Ti amo e mi allontano...devo capire!

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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incunabolo
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Ti amo e mi allontano...devo capire!

Messaggio da incunabolo » venerdì 15 gennaio 2010, 16:24

Salve a tutti e grazie per questo blog, spulciando fra i vari interventi mi sono rivisto andando indietro nel tempo. Ho 38 anni e una lunga storia travagliata ma bella. Non rinnego nulla del vissuto e sono estremamente convinto che tutto è stato necessario al mio divenire. Per quanto riguarda la mia tendenza sessuale ho sempre saputo dentro di me di essere "peculiare" o se volete diverso, e proprio questa mia diversità mi ha reso quello che sono! Mi sono accettato in tarda età, circa sei anni fa, quando per caso (il caso per me non esiste), ho incontrato un ragazzo e ho sperimentato che oltre al sesso fra uomini esiste il sentimento. Con lui è stata una breve storia e ho continuato a vivermi, cercando me stesso, chiedendomi il perchè e ormai è chiaro che oggi sono cosi per un motivo altamente valido. Quanto detto in premessa non è il motivo che mi ha spinto a scrivere. Io faccio parte di un gruppo culturale molto ampio dove ruotano bambini, giovani e anziani. In modo particolare coi giovani fungo da capo animatore e godo della stima e fiducia di tutti. Nessuno sa che io sia gay. Ho sempre dato nel tempo indirizzi, sulle varie problematiche che mi presentano i ragazzi, disinteressati e responsabili, mantenendo con tutti il doveroso distacco. Circa due anni fa un giovane di 20 anni si accosta a me e mi racconta della sua vita. Un "normalissimo" giovane con problemi di cuore. Viveva da tre anni una storia con una bellissima ragazza ma allo stesso tempo coltiva se stesso, nella sua parte piu profonda. Nonostante 16 anni di differenza diveniamo molto legati nel cuore. Lui si apre e mi racconta giorno dopo giorno la sua vita. Io sto a sentire e non faccio alcun tipo di commento sviante ma intuisco che mi cela qualcosa. Mi affeziono a tal punto che dopo sei mesi di avvicinamento e di vita sociale nel gruppo convissuta riesco a dire: "Luigi io sono gay"!. E lui di tutto punto reagisce dicendo: "Cambia qualcosa"?. Il nostro rapporto d'amicizia particolare piuttosto che sfaldarsi si rinsalda. Spesso usciamo assieme soli. Condividiamo sani momenti a cena o altro. Io mi trovo benissimo a parlare con lui al punto che mi innamoro. Nonostante questo lui mi dice di esser sicuro di essere etero, che gli piacciono le donne ecc ecc. Fidandoci a vicenda comincia a sbloccarsi e mi confida vari trip, uno fra i primi che quando fa la doccia coi compagni di gioco non si spoglia mai davanti a loro perchè pensa di avere il pene piccolo, poi aggiunge che con la sua, oggi ex ragazza, non ha mai fatto sesso perchè all'atto delle penetrazione s blocca e che ancora in altre situazioni con altre donne quando infila il profilattico il pene perde intensità. Lasciando stare tutto questo dopo mesi e mesi di uscite una sera gli propongo di tirare fuori l'arnese per fargli vincere la timidiezza..e lo assicuro, vedendolo ben funzionante ch enon è piccolo e che può usarlo ... più volte lo sprono a far sesso con donne, gli ho perfino regalato dei preservativi...ma tutto questo è servito poco. In agosto facciamo un viaggio assieme e in un momento particolare ci siamo trovati vicinissimi. ...abbracciati...baciati...travolti dalla passione. L'indomani la sua reazione è stata quella di buttarsi fra le braccia di un'amica baciandola per tuttoil viaggio di ritorno. Si allontana per circa 15 giorni da me e poi ritorna senza chiedere avvicinamenti etc... io sono la persona a lui piu cara...in ottobre nuovamente ...ricapita quanto detto prima...la reazione pressochè simile...cerca la ex questa volta per un giorno. Esce c'è qualche bacio. Poi torna e mi racconta tutto! in dicembre la stessa cosa molto piu intensa al punto che una delle notti passate assieme arriva a dirmi: Ti amo, ti amo, ti amo e premetto che si è sempre ritenuto etero. Ha sempre detto che il nostro rapporto è anomalo ma bello, che noi per la vita possiamo viverci tutte le esperienze che vogliamo ma la nostra rimarrà un'altra cosa che possiamo continuare a vivere. In tutto questo tempo gli ho sempre detto che le cose non stanno cosi: noi non possiamo servire Dio e mammona! Come prima dopo questo profondo avvicinamento.....scappa e questa volta mi dice. Ti voglio troppo bene e mi allontano. Devo stare da solo con me stesso. Devo capire cosa voglio ma tu sentiti libero di chiamare quando vuoi.
Tutta questa storia mi ha fatto stare parecchio male. Io lo amo e queste sue continue indecisioni, paure che capisco mi tormentono. Non voglio abbandonarlo ma credo che sia bene per entrambi stare lontani. Mi strugge solo una cosa: oggi arrivato al punto di dirmi ti amo, di dimostrarmelo non solo a parole piuttosto che viversi l'intensità di questo tempo che ci è dato...fugge.
Unica domanda che vi pongo: Faccio bene adesso a non chiamarlo a non farmi vivo e lasciarlo libero di decidere cosa sia bene per lui? Io credo proprio di si. Comunque grazie infinite.

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progettogayforum
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Re: Ti amo e mi allontano...devo capire!

Messaggio da progettogayforum » venerdì 15 gennaio 2010, 19:40

Ciao Incunabolo,
ho ricevuto anche la mail e te ne ringrazio. La tua storia è molto bella, molto vera, e mi ricorda da vicino una storia analoga di un rapporto tra due ragazzi, uno convintamente gay e l’altro dichiaratamente etero. La storia, che avrei intitolato “Il valzer degli addii”, era tutta centrata sul rapporto apparentemente senza senso tra questi due ragazzi che avevano tentato molte volte di separarsi ma non perché ciascuno volesse salvare se stesso, ma per non danneggiare e non condizionare l’altro. Sono passati anni caratterizzati da distacchi e riavvicinamenti, tra questi due ragazzi non c’è stato un contatto sessuale, ma la cosa non ha effettivamente un grande peso. Stavano bene insieme, il ragazzo gay non cercava nessuna alternativa alla storia d’amore (perché di questo si trattava) con il suo ragazzo etero ed il ragazzo etero anche se provava a cercare delle ragazze, non lo faceva mai convintamente. Insomma l’etero finiva per essere etero solo per lasciarsi una eventuale porta aperta e il gay non viveva la sua vita affettiva se non totalmente proiettato sul suo ragazzo etero. Non ti dico, ma li puoi immaginare, i problemi psicologici che hanno avuto entrambi, il gay ha sempre sognato che il suo amico fosse effettivamente gay e l’etero non ha mai abbandonato l’amico gay. Solo dopo una esplicita dichiarazione d’amore, dopo qualche girono, l’etero ha detto al gay: “Bisogna che mi allontani da te, non dobbiamo più sentirci … però se poi ti richiamo, tu mi rispondi?” Il gay ha detto di sì senza esitare e si sono salutati come per un addio, ma il giorno dopo con una scusa qualsiasi erano ancora al telefono. Tutta questa storia l’ho riportata in un breve romanzo QUESTI LEONI http://nonsologay.blogspot.com/2007/09/ ... ct_06.html
Nel tuo caso, con questo ragazzo ci sono stati dei momenti di passionalità e di sessualità intensa. Quel “sentiti libero di chiamarmi quando vuoi” che è un po’ il sigillo della tua storia, secondo me, ha un valore enorme, è un po’ come un valzer degli adii, un addio che si deve realizzare ma che non si vuole affatto realizzare. Un dirsi addio sperando che non si tratti affatto di un addio. Francamente non credo che non farsi vivi sia la cosa migliore, e non parlo nella prospettiva di costruire una storia con questo ragazzo, ma proprio per il suo bene. La sessualità è uno degli accadimenti della vita, ma non è un momento di crisi e di scelta senza ritorno. Un ragazzo non gioca tutta la sua vita sulla sessualità, qualsiasi sia il suo orientamento sessuale, ha bisogno di amore, di rispetto, di presenza, di tenerezza, di libertà di prendere le distanze nella consapevolezza che nessuna scelta sarà mai definitiva e che non ci saranno ricatti affettivi di nessun genere. Francamente non credo che abbia senso lasciarlo a se stesso. Il fatto che vada in crisi dopo ogni contatto in cui si lascia andare alla sessualità è comprensibilissimo. Deve avere la certezza provata che il rapporto con te non cambierà né se lui deciderà di andare con una ragazza, né se deciderà di andare con un altro ragazzo. Dopotutto è la dimensione umana di questo rapporto la cosa essenziale ed è quella che non si deve perdere in nessun modo. Non cercare di portarlo sul piano sessuale se non è lui a volerlo, ma se è lui a volerlo cerca di capire che dirgli di no, negando tra l’altro a te stesso quello che vuoi, è anche una cattiveria nei suo confronti. Ma il dire di sì deve essere totalmente senza condizioni e senza vincoli di nessun genere, solo in questo modo la sessualità, non accompagnata da ricatti affettivi, non è più una merce di scambio e può essere vissuta senza troppi problemi anche da ragazzi che faticano ad accettare la sessualità gay. Non fare della sessualità l’elemento discriminante, il rapporto con quel ragazzo può andare ben al di là di queste cose, ha senso senza sesso come ne può avere con una sessualità realmente vissuta, ma ha senso solo se le motivazioni egoistiche vengono messe totalmente da parte. Non lo assillare ma non lo abbandonare, perché aspettarsi di essere chiamati, anche se si è chiesto il contrario, e non vedersi effettivamente cercati per giorni e giorni dà proprio la sensazione dell’abbandono e la sensazione di essere abbandonati da una persona di cui abbiamo percepito la vicinanza affettiva, sesso o non sesso, fa veramente male.

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konigdernacht
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Re: Ti amo e mi allontano...devo capire!

Messaggio da konigdernacht » venerdì 15 gennaio 2010, 21:36

Questa storia mi è piaciuta veramente tanto! Ringrazio incunabolo (e project!) per averla condivisa.
Che dire… Premesso che alla domanda “Faccio bene adesso a non chiamarlo a non farmi vivo e lasciarlo libero di decidere cosa sia bene per lui?” si può rispondere in base all'importanza che incunabolo da a Giovanni (chiamo così il ragazzo) ed al loro rapporto, penso risponderei di no, nel senso che darei il tempo breve di far ragionare Giovanni ma allo stesso tempo pregherei che chiarisca se stesso e ti chiarisca perché secondo me ti sta sottoponendo ad uno stress emotivo non indifferente, altalenante e forse “vizioso”.
Se tu invece soffri, caro incunabolo, sei “stanco” di questo gioco di rimpalli e credi che Giovanni possa rifare lo stesso errore in futuro, io gli parlerei chiarendo che non desideri altro che amicizia da lui e stop; altrimenti, se ne sei innamorato, ma soffri, sei stanco e temi, lo dimenticherei e continuerei la mia vita.. Tra l’altro credo tu abbia una vita molto bella perché ti occupi socialmente di tante persona e se fai bene il tuo lavoro, penso che con la stima e il benvolere di tanti sia molto contento e fiero!
Parlo per esperienza personale: spesso è meglio tagliare i ponti, provare un dolore iniziale ma essere sereni per il periodo avvenire, piuttosto che soffrire e snervarsi infinitamente per un problema non risolto :D
Saluti carissimi, caro incunabolo, e un augurio che tu e Giovanni possiate trovare la giusta soluzione al problema
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incunabolo
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Re: Ti amo e mi allontano...devo capire!

Messaggio da incunabolo » mercoledì 27 gennaio 2010, 14:21


La storia continua...


Da meno di quindici giorni a questa parte, avendo rispettato il suo silenzio e pur rendendolo partecipe del blog, il nostro valzer degli addii ha cambiato registro. Sono contento del fatto che oggi abbia, almeno ci sta tentando, esperito il suo volere. Io non posso dire di stare bene ma sto lavorando molto con me stesso. Dopo una settimana di silenzi e con qualche incontro casuale fra gli amici, domenica 17 mi piomba a casa, vuol parlare, vuole semplicemente starmi vicino. Il discorso è sempre uguale...riflette con se stesso e io lo lascio fare. Non lo disturbo dalla sua quiete. Mi saluta nuovamente abbracciandomi intensamente e fortemente...mi chiede di non baciarci perchè lo turba e che ha capito che noi possiamo continuare a viverci escludendo il bacio... passa una settimana e sabato 23 ci ritroviamo ad un mega incontro dove, fra le altre cose si ballava, mi sta intorno tutta la serata, si premura con varie attenzioni...portandomi da bere etc etc...arriva al punto in mezzo alla pista di abbracciarmi e io lo ravvedo dicendo appunto che non l''ideale....ci troviamo vicini e la ragazza che non definisce la sua ex ma con cui si è ripiegato per il viaggio di ritorno e che ritiente semplicemente un'amica si avvicina per farci una foto e lui mi sussurra..."se sapesse"....!!! La serata continua....io in mezzo alla pista scherzo con tutti e con una ragazza intrattengo un ballo sex...assai...
Cosa noto con la coda dell'occhio...che proprio in quel momento lui si abbraccia intensamente con quella ragazza-amica cui non nutriva alcun interesse. La serata finisce e avevamo concordato di fare un giro in macchina. Mi avvicino e gli chiedo ma sei sicuro di voler uscire con me??? Divento insistente la punto che mi dice.....SI, Si, ....non ci sono problemi. Sono le 3 del mattino ...ci appartiamo...parliamo...ci abbracciamo e noto una leggera freddezza. Gli chiedo cos'hai...non risponde e poi aggiunge...domani vedo Rosalinda...voglio aprire una storia con lei. Ferito nell'orgoglio metto da parte la saggezza del vissuto e dico ciò che penso di lui. Non uso mezzi termini e dico ciò che sento. "Mi hai mancato di rispetto...ero in pista..volevi tempo per riflettere...te l'ho dato...quantomeno prima...di qlc tua decisione il minimo che potevi fare era avvertirmi! In tutto questo tempo mi sono sentito usato da te...adesso basta...non sono un oggetto. Nonostante questo ci salutiamo senza contatto e in maniera benevola ...sono le 6 del mattino. Tutto tace fino a ieri 26 gennaio alle ore 18.00: mi chiama e mi dice voglio parlare con te. Viene a trovarmi a casa dopo cena e rimane fino alle 2 del mattino. Parliamo di molte cose cha abbiamo in comune...il clima è sereno...bello..il tempo non scorre....e infine aggiunge: sono qui per dirti che ho deciso...ho preso la mia decisione "Voglio vivermi la storia con Rosalinda". Rispondo fai cio che ti senti ma importante che quanto fai lo viva fino in fondo che tu stia bene e non faccia soffrire l'altra persona che sai che anni pende da te! Tutto procede tranquillamente. Ci salutiamo e mentre ci diciamo arrivederci ...ci guardiamo negli occchi..e nuovamente..abbracci...baci appassionati...mi bisbiglia...TI AMO....tiene la parte bassa lontana....e continuiamo ...stretti...uniti...un tuttuno...e mi lascia dicendomi ci vediamo domani sera alla riunione e con una frase....molto ma molto importante: "E tu ora che fai?"....ho risposto nulla....provo a vivere. Ho aggiunto e non me ne vogliate....io ci sarò sempre...ma fino a quando hai qualunque storia attiva ...evita per entrambi di raccontarti...perchè io potrei esser non oggettivo e allo stesso tempo mi fa male.....Ci siamo salutati senza rancore...solo che ....pur sentendomi calmo e tranquillo ho preso sonno alle 6 del mattino.....grazie ancora...

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Re: Ti amo e mi allontano...devo capire!

Messaggio da progettogayforum » giovedì 28 gennaio 2010, 13:50

Ciao incunabolo,
in riferimento a quello che ti avevo scritto nel precedente commento a agli sviluppi recenti della situazione, mi sono chiesto se sia mai possibile da parte tua avere nei confronti di questo ragazzo una disponibilità realmente “senza aspettative”. È chiaro per un verso che almeno a parole vuoi lasciarlo libero di vivere la sua vita e le sue esperienze, ma per l’altro è evidente che questo lasciarlo libero ti costa carissimo. In pratica devi accettare l’idea di essere per lui un’ipotesi secondaria. È evidente che dal tuo punto di vista la situazione non è affatto facile. Ma proviamo per un attimo a metterci dal suo punto di vista. È un ragazzo gay che non si accetta e vuole almeno mettersi alla prova con una ragazza? È un ragazzo bisex che prova realmente trasporto sessuale sia per i ragazzi che per le ragazze e con te non vuole lasciarsi andare magari per remore di tipo morale che vengono dall’esterno? È un ragazzo sostanzialmente etero che ha vissuto con te un rapporto d’amicizia intensa che, dato che tu sei gay, ha preso anche qualche vaga coloritura sessuale? I comportamenti di questo ragazzo potrebbero essere pienamente compatibili con ciascuna di queste tre ipotesi, ma gli esiti che potresti aspettarsi nei tre casi sono diversissimi. In realtà, probabilmente, nemmeno lui saprebbe dare una risposta precisa alla domanda ”che cosa sto cercando?” È un ragazzo molto giovane e ha bisogno di tempo per chiarirsi. Ma tu che cosa puoi fare? Certo andare avanti così non è facile perché rischi di rimanere definitivamente sospeso in un limbo di illusioni e delusioni che alla fine può lasciarti un senso di sostanziale delusione. Alla luce degli ultimi sviluppi, anche per dargli modo di vivere in maniera autonoma la sua storia con la ragazza, eviterei di farmi sentire, cioè eviterei di prendere iniziative e mi limiterei eventualmente a rispondere anche molto positivamente (e sempre in modo spontaneo) ad ogni richiesta di dialogo. Se, come è possibile, questo ragazzo fosse realmente etero, finirebbe comunque per staccarsi da te una volta creato un rapporto stabile con una ragazza. La tua presenza, specialmente nel ruolo di persona delusa nelle sue aspettative, può rendergli più penoso il distacco che comunque è inevitabile. Se poi questo ragazzo fosse gay devi tenere presente una cosa: le remore che lo frenano nei tuoi confronti lo frenano ancora di più nei confronti di altri ragazzi gay con i quali non ha una lunga confidenza affettiva, ma quando dovesse superare queste remore, data anche la differenza di età, non è affatto detto che, come gay, continuerebbe a sentirsi legato a te. Tu potresti avere per lui la funzione di un catalizzatore nell’accettazione della omosessualità, ma una volta che lui abbia guadagnato una sessualità gay autonoma, non è affatto detto che possa essere tu il suo vero interesse affettivo. Penso che in situazioni del genere un certo distacco, non fosse altro a livello psicologico, sia indispensabile. Ho visto diverse volte ragazzi gay più grandi, innamorati di ragazzi più giovani, che hanno vissuto per anni di proiezioni e di mezzi innamoramenti e hanno rinunciato a costruire la loro vera vita in funzione di ragazzi che poi hanno preso altre strade.

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