MI PIACE MA NON VOGLIO ...

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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tvbne87
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MI PIACE MA NON VOGLIO ...

Messaggio da tvbne87 » venerdì 11 giugno 2010, 1:09

Ciao,
mi chiamo Simone , ho 23 anni ... è da tutta la vita che mi chiedo cosa sono o meno perchè da una parte mi piace a livello sessuale ma io non accetto di poter essere omosessuale ..
Fin ora di questo argomento non ne ho mai parlato con nessuno , ne amici , amiche , fratelli sorelle .. anche con le persone più strette e vicine, e nessuno sospetta di nulla ... le uniche persone che lo sanno e che ho anche discusso per cercare con loro di capire sono le stesse persone con cui ho avuto rapporti ...
.. da quando ho iniziato a masturbarmi , e fino a circa 13, 14 anni , mi sono sempre masturbato pensando a ragazze .. finche da quando io e un mio amico abbiamo cominciato a masturbarci insieme ... a volte anche una mastrubazione diventava anche qualcosa di più ... una sorta di petting ..
da quel momento la cosa ha iniziato a piacermi e ho iniziato a masturbarmi pensando più spesso a ragazzi che ragazze ... pian piano ho iniziato a fare le stesse cose che facevo con il mio amico , anche con altri , ma mai rapporti sessuali ... da qualche anno ho conosciuto un ragazzo che ogni tanto mi manda messaggi per trovarci solo ed esclusivamente per fare sesso ... il problema è che a lui piace avere un rapporto completo mentre a me mi eccita solo la mastrubazione reciproca o cose simile ... non voglio avere rapporti perchè non me la sento , forse per paura.. bene non lo so .. sta il fatto che cmq qualche rapporto diciamo quasi obbligato c'è stato , con un po' di pentimento .. ma anche dopo aver provato la cosa continua a non piacermi ....
un'altro problema è che dopo aver fatto una storia lunga con una ragazza , ho conosciuto un amico che attualmente è il mio migliore amico da 3 anni , ma non migliore amico in fase adolescente , è la miglior persona che io abbia mai conosciuto ... adesso provo gli senti sintomi di essermi innamorato di lui .. ho addirittura fantasie sessuali durante la mastrubazione e qualche volta c siamo mastrubati anche assieme .. lui è etero credo al 90 % , ma chi lo dice che anche lui non nasconda la sua sessualità come faccio anch'io ... ora sto male perchè volgio vederlo tutti i giorni , a volte mi sembra quasi ossessionante e cerco di non esagerare .. ma sono sicuro che le emozioni che provo sono le stesse di quando mi sono innamorato delle mie ex ragazze .. è la prima volta che mi succede nella vita ... ho paura se dovrei rivelarmi gay perchè la vita mi riesce difficile .. secondo voi sono gay ? bisex ? o magari dovrei più concentrarmi su ragazze al posto di continuare a pensare a fantasie verso ragazzi ? scusate per il post lungo ... spero mi potiate aiutare ;-)
Ciao !

Jek70
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Re: MI PIACE MA NON VOGLIO ...

Messaggio da Jek70 » venerdì 11 giugno 2010, 1:56

Ciao Simone,
anzitutto benvenuto in questo forum.

Grazie per aver condiviso con noi questa parte di te così intima.

Dare una risposta alla tua domanda non è facile, io però ti direi di non porti questi problemi, gay, bisex, etero sono solo parole, la sessualità invece ha infinite sfumature che non la si può schematizzare come fosse una definizione matematica.

Anche se sembra retorica o frase fatta, ti direi semplicemente di ascoltare il tuo cuore per queste cose.

Invece per quanto riguarda il fatto che non ti piace avere il rapporto completo, non significa niente sul fronte della tua sessualità. Dici che non sai se sia paura o altro beh, che dire,forse un po' l'uno e forse un po' l'altro ma comunque sia tu non devi fare ciò che non ti senti solo perchè senti o vedi altri che lo fanno. Tu devi vivere le tue emozioni secondo le tue necessità e poi comunque la sessualità non la si deve buttare via.

La masturbazione con un tuo amico può sicuramente essere divertente e goliardica, molti ragazzi lo fanno da adolescenti, è anche un modo per scoprire se stessi, il discorso del sesso invece è un discorso più profondo e poi comunque se vissuto senza base affettiva non può certo appagarti come si vorrebbe.

Per il coming out invece è un'altro discorso, li dipende dall'ambiente in cui vivi e se possono essere o meno di mentalità aperta.

Tu comunque stai sereno su queste cose e anzitutto non provare rimorsi o vergogna sul fatto che tu possa provare attrazione verso un uomo, in fondo che male c'è? Si tratta pur sempre di una persona. :)

Prendi la tua sessualità come viene, la sessulità è qualcosa che è sempre in continuo cambiamento, come del resto lo è la nostra personalità che si costruisce secondo le proprie esperienze di vita. La sessulità non è una cosa staccata da noi che poniamo in un cassetto e la tiriamo fuori solo quando ci fa comodo, no no, fa parte di noi e ci segue di pari passo nei nostri sviluppi.

Mi spiace piuttosto che tu possa provare sentimenti di affetto profondi per il tuo amico che non sai se sia gay, dal canto mio posso solo augurarti che lo sia e che ti possa ricambiare.

Facci sapere in caso gli sviluppi se ti va ma per il resto mi raccomando non stare male, sono cose naturali della vita. ;)

Ancora benvenuto fra noi. :)

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progettogayforum
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Re: MI PIACE MA NON VOGLIO ...

Messaggio da progettogayforum » venerdì 11 giugno 2010, 14:39

Benvenuto nel Forum, Simone!
Circa quello che hai scritto nel tuo post le cose da dire son molte e molto importanti. Prima di tutto bisogna mettere in chiaro una cosa, un ragazzo gay è un ragazzo che si innamora di altri ragazzi, dico “innamorasi” nel senso che provare semplicemente pulsioni sessuali senza una componente affettiva forte potrebbe essere segno di una fase di passaggio, di problemi ambientali grossi, ma anche del fatto che la sessualità gay potrebbe essere reattiva, cioè determinata per reazione ad altro, per esempio per reazione a ripetute delusioni in campo affettivo e sessuale etero, o anche per un senso di ribellione verso un ambiente familiare e sociale molto repressivo. Naturalmente queste forme di “omosessualità per reazione” finiscono per essere svalutate nel tempo dallo stesso ragazzo che le prova proprio perché non sono sostanzialmente affettive e quindi non risultano gratificanti nel senso vero del termine. Il fatto che tu ti sia innamorato del tuo amico (gay o etero poco importa) e che si tratti di un innamoramento affettivo lascia pensare che tu abbia una sessualità realmente orientata in senso gay. Senza questo innamoramento avrei avuto qualche perplessità nell’arrivare a una simile conclusione, ma da come lo descrivi sembra proprio un classico innamoramento gay. Quanto ai rapporti con il ragazzo con il quale hai solo incontri sessuali, beh, capiamoci bene, la prima preoccupazione che mi viene in mente non riguarda l’orientamento sessuale ma il rischio aids. L’aids esiste ed è un pericolo reale, direi che è e deve essere la prima preoccupazione. Se non hai fatto sempre sesso protetto pensa di fare il test al più presto e di rifarlo dopo il periodo finestra (qualche mese) evitando in quel periodo di avere rapporti. Sono preoccupazioni fondamentali che devono venire assolutamente prima degli aspetti psicologici della faccenda. Quanto agli aspetti psicologici, una cosa devi tenere sempre presente: la sessualità non deve mai essere forzata né da te stesso in esperimenti sessuali fatti solo per provare che succede, né da altri. Prestarsi sessualmente a quello che vogliono gli altri per compiacenza è l’esatto contrario della sessualità che per sua natura deve essere spontanea. Quanto ai contenuti dei contatti sessuali tra ragazzi gay ci sono molte mitologie da sfatare. L’idea che tutti i gay mirino alla penetrazione o come qualcuno dice al rapporto completo (espressione dedotta dal mondo etero) non corrisponde assolutamente alla realtà (http://progettogaysito.altervista.org/s ... er_eta.htm) e i gay che non praticano la penetrazione sono una percentuale molto consistente. Accade parecchie volte che in una copia gay uno dei due finisca per adeguarsi ai gusti sessuali dell’altro e per tollerarli ma questo all’interno della coppia crea tensione e dissimmetria e si tratta di una sessualità imposta da una parte e appunto tollerata dall’altra, cioè di una sessualità non condivisa. Il fatto che tu possa trovare soddisfacente la masturbazione reciproca senza andare oltre (ammesso che la parola oltre abbia un senso in queste cose) non ha nulla di strano, i desideri sessuali degli adulti si strutturano sulla base della sessualità masturbatoria vissuta nell’adolescenza e non ci sono affatto comportamenti sessuali che un gay “deve” avere. Quindi, come dice anche Jek la cosa fondamentale è vivere “la propria sessualità” in modo libero e sereno senza mettersi in mente che ci siano dei modelli di comportamento sessuale tipicamente gay. La sessualità veramente soddisfacente è quella condivisa e vissuta in un clima affettivo di rispetto e di amore reciproco.

barbara
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Re: MI PIACE MA NON VOGLIO ...

Messaggio da barbara » venerdì 11 giugno 2010, 18:18

Quando mi sono iscritta al Forum mi ero ripromessa di non intervenire sulle tematiche sessuali, pensando che avrei provato o creato imbarazzo. E più o meno ho cercato di attenermi a questo proposito. Poi mi sono imbattuta in questo post di Simone che mi ha fatto riflettere.
.Premetto che non so quanto effettivamente c’entri il racconto di Simone con ciò che sto scrivendo.
Può essere che la mia sia solo un’associazione di idee. Spesso tra l’altro mi capita di uscire fuori dall’argomento, quindi chiedo scusa se dovessi farlo ancora.
Comunque sia, mi ha fatto venire in mente un certo modo di vivere la sessualità. Un modo che chiamerei “arcaico” dal quale molti di noi ancora non si sono propriamente liberati.
Da sempre ci è stato insegnato che il rapporto sessuale “coincide” con la penetrazione, soprattutto perché diversamente non si può procreare . Da qui il motto : “Non lo fo per piacer mio, ma per far piacer a Dio” , che usavano le nostre nonne per dire che l’atto sessuale è essenzialmente un dovere per fare figli, almeno per la donna. Ovvio che per l’uomo la cosa era molto diversa.
Poi le cose si sono evolute e si è cominciato a pensare che esistesse anche il piacere femminile.Evviva! E qui sono cominciati i problemi , almeno per tutte quelle donne (sappiamo che sono la maggioranza) che non provano piacere con la sola penetrazione. Così dall’essere considerate asessuate molte donne sono passate all’essere considerate “frigide”.
Dopo di che, ma MOLTO dopo, si è cominciato a dire che la sessualità è diversa per ogni donna e c’è un orgasmo di un tipo e uno di un altro, per cui non ci si doveva preoccupare più di tanto. Al limite una parte di noi poteva ritenersi meno fortunata di altre donne, ma comunque normale. E tutte a chiedersi dove fosse il punto G.
Finché , e siamo ad OGGI, i sessuologi sembra siano arrivati a dire che l’orgasmo vaginale di per sé NON esiste, per cui sarebbe perfettamente normale NON provare piacere solo in quel modo (cioé senza preliminari),anzi sarebbe quasi strano il contrario. Quindi il problema non è della donna che non prova o prova, ma semmai è un accordo da trovare nella coppia.

Ora qualcuno dirà: ma Simone che c’entra?
Adesso ci arrivo.
Intanto lo ringrazio, perchè non fosse stato per il suo post, stamattina non avrei googlato per documentarmi un pò e non avrei letto di queste ultime teorie, di cui non avevo mai sentito parlare.

E poi , dopo tutto questo ragionamento , mi sono detta : anche gli omosessuali saranno stati educati fin dalla loro infanzia con questa mentalità. Una mentalità che ha a che fare (credo) anche con una certa idea di “potenza” e di “potere” che l’uomo deve in qualche modo dimostrare di avere, per essere un “vero uomo”. Quindi una cosa molto importante per la sua identità.
Allora, mi chiedo: questa mentalità che chiamerei “arcaica” può condizionare anche la vita delle persone omosessuali?

Forse potrebbe capitare a qualcuno di pensare:

se non mi piace è perché :
- non sono abbastanza innamorato
-non sono capace di lasciarmi andare
-sono troppo represso
-non funziono bene
-non sono abbastanza gay

se qualcuno insomma si sta facendo queste domande , volevo solo che sapesse che ci sono stati decenni e decenni nei quali molte donne si sono fatte queste domande INUTILI , ma sicuramente DANNOSE per la loro serenità.
Loro ovviamente non pensavano : non sono abbastanza gay, ma nel loro caso, non sono abbastanza donna. Che comunque non è un bel pensare …

Credo che sia doveroso risparmiare alle nuove generazioni le conseguenze della nostra ENORME arretratezza culturale in fatto di sessualità. Almeno questo glielo dobbiamo.

Ferro
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Re: MI PIACE MA NON VOGLIO ...

Messaggio da Ferro » domenica 13 giugno 2010, 21:53

E' verissimo quello che dice Barbara.

Oltretutto la sessualità gay è anche più complessa è paradossalmente più profonda.
Nel senso che il piacere in un rapporto omosessuale è sopratutto di carattere mentale, solo se si è presi si può riuscire veramente a lasciarsi andare ma lasciarsi andare nelle cose che piacciono.

Ammetto che su questo punto io ho delle difficoltà, sopratutto inerenti ai "ruoli", penso che ogni coppia sia un discorso a sè e che ciò che si fa alla fine non conti, conti quel contatto mentale che può esserci solo ed esclusivamente se c'è un coinvolgimento affettivo che deve essere anche manifestato in qualche modo o tutto si spegne.

E' molto più facile fare sesso, forse per questo molti gay non conoscono l'amore o hanno difficoltà nel lasciarsi andare.........sessualmente è molto più complesso.

Non so se sono io a viverlo così

barbara
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Re: MI PIACE MA NON VOGLIO ...

Messaggio da barbara » domenica 13 giugno 2010, 22:36

Ammetto che su questo punto io ho delle difficoltà, sopratutto inerenti ai "ruoli"

Dire che concordo con ciò che hai detto è dire poco. Il fatto é che questa "gabbia" dei ruoli é così connaturata in noi, che é davvero difficile creare dei reali spazi di libertà da questo condizionamento culturale nel rapporto di coppia
Bisogna proprio volerlo fortemente e di continuo. I ruoli possono risultare molto "rassicuranti" e credo che abbiano a che fare col nostro bisogno di controllare l'altro . Se penso di avere il potere sull'altra persona mi sento meno minacciato dall'idea di perdere il suo affetto, ad esempio. Credo che maggiore sia la dipendenza affettiva, maggiore importanza rivestano i ruoli. Almeno è ciò che ho osservato sinora. Dunque é un discorso molto complesso. Purtroppo in generale non vedo grandi passi avanti nelle nuove generazioni, se posso dirlo. Anzi.

Quello che tu dici , della necessità di un coinvolgimento affettivo all'interno della sessualità é molto vero da sempre anche per le donne . non credo che per l'uomo eterosessuale non valga, anche se sembra così . credo piuttosto che la maggior parte degli uomini non abbia confidenza con le proprie emozioni e dunque spesso agisca , senza rendersi conto o cercando di non vedere le implicazioni emotive. Credo che certi discorsi che si fanno qui , nel forum, fra uomini etero non siano frequenti. Conosco uomini molto profondi, é vero, ma sono la minoranza . Almeno credo.

Da dove ero partita? Mi sono persa, Ferro. Va beh! Si vede che è un argomento che mi prende.
Questa ricerca che tu spesso invochi di un rapporto di coppia che esca dagli schemi (almeno mi é sembrato altre volte di notarlo) mi piace molto.
Essere gay in questo può rivelarsi un'opportunità. Sei obbligato in qualche modo a inventare qualcosa di diverso dal copione che i tuoi genitori ti hanno lasciato.
Non credi?

Jek70
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Re: MI PIACE MA NON VOGLIO ...

Messaggio da Jek70 » lunedì 14 giugno 2010, 1:29

Penso che molte di queste situazioni di disagio siano causate direttamente o indirettamente da un'influenza religiosa che fin da piccoli volenti o nolenti siamo stati costretti ad assorbire.
Purtroppo fin da piccoli ci viene presentata un'immagine del sesso sporca, peccaminosa e questo provoca danni davvero gravi minando conseguentemente anche la sicurezza della persona rendendola spesso insicura.
La sessulità è parte integrante di noi satessi, bandirla sarebbe come bandire una parte di noi. Anche quando sopraggiunge l'età adulta e la maturità, certi tabù purtroppo rimangono radicati nel nostro subcoscente e anche se riconosciamo essere tabù sciocchi e assurdi, tuttavia interagiscono a livello di subconscio causando, a chi più e a chi meno, disagi nel vivere la propria sessualità pienamente.

Come diceva Barbara si arrivava all'assurdità di vedere il sesso solo come necessità di procreazione, quando invece il sesso è ben altra cosa. Il sesso siamo noi con le nostre emozione. A causa dei pregiudizi arcaici che ci hanno messo dentro tendiamo a vedere sesso solo l'atto inerente alla procreazione, cosa assai falsa e storpiata invece. Sesso è anche uno sguardo, un sorriso, una carezza, ossia tutto quello che interagisce con le emozioni dell'altro.
Fare sesso in fondo è comunicare e il sesso lo si vive di testa.
Basti pensare alla differenza che c'è fra uno stupro e un atto d'amore. Da un punto di vista anatomico non cambia molto la sostanza ma psicologicamente sono praticamente come il giorno e la notte.

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