Confusione, dolore, dubbi.

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
Rispondi
Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5951
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

Re: Confusione, dolore, dubbi.

Messaggio da progettogayforum » venerdì 22 gennaio 2016, 10:27

Ciao Ezio,
partiamo da un’osservazione importante: l’amicizia ha una forte componente affettiva. Cerchiamo di capire il senso di questa osservazione. Con un amico si sta bene, si ha il piacere di confrontarsi con lui, lo si sente vicino, si ha tendenza ad identificarsi con lui e a proiettarsi in lui, a riconoscere in lui affinità col nostro carattere e a trascurare le differenze. Il tradimento dell’amicizia, in genere è vissuto molto male proprio perché, con un amico, parlo di un amico vero, esiste un rapporto affettivo importante. In genere tendiamo a svalutare i rapporti di amicizia e ad enfatizzare quelli amorosi, almeno quando siamo giovani, poi, col passar degli anni, riscopriamo il senso e il valore dell’amicizia e comprendiamo che essa svolge una funzione stabilizzatrice fondamentale, che avere amici vuol dire non essere e non sentirsi soli e poter ritrovare il gusto della vita anche quando le situazioni esterne tenderebbero a farci crollare nell’amarezza e nel disincanto. Ma, in sintesi, in un amico vero ci si riconosce, ci si proietta in lui.
Tanto premesso, vengo al secondo punto: i rapporti con la tua ragazza vanno molto bene sul piano sessuale. Qui bisogna riconoscere che quel “molto” ha un grande valore, si legge tra le righe che il coinvolgimento sessuale reciproco è forte e che la sessualità non è affatto uno stanco rituale o un obbligo sociale. Francamente non credo che ci possa essere nessun indicatore più forte di una profonda eterosessualità del fatto di vivere in modo pieno e gradevole la sessualità con una ragazza.
Il tuo amico è stato lasciato dalla sua ragazza dopo sette anni e questo lo ha profondamente destabilizzato, il che, tra l’altro, è una cosa ovvia ed è anch’essa segno di profonda eterosessualità. Anche i gay possono avere una ragazza, ma quando il rapporto con la ragazza si spezza provano un senso di liberazione, non certo un’ansia profonda da abbandono. Vorrei aggiungere che quando un ragazzo eterosessuale vive un forte trauma nella sfera sessuale, come un abbandono dopo anni e anni di relazione con una ragazza, in genere non sa darsi una spiegazione semplice ma va a cercarne una molto lontano, come una ipotetica omosessualità. Ma è decisamente raro che l’omosessualità sia veramente alla base di una crisi di coppia etero, in genere le motivazioni delle crisi di coppia sono legate al quotidiano, a forme di incompatibilità caratteriale che hanno ben poco a che vedere con la sessualità. La cosiddetta “omosessualità di fuga” ossia il tentativo di attribuire la crisi di una relazione eterosessuale ad una ipotetica omosessualità è un classico della psicologia della coppia etero ma, ovviamente, non ha niente a che vedere con l’omosessualità, in genere indica la tendenza a non voler prendere in considerazione le problematiche tipicamente etero che, con ogni probabilità, sono alla base della crisi della coppia etero … e così ci si rifugia nell’idea che il problema non sta lì ma in una ipotetica omosessualità.
In buona sostanza ti sei proiettato nella situazione vissuta dal tuo amico, e la cosa è stata facilitata dal fatto che anche lui, con ogni probabilità è etero al 100%, nonostante i suoi dubbi.

Rispondi