HO CAPITO DI ESSERE GAY MA NON SO AMARE UN RAGAZZO

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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HO CAPITO DI ESSERE GAY MA NON SO AMARE UN RAGAZZO

Messaggio da progettogayforum » venerdì 15 maggio 2009, 13:31

admin ha scritto:Ciao Project,
È assurdo che a 27 anni uno non riesca ancora a capire che cosa sta cercando, me ne rendo conto da me, anche se tu farai di tutto per dirmi che non è vero. Io non mi sento né carne né pesce e in questa faccenda ho finito per incartarmi. Una bella storia etero alla spalle, ma non mi stava bene, non so nemmeno se dopo me ne sono pentito o no, non riesco a capirlo. Cioè io le cose belle che può provare un etero le ho provate tutte, sono stato veramente innamorato di una ragazza e per quasi due anni. Prima non avevo mai pensato di poter essere gay, l’idea nemmeno mi sfiorava, quando stavo con la mia ragazza mi sentivo felice, non stavo scappando da niente, per me era naturale, desiderabile, quando lei non c’era mi masturbavo ripensando a quando stavamo insieme. Come è cominciata non lo so nemmeno io, non me ne sono proprio accorto, e se dovessi ricostruire quello che è successo non saprei da dove cominciare. Mi ricordo solo che un giorno mi sono trovato davanti al computer. Prima di conoscere la mia ragazza cercavo un po’ do porno on line, ma sempre di porno etero, onestamente non avevo mai cercato porno gay in vita mia. Quel giorno, non so perché, mi è venuta la curiosità di andare a vedere un po’ di prono gay, ma così, come uno che è solo curioso a livello generico. Be’ ho trovato qualche sito non proprio porno ma di nudo e ci sono stato sopra per un paio d’ore. Non ero in erezione, e non mi sono masturbato su quelle foto e su quei video, però sono rimasto a guardarli. Adesso che ci ripenso, quella volta non mi sono nemmeno masturbato su cose etero, niente! Come se avessi staccato la spina dal sesso etero e dopo non sono andato più a cercare porno etero. Con la mia ragazza continuavo normalmente ad avere rapporti sessuali anche molto appaganti, però, quando potevo me ne tornavo a guardare le foto di nudo dei ragazzi, ma allora che una cosa del genere fosse importante non lo capivo proprio. In pratica io prima mi masturbavo solo su contenuti etero, e dopo non mi masturbavo più e mi bastavano i rapporti con la mia ragazza però quando lei non c’era non mi tornava in mente come contenuto erotico l’idea di ripensare alle cose che facevamo insieme e me ne andavo a vedere le foto dei ragazzi. È andata avanti così per un po’, poi, l’estate scorsa, il 21 di luglio, il giorno lo ricordo con precisione, lei non c’era da qualche giorno, io vado a vedere il solito sito di foto di ragazzi e per la prima volta sento la sensazione tipica dell’erezione. Prima non era mai successo. Sul momento non realizzo, dopo tutto la cosa è gradevole, continuo a girare sui siti di foto, ma ci tengo a dire che erano foto di nudi, anche delle cose un po’ goliardiche, ma non erano siti porno, cioè non c’erano rapporti sessuali. Però guardare quelle foto mi piaceva, erano bei ragazzi, insomma mi piaceva guardarli ma li guardavo in un modo molto particolare, cioè in qualche modo mi interessavano anche sessualmente. A un certo punto mi è venuto come un flash e mi sono detto: “Ma che cosa sto facendo? Mi guardo le foto dei ragazzi nudi e sto pure in tiro, ma com’è possibile? Io sono etero!” Ho spento il computer e ho cominciato a pensare alla mia ragazza, cioè a cercare di pensarla sessualmente, ma non riuscivo a concentrare le idee, ho provato a distrarmi, ho acceso la tv, ho fumato una sigaretta ma non mi veniva di pensare alla mia ragazza in termini sessuali e il pensiero tornava sempre al sito di foto. Ci ho messo tre ore a prendere una decisone, poi mi sono detto: “Ma perché no?” Ho riacceso il computer e per la prima volta in vita mia, 21 luglio 2008 ore 23.00, mi sono masturbato pensando a un ragazzo, a 27 anni compiuti, non solo, ma è stata una esperienza sessuale assolutamente straordinaria, liberatoria, diciamo che mi ha cambiato radicalmente i punti riferimento in rapporto alla sessualità e mi sono detto: “Mannaggia! Come ho fatto a non capirlo prima!”. È stato il sito a portarmi in direzione gay? Io penso proprio di no! Diciamo che la notte non c’ho dormito: io gay! Mi sembrava una cosa così sconvolgente in teoria ma così semplice in realtà. Il mio primo problema è stato la mia ragazza. Le volevo bene e lei ne voleva a me, con lei avevo vissuto due anni molto belli, ma avrei dovuto dire due anni che mi erano sembrati molto belli, ormai sapevo che qualcosa non avrebbe più funzionato, non a livello di impotenza che non mi preoccupava proprio ma a livello di partecipazione. Avrei potuto benissimo stare con la mia ragazza ma avrei dovuto fingere e ne dovevo uscire. Lei è arrivata praticamente tre giorni dopo, non vi dico come ho passato quei tre giorni! No! Proprio nessuna angoscia! Anzi! Beh, avete capito. Lei torna, sorridente come non mai: mi aveva pensato tanto (e non solo pensato). Io le dico con una faccia un po’ seria che appena abbiamo un po’ di privacy devo dirle una cosa importante che riguarda noi due, arriviamo a casa, mi abbraccia e io le dico: “Prima parliamo.” In breve le dico che sono gay e che non me la sento di prenderla in giro. Mi aspetto una risposta seria, ma si mette a ridere, poi cerca di stuzzicarmi un po’ come aveva fatto sempre ma io non ci sto, prima la prende come un gioco, poi mi guarda con tanto d’occhi e mi fa: “Ma che ti sei impazzito?” Da allora non abbiamo più fatto l’amore. Lei è sicuramente convinta che io abbia un’altra ragazza, mi ha detto: “Ok, sei gay! E allora presentami il tuo ragazzo!” Io ragazzo da presentare non ne avevo e non ne ho e per lei due più due fa quattro e le sto mettendo le corna con un’altra. Appresso al problema della mia ragazza ne sono venuti a cascara tanti altri: i suoceri mi ammazzerebbero e il fatto dal gay lo vedono come una scusa meschina chissà a quali fini. A casa mia non sanno nulla della storia del gay ma hanno visto che ho rotto con la mia ragazza e questo per loro significa immancabilmente che ce ne ho un’altra. Insomma, se mi mettessi a gridare sul tetto che sono gay mi prenderebbero solo per pazzo ma per gay mai! È ovvio che non lo sono! Eppure per me è ovvio il contrario! Adesso, Project, tu mi chiederai perché non mi sento né carne né pesce, dato ché ho detto io chiarissimo che mi sento gay, però il problema c’è perché io i ragazzi li desidero sessualmente ma non mi innamoro mai di un ragazzo. Mi potrai dire che in fondo non sono nemmeno 4 mesi che mi sento gay e che magari non ho incontrato il ragazzo giusto, però con una ragazza è tutto enormemente più facile, praticamente il copione è scontato. Se fai la dichiarazione a una ragazza e lei non ti vuole te lo dice e chiusa lì. Ma come faccio con un ragazzo. È complicata parecchio. Poi, parliamoci chiaro, certi ragazzi sono proprio sexy, ma proprio tanto tanto, non so come avevo fatto a non accorgermene prima, però se dico che mi piacciono molto non vuol dire che ne sono innamorato come ero innamorato della mia ragazza. Project, ho letto nel forum storie di ragazzi che riescono a stare insieme come sta insieme una coppia etero, cioè non sesso e basta, o che almeno una cosa del genere la desiderano. Ma io non riesco a pensare al rapporto con un ragazzo in questi termini. Un ragazzo mi eccita ma non lo amo. Ti dico, Project, questo fatto mi mette in crisi, un po’ mi piacerebbe una storia d’amore con un ragazzo, come quelle che ho letto nel forum, ma credo che non ne sarei mai capace. Per me la prima spinta verso un ragazzo è il sesso, non l’amore spirituale. Lo so che dico una cosa che non ti piace, ma penso che non dico tutti, ma moltissimi gay ragionino come me. Ultimamente (15 giorni fa), per la prima volta sono entrato in una chat un po’ erotica e ho conosciuto un ragazzo di 25 anni, ci siamo visti, grandi aspettative, ma era gentile, educato, quasi timido, si vedeva che da me si aspettava qualcosa di più serio, risultato: l’ho piantato lì e gli ho detto che non sarei mai riuscito a innamorarmi di lui e che di fare sesso con uno che da me si aspettava di più non me la sentivo. C’è rimasto malissimo, il giorno dopo mi ha mandato una mail dolcissima in cui mi diceva che ero il primo che non aveva approfittato della situazione. Beh, la cosa mi ha scosso non poco, ma questo con l’amore non c’entra niente, magari con quel ragazzo si potrebbe anche diventare amici, ma l’idea che non riuscirò mai a innamorarmi di un ragazzo ce l’ho e mi condiziona molto. Uno come quello che avevo incontrato mi piaceva pure e molto ma non lo posso imbrogliare dicendogli “Ti amo” se non è vero. Capiscimi, Project, questa cosa mi condiziona molto. Non ti voglio togliere ai tuoi impegni ma parlare un po’ mi farebbe piacere. Ti allego il mio contatto.

[lettera firmata]
p. s. : se vuoi, puoi pubblica questa mail, ma magari rispondimi in privato.

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