gay?etero?quanta confusione

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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ale1978
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gay?etero?quanta confusione

Messaggio da ale1978 » sabato 8 agosto 2015, 17:27

Ciao a tutti e grazie fin d ora per il tempo che dedicherete ai miei sproloqui.Mi chiamo Alessandro,ho 37 anni e oggi,per la prima volta,ho avuto l impulso reale di toccare un uomo...ma faccio un passo indietro,cosi da narrarvi per intero la mia storia.Fin da bambino,se ripercorro la mia storia,ho amato le ragazze;ricordo con chiarezza Agnese,il mio primo amore in prima elementare...scrivevo sul mio diario che da grande l avrei sposata!Ho avuto da sempre,innato,l amore ed il desiderio per le donne:non sapevo perche',c era e basta.I miei primi approcci sessuali li ho avuti intorno ai 6 anni,quando al campeggio,con una bambina,simulavo rapporti completi,orali e tutto il corollario,per molte estati a venire.Poi crescendo,i primi anori,le cotte,sesso rubato qua e la con tante ragazzine,sesso spinto con donne piu grandi,fino al GRANDE AMORE,il primo davvero totalizzante...lei era magnifica,bellissima e sessualmente pazzesca!Tutto era lecito,nessuna remora,nessun tabu...avevo 16 anni e fino ai 18 e'stato un continuo stare insieme,far sesso,lasciarsi,far sesso,riprendersi...in mezzo a questa storia,una estate,in vacanza con un amico,un mattino mi svegliai con la sensazione di star baciando un ragazzo sulla bocca.Da quel momento,sono passati ben 20 anni,non ho MAI smesso di chiedermi se fossi gay oppure no.Ho iniziato a immaginarmi scene sessuali omosessuali ogni giorno,ogni minuto,dalla fantasia piu'pudica (un perfetto corpo nudo maschile davanti a me)alla piu'spinta,fra sesso anale,orale,orge e quant altro.Per ognuna di queste fantasie DOVEVO - e devo,provare la SENSAZIONE GIUSTA,ovvero un "non mi piace" completo e totalizzante cosi da tranquillizzarmi.Se questa sensazione non arriva,allora vuol dire che quel pensiero,quella fantasia,mi piace...ed io non ci sto,non lo ammetto come mi suggerisce il pensiero e allora giu con test mentali,immaginando ogni sorta d atto erotico cosi da provare la mia eterosessualita'.Questo ogni giorno da 20 anni.Nel mentre,ho avuto tante di quelle amanti da non ricordarne il numero,mentre nella mia zucca ogni uomo,compresi amici e familiari o persino la mia immagine allo specchio sono divenuti fonte di fantasie sessuali con il meccanismo che ho descritto sopra.Sono stato in cura da 2 terapeute le quali mi hanno diagnosticato un DOC.In effetti,leggendo le storie di chi ha questo disturbo,mi ci sono ritrovato praticamente in tutto...tuttavia,da alcuni mesi,in concomitanza con la perdita del lavoro,la situazione e'peggiorata.Ormai praticamente OGNI uomo che vedo mi piace,ogni passante sia esso giovane o vecchio mi provoca subito pensieri omosessuali;quando chiudo gli occhi vedo uomini senza volto con un corpo degno di un dio greco e penso che mi piacciono,che voglio toccarli,che voglio possederli.Tutti.Basta che siano maschi.Sento questo pensiero,questo desiderio,assolutamte reale.Ho sperato che non fosse vero,mi sono nascosto dietro alle diagnosi per anni,ma ormai penso davvero che mi piacciano gli uomini,tutti.Ho persino provato a masturbarmi pensando ad un uomo,tempo fa,ma il pene non mi diventava ben dritto e poi mi sono sentito talmente male che mi hanno dovuto portare in ospedale per un attacco d ernia iatale.In tutto questo,nei pochi minuti al giorno in cui ho la mente scevra,se formulo un pensiero etero,mi trovo a toccarmi senza neanche rendermene conto...e la sessualita'etero l ho sempre portata avanti con soddisfazione,ma ho il timore per non dir la certezza,d averlo fatto fatto solo per nascondermi la mia omosessualita'.Ho una compagna meravigliosa che amo e desidero,con cui sono o meglio sarei felice se non avessi questi pensieri.Ogni uomo mi pare bellissimo,ogni corpo maschile mi pare attraente,anche qualcuno oggettivamente poco...gradevole,ma io penso che mi piaccia lo stesso,lo avverto,lo percepisco...talmente tanto che oggi ho sentito di voler toccare un uomo dentro ad un supermarket...non mi sono eccitato,non mi sono sconvolto,ma ho deciso che,se davvero questa e'la via che devo seguire,allora preferisco morire,qui ed ora.Non so perche',ma so che non vorrei mai piu'avere questi pensieri,che non voglio lasciare la mia esistenza in favore di una vita gay.Non sono omofobo - e'davvero ridicolo chi lo e',ne ho alcunche'contro chi e'gay e ci mancherebbe pure:ognuno ha il sacrosanto diritto di vivere come meglio crede.Sono IO che non vorrei esserlo.Ma se cosi e',preferisco raggiungere le Stelle.Vi chiedo un parere...un consiglio.Non so piu'cosa fare,cosa dire,se non morire.Aiutatemi.Vi prego.

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progettogayforum
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Re: gay?etero?quanta confusione

Messaggio da progettogayforum » sabato 8 agosto 2015, 19:57

Ciao Ale! Ho appena finito di leggere il tuo post. Che tu non sei omosessuale è evidente a chiunque legga oggettivamente quello che scrivi. Si rilevano nettamente i caratteri ossessivi e compulsivi che dominano il campo, cose che con la sessualità non hanno nulla a che vedere. Nessun gay si innamorerebbe di un uomo solo perché è un uomo, anzi i gay sono fin troppo selettivi. E poi è evidente che il pensiero ossessivo è costituito dalle cosiddette fantasie astratte, cioè da ipotesi che sono del tutto dissonanti con la tua storia individuale. Nei confronti di queste fantasie reagisci in modo disfunzionale addirittura pensando di farla finita, elemento che mette in evidenza nel modo più netto che non sei gay. Per un gay, essere gay non è un problema ma è semplicemente la sua sessualità. Un gay non si trova a fare paragoni tra mondo gay e mondo etero, perché per un gay la sessualità è solo quella gay, che è una cosa gradevole, tranquillizzante e non inquietante come nel tuo caso. Dai disturbi di tipo ossessivo-compulsivo si esce, anche se ci vuole tempo. Le terapie più indicate sono le cosiddette terapie cognitivo-comportamentali, che uno psicologo con un'esperienza specifica può seguire senza troppi problemi. Non si tratta di terapie misteriose ma solo di imparare passo passo a riconquistare una dimensione più razionale e a non cedere all'emotività e alla paura. Prima di tutto bisogna rendersi conto che c'è un disturbo da superare e che l'omosessualità non c'entra affatto. Tieni presente che il tema centrare di un DOC è scelto tra quelli che possono spaventare di più la persona. Il DOC può essere legato all'idea di essere malato, di essere spiato, di vivere male la religione, di avere delle colpe da scontare, ecc. ecc.. Il disturbo non è legato al tema dell'ossessione, il disturbo è nell'ossessività in sé. Una volta acquista coscienza del disturbo, si impara piano piano a prevederlo e a controllarlo, cioè a non farsi prendere dal panico. Tieni presente che non accade praticamente mai che una persona con DOC a tema gay compia atti realmente orientati nella direzione dell'ossessione e questo perché quella direzione è avvertita, ed è realmente, in netto conflitto con la propria personalità profonda. Ho visto diversi casi di DOC a tema gay e ti posso assicurare che, seguiti con cura, si sono piano piano risolti da sé (quasi sempre senza farmaci) nel senso che gli interessati hanno cominciato a vivere una vita sempre più ricca e meno centrata sulle idee ossessive. Una sola cosa ti chiedo: non evocare l'idea di farla finita, cerca invece di metterti di impegno e di imparare a guardare le cose con occhio più scientifico e oggettivo. Non te lo dico per tenerti tranquillo, da queste situazioni si esce veramente e si torna ad una vita normale.
Un abbraccio e benvenuto nel forum!! (Anche se non sei gay!!)

ale1978
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Re: gay?etero?quanta confusione

Messaggio da ale1978 » sabato 8 agosto 2015, 21:02

Grazie di cuore per la tua risposta...e grazie per il tuo tempo.Ho letto il tuo messaggio e quando dici,in sostanza, "non c'e'nulla di traumatico,di doloroso",subito ho pensato che quando penso ad un uomo - che nella mia mente e'questa figura senza volto con il corpo di un dio greco,io sento davvero che e'bellissimo,che mi piace,che voglio toccarlo...se mi affaccio alla finestra,qualunque maschio passi mi piace,se esco per strada ogni uomo mi pare bello,forte,attraente...e non riesco ad accettare che d ora in poi dovro'far sesso con qualsiasi uomo o anche con uno specifico (che peraltro al momento NON esiste),e l unica via che trovo per smettere di avere tali impulsi sia imbottirmi di sonniferi,dormire e non svegliarmi mai piu'.Io muoio,ma almeno muore anche questo desiderio che mi attanaglia.Penso solo a questo,non sento nulla,non provo nulla se non questo incredibile desiderio di far sesso con qualsiasi maschio...puo'il DOC avere tutto questo potere,secondo te?Tanto,se ci penso e mi piace,il pensiero successivo e'che finalmente ho capito chi sono.Se lo combatto,il pensiero successivo e'che sto male solo perche'non lo ammetto...mi sembra d avere un chiodo sparato sotto l occhio destro,ogni cosa che dico/scrivo e'falsa,perche'sono gay e tutto il resto non esiste...santo cielo...che sensazione atroce...non so piu'chi sono...sono morto dentro...perdonami...ti rompo anzi vi rompo le palle...ma mi sento cosi...smarrito...

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progettogayforum
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Re: gay?etero?quanta confusione

Messaggio da progettogayforum » sabato 8 agosto 2015, 23:30

Ale, nei momenti brutti (per fortuna non tutti i momenti sono brutti) il DOC causa sofferenza profonda, questo è un dato di fatto e in queste situazioni può avere senso cercare l'aiuto di uno psicologo esperto di disturbi ossessivi perché potrebbe aiutarti veramente a tenere l'ansia sotto controllo. Il tuo ultimo post è l'ennesima prova (ma non ce n'era nessun bisogno) che non hai nulla a che vedere con l'omosessualità, per un verso la vedi come una sorta di necessità compulsiva e per l'altro percepisci che sarebbe un sconvolgimento della tua personalità. Ma resta il fatto "oggettivo" che è evidente che non si gay, le cose che consideri gay sono diversissime da quelle che occupano la mente dei gay e che provocano benessere e non ansia. Ti invito ancora un volta a mettere da parte definitivamente l'idea di farla finita, ci vuole uno sforzo di volontà e un controllo vero dell'emotività ma bisogna riuscirci perché bisogna darsi una mano ad uscire dai problemi e non ad amplificarli all'infinito. Nessun gay che leggesse i tuoi post penserebbe mai che tu possa assere gay. Comunque in certi momenti un supporto psicologico può essere importante.

fosseluce
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Re: gay?etero?quanta confusione

Messaggio da fosseluce » domenica 9 agosto 2015, 9:42

Provo a dirti una cosa, a nessun titolo, Alessandro, solo in quanto ho accarezzato pensieri suicidi. arrivavano quando mi sentivo totalmente inadeguata a vivere, senza speranza che avrei mai risolto nulla. pensandoci mi sembrava di avere un asso nella manica come il veleno nell'anello di sandokan o la pasticca di cianuro delle spie. a testimonianza che suicidarmi non era ciò che volevo penso ci sia: 1) che sono ancora qui. 2) che son durati un po'.
in quel lungo periodo ho fatto come te, Alessandro, mi inducevo il sonno con i farmaci assumendone molti oltre le dosi prescritte.
per anestetizzarmi.
Penso che anche questa non sia una soluzione adeguata e vada velocemente sradicata prima che prenda piede perché, come certamente sai, si crea in poco tempo una dipendenza fisica e aggiungi un problema agli altri che può diventare serio e superarlo può essere fisicamente e psicologicamente doloroso.
Il pensiero "positivo" è stato che il suicidio poteva sempre essere rimandato e intanto andavo in analisi (una psicoterapia credo sia più adatta) e lavoravo sui nodi dolorosi.
credo che aiuti, in casi come il tuo in cui ti senti ossessionato, levare te e i tuoi pensieri dal centro "di tutto" e trovare qualcosa a cui dedicarti che non sia Alessandro: cosa sente, cosa prova, è gay o no, vuole questo o non lo vuole. prova, se riesci, nella misura in cui ti è possibile, magari frugando tra i tuoi gusti, le tue attitudini e inclinazioni, a trovare qualcosa di piacevole che ti permetta di spostare l'attenzione. credo che quello, se ti permette di concentrarti intensamente (come fanno i bambini, per esempio) possa essere vero riposo rigenerante dalle ossessioni. ribadisco che mi esprimo a titolo del tutto personale senza nessuna competenza specifica e solo sulla base di quello che, per me, è buon senso.
Ti mando un abbraccio e spero di leggerti ancora.

luce

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