NON VOGLIO ESSERE GAY

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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progettogayforum
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NON VOGLIO ESSERE GAY

Messaggio da progettogayforum » venerdì 15 maggio 2009, 13:18

admin ha scritto:Ieri sera ho avuto da Giorgio (20 anni, milanese D.O.C.) l’autorizzazione a pubblicare questa sua mail. Ci conosciamo da un mese, lunedì 28 aprile 2008 mi ha inviato la mail che riporto qui di seguito. Sabato 3 maggio ci siamo sentiti in chat, una chat molto accesa ma molto autentica. Grazie Giorgio!

Ciao Project,

ti ho cercato lunedì sera. Lunedì sera mi andava di parlarti ma tu non c’eri! Hai tentato tante volte di coinvolgermi, in 15 gironi mi hai scritto cinque volte e ce l’hai messa tutta per mettermi di buon umore. Sei un bravo ragazzo pure tu, in fondo, ma c’è una cosa in te che non mi piace: sei gay, se fosse solo una questione tua mi sarebbe del tutto indifferente, ma no, per te essere gay è una cosa buona, è questo che non accetto. Su questo forum ci sono venuto, forse sono stato stupido a farlo, ma sono stato ancora più stupido quando ti ho dato il mio contatto. Ma che mi potevo aspettare da te? È stata una stupidaggine enorme. Uno che gestisce un sito come il tuo con l’essere gay ci si identifica proprio. Con te ho parlato due volte, ma ci siamo stati in due volte più di sei ore, quelle maledette sei ore! Ma perché non capisci che uno può benissimo non volere essere gay? Va bene, puoi anche esserlo, ma non lo vuoi essere, ecco questo tu non lo capisci. Per te i gay sono santi, quando parli dei ragazzi del forum sei quasi ridicolo, a quelli di te non gliene frega niente! Vengono sul tuo forum come vanno su tutti gli altri, e ci vengono per una ragione sola, ma tu ancora non l’hai capito. Non ce l’ho con te ma con quello che rappresenti, almeno con quello che rappresenti per me, tu mi vuoi fare vedere la faccia pulita dell’essere gay, ma perché? Che te ne frega? Non ho capito! Tu non mi devi mica salvare! E salvare come? Facendomi sentire gay e pure contento di esserlo? Ma se voglio essere gay o no sono affari miei, ma perché dovrei ragionare come te? Se sarò felice o no sono affari miei, tu non c’entri affatto, e invece stai sempre lì a dire che gay è bello, ma ti rendi conto delle cavolate che dici? Io te lo ripeto non ce l’ho con te, quando abbiamo parlato sono stato bene, tu ce l’hai messa tutta, va bene, lo so, questo te lo riconosco, però tu non vuoi capire che mi fai rabbia, con te ci litigherei per ore perché ci sono cose che non vuoi capire. Io non vedo nessuna ragione per essere gay, se mi succede non voglio che mi succeda! Sarò pure padrone di fare di me quello che voglio! Prima di quelle maledette sei ore di chiacchiere io stavo bene, c’avevo dei punti fermi, poi ti ci sei messo in mezzo tu (e mi fa rabbia che sono io che sono venuto a cercarti) e adesso è tutto un casino, m’hai messo in testa una confusione pazzesca. Poi lunedì ti cerco e non ci stai! Ma cavolo! Sei stronzo fino a questo punto! Ma dove stavi? Vabbe’ sei un rompicoioni di prima categoria, mi fai dire una marea di cazzate! Però non puoi combinare casini e sparire, hai capito? Adesso cerca di farti perdonare.
G.

*tommy*
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Re: NON VOGLIO ESSERE GAY

Messaggio da *tommy* » lunedì 1 giugno 2009, 19:17

Forse vi sembrerà assurdo, ma questa lettera a me suscita tanta tenerezza. Il ragazzo che scrive è in preda alla confusione: E' consapevole di essere gay, ma non è ancora riuscito ad accettarsi: Il primo passo verso l'accettazione, credo.
Vorrei che questo ragazzo sapesse quanto sia utile per tutti noi ragazzi del forum parlare, confrontarci, conoscere storie simili alle nostre, sapere le diverse realtà che caratterizzano la natura omosessuale.

Marcolino
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Re: NON VOGLIO ESSERE GAY

Messaggio da Marcolino » mercoledì 17 giugno 2009, 11:12

devo ammettere ke anke a me fa tenerezza questo ragazzo ma prima si deciderà a fare i conti cn se stesso e prima capirà ke essere gay è una fortuna...io fino a 16 anni credevo ke fosse una sfortuna grandissima...ma col tempo..frequentando gente diversa a scuola e percependo l'ignoranza,la povertà interiore,l'insensibilità di tante persone sn arrivato alla conclusione ke il mio essere gay è un valore nn una sfiga!!devo dire ke a me piace essere gay e sentirmi"diverso" è una cosa ke mi fa stare bene...perkè siamo tutti diversi..l'anormalità nn esiste...caro amico mioo..nn sei malato..nn hai motivo di nn accettarti...anke per me è stata dura..ma ora a 18 anni posso dire ke noi gay,seri ragazzi,abbiamo qualcosa in più degli altri..è normale ke tu nn voglia vivere da gay perkè nn è facile..e spesso..anzi sempre...se ti dikiari appari peggiore solo in virtù del fatto ke ti piacciono i ragazzi...ma siamo persone..la sessualità è solo un aspetto di tutti noi...impara a volerti bene...essere gay nn vuol dire ghettizzarsi..pensa ke il tuo vivere sia una missione...il mio lo è..noi tutti dobbiamo dimostrare(come dice luxuria)ke si può vivere grazie e non nonostante le differenze...baci marcolino

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Sciamano
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Re: NON VOGLIO ESSERE GAY

Messaggio da Sciamano » venerdì 7 agosto 2009, 22:42

Mi inserisco solo ora in questa discussione, perché solo da poco sono iscritto. Io ad esser sincero (non quanto Giorgio) ma in una certa misura mi sento come Giorgio, vorrei che mi piacessero le ragazze, trovo a volte difficoltà a considerare normali certi incastri che vengono a crearsi tra i bisessuali, oppure il ricordo di certe mie esperienze poco felici mi fa pensare che forse sono stati la causa del mio orientamento e dovrebbe esserci qualcosa da sanare o comprendere, oppure che questo non sia più possibile ma quel che rimane è comunque un danno.

Provo un certo dispiacere a scrivere queste cose perché problematizzando la mia posizione indirettamente problematizzo la condizione di omosessuale (e anche di bisessuale) che è la condizione di quasi tutti qui. Però io nel forum mi sono iscritto proprio per confrontarmi e affrontare certi dubbi e problemi e non voglio lasciare intoccato questo mio problema. A dire il vero ne ho già discusso in privato con il Progettista, ma vorrei riprendere alcuni punti e conoscere anche le vostre risposte.

Mi sembra appropriato parlarne qui, perché i punti che evidenzierò credo che inconsciamente siano quelli che in persone come Giorgio fanno sentire l'omosessualità strana, un problema, magari da accettare ma non una cosa normale. Inizio dal prossimo post che altrimenti viene troppo lungo il tutto.

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Sciamano
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Re: NON VOGLIO ESSERE GAY

Messaggio da Sciamano » venerdì 7 agosto 2009, 23:32

Partiamo con il presupposto che l'omosessualità sia normale, per inquadrarla in questo modo l'unica idea che ho incontrato, davvero buona, è che sia un fenomeno naturale di contenimento demografico. Teoria a parte, vi dico i miei crucci.

Prendiamo il caso della vita di coppia, di certo due omosessuali non possono avere figli, potrebbero adottarli, e di certo una buona fetta di persone si contrapporrebbe a questo, per esempio ho sentito a volte osservazioni del tipo: pensa che quel bambino dovrebbe dire di avere due papà e nessuna mamma (o viceversa). Ed effettivamente fa un brutto effetto (almeno a me), magari la cosa si risolve facendo sì che due omosessuali siano solo una coppia, coerentemente con la loro natura. Riguardo la coppia ho letto nel forum di un uomo di 60 anni che consigliava di imparare a vivere bene da soli, se si è omosessuali, aveva fatto le sue esperienze dopo i 40 anni, ma evidenziava che senza figli manca quell'impegno e quello stimolo che può dar senso allo stare insieme, praticamente una coppia omosessuale è molto più facile che si lasci di una eterosessuale, stando all'esperienza di quest'uomo.

Sempre nel racconto di questo signore diceva che il meglio che aveva trovato erano uomini non cresciuti, pieni di problematiche, anch'io mi sento con non poche problematiche alle spalle in relazione ai miei genitori e per come sono cresciuto, e anche qui nel forum leggendo le vostre esperienze non pochi hanno avuto serie difficoltà nel proprio passato (io per primo mi ci metto dentro non voglio offendere nessuno). Questo mi dà la sensazione che forse l'orientamento sessuale di chi cerca un compagno/a dello stesso sesso è forse il risultato di un modello che gli è mancato da parte dei genitori, un rifiuto grave ricevuto da parte dei propri coetanei che lo ha portato a cercare fino ad amare quell'amicizia che gli è sempre mancata, o insomma fatti vissuti che hanno impedito la normale ricerca dell'altro sesso. Qui purtroppo sono confabulazioni, perché la psiche umana è complicatissima e nessuno sa per certo quali siano le cause che portano all'omosessualità e se queste cause siano traumatiche, legate a disagio, oppure dipendano da motivi irrilevanti per la buona crescita di una persona.

Un'altra difficoltà nell'accettare la normalità dell'essere omosessuali riguarda il rapporto amicizie-compagno. L'eterosessuale ha un gruppo di amici dello stesso sesso con i quali sta bene, esce la sera, ecc. E poi cerca la compagna esternamente al gruppo (per forza), mentre l'omosessuale ha in genere amicizie maschili solo che per lui l'amicizia può sfociare nell'amore, insomma ci sono dei contorni un po' sfumati tra amicizia e amore, quando un omosessuale cerca il suo compagno c'è il rischio che nascano attriti o gelosie, più che nell'eterosessuale dato che amicizia e amore sono separati nei due sessi.

Mi rendo conto che alcune cose forse le marco troppo, sono un po' esagerato, però almeno affronto ogni pagliuzza che ho negli occhi, sperando dopo di vederci bene. (Quanto vorrei conoscere le cause dell'omosessualità non potete capirlo... nel bene o nel male certamente ci sono, purtroppo la psicologia non è così avanti come spesso vorrei...)

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Re: NON VOGLIO ESSERE GAY

Messaggio da diversodachi » lunedì 10 agosto 2009, 14:08

Ciao Sciamano.. visto che tocchi svariati argomenti farò come te e ti risponderò con più post ;)
Sciamano ha scritto:Prendiamo il caso della vita di coppia, di certo due omosessuali non possono avere figli, potrebbero adottarli, e di certo una buona fetta di persone si contrapporrebbe a questo, per esempio ho sentito a volte osservazioni del tipo: pensa che quel bambino dovrebbe dire di avere due papà e nessuna mamma (o viceversa). Ed effettivamente fa un brutto effetto (almeno a me)
E' vero che molti probabilmente non accetterebbero l'adozione, ma il disagio che (al limite) potrebbe avere il bambino non sarebbe causato dai due partner, ma dalle persone contrarie a questo tipo di famiglia!
Immagina che una coppia di ragazzi adotti un bambino, e che quest'ultimo un giorno inizi la scuola. Fino a quel momento il piccolo non ha mai avuto problemi a relazionarsi con gli altri bambini, ma a scuola i genitori vengono a sapere della "particolare" famiglia. Immaginati le occhiate storte dei genitori e, per riflesso, dei loro figli. Nel giro di quanto tempo pensi che inizierebbero a sfottere il poveretto? Quanto tempo credi che ci voglia prima che venga emarginato?

Il problema non siamo noi, ma tutti coloro che vedono in noi un problema. Un figlio per crescere non ha bisogno necessariamente di un padre e di una madre.
Ci sono situazioni in cui per un motivo o per l'altro un solo genitore si occupa e si prende cura del figlio (madri e padri separati, single, divorziati, vedovi ecc.), e visti tutti i problemi familiari che noi omosessuali (come moltissimi eterosessuali) viviamo continuamente, di certo non si può affermare che uomo+donna=famiglia perfetta.
Il fatto, secondo me, è che esistono una marea di modi di concepire la famiglia, ma lo stato ne riconosce solo uno fra tutti, e quindi si crede che quella sia l'unica (e soprattutto la giusta) famiglia possibile. Le altre sono sbagliate e neanche si prendono in considerazione.
Purtroppo l'Italia, come moltissimi altri paesi, non è ancora pronta per fare questo grande passo, e anzi sembra fare passi sempre più indietro :?
Sciamano ha scritto:praticamente una coppia omosessuale è molto più facile che si lasci di una eterosessuale, stando all'esperienza di quest'uomo.
Hai detto bene: stando all'esperienza di quell'uomo! E tutti gli altri?? :D

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diversodachi
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Re: NON VOGLIO ESSERE GAY

Messaggio da diversodachi » lunedì 10 agosto 2009, 14:12

Sciamano ha scritto:Questo mi dà la sensazione che forse l'orientamento sessuale di chi cerca un compagno/a dello stesso sesso è forse il risultato di un modello che gli è mancato da parte dei genitori, un rifiuto grave ricevuto da parte dei propri coetanei che lo ha portato a cercare fino ad amare quell'amicizia che gli è sempre mancata, o insomma fatti vissuti che hanno impedito la normale ricerca dell'altro sesso. Qui purtroppo sono confabulazioni, perché la psiche umana è complicatissima e nessuno sa per certo quali siano le cause che portano all'omosessualità e se queste cause siano traumatiche, legate a disagio, oppure dipendano da motivi irrilevanti per la buona crescita di una persona.
Io non ho mai avuto traumi, non sono mai stato vittima di violenze, non ho mai avuto troppi problemi a relazionarmi con gli altri, eppure sono gay. Certo, mio padre non sarà stato molto presente, ma allora stando a quello che molti credono sia la reale causa dell'omosessualità, anche mio fratello dovrebbe essere gay! Non nego che alcune situazioni particolari possano portare all'omosessualità, ma credo che esse siano solo una goccia nell'oceano.

Nessuno fino ad ora è riuscito a comprendere questa benedetta (o maledetta!) causa che ci rende "diversi" dagli altri, io so solo che non siamo pericolosi, siamo a tutti gli effetti persone sane e che esistiamo da sempre. E sono anche straconvinto (ma dire questo mi sembra anche assai banale) che non si tratti di una scelta, come sembra far intuire Giorgio dalle sue parole. Lui dice: che male c'è a non voler essere omosessuali?
Beh un conto è esserlo ma desiderare di essere etero per poter condurre una vita "normale", un altro è credere sul serio che per essere omosessuali serva la volonta di esserlo, perchè mi domando chi è quell'idiota che vorrebbe a tutti i costi essere gay viste tutte le difficoltà che si devono affrontare! :lol:

Una volta che so che cosa sono, non mi interessa sapere perchè lo sono. O meglio non mi interessa se lo scopo è poter trovare una "cura" a questo "problema".
Noi siamo e basta, e nessuno può o deve convincerci del contrario :D

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Re: NON VOGLIO ESSERE GAY

Messaggio da diversodachi » lunedì 10 agosto 2009, 14:13

Sciamano ha scritto:Un'altra difficoltà nell'accettare la normalità dell'essere omosessuali riguarda il rapporto amicizie-compagno. L'eterosessuale ha un gruppo di amici dello stesso sesso con i quali sta bene, esce la sera, ecc. E poi cerca la compagna esternamente al gruppo (per forza), mentre l'omosessuale ha in genere amicizie maschili solo che per lui l'amicizia può sfociare nell'amore, insomma ci sono dei contorni un po' sfumati tra amicizia e amore, quando un omosessuale cerca il suo compagno c'è il rischio che nascano attriti o gelosie, più che nell'eterosessuale dato che amicizia e amore sono separati nei due sessi.
Su questo mi trovo d'accordo con te, anche se amici gay non ne ho immagino che le cose sarebbero più complicate. Ma d'altronde anche per gli eterosessuali l'amicizia uomo-donna è molto più difficile da mantenere, perchè spessissimo essa può sfociare in una relazione, magari neanche troppo duratura. Non per niente gay e ragazze vanno così d'accordo ;)

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Re: NON VOGLIO ESSERE GAY

Messaggio da Sciamano » lunedì 10 agosto 2009, 17:20

Sono d'accordo che ci siano molti modi di avere una famiglia, conosco due ragazzi che gli è morto il padre da piccoli (alle elementari), sono andati avanti con la madre eppure so per certo che sono ben cresciuti e tutte e due sono eterosessuali. Per contro ci sono eterosessuali che odiano a morte il padre, o tutte e due i genitori, ma sono appunto eterosessuali.

E' anche vero come dici, diversodachi, che una famiglia "normale" non significa normalità e serenità, ci sono situazioni drammatiche e di ogni genere in famiglie eterosessuali "normali". Insomma più tolleranza, più flessibilità e più accetazione per situazioni fuori dagli schemi, è questo ciò che manca alla società, se non fosse per questa mancanza forse molti ragazzi come me e Giorgio non si farebbero tutti questi problemi di cosa è normale, o perché si è in un certo modo e non in un altro.

Ma come si fa a rivoluzionare la mentalità della gente?? Ad abbattere pregiudizi?? Lo dico così più per sfogo che per altro... non mi aspetto risposte, perché andremmo fuori tema, questo semmai richiede una discussione a parte.

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Re: NON VOGLIO ESSERE GAY

Messaggio da Sciamano » martedì 11 agosto 2009, 1:22

Voglio rilanciare una problematica, relativa al non voler esser gay, che sottintende un desiderio in qualche modo di "diventare o tornare" eterosessuale.

Ho riflettuto su varie esperienze, non vostre (che troppo limitatamente conosco), soprattutto le mie e alcune che ho conosciuto in vita mia. Io ho un rapporto assai scadente con mio padre, non voglio dire nello specifico certi risvolti e dettagli, però vi dico un pensiero che è da un po' nella mia testa.

Ho la sensazione che l'omosessualità dipende dal fatto che crescendo, diciamo da pochissimi anni fino alla pre-adolescenza o inizio adolescenza (dopo credo sia tardi per influire sull'orientamento, anche se è chiaro che si possono avere le idee confuse, o pensare di essere in un modo e scoprirsi in un altro), insomma crescendo in questo periodo se viene a mancare l'affetto da parte di una figura maschile (può essere il padre, ma anche un fratello maggiore che ti fa da padre, o uno zio, o il nonno, o un amico di famiglia), poi si ricerca quest'affetto con il proprio orientamento. Questa è solo una mia sensazione, è un'ipotesi personale, per rifletterci meglio vorrei sapere:

chi tra voi, che è omosessuale (i bisessuali sono esclusi dalla domanda, oppure rispondete ma specificate che lo siete), e quando era piccolo (prima adolescenza compresa) ha avuto una figura maschile dalla quale si è sentito amato, in modo ragionevolmente costante, che gli è servita come esempio da imitare? (se ci sono stati litigi e attriti occasionali non importa, l'importante è che vi siete sentiti amati e che ci sia qualcosa di significativo che in lui stimate)

P.S.
Non ditemi solo: sì c'è stata, Sempronio mi ha voluto bene. Cercate di essere descrittivi, come manifestava il suo amore: con uno sguardo benevolo, era simpatico, era serio ma vi aiutava e vi ascoltava nel bisogno, vi abbracciava ogni tanto? che cosa stimavate in lui? quando si arrabbiava come si concludeva il litigio?

P.P.S.
Se qualcuno non vuol rispondere, ovviamente non c'è problema.

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