Felicemente e fieramente me stesso

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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Philip
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Felicemente e fieramente me stesso

Messaggio da Philip » giovedì 5 giugno 2014, 1:52

Sono gay. Per anni mi sono considerato etero; l'ho creduto fermamente nonostante avessi avuto più di un'esperienza omosessuale. Non riuscivo a concepire l'idea d'un rapporto amoroso con un uomo: per me era possibile solo con una donna. Poi, pian piano, ho cominciato a vedere gli uomini con un occhio differente, anche come dei possibili partners per una relazione e non solo per un'avventura senza sentimenti. In pratica la mia sessualità s'è evoluta: ho vinto le mie remore e le mie paure. Da quel momento ho iniziato a cercarmi un partner, anzichè una partner, e a desiderare e sognare momenti di tenerezza e d'amore con un uomo. Ho incontrato e frequentato dei ragazzi: con alcuni ho vissuto dei bei momenti, con altri no. E' stato un grosso cambiamento, che ho vissuto a piccole dosi, giorno dopo giorno. Non era e non è facile accettare la verità in un colpo solo, quando per anni ti sei creduto qualcosa che non sei ed addirittura sei stato educato ad esserlo, fin dalla più tenera età. Non è nemmeno facile comprenderla e prenderne atto. Per molti omosessuali è facile: hanno una sessualità lineare, univoca, che si manifesta nella sua veridicità fin dalla prima adolescenza, se non prima. Capiscono fin da subito d'essere gay, e anche gli altri lo capiscono, e la cosa si sviluppa nella massima normalità, forse addirittura nella massima tranquillità. Per quelli come me, invece, è tutto più difficile: ti sei sempre creduto etero, hai provato attrazione per delle ragazze e hai persino avuto delle storie con loro, e tutti ti considerano etero. Ma hai anche queste fantasie gay che t'accompagnano e che ti portano a vivere con ansia la tua identità e sessualità, a farti chiedere continuamente cosa sei ed infine a depistarti portandoti a credere d'essere, forse, bisessuale. Questo è un approdo importante nel proprio percorso: prendi atto, con consapevolezza e anche con una certa serenità, talvota persino con euforia, d'avere una componente omosessuale e l'accetti. Ma al tempo stesso non rinneghi quella che consideri la tua componente etero, perchè sarebbe come buttare alle ortiche anni della propria vita. Definirsi o giudicarsi bisessuali, in un certo senso, è in quel momento la quadratura del cerchio, il compromesso con cui cerchi di salvare capra e cavoli. Ma in realtà il tuo percorso non è ancora finito. Ti credi bisessuale, esattamente come prima ti credevi etero, perchè provi nonostante tutto un'attrazione o un interesse per le ragazze, che però non è la stessa che può provare un vero eterosessuale. In realtà non sei indifferente alla bellezza femminile, perchè sempre di bellezza comunque si tratta; ma questo non fa di te un etero. E' tutto lì. Lo capisci perchè, pur guardando con piacere e con interesse una bella donna, non senti comunque il desiderio d'andarci a letto insieme, limitandoti solo a contemplarla, oppure perchè non riesci ad immaginarti in una storia con una donna: quello che cerchi e che vuoi è una storia con un uomo. Ecco, a quel punto prendi veramente atto d'essere gay, rifletti sul tuo passato e ti rendi conto che le storie che hai avuto con ragazze, sempre tutte infelici, sempre tutte sfortunate, erano solo una copertura che ti davi, un qualcosa che serviva ad omologarti agli altri. Ti ricordi che il sesso con loro non era soddisfacente e non ti piaceva, mentre quello avuto con gli uomini era ed è tutta un'altra cosa. Nelle tue fantasie, nei tuoi desideri, ci sono solo uomini e sesso con loro. A quel punto capisci ed accetti veramente tutto. Le storie e le esperienze con gli uomini ti sbloccano e ti fanno comprendere qual è veramente la tua strada. Sei gay e basta. Nel momento in cui l'accetti, cominci a vedere tutto diversamente, a cominciare dal tuo rapporto con le donne. Sono belle, ma le vedi solo come delle amiche e non più come potenziali partners; men che meno provi un interesse o un desiderio sessuale e sentimentale verso di loro. Pure il tuo rapporto con gli uomini cambia: li guardi, e scopri che molti ragazzi che una volta non ti sarebbero piaciuti ora invece li trovi carini. E' ormai passata quella fase della tua sessualità in cui ti coinvolgevano solo le immagini dei modelli: adesso ti piacciono anche le persone normali. La tua omosessualità non è più qualcosa che tieni rinchiuso in gabbia, dentro il recinto delle tue fantasie, negata e repressa; è libera e consapevole. A quel punto sei davvero fieramente e felicemente te stesso.

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progettogayforum
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Re: Felicemente e fieramente me stesso

Messaggio da progettogayforum » giovedì 5 giugno 2014, 2:22

Grazie Philip per questo bellissimo post!! Credo non si potesse sintetizzare meglio il complesso cammino verso l'accettazione della propria omosessualità. Circa un terzo dei ragazzi gay ha esperienze che sono molto vicine a quelle che tu hai così bene espresso.
Sottolineo che il cammino di consapevolezza di cui hai parlato, anche se può creare grossi problemi all'inizio, è l'unica strada per ritrovare la serenità di fondo. Si tratta di essere finalmente se stessi. Come diceva James Baldwin: "Qui non c'è nulla da decidere ma tutto da accettare"

barbara
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Re: Felicemente e fieramente me stesso

Messaggio da barbara » giovedì 5 giugno 2014, 3:35

Davvero un titolo che fa piacere leggere! :)
la tua storia mi ricorda quella di tante persone che ho conosciuto e che ora vivono, come te, la loro identità con fierezza. Penso che ti sarai chiesto come sarebbe potuta essere la tua vita , se tu avessi scoperto prima la tua omosessualità.
Credo che ci sia sempre un pro e un contro in ogni cosa. Forse la tua condizione ti ha rallentato alcuni passi, ma in compenso ti ha evitato di subire certe forme di bullismo o di avvertire un senso di isolamento che è davvero estremamente pesante per gli adolescenti che hanno la certezza di essere gay e vivono in ambienti ostili.
Ad ogni modo noto un grande movimento nella tua vita. Mi sono riletta la tua presentazione e si avverte proprio un cambiamento di prospettiva in pochissimi mesi. Penso che non sia un caso se certe svolte richiedono anni di preparazione. Un po' come quando costruisci una casa, c'è la necessità di costruire le fondamenta, ed è un lavoro che non si vede , ma è anche più importante di quello che viene dopo.
Così anche quando pensiamo di stare fermi, di essere bloccati o di girare intorno a una situazione e ci sentiamo confusi, in realtà già stiamo procedendo verso la ricerca di noi stessi.
Il tempo serve anche a non esporci a un cambiamento troppo repentino, che non siamo ancora in grado di sostenere , di modo che potremo arrivare più forti e sereni a raggiungere i nostri obiettivi.
Un grande in bocca al lupo per tutti i tuoi traguardi futuri! :D

Philip
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Re: Felicemente e fieramente me stesso

Messaggio da Philip » giovedì 5 giugno 2014, 14:13

Grazie, progettogayforum: sono contento che il mio flusso di coscienza ti sia piaciuto. :D
Grazie, barbara: si, mi sono chiesto spesso come sarebbe stata la mia vita se l'avessi capito prima. Ho la sensazione d'avere perso degli anni preziosi. Però è vero quel che dici: ci sono i pro e i contro in tutte le cose. ;)

NiCo
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Re: Felicemente e fieramente me stesso

Messaggio da NiCo » domenica 15 giugno 2014, 18:11

Phil, mi piace quello che scrivi e soprattutto mi piace come lo scrivi. Le tue emozioni sono chiare, hai la capacità di renderle quasi palpabili. Mentre leggevo le tue parole sembrava quasi che stessi guardando un film!! :)
Per quanto riguarda i se, i ma e tutti i periodi ipotetici che non fanno altro che alimentare i dubbi io cerco di farne a meno. Il punto non è "se l'avessi capito prima...", il punto è "Felicemente e fieramente noi stessi"!!

marmar77
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Re: Felicemente e fieramente me stesso

Messaggio da marmar77 » lunedì 15 maggio 2017, 18:34

Che piacere beccare questa testimonianza!

Concordo con NiCo sulla bravura con cui hai saputo dare voce ai tuoi sentimenti e giorni: le tue emozioni arrivano tutte :)

Il tuo è un percorso che dovremmo far tutti noi, ma che purtroppo molti non hanno il coraggio o la forza di affrontare.

Quello che conta è l'epilogo e spero che sia d'aiuto a chi ne ha bisogno.

Consiglio il tuo post da leggere a tutti coloro che hanno dubbi su sè stessi e soprattutto a chi dubbi si vuole convincere non ne ha...la falsità, l'imbroglio, il nascondersi, sono una trappola.

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