NON VOGLIO ESSERE GAY

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
Jek70
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Re: NON VOGLIO ESSERE GAY

Messaggio da Jek70 » martedì 11 agosto 2009, 13:37

Penso che sia un mito da sfatare l'idea che l'orientamento sessuale di una persona dipenda da fattori esterni.
Anche la storia dell'adolescenza difficile o i cattivi rapporti con i genitori o di madri troppo ossessive,sono solo fandonie e scuse per ripararsi dietro una realtà che per alcuni è scomoda (e chissà perchè poi).

Di me posso dire, che ho già detto anche in altri post che ho avuto un'infanzia serenissima e ottimi rapporti con i miei genitori che a loro volta hanno sempre avuto ottimi rapporti fra loro. Bei rapporti anche con i parenti stretti. Ho un fratello che con lui sono sempre andato d'accordo e andiamo ancora d'accordo e gli voglio un bene dell'anima. Siamo cresciuti ovviamente nelle stesse belle situazioni e lui è etero e io gay.

Penso al fine non abbia senso chiedersi il perchè alcuni sono gay e altri etero, la domanda ha la stessa importanza del perchè uno abbia i capelli biondi e uno mori o gli occhi azzurri invece che neri.

Quello che conta è capire chi si è e cosa si vuole e soprattutto capire che la vita va vissuta secondo le proprie aspettative e non secondo quelle degli altri.
Ultima modifica di Jek70 il martedì 11 agosto 2009, 23:49, modificato 2 volte in totale.

heath
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Re: NON VOGLIO ESSERE GAY

Messaggio da heath » martedì 11 agosto 2009, 16:39

Da cosa derivi l'omosessualità è ancora un mistero e credo lo resterà per molto tempo, e per tutto questo tempo verrà detto che è da curare e fandonie simili. Su questo tanti si affannano a scoprirne la causa; qualcuno dice che è per l'assenza della figura maschile, qualcun'altro per la presenza di qualche gene misterioso, di voci e teorie ce ne sono tante, ma sta di fatto che l'essere gay è sempre esistito, e proprio questa è la prova della sua normalità. La percentuale di gay nella storia a quanto ne so io si è sempre attestata sugli stessi valori, quindi nel passato non possiamo che trovare conferma di ciò che accade negli anni nostri. Che poi l'essere gay sia più difficile dell'essere etero è obiettivamente vero, in tutto e per tutto, ma ciò forse deriva più dal contesto in cui viviamo che da altro. Alla fine tutto il discorso torna alla società in cui viviamo: la scommessa sta nel sapersi ambientare :|

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Sciamano
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Re: NON VOGLIO ESSERE GAY

Messaggio da Sciamano » mercoledì 12 agosto 2009, 11:44

Jek70 ha scritto:Penso che sia un mito da sfatare l'idea che l'orientamento sessuale di una persona dipenda da fattori esterni.
Questo significa che avrebbe una totale (o quasi) determinazione a livello genetico.
Jek70 ha scritto:...non ha senso chiedersi il perchè alcuni sono gay e altri etero, la domanda ha la stessa importanza del perché uno abbia i capelli biondi e uno mori...
Avere i capelli biondi o mori è un aspetto irrilevante per il benessere della persona a livello psicologico e fisiologico. Però questo mi fa pensare ad una cosa, a prescindere dalle cause dell'omosessualità, non è forse vero che esistono omosessuali psicologicamente e fisiologicamente sani? Direi di sì, questo dovrebbe esser sufficiente a considerare l'omosessualità normale, cioè irrilevante per la normalità stessa della persona (intesa come salute psico-fisica).
heath ha scritto:ma sta di fatto che l'essere gay è sempre esistito, e proprio questa è la prova della sua normalità
No, questa non è una prova, anche gli albini sono sempre esistiti, però non sono normali: non devono esporsi troppo al sole, in genere ci vedono poco, e altri effetti secondari variabili.
Però il fatto che sia sempre esistita e con una percentuale significativa, credo che possa avvalorare l'ipotesi che l'omosessualità dipenda fondamentalmente da fattori genetici. Infatti è così anche per l'albinismo.

Tornando all'input che mi ha lasciato Jek70 effettivamente non sono le cause che stabiliscono se un aspetto sia "buono" o "cattivo", basta pensare ad un ragazzo che avendo un genitore schizofrenico è costretto per questo motivo (decisamente negativo) a raffinare tantissimo la sua capacità di capire le persone o di prestare attenzione a sfumature vitali per una più o meno decente relazione con un simile genitore. In questo caso l'effetto, cioè la sensibilità del ragazzo è una cosa molto positiva, e dipende da cause decisamente negative, quindi anche se la causa è negativa non serve per niente a stabilire l'anormalità o la negatività degli effetti. Piuttosto questi ultimi vanno giudicati negativi o positivi in relazione al fatto se siano compatibili o meno con la normalità di tutti gli altri aspetti della persona (affettivi, relazionali, di intelligenza, ecc.)

La mia odissea non è finita però. Perché non mi sento proprio "normale", sono un po' ansioso, un po' introverso, in certe situazioni di tensione tendo a parlare tenendo la bocca mezza chiusa, e spesso sono pure malinconico come temperamento... Quando sarò riuscito a risolvere questi miei blocchi, a superare questi timori, e mi piaceranno ancora i ragazzi, allora sento che potrò accettare la cosa come assolutamente normale. Questo perché le mie problematiche potrebbero avere come effetto collaterale la ricerca di persone dello stesso sesso, viceversa è impossibile perché ci sono omosessuali molto (anzi troppo) estroversi, e certamente questi blocchi ammesso che influiscano sul mio orientamento sarebbero una tra le possibili condizioni e insiemi di cause che portano all'omosessualità.

Comunque ho finito di riflettere sull'omosessualità, adesso dovrei cercare di migliorarmi come persona, accettando l'orientamento sia attuale (perché è impossibile diversamente per me, ora) sia quello che sarà (quando sarò riuscito a risolvere i miei principali problemi di carattere).

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diversodachi
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Re: NON VOGLIO ESSERE GAY

Messaggio da diversodachi » venerdì 14 agosto 2009, 3:33

Sciamano ha scritto:Questo significa che avrebbe una totale (o quasi) determinazione a livello genetico.
Neanche questa teoria sembra essere quella giusta in quanto se fosse questione di geni vorrebbe dire che l'omosessualità è può essere trasmettibile di generazione in generazione. Come per l'appunto i capelli biondi, o gli occhi verdi ecc.
Due gemelli dovrebbero avere sempre lo stesso orientamento, ma invece se uno dei due è gay, esso ha il 50% di avere il fratello etero. Se l'omosessualità fosse genetica dovrebbe avere il 100% di possibilità. Credo che dovremmo dar retta all Organizzazione Mondiale della Sanità che dice che l'omosessualità altro non è che una variante della sessualità umana. Mi pare la definizione più semplice che dovrebbe chiudere la questione (a livello sociale e politico) una volta per tutte!
Sciamano ha scritto:Comunque ho finito di riflettere sull'omosessualità, adesso dovrei cercare di migliorarmi come persona, accettando l'orientamento sia attuale (perché è impossibile diversamente per me, ora) sia quello che sarà (quando sarò riuscito a risolvere i miei principali problemi di carattere).
Pure io ora sto attraversando un periodo particolare.. Io ho sempre o quasi saputo del mio orientamento ma fino a 2 mesi fa era un qualcosa a cui cercavo di pensare poco, rimandando il problema in un altro momento. Bene, questo forum mi ha fatto capire che non posso continuare a rimandare.
Sono così e mi va bene. Ora che è tutto molto più chiaro ho paura, tanta paura, ma questo credo sia più che normale :)
Now show me the way to the next whiskey bar.

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BlueRose
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Re: NON VOGLIO ESSERE GAY

Messaggio da BlueRose » sabato 15 agosto 2009, 2:18

Beh, non ho voglia di citare persone prima di me, però voglio dire una cosa, alquanto semplice:

Storia Greca: I re "possedevano" la moglie, le concubine, i compagni e le amanti, cosa nota persino alle mogli, e nessun uomo osava criticare il sovrano.
Storia Romana: Leonardo da vinci, creatore di molte invenzioni e opere storiche, nonostante sia provata la sua omosessualità e una storia sentimentale con un suo apprendista, nessuno osa criticarlo.
Storia Anglosassone: Oscar Wilde, Definitosi omosessuale e scrittore di rilevanza storica immensa, al giorno d'oggi sono pochi quello che lo criticano.


Dopo circa 300 anni dalla morte di oscar wilde c'è stata una grande rivoluzione che porta la distruzione di 3 tipi di popolazione: Ebrei, Invalidi (più e meno gravi, sia fisicamente che mentalmente) e infine omosessuali.
Le squadriglie naziste uccisero la maggior parte di queste "razze" per motivi diversi, gli ebrei controllavano il mercato bancaraio e quindi ostacolavano la crescita del Reich, gli invalidi non erano utili per la guerra e/o la formazione della razza "pura", mentre gli omosessuali, oltre a essere un pericolo per la formazione della razza pura, non accoppiandosi con donne bensì con uomini, erano anche di intralcio alle milizie, poichè avevano formato più gruppi di guerriglieri, molto più organizzati.

Bene quello è il momento di caduta, possiamo vedere che la paura di essere cacciati per proteggere un omosessuale sono cresciuti esponenzialmente da quel momento.
Tanto chè in paesi molto tradizionalisti si rinnegano gli stessi.

A voi le conclusioni, questa è la parte relativà alla normalità omosessuale, passiamo ora alle origini dell'omosessualità;

Ci sono due tipi di omosessualità:

Omosessualità da trauma e Omosessualità reale;

L'omosessualità da trauma è quella creata come protezione in fase infantile, dovuta in parte all'assenza di una figura maschile/femminile dipende dal sesso del figlio, che in ogni caso porta all'identificazione con il genitore restante, che se è una donna significa relazionarsi in maniera femminile (peggio se durante l'infanzia la madre trova nuovi partner) e in alcuni casi può avvenire la cosidetta sindrome di Edipo, in caso manchi la figura materna, nel diventare talmente geloso dell'altro genitori da creare un sentimento simile all'infatuazione (che di solito avviene con la madre, causa osteocitina, che crea una relazione ormonale e chimica che lega la persona alla prima persona che vede, questa sostanza viene trasmessa con il latte) che nel futuro si ripercuote come omosessualità da trauma.

Passiamo al secondo tipo di omosessualità, quella reale:

Iniziamo con il dire, che dopo la nostra evoluzione da homo erectus a homo sapiens abbiamo subito una particolare mutazione, che ha sconvolto il nostro sistema di attrazione, che non è più basato da certi tipi di canoni:

In principio il corteggiamento era una dimostrazione di forza, ora no, in principio si sceglieva il maschio più basso perchè poteva proteggere meglio i figli, poiche aveva un baricentro più stabile etc.

Ora invece si suddivide tutto in estetica e chimica, quindi c'è una sola spiegazione all'omosessualità reale, dipende solo da un'evoluzione(?) genetica che rende gli uomini stessi sensibili alle sostanze che vengono espulse dal corpo maschile stesso.

Ora parlo del topic reale del tread, vorrei dirti solo che la tua situazione non è chiara, devi solo rifletterci su, e lasciare che le cose defluiscano da sole, sei confuso, ma è normale, però non hai possibilità di cambiarle, questo sei tu, e nulla potrà farci niente.
Nessuno potrà dirti che essere gay sia una cosa stupenda, facilissima, non lo faranno perchè non è vero, noi siamo emarginati dal mondo, però la nostra paura rende tutto più difficile.
Non possiamo deprimerci per qualcosa sulla quale non ci sono possibilità di cambiare;
Questo è una di quelle situazioni che dobbiamo accettare, e rimanere inermi.
Però devi stare tranquillo nel pensare che non sei il solo, c'è gente come te, c'è gente che ti può aiutare.
Non è un cambiamento tanto radicale in fondo, sei tu che ti crei i problemi, senza capire che infine è più stupido di quel che credi.
Ami le persone del tuo stesso sesso, questo non significa che tu non possa più amare, non possa più essere te stesso, è solo in piccolo cambiamento nella storia della tua vita...

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Re: NON VOGLIO ESSERE GAY

Messaggio da progettogayforum » sabato 15 agosto 2009, 12:28

@BlueRose
Ciao Blue,
non so da dove derivino le teorie che hai citato ma, francamente, quando nel mese di marzo ho conosciuto Giorgio (il ragazzo del post di avvio di questa discussione) tutto mi è passato per la mente meno che farmi domande sull’origine della omosessualità. Se devo essere sincero, quella mail mi ha affascinato perché era evidente che con Giorgio si era creato un rapporto umano serissimo che non si sarebbe perso (e non si è perso perché ancora lo sento). Ma secondo te, e secondo voi tutti che leggete, la mail di Giorgio significa che Giorgio non vuole essere gay? Ma chi non vuole essere gay non sta a parlare con me sei ore la prima volta che mi contatta e soprattutto non si sogna nemmeno di contattarmi, ma Giorgio l’ha fatto il che significa che gay ci si sente eccome. Certe volte, in passato, ora non più, siamo arrivati ai ferri corti, ma poi non si è perso nulla e il dialogo è andato avanti lo stesso. Giorgio adesso ha un ragazzo che per lui conta moltissimo, il ragazzo è con ogni probabilità innamorato di Giorgio ma Giorgio ha paura di dirgli che anche lui è innamorato e teme che, dopo, il rapporto si distrugga perché “un rapporto tra due ragazzi non potrà mai funzionare”. Giorgio piano piano, con la presenza dell’altro ragazzo arriverà a capire che invece può funzionare eccome se ci si vuole bene veramente. Francamente né io né Giorgio né l’altro ragazzo ci siamo mai chiesti da dove derivi l’omosessualità. Il problema di fondo è viverla come un valore e senza paura.
Blue, mi piacciono molto le cose che dici nell’ultima parte quando ti rivolgi a Giorgio, perché quella non è teoria ma vita reale e si sente che dietro ci sei tu come persona!!
Project

@Giorgio
Ho risposto alla tua mail del 10 Agosto ma non ho avuto una tua risposta, mi sa che sei in vacanza! A presto! Un abbraccio!! Non dare mai per scontati teoremi non dimostrati (tu sai a che cosa mi riferisco), specialmente se sono sul negativo! Ok?

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Sciamano
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Re: NON VOGLIO ESSERE GAY

Messaggio da Sciamano » domenica 16 agosto 2009, 2:03

Ho riletto l'email di Giorgio, che non si può prendere alla lettera perché è un po' "tormentata"... però c'è questa frase che voglio riportare:
Giorgio ha scritto:per te essere gay è una cosa buona, è questo che non accetto. Su questo forum ci sono venuto, forse sono stato stupido a farlo, ma sono stato ancora più stupido quando ti ho dato il mio contatto. Ma che mi potevo aspettare da te? È stata una stupidaggine enorme. Uno che gestisce un sito come il tuo con l’essere gay ci si identifica proprio.
Due cose voglio sottolineare: la prima è la mancanza di certezza che essere gay sia una cosa "buona", cioè che sia normale (un po' tutta la discussione che è stata fatta finora, era relativa a questo punto), e questo spinge le persone come Giorgio o me a riflettere accuratamente se essere omosessuali si possa davvero considerare normale (un eterosessuale non ha certo questi problemi, il fatto che sia sensato porli, vuol dire che non c'è nulla di scontato)

L'altra è che quando uno vuol chiarire le idee, non fa molto piacere (se si è onesti) riflettere e parlare SOLO con chi è favorevole all'omosessualità. Quando c'è un problema a "doppia uscita" (accettazione o guarigione) uno si sentirebbe più onesto (proprio di fronte a se stesso), se potesse riflettere e magari partecipare a una sorta di dibattito in cui c'è chi è favorevole e chi è contro l'omosessualità. Altrimenti si rischia di prendere in considerazione solo i punti a favore, oppure di sminuire o non vedere altri problemi.

E' possibile secondo voi invitare qualcuno (cercandolo su altri forum, o su un blog) che vede l'omosessualità come un problema e sentire una voce divergente cosa dice e quali problemi indica?
Cercare la felicità rispettando gli altri, sarebbe una grande conquista per l'umanità!

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Re: NON VOGLIO ESSERE GAY

Messaggio da progettogayforum » domenica 16 agosto 2009, 4:21

Ciao Sciamano,
devo essere molto chiaro. Sul primo forum di Progetto Gay ho trovato più volte, inseriti come dei commenti i link a siti sulle terapie riparative della omosessualità. Altre volte gruppi che non qualifico meglio hanno tentato di introdurre non un dibattito, che su queste cose non ha alcun senso, ma una polemica infinita provocando i ragazzi a una discussione sui massimi sistemi, la cosa si è smontata quando ci si è messi d’accordo di non dare alcun seguito a questi input. Se qualcuno dovesse ritenere di dover ascoltare l’altra campana, cioè quella di chi ritiene che essere gay sia patologico, può farlo benissimo andando nei siti adatti che non sono pochissimi e sono assai autorevolmente sostenuti. Ma sia ben chiaro che chi dovesse ritenere che l’omosessualità è una cosa patologica non ha e non avrà mai diritto di parola in questo forum. Qui le posizioni sono chiare. Aggiungo che chi vuole delle prove della normalità della omosessualità farebbe bene a tornare da queste parti solo se e quando si sarà convinto che non siamo casi patologici, altrimenti farebbe bene a farsi curare da chi lo ritiene un caso patologico.
Tu parli di guarigione! Ma ti rendi conto che quello che dici? Non è solo assurdo ma è gravemente offensivo. Ma perché parli con noi se hai il dubbio che siamo casi psichiatrici?

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Re: NON VOGLIO ESSERE GAY

Messaggio da Jek70 » domenica 16 agosto 2009, 11:52

Caro Shamano,

il problema del dubbio che viene iserito sul fatto che l'omosessualità sia bene o male non solo non ha senso ma è anche perverso. Solo perchè molti dicono e affermano che non è cosa buona non significa che bisogna dare addito a questo. Un tempo si pensava che la Terra fosse piatta e che stesse al centro dell'Universo, tutta l'umanità era convinta di questo eccetto pochissimi che quando dissero che era tonda e girava attorno al solo hanno rischiato di essere uccisi. Erano una minoranza ma avevano ragione loro.

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Re: NON VOGLIO ESSERE GAY

Messaggio da Sciamano » domenica 16 agosto 2009, 15:45

Jek70 se guardiamo agli esempi storici possiamo trovare un caso che rappresenti ogni possibile modalità di cambiamento di pensiero, comportamenti verso idee, teorie che si pensava fossero sbagliate e sono state rivalutate e viceversa...

Hai ragione Progettista la mia era una pessima idea, l'ho scritta alle 2 di notte... se uno vuole può andare in più siti (pro e contro) e farsi una propria idea confrontando realtà diverse.
project ha scritto:Tu parli di guarigione! Ma ti rendi conto che quello che dici? Non è solo assurdo ma è gravemente offensivo. Ma perché parli con noi se hai il dubbio che siamo casi psichiatrici?
Anche per te erano addirittura le 4 di notte... Riguardo l'omosessualità, se ci sono tante domande e pareri diversi, e spesso gli omosessuali stessi si chiedono se è normale così (o fanno difficoltà ad accettarsi), significa che le cose non sono chiare e lampanti, no? Quindi sarà pur legittimo avere per la testa almeno 2 ipotesi (non posso farmene una colpa se la sicurezza non ce l'ho) e queste 2 ipotesi sfociano nella comprensione del fenomeno per accettarlo, o per capire se comporta qualcosa che va sanato.

Tra le due ipotesi sono più propenso a pensare che l'omosessualità sia normale, però ciò non toglie che non ho escluso del tutto l'altra possibilità. Riguardo l' "offendere", prima di tutto nel riflettere su queste cose starei offendendo anche me dato che mi trovo nella vostra stessa situazione... se ho scritto quello che ho scritto non volevo offendere né me né nessun altro.

Infine parlare forse (più no che sì per come mi sento ora) con "casi psichiatrici" non significa che non sia interessante, è il modo migliore per conoscere certe persone, per confrontarsi, per farsi un'idea di quella condizione. Prima di conoscervi ero molto più convinto che l'omosessualità fosse uno stato patologico (questo dovrebbe essere un motivo di orgoglio per voi). Se uno vuol conoscere la schizofrenia o la genialità artistica (metto due esempi uno negativo, l'altro positivo, così non do l'idea di condannare o premiare necessariamente l'omosessualità) la cosa migliore è parlare e conoscere gli schizofrenici o gli artisti.

Comunque d'accordo, non penso di insistere su questa discussione, anche se inevitabilmente continuerò a portarmela un po' dentro (non posso farci niente, non è cattiveria...). Tengo conto che questo forum è e deve rimanere un motivo di supporto per gli omosessuali, l'obbiettivo non è mettere in discussione la normalità di questa condizione, che è un presupposto che trovo più che legittimo dare per assodato (dipende dalla soggettività di ognuno, voi ci riuscite, io non ci riesco fino in fondo...), quindi eviterò in seguito di rifare discorsi simili.
Cercare la felicità rispettando gli altri, sarebbe una grande conquista per l'umanità!

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