore e penalizzata duramente. Non significa che ripensare socialmente alla condizione di omosessuale come normale, comporti che si debba passare indiscriminatamente ad accettare tutto come normale.

Un omosessuale si accetta come maschio e desidera a livello affettivo e sessuale altri ragazzi. Inoltre l'orientamento sessuale è una variante compatibile con il benessere psico-fisico della persona. Non c'è motivo di considerare patologica questa condizione.

Però per quanto riguarda i travestiti, o peggio ancora chi arriva ad operarsi chirurgicamente per cambiare sesso, significa prima di ogni cosa (a prescindere dall'orientamento sessuale) che non si accetta così come è. Questo certo è assurdo condannarlo, così come è assurdo condannare una persona che ha la polmonite. Però non si può accettare come normale una situazione simile (essere maschio e voler diventare femmina), proprio perché è in palese contrasto con la natura fisica di quella persona.
Reaper ha scritto:transessuali [...] si comportano secondo la propria natura
No, è proprio il contrario...
Reaper ha scritto:mi sono reso conto del fatto che molte persone seguono schemi comportamentali assimilati dalla società, schemi che per alcuni si disintegrano quando vengono a contatto con la realtà dei fatti
E purtroppo per altri paradossalmente si rafforzano, portando ad atti come l'odiare gli omosessuali, accoltellarli, considerarli una piaga dell'umanità. Quello che è certo, anche in merito ai travestiti, è che la rabbia e la condanna sono atteggiamenti brutali che nn si possono giustificare in nessun modo, frutto di incomprensione e ottusità. La tolleranza, a prescindere da tutto verso tutti, deve sempre esserci, però quello che voglio dire è che bisogna essere anche consapevoli quando le "cose non sono apposto" che bisogna prenderne atto e agire per risolverle. A questo purtroppo si aggiunge il fatto che spesso non sappiamo come intervenire specialmente quando c'è di mezzo la complessità della soggettività umana...
Cercare la felicità rispettando gli altri, sarebbe una grande conquista per l'umanità!

jay-pee
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Re: Il parere di un GAY su essere GAY ...

Messaggio da jay-pee » giovedì 24 settembre 2009, 23:48

Ragazzi, grazie dei vostri interventi e delle vostre opinioni! Ora abbiamo diversi punti di vista a confronto, e informazioni partecipate e approfondite. Non voglio darmi arie di sapienza, ben lungi da me, cmq queste sono cose che ho imparato sulla mia pelle (esperienze personali...alcune anche dolorose e conflittuali!) e non attraverso libri o racconti. E' la mia realtà...una realtà che deve barcamenarsi in un gruppo di realtà simili e contigue.

JP!=]

jay-pee
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Re: Il parere di un GAY su essere GAY ...

Messaggio da jay-pee » sabato 26 settembre 2009, 18:15

Noi siamo qui per imparare a capire la nostra conoscenza più profonda del mondo appartato e non ancora totalmente accettato o riconosciuto neanche da noi stessi, e non perché siamo più bravi o più forti, più spavaldi, o più incoscienti, ma semplicemente perché proviamo attrazione per individui del nostro stesso sesso.

Sono un ragazzo di 23 anni nato a Como. Figlio unico di madre anche italiana ma di padre invece nordamericano, e per destino ci siamo tutti e tre trasferiti negli Stati Uniti quando avevo solo 7 anni, quindi, col passare del tempo, l'inglese diventò la mia prima lingua in tutto e per tutto, ed a volte faccio una fatica a spiegarmi nella mia madrelingua, e molti interpretano male quello che dico o scrivo sui forum a cui mi sono iscritto.

JP, oppure GianPa' per gli italiani.

Ferro
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Re: Il parere di un GAY su essere GAY ...

Messaggio da Ferro » sabato 26 settembre 2009, 21:17

Sciamano ha scritto:
Reaper ha scritto:Io aggiungerei che non c'è niente di male neanche nell'essere un travestito o un transessuale
Non sono d'accordo. Se c'è un orientamento, come quello omosessuale, praticamente condannato a livello sociale, e si tratta di un errore, così come in passato (e tuttora in una certa misura) la donna era considerata inferiore e penalizzata duramente. Non significa che ripensare socialmente alla condizione di omosessuale come normale, comporti che si debba passare indiscriminatamente ad accettare tutto come normale.

Un omosessuale si accetta come maschio e desidera a livello affettivo e sessuale altri ragazzi. Inoltre l'orientamento sessuale è una variante compatibile con il benessere psico-fisico della persona. Non c'è motivo di considerare patologica questa condizione.

Però per quanto riguarda i travestiti, o peggio ancora chi arriva ad operarsi chirurgicamente per cambiare sesso, significa prima di ogni cosa (a prescindere dall'orientamento sessuale) che non si accetta così come è. Questo certo è assurdo condannarlo, così come è assurdo condannare una persona che ha la polmonite. Però non si può accettare come normale una situazione simile (essere maschio e voler diventare femmina), proprio perché è in palese contrasto con la natura fisica di quella persona.
Reaper ha scritto:transessuali [...] si comportano secondo la propria natura
No, è proprio il contrario...
Reaper ha scritto:mi sono reso conto del fatto che molte persone seguono schemi comportamentali assimilati dalla società, schemi che per alcuni si disintegrano quando vengono a contatto con la realtà dei fatti
E purtroppo per altri paradossalmente si rafforzano, portando ad atti come l'odiare gli omosessuali, accoltellarli, considerarli una piaga dell'umanità. Quello che è certo, anche in merito ai travestiti, è che la rabbia e la condanna sono atteggiamenti brutali che nn si possono giustificare in nessun modo, frutto di incomprensione e ottusità. La tolleranza, a prescindere da tutto verso tutti, deve sempre esserci, però quello che voglio dire è che bisogna essere anche consapevoli quando le "cose non sono apposto" che bisogna prenderne atto e agire per risolverle. A questo purtroppo si aggiunge il fatto che spesso non sappiamo come intervenire specialmente quando c'è di mezzo la complessità della soggettività umana...
Bhè se dovessi prendere per buona la tua interpretazione allora dovremmo condannare tutti gli omosessuali effemminati, in quanto i loro comportamenti sono in contrasto non solo con la concezione comune (quindi culturale) dell'uomo ma anche in contrasto con una realtà biologica.
La virilità dipende anche da questioni ormonali, quindi chi non è abbastanza virile ignora la sua indole biologica.....

Sono discorsi difficili, personamente ritengo del chissenefrega del perchè siamo così, è una condizione, una scelta irreversibile, una malattia inguaribile.......
Nel momento in cui è una tendenza non modificabile, il perchè si è così ci interessa poco, siamo gay, lesbiche, transessuali ecc... basta questo punto.

Ultima cosa io penso invece che sono proprio i trans non operati ad essere effettivamente strani, in quanto vivono in un limbo artificiale che secondo me non può fare a meno di logorarli.....
Quella E' UNA SCELTA che io rispetto ma non posso fare a meno di non condividere

Reaper
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Re: Il parere di un GAY su essere GAY ...

Messaggio da Reaper » sabato 26 settembre 2009, 22:53

Mi chiedo se siamo veramente in grado di giudicare punti di vista che non conosciamo... io sono dell'idea che fintantoché non nuoce a nessuno, non c'è nessun motivo per cui non vada fatto. Secodo me non esiste un ordine naturale delle cose, e forse l'uomo non si rende conto della molteplicità dei punti di vista che lo circondano e tende sempre a prediligere il proprio, ad assumere che sia quello più sensato proprio perché è quello che calza a pennello al proprio modo di ragionare.

editore
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Re: Il parere di un GAY su essere GAY ...

Messaggio da editore » giovedì 22 ottobre 2009, 12:30

Io trovo l'intervento di Sciamano un tantino pericoloso dal punto di vista ideologico, e un pelino fondato su quello che si chiamerebbe tranfobia come residuo dell'omofobia una volta che si sono accettati quest'ultimi.

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Aster
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Re: Il parere di un GAY su essere GAY ...

Messaggio da Aster » giovedì 22 ottobre 2009, 19:09

Io penso che effettivamente i problemi di identità sessuale (identità, non orientamento) possano ben considerarsi delle malattie o comunque dei disagi psicologici, per una serie di motivi che non sto a sviscerare. Non vedo un nesso tra questa opinione, che condivido con Sciamano e il rispetto che si deve a queste persone e al loro diritto ad un'esistenza decente. Il fatto che sia o non sia una malattia dovrebbe essere ininfluente, come non dovrebbe cambiare il trattamento riservato ad uno che è storpio quando lo si ribattezza "diversamente abile" (e alcuni "diversamente abili" sono abili quanto io sono "diversamente etero"). Non ci attacchiamo alle etichette, c'è un'epidemia di eufemismite mi pare! FROCI! ;)

halfblood
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Re: Il parere di un GAY su essere GAY ...

Messaggio da halfblood » sabato 24 ottobre 2009, 11:26

Jay-pee, secondo me hai scritto delle cose molto belle sull'essere gay che sfatano tutti gli sterotipi che i nostri "cari media" tentano di infilarci in testa per forza;
essere gay non significa essere diversi, ma semplicemente essere noi stessi.
Sull'argomento più complicato della transessualità, sinceramente io assumo la politica del "non condivido ma rispetto": la mia visione della vita è che siamo tutti sulla stessa barca in viaggio per qualcosa, quindi non vedo proprio perchè dovremmo giudicarci l'un l'altro o peggio ostacolarci.
P.S. non sono affatto sicuro di essermi spiegato bene spero che sia tutto chiaro :mrgreen:

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