Mi racconto.

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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agis
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Re: Mi racconto.

Messaggio da agis » sabato 16 luglio 2016, 12:54

Non l'ho modificata/editata Hospes. L'ho scritta così in un'unica soluzione già fin dapprincipio :) . Ma la cosa non rileva. Più rilevante è il fatto che tu non accenni ad una risposta alla prima parte di quanto ho scritto. Ciò di cui parli come "piacere fisico" è in realtà una proiezione mentale immaginativa o, se preferisci, una fantasia. Che tra questa fantasia ed il fatto esperienziale ci possa essere uno hiatus è questione a mio avviso non di poco conto che potrebbe riguardare te/me/Illu/noi tutti. Ne convieni? :)

Hospes91
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Re: Mi racconto.

Messaggio da Hospes91 » sabato 16 luglio 2016, 14:49

Se non l'hai modificata ti chiedo scusa, ma alla prima lettura non mi era parso ci fosse la frase in inglese, deve essermi sfuggita (ed avevo visto una faccetta tipo questa: ^_^ o una simile).
Se non rispondo a tutte le tematiche che poni è perché spesso ti trovo ampollosissimo, e dunque (almeno per il mio cervello) di difficile comprensione.
Mi pare di capire però che tu stia semplicemente dicendo che le cose possano apparire molto diverse a seconda che siano già state praticate o no. In tal caso è certamente vero, tuttavia (e qui posso riagganciarmi a quanto discusso con Illuminist) ritengo che se uno l'istinto lo abbia, è perché quella determinata pratica sessuale piacerà di certo (fondamentalmente). Mi fermo qui, visto che non ho affatto compreso (e chissà, forse è meglio così) la prima parte del tuo penultimo messaggio.

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agis
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Re: Mi racconto.

Messaggio da agis » sabato 16 luglio 2016, 20:22

Beh Hospes sono scuse che non ti avevo richiesto come non ti avevo richiesto e continuo a non richiederti, se la cosa ti fosse sgradevole, di rispondere a forza :). Mi pare entrambi si condivida tuttavia che, all'interno delle nostre reciproche fantasie sessuali, una componente riferibile alla sessualità anale esista ed a questo proposito, se questo hiatus tra fantasia e realtà lo riconosci, si potrebbe provare a partire da qui nella disamina critica del testo di riferimento a partire da pagina 409. Lì mi è parso si tendesse innanzi tutto ad accreditare un'idea per la quale l'associazione tra omosessualità e sesso anale sarebbe sovrastimata per motivi ideologici legati all'antica (ma quanto antica?) incapacità di vedere il sesso omosessuale altro che come un grottesco surrogato di quello eterosessuale. Se su questo non mi sbaglio ed a te/me piacesse il sesso anale, ritieni che questa nostra attitudine possa essere determinata dai condizionamenti ideologici riportati nel testo? :)

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Geografo
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Re: Mi racconto.

Messaggio da Geografo » sabato 16 luglio 2016, 23:16

Vedo che la discussione ha intrapreso un'altra tematica, andando però di molto off-topic, senza dimenticare che trovo altamente irrispettoso nei confronti di Illuminist andare a parlare di tutt'altro argomento quando aveva creato questo topic per parlare di sé.
Da una stringa di due righe all'interno di un intero racconto ci avete fatto un'intera questione. Per favore, se dovete parlare di questo create un topic a parte, anche se mi risulta che ce ne sia già uno apposito.
In merito a ciò voglio fare una piccola considerazione, poi chiudo. Per le coppie eterosessuali il sesso difatti è quello penetrativo, per le coppie omosessuali non è così. Sesso orale e masturbazione reciproca hanno molto più significato rispetto alle coppie eterosessuali, poi il sesso anale c'è chi lo fa e chi non lo fa. Fatto sta che la penetrazione non ha lo stesso valore delle coppie etero, non è una prerogativa, a differenza di quanto faccia immaginare la pornografia. Poi ognuno si porta le sue fantasie e a letto fa come gli pare, su questo non ci sono dubbi.
Chiusa questa parentesi, Illuminist, penso che la tua storia non sia molto diversa da quella di tanti altri ragazzi qui dentro.
Io sono del parere che il problema che hanno i ragazzi omosessuali non sia tanto l'omosessualità in sé perché, alla fine, volenti o nolenti a quella si va incontro e la maggior parte dei ragazzi riesce ad accettarla, piuttosto direi che il problema insormontabile rimane la solitudine. Su quella c'è poco da fare...
Lì purtroppo rimane solo la fortuna di trovare qualcuno, e infatti io sono del parere che un ragazzo gay, una volta finite le superiori, debba assolutamente trasferirsi in una grande città, perché è ovvio che se decidi di rimanere a Capracotta non puoi lamentarti di non avere esperienze.
Adesso internet aiuta molto, purtroppo il 90% è gente da scartare (motivi che non cito nemmeno perché sappiamo tutti), rimane un 10% che deve essere solo scremato. Ripeto, questo se parliamo di una grande città comunque.
Poi, vedo che seppur tutti ci portiamo storie diverse e con traumi più o meno gravi, alla fine bene o male si eguagliano, alla fine la mia non è tanto diversa dalla tua e da quella di molti altri qui dentro, l'unica cosa è cercare di rialzarsi perché in un mondo come il nostro dove la competizione a livello lavorativo e di studi è così alta, bisogna rialzarsi al più presto possibile.
Ad ogni modo, sei fortunato ad avere dei genitori dalla mentalità così aperta, io non sono stato altrettanto fortunato riguardo questo, anche se devo dire che i miei non mi fanno e non mi hanno mai fatto mancare niente, e comunque devo dire che sono uno estremamente riservato riguardo l'argomento (difatti non lo sa nessuno).
Dal momento che sono tornato in Italia (prima stavo negli Stati Uniti) sarebbe bello organizzare in questi giorni un incontro e vedersi tutti quanti, dovrei anche parlarne col founder perché sarebbe davvero interessante ritrovarsi e parlare delle nostre storie tutti insieme, per dare un significato anche reale a tutte queste situazioni che già sono belle da leggere qui nel virtuale, ma che appunto rimangono confinate nel virtuale e mancano di una possibilità di confronto vera e propria.
Prova anche a frequentare la chat e vediamo se si riesce ad organizzare qualcosa con altri del forum, sperando bene!

Hospes91
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Re: Mi racconto.

Messaggio da Hospes91 » domenica 17 luglio 2016, 1:49

Geografo, a questo punto tengo anch'io a mettere i puntini sulle i, visto che ritengo a modo si possa dire tutto, e che francamente da parte tua (che sei un utente come noi, non un moderatore) mi sarei aspettato un invito/sollecitazione a non andare OT, piuttosto che un ordine (sì, c'è il "per favore" ma il tono è palesemente scocciato).

Sono d'accordo, è maleducato sviare (a conferma leggiti il mio ultimo messaggio della pagina 2 di questo stesso thread!), ma se ci fai caso le mie risposte date ad agis (quando ci sono state) si sono rivelate molto brevi, e secondo me necessarie per fargli comprendere come io intendessi dovesse funzionare la comunicazione in un forum, più che altro. Se poi mi sono permesso di farlo è essenzialmente per 3 motivi:

a) la tematica sviluppata era il sesso anale, che ok, non sarà l'argomento centrale del thread, ma è stato tirato in ballo per primo proprio da Illuminist, divenendo argomento di conversazione anche tra lui e me, quindi così tanto OT francamente non mi sembra siamo andati;

b)Illuminist stesso mi ha ringraziato calorosamente per le risposte articolate che gli ho dato (cosa più unica che rara attualmente su questo forum, mi pare), dunque a fronte di quella estensione (per di più gradita) non penso se ne avrà troppo a male per le risposte che ho dato ad agis;

c)purtroppo il forum vive palesemente una fase di stanca (mi sono iscritto al momento sbagliato, sfortunatamente per me) e chi risponde alla fine sono sempre i soliti 3-4 utenti, per cui non penso di aver recato chissà quale danno al thread, sottraendogli spazio o inquinandolo: voglio vedere chi altro risponderà (e comunque spero di sì per Illuminist)!

Ribadisco comunque che anch'io trovo maleducato divagare, ma confido nella tua evidente intelligenza, Geografo, affinché tu capisca che non era il caso di tacere. Mi scuso ad ogni modo con Illuminist, ma sono certo capirà.
Ultima modifica di Hospes91 il domenica 20 novembre 2016, 0:38, modificato 2 volte in totale.

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Re: Mi racconto.

Messaggio da agis » domenica 17 luglio 2016, 10:39

Madonna come siete seri ragazzi.:) Da una parte mi preoccupate quasi un po' ma, dall'altra, le vostre fiere rampogne mi fanno sentir di nuovo gggiovane, gggiovaneeee!!! :lol:
Scherzi a parte, le vie del cosiddetto pensiero laterale non le incanalerei in maniera così stretta andando magari poi a rischio di esondazioni più a valle. Le vedrei piuttosto un po' come quei fiumi amazzonici che, pur avendo disegnato molti e profondissimi meandri, rimangono sempre incanalati nella direzione principale sia pure all'interno di un letto/contesto più ampio.
Illuminist poi è un ragazzo che, a suo stesso dire, viene da una famiglia di persone colte e, come gli ho già accennato in precedenza, penso coerentemente rispetto a questo suo vissuto, si è scelto un nick impegnativo. Se si senta oltraggiato o meno nel suo thread da questo mio girovagare lascerei che fosse lui stesso a deciderlo :)

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Re: Mi racconto.

Messaggio da Illuminist » lunedì 18 luglio 2016, 1:33

Ciao ragazzi, ho ripreso proprio adesso in mano la discussione dal mio ultimo messaggio quindi ho recuperato quanto avevo perso. Dato che sono evidentemente chiamato in causa voglio prima dirvi due cose.
Geografo, innanzitutto grazie anche a te per aver letto il mio (lungo) post e per esserti espresso in merito. E ti ringrazio molto anche per la delicatezza che mi hai rivolto preoccupandoti addirittura che si fosse andato troppo off topic, ma non è stato affatto un problema, ci mancherebbe :) i ragazzi hanno avuto occasione di espormi il loro personale punto di vista in merito a quanto ho scritto, soprattutto Hospes mi ha dimostrato di averci investito un bel po' avendo pensato a una risposta molto molto dettagliata. Poi c'è stato quell'accenno da parte mia circa la mia personalissima opinione sul sesso anale che non ha mancato di sollevare un ulteriore confronto, ma va benissimo così! In fondo mi sembra coerente, l'importante è che non diventi il punto di tutto ciò che volevo condividere e si dimentichino aspetti per me molto più significativi, ma noto rassicurato che di questo ci si era già resi conto da soli :) alla fine è anche costruttivo spaziare un po'!
Detto questo vengo alla mia risposta: sono contento di sapere ancora una volta di non essere stato l'unico a passare certi momenti difficili, ma credo che alcune cose si affievoliscano anche semplicemente crescendo. Io sostanzialmente condivido molte cose di quello che dici, specie il fatto che per un ragazzo gay il bisogno di stabilirsi fuori, in una realtà più grande di quella del paesello, sia più urgente che per i ragazzi etero. Io studio fuori, la città nella quale mi trovo a dire il vero non è grandissima ma neanche così piccola da precludermi la possibilità di guardarmi intorno e pensare che alcune cose sarebbero fattibili, e comunque già quando sei all'università le cose si fanno diverse a prescindere perché i ragazzi arrivano un po' da tutte le parti e c'è un campionario davvero molto eterogeneo. Casa mia invece da questo punto di vista ritengo che ormai non abbia proprio più nulla da offrirmi.
Ormai comunque sono quasi alla fine del mio corso di laurea triennale e proprio per questo per il mio futuro voglio puntare più in alto, sfidarmi di più e andare in posti che si distacchino maggiormente dalle realtà alle quali sono abituato, che presto potrebbero finire con lo starmi fin troppo strette. Il tuo consiglio è assolutamente appropriato.
Ma guarda i miei sono anche persone di vedute molto larghe eppure nemmeno in un caso come il mio, almeno per il momento, mi sogno di parlarne apertamente con loro, e non so se lo farò mai, in tutta sincerità. Se io un giorno di questi andassi e dicessi "Mamma, papà, sapete che sono gay?" certamente le cose si farebbero strane. Sono sicuro che lo accetterebbero ma, ripeto, non ne sarebbero felici. Preferirei anche risparmiare loro questa, chiamiamola pure così, delusione.
Beh, ora come ora non riesco a pensare a niente di meglio che a un incontro proprio nel reale. Hai ragione, tutte le nostre storie sono belle anche solo così a leggersi ma pensa come sarebbe altrettanto bello potersi raccontare di persona... sì, direi di tenere in considerazione questa possibilità per un domani.

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Re: Mi racconto.

Messaggio da Illuminist » lunedì 18 luglio 2016, 1:40

Hospes91 ha scritto:No, non ti sto consigliano di reiniziare un percorso, semplicemente esprimo la mia approvazione se vuoi tornare in terapia, perché come ho già scritto la mia esperienza è stata totalmente positiva, tutto qua.
Capisco voler evitare di ricominciare daccapo e preferire riprendere una conoscenza già effettuata (anche perché così lo psicologo potrebbe osservare bene i tuoi sviluppi), ma non è affatto detto che non ci si possa trovare perfino meglio con un altro, tienilo sempre presente, anche per un domani.
Sì, sicuramente esistono già delle basi solide riprendendo la terapia con una persona fidata. Fra me e il mio dottore poi c'era chimica, si tratta di un uomo molto congeniale a quello che è il mio carattere quindi per me non era mai come se mi stesse cacciando fuori le parole di bocca a forza. Dunque capisci bene che anche per me è stata un'esperienza totalmente positiva, ma poi è chiaro anche che non tutti gli esperti sono uguali fra loro. Ne esistono di più e di meno professionali per esempio, io ho avuto fortuna in questo.

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Re: Mi racconto.

Messaggio da Hospes91 » lunedì 18 luglio 2016, 19:24

Ah, sicuramente.
Tentare però non nuoce. Tu pensa che il mio psicologo lo trovai scegliendo tra i terapeuti che fossero il più vicino possibile a casa mia, e fortunatamente mi andò più che bene! :mrgreen: Botta di culo, ogni tanto! :D ;)

Quanto ai tuoi genitori, se non altro tu un certo passo lo hai comunque già fatto, loro probabilmente staranno tenendo in sospeso l'argomento aspettando che sia tu a ritirarlo in ballo se ne sentirai il bisogno e la voglia, e questo è bellissimo, perché ti stanno mostrando molto rispetto (oltre che evitare di preoccuparsi troppo anzitempo loro stessi, immagino! :lol: ), ma se un domani gli comunicherai la notiziona per lo meno non la prenderanno come un fulmine a ciel sereno (per quanto potranno trovarla difficile!), e già questo non è poco.

Per i raduni sono molto favorevole anch'io, perché francamente non amo affatto scrivere con persone che conosco solo tramite messaggi, detesto i forum e le chat (tranne questi due, ovviamente! :D ) perché ho un estremo bisogno del raffronto visivo con le persone. Mica ci devo provare eh, è solo che il contributo dato alla conoscenza dalla percezione visiva è fondamentale, se no la conoscenza (scusa la ripetizione) è monca.
Ultima modifica di Hospes91 il domenica 20 novembre 2016, 0:41, modificato 1 volta in totale.

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Re: Mi racconto.

Messaggio da Illuminist » martedì 19 luglio 2016, 16:15

Hai ragione Hospes, vista da questa prospettiva è rassicurante... spero davvero che sia come dici tu. Forse adesso pensano che quella fosse solo una fase adolescenziale, magari credono che all'epoca fossi semplicemente confuso (e ci starebbe benissimo come ragionamento). Solo che adesso credo molto di più nella veridicità di questa cosa...
In ogni caso continuo a dire che questo non è per me il momento di ponderare un coming out, non ne vedo la ragione, fra l'altro ho molte altre cose a cui pensare nella mia vita adesso. Ma un domani chissà.
Quindi mi stai dicendo che tu ti sei scelto il tuo psicologo in modo del tutto personale? Hai esaminato le possibilità e poi hai deciso di conseguenza?

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