SONO GAY E NON POSSO MENTIRE A ME STESSO

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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SONO GAY E NON POSSO MENTIRE A ME STESSO

Messaggio da progettogayforum » venerdì 15 maggio 2009, 13:43

admin ha scritto:ciao project...
mi sono accorto del tuo blog soltanto oggi e ho pensato subito ch sia veramente utile soprattutto per chi,come me,ha appena scoperto di essere omosessuale..o meglio,vorrei raccontare la mia storia perchè penso che possa essere utile per molti ragazzi...credo che la cosa più importante per un ragazzo gay sia ammettere la propria omosessualità innanzitutto a se stesso...te lo dice uno che ha passato la maggiorparte della sua vita(ho quasi 18 anni)a mentire a se stesso e agli altri.Ho subito spesso discriminazioni(anche se alle supriori è andata molto meglio..) e posso dire di non aver passato momenti bellissimi...ma sono consapevole che questo non è successo solo a me ma a moltisimi altri ragazzi...la conseguenza è stata quella di chiudermi inevitabilmente in me stesso e di rinunciare a capire una cosa che alla fine sapevo da sempre...sentivo di esserlo...sentivo che ciò che pensavo non era etero...E LO SAPEVO, ma continuavo a prendermi in giro e a costruire la mia vita su qualcosa di irreale...il discorso sessualità per me era un tabù...sapevo che se lo avessi affrontato un giorno avrei inevitabilmente ammesso quello che alla fine tutti hanno sempre pensato...penso che molti sappiano quello di cui sto parlando..tutti l'hanno sempre pensato di me...e l'unico che non era riuscito ad ammetterlo ero proprio io!!ma non mi do colpe,perchè il trauma subito per la mia emarginazione mi ha portato a costrure un muro,un muro che per foruna sono riuscito ad abbattere appena 2 mesi fa...
non so cosa mi sia successo...non so perchè l'ho fatto..so solo che ho avvertito il bisogno di smetterla di fingere che tutto andasse bene e che io fossi normale...ho capito che la normalità non la decide nessuno e che era ora che io semplicemente mi accettassi...e cosi è stato!Quando davanti allo specchio mi sono detto"sono gay"...quello si,è stato il momento più semplicemente LIBERO della mia vita...ho sentito finalmente di essere me stesso,e ho avvertito il bisogno di dirlo alle mie tre amiche più care,che non mi hanno mai abbandonato e che mi sono sempre state vicine!ho sentito la necessità di fare il mio piccolo,circoscritto coming out e adesso mi sento molto meglio,sia cn me stesso che cn gli altri...
non posso certo dire che sia tutto rose e fiori...non è cosi per nessuno..ho una tremenda paura di quello che mi aspetta e non so se dirlo ad altre persne o no,perchè so che è importante la prudenza!ho molta paura di ferire i miei genitori ma allo stesso tempo ho bisogno di buttarmi a capofitto in tutto ciò perchè non ho nessuna esperienza a livello sentimentale ma non ne ho mai avuto tanto bisogno...

Spero che sarai daccordo cn me in quello che ho detto...continuerò a seguire il tuo blog cercando di trovare molti altri consigli...
puoi pubblicarla se vuoi,
ciao!
__________________

Ciao,
ho letto la tua mail solo ora, e me ne dispiace, perché merita non solo di essere pubblicata ma di trovare una risposta seria.
Per un ragazzo, ammettere la realtà davanti a se stesso, ossia ammettere di essere gay, significa fare il primo passo decisivo verso una vita che sia realmente tale. In realtà gli schermi e le difese che allontanano i ragazzi dall’idea di accettarsi come gay sono molti e pesanti ma sono solo il frutto di preconcetti e di luoghi comuni diffusi da gente che non ha la più pallida idea di che cosa significa veramente essere gay. L’idea che si tratti di un vizio o di una malattia è ancora ben lontana dal tramontare e chi non ha alcuna possibilità di vedere le cose da vicino e quindi non sa nulla dei gay può diffondere concezioni false senza nemmeno rendersene conto e talvolta in totale buona fede. I ragazzi, sulla base di questi preconcetti, costruiscono la loro idea del che cosa sia l’essere gay e chiaramente se ne danno una rappresentazione che non ha nulla a che vedere con la realtà. Le categorie della falsa morale che condanna i gay sulla base di assurdi presupposti o la visione della omosessualità in chiava di patologia, che è ancora largamente dominante, si stampano profondamente nella mente dei ragazzi. È ovvio che se un ragazzo sente dentro di sé delle pulsioni gay è portato ad applicare per valutarle le uniche categorie di cui dispone in proposito e che gli appaiono confermate dall’autorità della famiglia, della chiesa e della società. Ovviamente nessuno accetta di essere considerato un caso patologico e l’unico modo per allontanare da sé una tale qualificazione è negare di essere gay, negare perfino l’evidenza. Ho visto casi di ragazzi che per anni, ben oltre i 20 anni, hanno vissuto una sessualità masturbatoria esclusivamente gay ma hanno continuato a considerarsi etero perché avevano una ragazza nei confronti della quale non provavano alcun coinvolgimento sessuale e tentavano di interpretare l’affetto che forse provavano, o tentavano di provare, per quella ragazza come una forma sublimata di coinvolgimento sessuale. Ma ti dirò di più, ho conosciuto ragazzi che per avendo in fondo ben chiara l’idea di essere gay sono arrivati a sposarsi e a vivere anni di vita matrimoniale con una doppia vita sessuale: una sessualità etero con la moglie e una esclusivamente gay nella masturbazione. Questi ragazzi hanno tentato la via del matrimonio come una specie di terapia anti-omosessualità. La cosa non solo non ha senso ma porta a complicare ancora le cose e in modo molto pesante, perché in questo modo un problema individuale diventa anche un problema di coppia e con risvolti legali e affettivi notevoli se ci sono figli.
Arrivare a dire: “sono gay!” per un ragazzo non è facile perché deve prima smontare il pregiudizio che ha messo radici nel suo cervello. Il pregiudizio però si smonta con un buon bagno di realtà e di consapevolezza.
In questi giorni ho avuto la possibilità di conoscere di persona alcuni dei ragazzi che mi avevano contattato in chat. Bene, ho avuto modo di fare con alcuni di loro delle lunghe passeggiate e di parlare molto. Quello che mi ha colpito è stata la qualità umana altissima di questi ragazzi. E non lo dico perché sono tenuto a una difesa d’ufficio ma perché è quello che ho visto. Questi ragazzi non hanno assolutamente nulla in comune con quello che la gente pensa sia un gay. Sono ragazzi serissimi, che pensano allo studio, al lavoro, a costruirsi un futuro, ragazzi profondamente onesti con se stessi e con gli altri, ragazzi che sono, e l’ho detto spesso, una patrimonio enorme che la società ignora del tutto. Sono ragazzi giovani, tra me e loro la differenza di età è enorme, eppure sembrava che ci si conoscesse da sempre e la spontaneità è stata totale. Voglio aggiungere che alla fine del pomeriggio la gratificazione da parte mia è stata profonda e credo non solo da parte mia. C’è stato modo di parlare liberamente di cose gay, che non sono cose patologiche ma cose normalissime della vita di milioni d persone. C’è stato modo di parlare di queste cose senza nessuna complicazione e soprattutto c’è stato modo di parlare di mille altre cose, dell’università, del lavoro in Italia e all’estero.
A che serve Progetto Gay? Serve a fare vedere che il mondo è pieno di ragazzi gay come si deve, di persone che sono da ammirare e alle quali non si può non portare, come minimo, un totale rispetto. Rendersi conto che sono questi i ragazzi gay, la stragrande maggioranza dei ragazzi gay, aiuta i ragazzi ad aprire gli occhi e a capire che essere gay significa essere come questi ragazzi, niente di patologico, niente di assurdo, niente di strillato. Bisogna capire che il mondo gay, il mondo della stragrande maggioranza dei ragazzi gay è fatto di rispetto reciproco, di sentimenti veri, di desiderio di amare e di essere amati. È così che si spiana la strada all’idea di accettare la propria omosessualità, che è un modo profondo di amare.
Ti ringrazio per la tua mail e penso che la sua pubblicazione potrà indurre tanti ragazzi a vedere la realtà dell’essere gay e al non averne più paura.
Un abbraccio fortissimo! E grazie ancora per avermi permesso di pubblicare la tua mail! (l’ho messa nel Nuovo Forum Progetto Gay: http://progettogay.gratisforum.tv/ alla sezione “CAPIRE DI ESSERE GAY”)
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Re: SONO GAY E NON POSSO MENTIRE A ME STESSO

Messaggio da progettogayforum » venerdì 15 maggio 2009, 13:45

Marco20 ha scritto:Ciao,
mi sento in dovere di risponderti perchè la mia storia è molto simile alla tua. Ho dovuto arrivare a compiere i 20 anni per fare il grande passo. Proprio come te, un giorno mi sono guardato nello specchio con assoluta intensità, mi sono soffermato a guardarmi nel corpo per poter scovare la mia anima nascosta. E li ho detto ad alta voce, senza paura, “io sono gay”. Ho sentito un brivido fortissimo e ho sorriso, finalmente avevo accettato quello che già a 12 anni iniziavo ad intuire. Non ho mai avuto una storia con una ragazza e non ne sentivo il bisogno. Pensavo che forse non avevo trovato ancora quella giusta. Ho anche avuto qualche cotta per ragazze, così allora credevo, prima di capire cosa significasse amare una persona. Ma nel frattempo mi legavo sempre di più ad amici maschi e sentivo il bisogno atroce di stare da solo con loro. Avevo strani pensieri, eppure non lo ammettevo. Non potevo, non volevo, non dovevo essere gay. Così ho passato tutta la mia adolescenza, indossando quella maschera che mi faceva apparire come un normale ragazzo della mia età. Così mi sembrava di essere in pace con gli altri, e prima di tutto con me stesso....Guardavo immagini e video gay, mi fermavo a guardare i ragazzi e continuavo a ritenermi etero al 100%.
E’ iniziata solo l’anno scorso la fase dei dubbi, queste mie tendenze non si affievolivano con il tempo, le mie fantasie erano solo per i ragazzi, ma è spesso facile negare l’evidenza. Poi è successo qualcosa che mi ha fatto cambiare per sempre idea e mi ha reso la vita più serena: l’amore. Ho conosciuto l’amore, anche se quello più doloroso, un amore impossibile per un etero. E non di un etero qualsiasi, ma il mio migliore amico. Tante volte usciamo solo io e lui, tante volte rimaniamo seduti su un divano a parlare del piu e del meno senza preoccupazioni. Per questo io ogni volta ho sperato di essere come un film, che d’un tratto ci guardassimo negli occhi e cominciassimo ad accarezzarci e baciarci, ma ovviamente non è mai successo niente. Anche ora fatico a perdere l’innamoramento per lui, ma sono consapevole che non posso pretendere il suo amore, è come se obbligassero me ad innamorarmi di una ragazza. E’ impossibile!
Così mi accontento di pensarlo spesso durante il giorno, di rubare i suoi sguardi, contemplare la sua voce, le sue mani i suoi occhi, cos belli, ma destinati ad essere sempre lontani da me.
Mi sono dilungato a raccontare la mia storia, forse ti avrò annoiato, ma l’ho fatto per farti capire che quello che abbiamo superato è un gradino già molto alto. Ce ne saranno altri, ci aspetta un cammino lungo e tortuoso, irto di ostacoli, ma sarà grande la soddisfazione quando raggiungeremo la soglia della montagna. Io non sono ancora riuscito a dirlo a nessuno, di amiche donne non ne ho di troppo fidate, e parlarne con ragazzi mi mette in imbarazzo. Sono convinto che se loro mi vogliono davvero bene, sorrideranno e saranno contenti per me, ma la paura rimane sempre in fondo al cuore e mi fa tacere in ogni occasione.
Ma se penso al passato, devo dire che solo pochi mesi fa, non avrei mai detto quello che penso ora. Sono contento di essere gay, lo considero come un qualcosa di speciale che mi è stato donato. Lo so, sembra assurdo nella società in cui viviamo parlare del dono dell’omosessualità, eppure sono convinto di si, che faccia davvero parte delle mie qualità.
Tu giustamente parli di paure, chi ora non ne ha. Temo di deludere mia madre e di non riuscire ad essere più guardato allo stesso modo dagli amici. Ci sono giorni in cui vorrei gridare al mondo intero la verità, ma poi indosso la solita maschera. Questa sera, ero quasi deciso a parlare con il mio amico di questa storia, gli avrei detto che ero gay, omettodendo la storia dell’innamoramento, ma ancora una volta non ce l’ho fatta. Forse glielo dirò quando davvero potrò presentargli un altro ragazzo che mi avrà fatto innamorare, perchè la cosa che questo mondo stenta a capire, perchè di fronte all’amore nessuno potrà storcercere il naso.
Questo desiderio di tenerezza che sto provando è struggente, a volte fa male, è stancante amare senza essere amati, eppure mi fa irrimediabilmente felice, mi fa ancora sperare, sognare, combattere per qualcosa. Fino a pochi mesi fa ero un uomo distrutto, che cercava di non pensare all’amore gay perchè era una cosa brutta e pericolosa. Pensavo di avere qualche perversione, ed invece ho scoperto che essere gay è assolutamente normale, anzi è un modo sublime di amare. Non piango più, ma sono qui sdraiato nel mio letto che sogno ad occhi aperti di trovare un ragazzo da coccolare, da baciare, accarezzare, da amare, che sappia amarmi ed essere amato ogni giorno di più. Non sai come sento il cuore che batte all’impazzata per l’emozione mentre parlo di questo mio sogno... In attesa che il sogno diventi realtà....
Auguri per tutto!
Marco
manu18 ha scritto:ciao marco,
sono rimasto un pò sconvolto dal tuo commento alla mia mail a dirti la verità..
ma non perchè quello che hai detto abbia qualcosa che nn va oppure perchè ci sia qualcosa di strano o di non giusto...semplicemente perchè,al contrario,si tratta delle stesse cose che sto provando io.So che può sembrare banale,o comunque una "frase di circostanza",ma non è così!leggendo il tuo messaggio ho ripercorso quello che è stato il MIO cammino e le tue parole erano anche le mie...incredibile cm due persone che non si sono mai incontrate nè parlate e che come solo contatto nella loro vita hanno avuto un messaggio in questo forum si rendano conto di aver vissuto emozioni e percorsi così simili...la tua stessa voglia di reprimere la propria natura,il tuo pensiero di essere etero e di non avere ancora trovato la persona giusta,sono le stesse cose che hanno caratterizzato la mia adolescenza e,credo,l'adolescenza di molti altri...Hai ragione:aver compiuto questo passo non è stato facile...ma ne è valsa la pena,no?tutto è cambiato per me da quel giorno...mi sveglio la mattina e so di essere emanuele,so di potere affrontare le difficoltà di ogni giorno con la consapevolezza di potercela fare mostrando quello che sono veramente e non,come dici anche tu,una maschera...perchè accettare di essere gay non è solo capire in maniera definitiva e liberatoria il proprio orientamento sessuale..ma qualcosa che ti sconvolge la vita in maniera totale e in ogni campo dell'esistenza...ammettere di essere gay è riconoscere una propria caratteristica,semplicemente rendersi conto dopo tanto tempo di avere qualcosa di diverso dagli altri,e perchè no,di speciale...nulla di anormale,di perverso o di vizioso...e mi fa schifo sentire acune persone che ancora oggi si permettono di dire che nel mondo gay l'amore non può esistere,che l'omosessualità sia fatta solo di sesso...non è così!!e tu ne sei la dimostrazoine!il tuo amore è vero,sentito,sincero e puro,come può esserlo benissimo anche un amore etero...nè superiore,ma nemmeno inferiore a quello...l'amore prescinde da tutto e quello che cerchi tu lo cerco anche io..."Non piango più, ma sono qui sdraiato nel mio letto che sogno ad occhi aperti di trovare un ragazzo da coccolare, da baciare, accarezzare, da amare, che sappia amarmi ed essere amato ogni giorno di più"...questa è la tua frase che mi ha colpito di più...perchè non c'è una singola parola che cambierei,perchè è così anche per me,perchè è così e basta...
ti ringrazio,quindi, perchè rendermi conto di quante persone si trovino nella mia stessa situazione mi fa diventare ogni giorno più consapevole di me...e perchè proprio grazie alle vostre storie posso provare a diminuire un pò quelle paure che ci sono,ma che un giorno troverò la forza di affrontare...auguri anche a te!!

x project:La tua risposta è chiara e giusta in tutto,è veramente molto bella!L'omosessualità non va più considerata una malattia,perchè non lo è e non lo è mai stata!Fai veramente molto per tutti noi!!!grazie...

Emanuele
Jek70 ha scritto:Che dirvi ragazzi se non che, tutto quello che avete scritto voi, potrei averlo scritto io. :)

Credo che, seppure in modi diversi dettati dal carattere, dalla personalità di ogni uno di noi e dalle situazioni in cui ci si trova, queste cose infondo appartengono a ciascuno di noi.

Chi non desidera di poter trovare una persona da amare ed essere riamato ogni giorno di più. È la cosa più umana di questo mondo etero o gay indistintamente.

Non solo siete dei ragazzi normalissimi ma siete anche speciali perchè il percorso che porta ognuno di noi a capire di essere gay, inevitabilmente, lascia dentro qualcosa in più che chi non lo compie non potrà mai avere.

Spero che il vostro bisogno di amare sia presto ricambiato e soprattutto che quei muri che avete edificato in tanti anni (e so bene di che muri parlate), possano essere abbattuti presto fino all'ultimo mattone.

Vi faccio tanti auguri perchè possiate avere tutte le più belle cose, ve le meritate dopo il vostro percorso, perchè so bene la sofferenza che questo implica.

Benvenuti Marco ed Emanuele in questo forum, è sempre un piacere quando arrivano ragazzi del vostro valore, spero possiate trovarvi davvero bene qui.
:)
Shark ha scritto:Accettarsi è un passo importante per poi continuare a costruirsi la vita e il proprio futuro, e quando lo si fa ci si accorge che non si è arrivati alla fine di un percorso ma che si è solo all'inizio di una nuova strada che non sarà priva di ostacoli.

Il mio percorso è stato più breve di quello descritto nei racconti precedenti, nel senso che non ho mai tentato di nascondermelo. Però, nonostante in famiglia ricevessi continui segnali positivi che mi facevano capire in modo chiaro che non dovevo farmi problemi a nel dichiararmi, ho dovuto far un percorso per arrivare chiaramente a capire che non dovevo vergognarmi di parlare della mia sessualità.

Superato questo scalino, tutto è stato molto più facile. Una cosa che mi sento di dire a chi si è accettato da poco, è che comprensibilmente l'orgoglio di guardarsi allo specchio e dirsi "sono gay" può portare a volerlo "urlare al mondo"; prudenza! Prima di lanciarvi in un coming out alla cieca, sondate il terreno!

Benvenuti a Marco ed Emanuele e auguri per la vostra nuova vita consapevole! :D

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